La produzione di petrolio dell'Opec è aumentata il mese scorso arrivando a circa 90.000 barili al giorno, ostacolando gli sforzi del Cartello per limitare le scorte globali di greggio e frenare l'eccesso di offerta sul mercato.

L'output di oro nero dei Paesi dell'Opec è cresciuto dello 0,27% m/m a settembre, a quota 32,75 mld b/g. Secondo il report mensile del Cartello, l'incremento è dovuto alla maggiore produzione di petrolio di Libia, Nigeria, Iraq e Gabon.

La notizia giunge il giorno dopo l'annuncio dell'Arabia Saudita di voler esportare il 7% di greggio in meno via mare a novembre, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questa mossa sembra aver rassicurato gli investitori riguardo l'impegno dell'Opec di ridurre le scorte di oro nero, con i prezzi del petrolio che nella giornata di ieri hanno registrato un rimbalzo.

I principali produttori di greggio hanno concordato circa un anno fa di porre un tetto di 1,8 mln b/g alla produzione di oro nero, al fine di alleggerire l'eccesso di offerta di oro nero sul mercato e alimentare così i prezzi. Tuttavia l'accordo è stato in parte minato da un aumento della produzione in Libia e Nigeria, Paesi non inclusi nell'intesa dal momento che le loro industrie petrolifere erano state danneggiate da disordini avvenuti fra civili nei loro territori.

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October 11, 2017 09:20 ET (13:20 GMT)

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