Le condizioni sul mercato immobiliare della Gran Bretagna stanno migliorando, ma da questo comparto potrebbero emergere dei rischi "per la stabilità del sistema finanziario".

Lo ha reso noto il Fondo monetario internazionale in un rapporto sull'economia della Gran Bretagna.

Inoltre, l'Fmi ha stimato una crescita del Pil del Paese del 3,2% nel 2014, mentre per il 2015 ha previsto un'espansione del 2,7%.

Secondo il Fondo "la crescita dell'occupazione rimane forte ma, nonostante ciò, l'inflazione resta contenuta". Infatti l'Fmi ha stimato per il 2014 e il 2015, rispettivamente, un calo del tasso di disoccupazione al 6,9% e al 6,3%. L'inflazione è stimata, invece, all'1,9% nel 2014 e al 2% il prossimo anno.

Il Fondo ha accolto con favore "la ripresa della produzione e dell'occupazione nell'economia" della Gran Bretagna in un contesto di migliore fiducia dei consumatori e di "condizioni di credito più favorevoli".

Secondo l'Fmi, la politica monetaria appare appropriata data la debolezza a livello internazionale e la capacità inutilizzata nell'economia domestica.

Tuttavia, il Fondo ha incoraggiato le autorità a regolare la politica monetaria in modo tale da permettere un'accelerazione dell'economia.

L'Fmi ha affermato che "la Banca centrale britannica potrebbe aver bisogno di considerare un aumento dei tassi d'interesse nel caso in cui le misure macroprudenziali non fossero sufficienti, ma ha invitato a un attento esame delle potenziali implicazioni per la crescita e l'occupazione di una tale azione".

"Nel medio-termine i membri del Comitato hanno incoraggiato le autorità a intraprendere le riforme strutturali necessarie per aumentare la produttività, migliorare la competitività e sostenere la crescita nel lungo termine", ha concluso l'Fmi.

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