L'uscita di gestori famosi da Pimco non frena la crescita del
gruppo Allianz e il colosso tedesco è pronto anzi ad aumentare la
remunerazione per gli azionisti. Mentre ribadisce di voler essere
partner di Unicredit, considerando l'Italia un Paese strategico,
tanto da aver aumentato l'investimento in Btp, arrivando a 31,4
miliardi.
Del resto, scrive MF, nel 2014 i premi dell'Italia, dove Allianz
è cresciuta l'anno scorso rilevando anche 725 agenzie da Unipol
Sai, sono aumentati del 24,6%, raggiungendo i 15,5 miliardi, cifra
seconda solo alla Germania. Complessivamente, nel 2014, come
comunicato a Monaco dal ceo Michael Diekmann che a maggio lascerà
il testimone a Oliver Baete, l'utile operativo del gruppo Allianz è
salito del 3,3%, a 10,4 miliardi, in linea con la parte alta della
forchetta attesa dal gruppo, ma poco sotto le previsioni degli
analisti (10,6 miliardi). Mentre l'utile netto è cresciuto del
3,8%, a 6,22 miliardi. Al consiglio di sorveglianza è stato così
proposto un dividendo di 6,85 euro per azioni, in aumento del 29%
rispetto allo scorso anno. Perché a partire dal 2014 il pay out
salirà dal 40 al 50% e per il 2015 il gruppo stima un utile
operativo di 10,4 miliardi, con un margine di 400 milioni in più o
in meno. L'Italia, guidata da Klaus-Peter Roehler, Diekmann ha
ribadito ieri che Allianz intende continuare a essere partner e
investitore di Unicredit . "Essere sotto il 2% ci permette di avere
la flessibilità necessaria a fronte della volatilità di mercato",
ha dichiarato il Roehler. Il ramo Vita, in particolare, ha
registrato un balzo del 34,4% a 11,33 miliardi, con un utile
operativo di 173 milioni, in calo del 19,9% a causa soprattutto del
calo dei tassi d'interesse.
red/afi