Pirelli ha chiuso il 2014 con un utile netto totale di 332,8 mln euro, in crescita rispetto ai 306,5 mln registrati nel 2013 (+8,6% a/a) e beneficia della plusvalenza di 14,6 milioni derivante dalla cessione delle attività Steelcord in Italia, Romania e Brasile.

L'utile netto delle attività in funzionamento, spiega una nota, è di 315,2 mln (+3,5% a/a), i ricavi sono di 6.018,1 milioni (+5,9% a/a), l'Ebitda ante oneri di ristrutturazione è di 1.168 mln (+6,7% a/a), l'Ebit ante oneri di ristrutturazione si attesta a 869,2 milioni (+7,3% a/a), mentre l'Ebit è di 837,9 mln (+6,8% a/a). Il patrimonio netto consolidato è di 2.611,5 milioni (2.436,6 milioni di euro del 31 dicembre 2013, la posizione finanziaria netta consolidata è passiva per 979,6 mln, in miglioramento rispetto ai 1.322,4 mln di fine 2013 e rispetto ai 2.003,9 mln al 30 settembre 2014. Il flusso netto di cassa della gestione operativa è positivo per 740,3 mln (positivo per 725,8 milioni a fine 2013), dopo investimenti per 378,1 mln (413,1 milioni di euro nel 2013), principalmente destinati all'incremento della capacità Premium in Europa, Nafta e Cina, e al miglioramento del mix. Il flusso di cassa complessivo è positivo per 342,8 milioni, in miglioramento rispetto all'anno precedente (- 117,2 milioni di euro nel 2013).

La Capogruppo ha chiuso l'esercizio con un utile netto di 258 mln (+34,4% a/a) in crescita rispetto ai 191,9 milioni del 2013 principalmente per effetto di benefici fiscali legati alla partecipazione al consolidato fiscale di gruppo e all'attivazione di imposte su perdite fiscali pregresse.

Il Cda proporrà all'Assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,367 euro per azione ordinaria (0,32 nell'esercizio precedente) e 0,431 euro per azione di risparmio (0,39 nell'esercizio precedente), pari a un monte dividendi di 179,6 milioni, con un payout del 40,5% sull'utile netto rettificato dell'impatto degli eventi non ricorrenti. Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 20 maggio.

In merito all'operazione annunciata da Camfin e ChemChina, il Cda di Pirelli "prende atto della natura amichevole dell'operazione le cui caratteristiche - sulla base di quanto reso pubblico - sono coerenti con la strategia nel settore Industrial che già prevede percorsi di crescita e di aggregazione in aree geograficamente strategiche come l'Asia".

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