Wall Street tratta in calo in scia alla chiusura negativa delle Borse europee, con il Dax che ha lasciato sul terreno lo 0,79%, per colpa, ancora una volta, delle incertezze greche.

Pesa, sul sentiment odierno, anche il crollo della Borsa Cinese, con lo Shanghai Composite che ha lasciato sul terreno il 6,5%.

Il Dow Jones cede lo 0,47%, l'S&P 500 lo 0,44% e il Nasdaq Composite lo 0,41%. "La Grecia e la Fed sono gli unici due fattori che muovono i mercati al momento", sottolinea Michael Antonelli, trader di Robert W. Baird.

Andamento constrastato per il petrolio dopo che le scorte di greggio statunitensi nella settimana al 22 maggio sono risultate pari a 479,363 mln di barili, in calo, oltre le attese, di 2,802 mln di barili rispetto alla settimana precedente. Il Brent avanza dello 0,32% a 62,26 dollari al barile mentre il Wti cede lo 0,52% a 57,21 usd.

Sul fronte macroeconomico le richieste settimanali si sussidi di disoccupazione Usa sono salite di 7.000 unitá a quota 282.000. "Il dato è peggiore delle attese" che stimavano un calo a 270.000 unitá, "ma resta comunque basso, ben sotto il livello di 300.000, dimostrando che il mercato del lavoro americano rimane in buona salute", sottolinea uno strategist a MF-Dowjones.

Inoltre l'indice pending home sale è salito ad aprile del 3,4% a 112,4 punti, oltre le attese. Il dato, sottolinea un analista, è sui massimi dal maggio del 2006 ed è cresciuto del 14% a/a, ottavo rialzo annuale consecutivo. Questi numeri rappresentano un segnale positivo per il mercato immobiliare statunitense. Ora gli investitori restano in attesa della revisione del Pil del 1* trimestre che verrá pubblicata domani.

Il cambio euro/usd tratta volatile a 1,0943. Il rendimento del Treasury decennale è sceso al 2,12% dopo l'asta di Note a 7 anni di stasera. Gli Usa hanno collocato 29 mld usd di titoli all'1,888%, con bid to cover a 2,49.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it