Il Ftse Mib cede il 2,72% a 21.891 punti dopo l'esito del referendum in Grecia.

"Oggi sarà una giornata di estrema volatilità, mi aspetto forti oscillazioni del principale indice milanese in attesa della decisione della Bce di aumentare o meno il tetto dei finanziamenti di emergenza delle banche greche (Ela). Credo che una notizia positiva sia data dalle dimissioni di Yanis Varoufakis, ministro delle finanze ellenico nel Governo Tsipras, il quale ha avuto frequenti contrasti con i membri dell'Eurogruppo, per cui oggi credo ci siano maggiori possibilità di un accordo in 48 ore con i creditori". Commenta a caldo un operatore contattato da MF-Dowjones.

Continua a scambiare in territorio negativo il comparto bancario: B.Mps cede il 6,9%, B.Popolare il 5,25%, B.P.Milano il 4,96%, Ubi B. il 4,55%, Unicredit il 3,88%, B.P.E.Romagna il 3,93%, Intesa Sanpaolo il 3,45% e Mediobanca il 3,31%. Male anche B.Carige (-4,73%).

Vendite su Azimut H. (-4,98%), Generali Ass. (-3,14%), Tenaris (-2,85%), A2A (-2,62%), Fca (-2,5%), e Autogrill (-1,81%).

Male anche il settore delle Utility: Terna cede l'1,04%, Snam l'1,82% e Enel il 2,72%.

Resistono Ansaldo Sts (+0,27%), World Duty Free (-0,1%) e Pirelli (-0,92%).

gio