Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell'1,23% a 17.713 punti (massimo giornaliero a 17.725, minimo a 17.370), ed e' risultato il migliore tra i principali listini azionari europei (Ibex +0,88%, Dax +0,54%, Cac-40 +0,51%, Ftse 100 -0,03%). L'indice milanese ha beneficiato principalmente del rialzo delle banche e dall'andamento positivo di Wall Street.

In merito ai dati macroeconomici pubblicati oggi, il Pil del Giappone nel primo trimestre e' cresciuto su base annuale dell'1,7% (+0,4% t/t). In Gran Bretagna invece, il tasso di disoccupazione Ilo si e' attestato al 5,1%, in linea al dato del mese precedente e al consenso, mentre l'indice dei prezzi al consumo nell'area euro ad aprile e' sceso dello 0,2% a/a, in linea al preliminare e al consenso (-0,1%) e in calo rispetto al dato di marzo (invariato a/a).

Negli Stati Uniti poi, l'indice che misura il volume delle richieste di mutui si e' attestato a 482,6 punti, in calo dell'1,6% rispetto alla settimana precedente (490,5 punti), mentre le scorte settimanali di petrolio sono risultate pari a 541,294 mln di barili, in rialzo di 1,31 mln di barili rispetto alla settimana precedente (consenso a -2,4 mln).

Nel comparto bancario, Unicredit ha segnato un +0,71% a 2,83 euro. Sul titolo sono proseguite le ipotesi di un cambiamento ai vertici e i conseguenti ragionamenti degli analisti su un eventuale aumento di capitale. Equita Sim (raccomandazione hold e prezzo obiettivo a 4,9 euro), ha sottolineato come, secondo la stampa, tra i candidati all'eventuale sostituzione dell'a.d. Federico Ghizzoni ci sarebbe anche l'a.d. di Mediobanca (+1,86% a 6,59 euro), Alberto Nagel.

Sempre secondo la stampa, prosegue Equita, l'operazione potrebbe riportare d'attualita' una business combination Unicredit-Mediobanca. Ad ogni modo, per gli analisti "l'operazione non risulterebbe affatto risolutiva per il CET1 di Unicredit, che aumenterebbe infatti soltanto di 30 punti base dal 10,9% (2016) all'11,2%". Per questo motivo, credono che difficilmente il deal sara' finalizzato.

Riguardo gli altri titoli bancari, B.P.E.Romagna ha guidato i rialzi e ha segnato un +7,01%, Ubi B. +3,73%, Intesa Sanpaolo +2,66%, B.P.Milano +2,26%, B.Mps +1,98%, B.Popolare +0,46%.

Molto bene Stm, che ha guadagnato il 6,22% a 5,04 euro dopo aver concluso due accordi: quello con Mobileye per sviluppare la prossima generazione (la quinta) del System-on-Chip di Mobileye, EyeQ5, che verra' utilizzato per i sistemi di guida completamente autonomi (Fully Autonomous Driving) a partire dal 2020 e quello con l'israeliana Autotalks per una tecnologia che permette di riconoscere e localizzare i veicoli per avere informazioni precise sulla posizione, specialmente nelle gallerie e nei parcheggi.

Si e' rivelato molto volatile Fca (+0,16%). Nella prima parte di giornata, il titolo ha segnato un +3,42% in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui Guangzhou Automobile Group (Gac), socio del gruppo italo-americano nella joint venture per la produzione in Cina di modelli Jeep e Fiat, sarebbe stato pronto a discutere la possibilita' di andare oltre la semplice cooperazione industriale e addirittura valutare di avanzare un'offerta per la maggioranza del capitale. Tali indiscrezioni sono poi state smentite dallo stesso gruppo cinese, che hanno portato il titolo a cedere anche l'1,19% nel primo pomeriggio, per poi recuperare e chiudere in territorio positivo.

Nel lusso, YNap ha guadagnato lo 0,99% a 24,47 euro. Mediobanca Securities ha confermato il rating outperform e il target price a 36,8 euro. Gli analisti hanno sottolineato come il gruppo abbia annunciato una partnership con Isabel Marant per la realizzazione del sito di e-commerce del marchio. In evidenza Luxottica (+2,41%), mentre sono risultate in perdita Moncler (-0,52%), Tod's (-0,62%) e S.Ferragamo (-0,73%).

Sul resto del listino, forti vendite su Waste I. (-9,72%). Il gruppo ha annunciato che la controllata Waste Italia Spa non e' stata in grado di ripagare gli obbligazionisti. In particolare, le cedole semestrali in scadenza il 16 maggio del bond per 200 mln euro emesso nel 2014 con scadenza 2019 e cedola annua del 10,5% non sono state pagate. L'agenzia Fitch ha poi tagliato il rating sul debito di lungo termine di Waste Italia da 'CC' a 'C'.

Natixis ha confermato la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 4,4 euro su Salini Impregilo (-1,06% a 3,73 euro) in attesa della presentazione del piano industriale di lunedì.

gir

giovanni.russo@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

May 18, 2016 11:57 ET (15:57 GMT)

Copyright (c) 2016 MF-Dow Jones News Srl.