Economia: Ad blocking in Italia vale il 13%
27 Settembre 2016 - 7:43PM
MF Dow Jones (Italiano)
L'Ad blocking è un fenomeno presente anche in Italia, ma nel
nostro paese l'impatto sul mercato pubblicitario è attualmente
contenuto: l'incidenza per l'utenza PC è del 13% ed è ancora più
limitata su smartphone, dove si attesta al 7,6%.
E' questo, si legge in una nota, il quadro delineato dai primi
risultati, pubblicati oggi, della ricerca continuativa "Lo stato
dell'arte dell'Ad blocking in Italia" promossa da Assocom,
FCP-Assointernet, Fedoweb, GroupM, IAB Italia, UPA e commissionata
a Comscore e Human Highway.
I risultati pubblicati oggi si riferiscono ai dati rilevati a
maggio 2016, ma la ricerca proseguirà nei prossimi mesi ed è
prevista una nuova pubblicazione di dati per fine ottobre/inizio
novembre.
Il 21,9% degli utenti web italiani dichiara di conoscere e
utilizzare in qualche occasione l'Ad blocking ma l'uso, per la
maggior parte degli utenti, è tattico: si attiva/disattiva l'ad
blocker e/o si inseriscono i siti in whitelist secondo opportunità
e secondo i diversi device utilizzati.
Il risultato che ne deriva, a livello mensile, è che il 13%
degli utenti Pc utilizza un Ad blocker su almeno uno dei propri
browser.
Questa è la vera incidenza del fenomeno dell'Ad blocking in
Italia: utilizzato dal 13% degli utenti, riguarda il 15% delle
pagine viste, dato che invece nella rilevazione diretta
FCP-Assointernet, sui siti dei propri associati, evidenzia
un'incidenza media dell'11% sui volumi di pagine.
Il fenomeno a livello di smartphone è limitato al 7,6% degli
utenti.
Il profilo degli utenti di Ad blocker è prevalentemente composto
da uomini, giovani, studenti, persone con titolo di studio elevato
e abitanti nei grandi centri.
Oltre agli utilizzatori attuali, il 12% degli intervistati ha
dichiarato che potrebbe installare un Ad blocker in futuro.
com/fus
(END) Dow Jones Newswires
September 27, 2016 13:28 ET (17:28 GMT)
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