Dalle minute dell'ultima rionione della Banca centrale australiana è emerso che l'Istituto lascerà i tassi d'interesse invariati quest'anno. Sono aumentate le preoccupazioni sul mercato immobiliare, ma c'è anche la volontà di sostenere l'economia e indirizzare l'inflazione verso il suo obiettivo.

I tassi d'interesse si attestano ora all'1,5%, sui minimi storici, alimentando un boom immobiliare nelle grandi città del Paese e guidando i livelli del debito delle famiglie a livelli record.

Le preoccupazioni per il mercato immobiliare limitano il margine di manovra dell'Istituto, sia in caso di un inasprimento della politica che di un allentamento: abbassare i tassi per stimolare la crescita sarebbe come aggiungere benzina sul mercato già in surriscaldamento, mentre un aumento per frenare l'inflazione potrebbe provocare l'effetto contrario.

Anche il mercato del lavoro rimane una fonte di preoccupazione per la Banca. Secondo i dati ufficiali, il tasso di disoccupazione australiano è salito più del previsto al 5,9% a febbraio, dal 5,7% di gennaio. I nuovi posti di lavoro creati nell'economia sono per lo più a tempo determinato, e pongono un tetto alla crescita dei salari.

"Le pressioni salariali nazionali sono rimaste contenute e la crescita del reddito delle famiglie è basso, situazione che, se dovesse persistere, impatterebbe sulla crescita dei consumi e sui rischi posti dal livello di indebitamento delle famiglie", ha dichiarato il governatore della Banca centrale australiana, Philip Lowe.

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March 21, 2017 05:16 ET (09:16 GMT)

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