Il rinvio a giudizio di Alessandro Profumo per usura bancaria, deciso dal gup del Tribunale di Lagonegro, non ostacolerà l'imminente arrivo del top manager al vertice del gruppo Leonardo.

Sia perché allo statuto della società non si applica la direttiva Saccomanni, scrive MF, sia perché la vicenda era già nota al ministero dell'Economia nel momento in cui ha designato il banchiere come amministratore delegato del gruppo dell'aerospazio e della difesa e deve essere stata ritenuta poco rilevante. L'iter giudiziario infatti è partito a maggio 2014, quando Profumo era presidente del Montepaschi , dalla denuncia di un imprenditore di Sala Consilina (Salerno) titolare di concessionarie auto, che aveva ottenuto finanziamenti dalla banca. Poi a ottobre 2016 il pubblico ministero ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio, accolta dal gup il 1* marzo scorso, quindi ben 17 giorni prima della presentazione delle liste del ministero dell'Economia per il rinnovo dei consigli di amministrazione delle società pubbliche quotate in borsa.

red/lab

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March 23, 2017 03:52 ET (07:52 GMT)

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