Un incremento del valore del 164% per Smre, del 121% per Giglio, e del 244% per Bio-on. É questa la performance realizzata dai titoli delle tre società dal momento della quotazione sull'Aim. Le loro storie, dalle origini allo sbarco in Borsa, dai primi passi alla conquista dei mercati italiano e internazionale, sono state presentate a Roma agli investitori istituzionali all'appuntamento: "Investire in small cap.si può!" organizzato da Banca Finnat.

Il patron di Smre, Samuele Mazzini, raccontando la storia della società sì è rivolto agli investitori esortandoli a giudicare un'azienda sulla quale investire "non solo sulla base dei numeri, ma considerando la possibilità di trovarvi in un mondo nuovo". Prima di parlare di Smre, Mazzini ha mostrato una foto di New York nei primi anni del '900. Nell'immagine erano fotografate molte persone a cavallo e una in un automobile. "Tutti avranno pensato che l'uomo che girava in macchina era un pazzo perché la macchina faceva puzza, perché faceva fumo, perché non si sapeva dove poteva fare rifornimento. Eppure 18 anni dopo -ha continuato Mazzini mostrando un'altra foto- tutti giravano in auto e nessuno a cavallo". "Oggi -ha proseguito- si fa la stessa cosa con i motori elettrici, ma queste foto ci insegnano che un cambiamento che prima sembrava impossibile poi arriva".

A questo proposito l'imprenditore ha fatto l'esempio della Cina dove le macchine elettriche sono una realtà. In Cina, Smre ha chiuso all'inizio dell'anno un accordo per lo sviluppo di un camion elettrico e uno per lo sviluppo di motorizzazioni sempre elettriche dedicate a 5 nuovi modelli di prossima immissione sul mercato. Concludendo il suo intervento, Mazzini ha ricordato che Excite avrebbe potuto comprare Google per 1 mln, ma Mckinsey sconsigliò un'operazione che all'epoca sembrava troppo onerosa. "Oggi -ha ricordato Mazzini- vale 530 mld, ma non è che Mckinsey ha sbagliato, il fatto è che quel mondo ancora non c'era, e quindi non si riusciva a capire il valore. Quando valutate le aziende -ha proseguito il patron di Smre rivolgendosi agli investitori- considerate che potreste essere davanti a un nuovo mondo".

Per Bio-on l'Aim ha rappresentato una grande opportunità. Ripercorrendo le tappe della società dalla sua nascita, il chairman e ceo Marco Astorri ha sottolineato come la "quotazione sul mercato Aim ha accelerato tantissimo la crescita del gruppo". "Quando ci siamo quotati avevamo promesso al mercato una licenza entro il 2016, prima di quotarci ne avevamo tre, poi ne abbiamo vendute altre 10, quindi ne abbiamo già portate a casa 13 su 18 previste". Bio-on, ha proseguito il patron della società, realizza bioplastiche che attualmente rappresentano solo l'1% del totale del materiale plastico annualmente prodotto ed entro il 2021 è atteso un incremento del mercato pari al 45%".

Bio-on realizza bioplastiche del tipo PHA (poliidrossialcalinati) che cominciano a trovare applicazione nei settori automotive, beverage, elettronica, imballaggio, tessile e farmaceutico. Fino ad oggi, ha spiegato Astorri, "eravamo attivi solo nel business della concessione di licenze per l'utilizzo del processo produttivo, invece stiamo per entrare anche nella produzione diretta di PHAS . Abbiamo avviato la costruzione di un primo impianto che sarà realizzato entro la fine dell'anno e sarà destinato alla produzione di bio plastiche "speciali" destinate al settore della cosmesi. Con 15 mln di investimenti entriamo nella cosmetica. Un investimento -ha messo in evidenza- che non aumenterà il profilo di rischi, abbiamo grandi marginalità e li manterremo anche nella produzione".

Un'altra storia di successo è quella di Giglio che punta sul meglio che l'Italia possa raccontare di sè nel mondo: lifestyle, fashion, luxury e food e grazie alla quotazione ha raccolto i capitali necessari per crescere. "Abbiamo creato un sistema per utilizzare la convergenza tra due mondi vicini ma distanti, il mondo dell'e-commerce e il mondo dei media offrendo così una nuova innovativa esperienza d'acquisto", ha spiegato il chairman e ceo, Alessandro Giglio. "Abbiamo immaginato un meccanismo rivoluzionario, e-commerce 4.0, che si basa sul mix delle due esperienze. Puntiamo a utilizzare il potere seduttivo delle immagini per stimolare il desiderio d'acquisto e soddisfare questo desiderio di acquisto nella stessa piattaforma tecnologica". "Ci siamo quotati -ha spiegato- per raccogliere capitali, energie e la visibilità che ci avrebbe consentito di proseguire nel progetto". "Vogliamo affermarci quale e-commerce media company per la promozione e distribuzione del lusso Made in Italy in tutto il mondo. La nostra strategia -ha spiegato il manager- mira alla totale verticalizzazione e integrazione tra comunicazione televisiva e-commerce". Dal 2018, ha concluso, sarà lanciata IBOX, una piattaforma globale di e-commerce che rappresenterà una sintesi, in un unico portale delle attività di distribuzione B2B (precedenti collezioni) e B2C (nuove collezioni).

Cresce e punta sulle giovani imprese Lventure che alla fine del 2016 aveva in portafoglio partecipazioni in oltre 40 start up (dalle 33 di fine 2015) per un valore di 9,2 milioni di euro. Il ceo della società, Luigi Capello, ha illustrato le linee di azione di Lventure sottolineando come si tratti "dell'unica società italiana tra le più attive di venture capital a livello europeo". Parlando dell'attività della società, il ceo ha spiegato come Lventure investe capitale di rischio in start up digitali ad alto potenziale di crescita. "Il nostro ruolo -ha aggiunto- non è solo quello di fornire alle partecipate le risorse finanziarie necessarie allo sviluppo delle prime metriche di business e a quelle necessarie all'accelerazione della crescita, noi sosteniamo anche le start up con know how manageriale e un network di advisory cui si aggiunge la ricerca di contatti sia commerciali che di potenziali investitori". Capello ha inoltre messo in evidenza come "la valorizzazione delle società è effettuata sulla base delle potenzialità di uscita dagli investimenti realizzati, applicando un multiplo alle valorizzazioni iniziali degli investimenti, tenendo anche conto di un tasso di eventualità mortalità degli investimenti stessi".

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March 31, 2017 12:40 ET (16:40 GMT)

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