Una circolare di palazzo Chigi in cui si chiede a tutti i dipartimenti e a tutti gli uffici, che ogni provvedimento prodotto dai dicasteri e destinato al Consiglio dei ministri, deve "pervenire in preventiva visione alla sottosegretaria di Stato alla presidenza del Consiglio" Maria Elena Boschi.

E' questo il documento di 17 righe, datato 28 aprile, che ha ha fatto scoppiare un caso coinvolgendo proprio la sottosegretaria Boschi, che la circolare interna vuole come destinataria di una supervisione "preventiva" di tutti i provvedimenti che fanno capo alla presidenza del Consiglio. "Un autogol, uno scivolone, un po' da maestrina", è la sintesi ufficiosa che viene fatta dagli uffici alle dirette dipendenze di Paolo Gentiloni, che non era al corrente della circolare emanata il 28 aprile, scrive il Corriere della Sera. Gentiloni si è infatti irritato con il segretario generale Paolo Aquilanti che ha firmato il documento.

La circolare ha fatto storcere il naso a molti dirigenti che lo hanno ricevuto. Giudicato in prima battuta come una sorta di commissariamento, o di eccessivo controllo. Si tratta di un'iniziativa inedita, fanno sapere da palazzo Chigi, soprattutto a seguito dell'incidente come quello sulle norme anticorruzione. Un errore, quest'ultimo, che dovrebbe essere corretto in sede parlamentare, nelle prossime ore, secondo la promessa che lo stesso Gentiloni ha fatto a Raffaele Cantone.

Tuttavia, Boschi ha rispedito le critiche al mittente. "Nessun commissariamento, semplicemente il segretario generale invita i ministeri a rispettare le regole che già esistono", ha dichairato Boschi ieri prima dell'inizio dell'assemblea del Pd.

red/alu

 

(END) Dow Jones Newswires

May 08, 2017 04:17 ET (08:17 GMT)

Copyright (c) 2017 MF-Dow Jones News Srl.