"E' stato il presidente americano a far saltare un G7 in cui ci si è sforzati di trovare un'armonia. Del resto, Trump si è mostrato coerente con la sua posizione in campagna elettorale, cioè America first".

In un'intervista per Il Messaggero, l'ex premier Romano Prodi ha commentato così i lavori del G7 di Taormina, conclusosi sabato. "Quando si dice America first si fa saltare lo spirito su cui si reggeva il G7 - ha aggiunto Prodi - e si passa a un multipolarismo non coordinato, in cui gli Stati Uniti non vogliono essere parte di un gruppo ma semplicemente primi".

Tuttavia, nonostante l'intransigenza di Washington, durante il G7 "non si poteva fare di più. La mancanza della Cina e della Russia e l'assenza di un coordinamento a livello globale rendono tutto più difficile. In questa situazione il G7 non può essere un motore", ha spiegato l'ex premier.

In un contesto simile, Prodi ha promosso il ruolo svolto dall'Italia e da Gentiloni. "Abbiamo fatto il massimo che potevamo fare. Ne usciamo bene, con una bella figura", ha commentato. In più "l'ospitalità è stata meravigliosa e l'organizzazione si è rivelata perfetta. Ci siamo dimostrati aperti a modifiche e accordi, Gentiloni di più non poteva fare", ha aggiunto.

Tra gli altri leader presenti a Taormina, Prodi si è espresso favorevolmente sul presidente francese, Emmanuel Macron. "A me piace così. Il ruolo lo si conquista poco a poco con i fatti. Io mi aspetto proposte concrete sull'esercito europeo o su qualche altro capitolo di cooperazione rafforzata", ha dichiarato.

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May 29, 2017 04:13 ET (08:13 GMT)

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