Il Ftse Mib (+0,11% a 21.455 punti) non viene influenzato dalla pubblicazione dei dati macroeconomici americani.

Nel dettaglio, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione

negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono calate di 3.000 unitá a

quota 247.000, leggermente al di sopra del consenso a 245.000, mentre i prezzi alla produzione per la domanda finale negli Usa sono saliti dello 0,1% m/m a giugno, battendo le attese del consenso (inv. m/m), mentre la lettura invariata m/m di maggio è stata confermata.

"I dati Usa non hanno avuto un grande impatto sui mercati", spiega uno strategist interpellato da MF-Dowjones, evidenziando poi che secondo il Wall Street Journal il presidente della Bce Mario Draghi potrebbe annunciare gia' nel meeting di Jackson Hole "un cambiamento della politica monetaria. I rumors stanno portando un po' di volatilità sui mercati".

A piazza Affari Telecom I. (+2,55% a 0,826 euro) continua a performare bene sostenuta dalle attese per i risultati del secondo trimestre 2017 in agenda per il 27 luglio.

Tra i bancari Unicredit +0,11%, Banco Bpm +0,06%, Mediobanca -0,11%, Bper -0,2%, Ubi B. -0,25% e Intesa Sanpaolo -0,28%. Il comparto nel complesso vede qualche lieve presa di profitto dopo la recente buona performance.

Sulla parità Eni (-0,08% a 13,18 euro) su cui Goldman Sachs ha fissato il prezzo obiettivo a 17 euro con rating che viene confermato a buy. L'azione resta nella top pick della casa d'affari.

Sul resto del listino si segnalano i rialzi di Gedi (+7%), Juventus (+3,94%) e Sias (+3,66%).

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

July 13, 2017 08:59 ET (12:59 GMT)

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