Il Cda di Bim ha approvato il piano industriale 2017-2021 che e' stato predisposto secondo una logica "stand alone", cioe' un nuovo azionista che in tempi molto stretti rilevera' nell'ambito del processo di liquidazione la quota di maggioranza precedentemente detenuta da Veneto Banca.

In particolare, spiega una nota diffusa ieri in serata, il processo di liquidazione d Veneto Banca recentemente avviato e il conseguente impulso dato alla cessione della partecipazione in Bim rappresentano ad oggi elementi di svolta per il futuro dell'azienda. Ed e' proprio in questo contesto che si inserisce la decisione del Cda di completare il percorso avviato nel primo trimestre con la definizione del piano industriale di una "Bim autonoma, indipendente e pronta a un percorso di rilancio e di crescita", accompagnato da un processo di ristrutturazione gia' ampiamente avviato, ad esempio con il rinnovamento completo del top management e la nomina di 11 nuovi manager sul totale di 14 componenti la prima linea.

Nel comunicato si sottolinea che e' stata confermata ed estesa per tutto l'orizzonte di piano la decisione - già assunta ed implementata - di cessare l'attività di impiego a "clientela corporate", business incompatibile con il Private Banking e che in passato ha visto il cumularsi dei crediti deteriorati che hanno nel tempo penalizzato Bim.

E' stato dunque previsto che Bim erogherà solamente crediti lombard a clientela Private, con un rigoroso e preciso processo di valutazione del merito creditizio di tali impieghi. Per il portafogli di crediti deteriorati in essere è atteso un ulteriore incremento delle coperture, mentre il portafogli di crediti corporate in essere verrà gestito in un'ottica di progressiva riduzione e run-off.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre individuato una nuova politica di gestione del capitale della Banca, orientata ad un modello "Capital Light", che permetta di ridurre i rischi che possono gravare sul capitale di una banca private. Il modello di banca Capital Light si estrinseca attraverso: riduzione degli Rwa perseguita tra l'altro attraverso un percorso di cessioni e valorizzazione di assets non strategici, che interesserà l'intero portafoglio di immobili nonché la partecipazione in Bim Suisse (in definizione entro luglio 2017); basso Rischio di Mercato, con un Banking Book di taglia limitata, con una mitigazione della esposizione al rischio paese perseguita attraverso la diversificazione per emittente; basso Rischio Operativo, con un modello di servizio compliant alle normative e particolarmente attento alla gestione ex ante; basso Rischio di Credito, con un portafoglio concentrato esclusivamente su esposizioni Lombard. Questo modello vuole essere fortemente innovativo anche nei confronti delle Banche Private italiane, che spesso presentano ingenti Banking Book prevalentemente esposti ai titoli governativi senza diversificazione di Paese emittente.

Secondo il management, Bim vuole raggiungere una forte efficienza del proprio modello di business, recuperando velocemente dal Cost Income Ratio attuale verso i livelli di best practice. Questo risultato potrà essere raggiunto sia semplificando ed innovando fortemente i processi operativi ed informatici, e conseguentemente ottenendo forti efficienze, sia facendo significativamente crescere le masse gestite. Nel periodo di piano si prevede una prima fase, prevista concludersi nel 2018, caratterizzata dalla implementazione di alcune iniziative di ristrutturazione, mirate al ridimensionamento dei costi di struttura.

La crescita delle masse gestite sarà possibile sia attraverso sviluppo di nuova clientela sia attraverso la capacità di attrazione di professionisti che oggi ricercano un ambiente dove poter curare con grande attenzione i singoli clienti ed essere totalmente slegati da politiche di budget che complessivamente indirizzano sui prodotti a più alta marginalità. Il Piano indica per il 2017 ed il 2018 una serie di azioni di ristrutturazione ed investimento per innovazione ed efficientamento della piattaforma aziendale, reso possibile tra l'altro dalla innovazione del management team posta in essere negli scorsi mesi; il periodo successivo sarà concentrato prevalentemente sullo sviluppo.

Per quanto riguarda i driver, e' attesa una evoluzione della raccolta con l'inserimento in rete di oltre 130 banker in arco piano; un asset mix con un indirizzo di conservazione e crescita del capitale; nuove erogazioni creditizie limitate a complessivi 365 mln euro in arco piano, di cui solamente il 10% previsti nel 2018, con graduale incremento negli anni successivi; una riduzione delle spese operative grazie alla definizione di un nuovo assetto ed alla migrazione ad una diversa piattaforma di sistemi informativi esternalizzati; principali aree di risparmio individuate per interventi mirati in locazioni, infoprovider, consulenze; interventi sulle spese del personale grazie all'adozione di nuovi sistemi e processi informatizzati; gli Rwa sono attesi in riduzione da 1403 mln del 2016 a 945 mln del 2021: le cessioni impattano per oltre 150 mln, mentre la rimanente parte è conseguita grazie ad interventi di derisking; il Cet1 ratio e' atteso all'11,9% in 2019 e al 18,6% al 2021.

Inoltre a fine piano l'Asset under management e' atteso a circa 15 mld euro; una rete di 296 private banker; un rapporto tra margine di intermediazione e raccolta prossimo ai 95 bps; un Roa pari a 125bps; un Ci Rato in recupero dal 96% attuale a circa 52%, sfruttando la crescita delle masse e l'efficientamento del modello operativo; un rapporto Costi/Aum in discesa dagli attuali 93bps a circa 49bps e un Pbt Margin (Profit Before Tax Margin) pari a 41bps.

com/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

July 19, 2017 02:27 ET (06:27 GMT)

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