Bim: presenta piano stand alone, Cet1 al 2021 atteso a 18,6%
19 Luglio 2017 - 8:42AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il Cda di Bim ha approvato il piano industriale 2017-2021 che e'
stato predisposto secondo una logica "stand alone", cioe' un nuovo
azionista che in tempi molto stretti rilevera' nell'ambito del
processo di liquidazione la quota di maggioranza precedentemente
detenuta da Veneto Banca.
In particolare, spiega una nota diffusa ieri in serata, il
processo di liquidazione d Veneto Banca recentemente avviato e il
conseguente impulso dato alla cessione della partecipazione in Bim
rappresentano ad oggi elementi di svolta per il futuro
dell'azienda. Ed e' proprio in questo contesto che si inserisce la
decisione del Cda di completare il percorso avviato nel primo
trimestre con la definizione del piano industriale di una "Bim
autonoma, indipendente e pronta a un percorso di rilancio e di
crescita", accompagnato da un processo di ristrutturazione gia'
ampiamente avviato, ad esempio con il rinnovamento completo del top
management e la nomina di 11 nuovi manager sul totale di 14
componenti la prima linea.
Nel comunicato si sottolinea che e' stata confermata ed estesa
per tutto l'orizzonte di piano la decisione - già assunta ed
implementata - di cessare l'attività di impiego a "clientela
corporate", business incompatibile con il Private Banking e che in
passato ha visto il cumularsi dei crediti deteriorati che hanno nel
tempo penalizzato Bim.
E' stato dunque previsto che Bim erogherà solamente crediti
lombard a clientela Private, con un rigoroso e preciso processo di
valutazione del merito creditizio di tali impieghi. Per il
portafogli di crediti deteriorati in essere è atteso un ulteriore
incremento delle coperture, mentre il portafogli di crediti
corporate in essere verrà gestito in un'ottica di progressiva
riduzione e run-off.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre individuato una nuova
politica di gestione del capitale della Banca, orientata ad un
modello "Capital Light", che permetta di ridurre i rischi che
possono gravare sul capitale di una banca private. Il modello di
banca Capital Light si estrinseca attraverso: riduzione degli Rwa
perseguita tra l'altro attraverso un percorso di cessioni e
valorizzazione di assets non strategici, che interesserà l'intero
portafoglio di immobili nonché la partecipazione in Bim Suisse (in
definizione entro luglio 2017); basso Rischio di Mercato, con un
Banking Book di taglia limitata, con una mitigazione della
esposizione al rischio paese perseguita attraverso la
diversificazione per emittente; basso Rischio Operativo, con un
modello di servizio compliant alle normative e particolarmente
attento alla gestione ex ante; basso Rischio di Credito, con un
portafoglio concentrato esclusivamente su esposizioni Lombard.
Questo modello vuole essere fortemente innovativo anche nei
confronti delle Banche Private italiane, che spesso presentano
ingenti Banking Book prevalentemente esposti ai titoli governativi
senza diversificazione di Paese emittente.
Secondo il management, Bim vuole raggiungere una forte
efficienza del proprio modello di business, recuperando velocemente
dal Cost Income Ratio attuale verso i livelli di best practice.
Questo risultato potrà essere raggiunto sia semplificando ed
innovando fortemente i processi operativi ed informatici, e
conseguentemente ottenendo forti efficienze, sia facendo
significativamente crescere le masse gestite. Nel periodo di piano
si prevede una prima fase, prevista concludersi nel 2018,
caratterizzata dalla implementazione di alcune iniziative di
ristrutturazione, mirate al ridimensionamento dei costi di
struttura.
La crescita delle masse gestite sarà possibile sia attraverso
sviluppo di nuova clientela sia attraverso la capacità di
attrazione di professionisti che oggi ricercano un ambiente dove
poter curare con grande attenzione i singoli clienti ed essere
totalmente slegati da politiche di budget che complessivamente
indirizzano sui prodotti a più alta marginalità. Il Piano indica
per il 2017 ed il 2018 una serie di azioni di ristrutturazione ed
investimento per innovazione ed efficientamento della piattaforma
aziendale, reso possibile tra l'altro dalla innovazione del
management team posta in essere negli scorsi mesi; il periodo
successivo sarà concentrato prevalentemente sullo sviluppo.
Per quanto riguarda i driver, e' attesa una evoluzione della
raccolta con l'inserimento in rete di oltre 130 banker in arco
piano; un asset mix con un indirizzo di conservazione e crescita
del capitale; nuove erogazioni creditizie limitate a complessivi
365 mln euro in arco piano, di cui solamente il 10% previsti nel
2018, con graduale incremento negli anni successivi; una riduzione
delle spese operative grazie alla definizione di un nuovo assetto
ed alla migrazione ad una diversa piattaforma di sistemi
informativi esternalizzati; principali aree di risparmio
individuate per interventi mirati in locazioni, infoprovider,
consulenze; interventi sulle spese del personale grazie
all'adozione di nuovi sistemi e processi informatizzati; gli Rwa
sono attesi in riduzione da 1403 mln del 2016 a 945 mln del 2021:
le cessioni impattano per oltre 150 mln, mentre la rimanente parte
è conseguita grazie ad interventi di derisking; il Cet1 ratio e'
atteso all'11,9% in 2019 e al 18,6% al 2021.
Inoltre a fine piano l'Asset under management e' atteso a circa
15 mld euro; una rete di 296 private banker; un rapporto tra
margine di intermediazione e raccolta prossimo ai 95 bps; un Roa
pari a 125bps; un Ci Rato in recupero dal 96% attuale a circa 52%,
sfruttando la crescita delle masse e l'efficientamento del modello
operativo; un rapporto Costi/Aum in discesa dagli attuali 93bps a
circa 49bps e un Pbt Margin (Profit Before Tax Margin) pari a
41bps.
com/lab
(END) Dow Jones Newswires
July 19, 2017 02:27 ET (06:27 GMT)
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