A volte ritornano. Il documento programmatico sulla sicurezza era stato abolito nel 2012 perché catalogato tra gli adempimenti inutili. Ora si ripresenta tra gli adempimenti cui sono tenute tutte le imprese italiane.

Anzi, scrive Italia Oggi, gli obblighi sono addirittura raddoppiati perché, oltre ad un documento di valutazione dei rischi, gli imprenditori dovranno preoccuparsi anche di un documento di valutazione di impatto privacy. Pochi giorni fa, il "Gruppo di lavoro art. 29" che riunisce i garanti privacy europei ha reso pubblico un parere che dovrebbe fornire chiarimenti sulla redazione di questo secondo documento, che dovrà essere predisposto entro il maggio del 2018. Tempi piuttosto stretti, quindi, anche perché in realtà le spiegazioni dei garanti europei sono piuttosto sibilline, tanto da lasciare ampi spazi all'interpretazione, di fatto riducendosi, in sintesi, a riconoscere per ogni problema concreto la contrapposizione tra due interessi, da una parte quello alla privacy del dipendente, dall'altra quello del datore di lavoro a tutelare i beni aziendali e la produttività.

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August 01, 2017 02:32 ET (06:32 GMT)

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