Arexpo: rivoluziona le concessioni (MF)
08 Settembre 2017 - 8:27AM
MF Dow Jones (Italiano)
Se non è una rivoluzione, poco ci manca. La recente decisione
dell'Agenzia delle Entrate, che nello specifico ha riguardato il
bando per lo sviluppo dell'area privata di Arexpo, potrebbe
cambiare radicalmente il mercato delle concessioni immobiliari e
generare un vero e proprio boom degli investimenti. Il
provvedimento in sintesi stabilisce che una società che concede
l'utilizzo di terreni a un investitore per un determinato numero di
anni non sia più costretta a pagare le imposte derivanti da questo
accordo in un'unica tranche iniziale (come se l'operazione
riguardasse la cessione di un «bene» e quindi una plusvalenza) ma
possa invece dilazionare il pagamento al fisco di anno in anno, man
mano che viene incassato il canone legato al contratto di
concessione, come se questo canone fosse un ricavo del
concedente.
Facendo un esempio concreto, scrive MF, Arexpo nel gennaio 2017
ha indetto una gara per l'affidamento dell'ideazione, dello
sviluppo e della gestione di un progetto di rigenerazione urbana di
una parte dell'area che ha ospitato Expo (quella privata, cioè non
legata allo Human Technopole o all'Università Statale).
L'affidamento avverrà tramite una concessione di gestione dell'area
che prevede la costituzione di un diritto di superficie a tempo
determinato (99 anni) contro il pagamento di un corrispettivo
annuale. Ed ecco la rivoluzione: fino a pochi giorni fa,
ipotizzando l'incasso di un canone attualizzato intorno ai 700-800
milioni (per tutta la durata della concessione, quindi 99 anni), la
società guidata da Giuseppe Bonomi avrebbe dovuto pagare subito
circa 200 milioni di euro tra Ires e Irap, mentre con la nuova
decisione dell'Agenzia delle Entrate le imposte saranno pagate di
anno in anno in base al canone incassato da Arexpo.
red/lab
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September 08, 2017 02:12 ET (06:12 GMT)
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