Istat: 6,356 mln persone sognano un lavoro in 2016 (-3,5% a/a)
28 Dicembre 2017 - 12:19PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Sommando le forze lavoro potenziali ai disoccupati, il bacino
di individui potenzialmente interessati a lavorare nel 2016 ammonta
a 6,356 milioni, in calo del 3,5%" rispetto al 2015.
E' quanto scrive l'Istat nell'Annuario statistico 2017 che
spiega come
nel 2016 i disoccupati sono stati 3,012 milioni mentre nel
complesso le forze lavoro potenziali 15-64 anni sono ammontati a
3,344 mln.
L'aumento dell'occupazione nel 2016 si accompagna a un nuovo
calo della disoccupazione e a un più forte calo degli inattivi. Il
numero di disoccupati, sceso per la prima volta nel 2015 dopo 7
anni di ininterrotta crescita, continua a diminuire ma a ritmi meno
sostenuti (-21.000, -0,7%) risentendo dell'aumento nella seconda
metà dell'anno che ridimensiona il calo dei primi due trimestri, e
si attesta a 3,12 milioni di individui. A ciò corrisponde una
diminuzione di 0,2 punti del tasso di disoccupazione che scende
all'11,7. Tuttavia il divario con l'Ue, dove il calo
dell'indicatore è stato più forte (-0,8 punti), aumenta fino a
superare i tre punti. La riduzione del tasso di disoccupazione
peraltro non riguarda le regioni meridionali dove raggiunge il
19,6% (+0,2 punti), il valore più elevato dell'Ue dopo la Grecia,
mentre nella parte settentrionale del Paese l'indicatore è al di
sotto della media europea.
La riduzione del numero di disoccupati riguarda esclusivamente
quanti hanno precedenti esperienze di lavoro, mentre aumentano
lievemente quanti sono alla ricerca della prima occupazione, circa
il 28% del totale dei disoccupati. Ciò si associa ad una lieve
crescita della disoccupazione di breve durata, mentre prosegue la
diminuzione di quanti cercano lavoro da almeno 12 mesi, la cui
incidenza sul totale dei disoccupati scende dal 58,1% del 2015 al
57,3% del 2016.
Il numero di inattivi tra 15 e 64 anni diminuisce per il 3* anno
consecutivo e con maggiore intensità (-410.000 unità, -2,9%);
analogamente, il tasso di inattività scende di 0,9 punti
percentuali e si attesta al 35,1%, il valore più basso dall'inizio
della serie storica. La riduzione dell'inattività riguarda sia
quanti non cercano lavoro e non sono disponibili a lavorare
(-200.000 unità, -1,9%) sia le forze di lavoro potenziali (-210.000
unità, -5,9%), ovvero coloro che hanno svolto azioni di ricerca ma
non sono disponibili a lavorare entro due settimane o che, seppure
disponibili non hanno cercato attivamente. Tale aggregato
rappresenta il 24,5% degli inattivi 15-64 anni, pari a 3,344
milioni di persone.
pev
(END) Dow Jones Newswires
December 28, 2017 06:04 ET (11:04 GMT)
Copyright (c) 2017 MF-Dow Jones News Srl.