"Giustissimo l'intervento dell'Ivass, ma non basta! E' un vero e proprio sopruso che vi siano 4 milioni di polizze non liquidate ed urge un intervento legislativo per garantire agli eredi quanto legittimamente spetta loro".

Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, commentando la richiesta, rivolta alle imprese dall'Ivass, di adottare linee di azione per le polizze vita dormienti.

"L'Ivass - prosegue Dona - ha chiesto fin dallo scorso marzo al Governo alcune modifiche alle norme di legge perché siano chiaramente identificati i beneficiari delle polizze, perché le imprese di assicurazione possano accedere all'Anagrafe nazionale della popolazione residente e anzi debbano farlo almeno una volta l'anno, così da poter verificare i decessi degli assicurati e disporre il pagamento delle somme dovute, così come avviene in altri paesi europei. Ma ad oggi nulla è stato fatto".

L'associazione ricorda infine che i diritti derivanti dalle polizze vita si prescrivono in 10 anni dal decesso dell'assicurato o dalla scadenza del contratto e che l'Ivass aveva stimato l'ammontare di queste polizze in come minimo 4 miliardi, dato in realtà sottostimato.

com/rov

 

(END) Dow Jones Newswires

January 03, 2018 13:22 ET (18:22 GMT)

Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl.