Intesa San Paolo (ISP)

Dal punto di vista della qualità degli attivi, gli analisti prevedono un costo del rischio delle banche a 62 punti base nel terzo trimestre contro i 48 punti base registrati nei tre mesi precedenti, "nonostante un'accelerazione degli accantonamenti per perdite su crediti (+31% trimestrale), dopo un periodo aprile-giugno eccezionalmente basso". Di conseguenza, l'Npl ratio è previsto salire dal 4,9% al 5,1%.

Finora le banche non hanno effettuato cessioni significative di crediti deteriorati, nota Deutsche Bank e, soprattutto, l'andamento dei crediti protetti da moratoria (in calo, -67% da giugno 2020, rappresentano ormai solo il 3% del portafoglio crediti), "suggerisce che il rischio insito nel portafoglio crediti delle banche è inferiore a quanto inizialmente percepito, in termini di tasso di default".

Il sostegno dei prestiti garantiti dallo Stato (99,5 miliardi di euro, pari all'8% delle erogazioni) "ha contribuito a sgonfiare in parte il rischio di credito che le banche hanno assunto negli ultimi mesi", notano gli specialisti. Per questi motivi, Deutsche Bank ha migliorato le prospettive del costo del rischio sul settore nel suo complesso, da una media di 74 punti base nel biennio 2021-2022 a 56 punti base, e da 64 a 53 punti base nel periodo 2021-2024, "determinando un aumento del utile netto del settore per i prossimi quattro anni del 17%, da 34,9 miliardi a 40,7 miliardi di euro".

Gli analisti vedono ora un utile netto cumulato di 20 miliardi di euro per il biennio 2021-2022, in aumento del 31% rispetto alla stima precedente. Deutsche Bank ha un giudizio buy su Intesa Sanpaolo e un prezzo obiettivo a 2,9 euro che si basa anche su un dividend yield interessante del 15% che gli analisti si attendono sarà pagato nei prossimi dodici mesi circa. (riproduzione riservata)

Gli analisti si aspettano, poi, che gli asset in gestione da parte del gruppo milanese siano del 9,3% più elevati rispetto a un anno fa, le attese sono per 463,940 miliardi da 424 miliardi del 2020. Il rapporto fra costi e ricavi dovrebbe attestarsi al 55% (fra i migliori in Italia) contro il 57% del 2020, mentre sul fronte della solidità patrimoniale il Cet 1 ratio fully loaded dovrebbe migliorare dal 14% dodici mesi fa al 14,4%. Infine, gli asset ponderati per il rischio (Rwa) sono attesi in calo del 3,7% anno su anno a 329,700 miliardi di euro.

In linea generale, Deutsche Bank si aspetta che il profitto netto delle banche italiane quotate scenda del 40% rispetto al trimestre precedente a 2 miliardi di euro complessivi, un risultato in gran parte dovuto a minori ricavi da trading e accantonamenti in crescita (+31% in media), mentre le commissioni (NII) dovrebbero migliorare (+1% trimestre su trimestre) grazie all'effetto calendario con un giorno lavorativo in più rispetto al secondo trimestre.

Il titolo Intesa Sanpaolo sale oggi dello 0,4% a 2,51 euro con il Ftse Mib ancora sotto la parità. Il gruppo, guidato dall'ad, Carlo Messina, pubblicherà domani la trimestrale dopo i conti di Mediobanca e Unicredit, usciti la settimana scorsa. Gli analisti di Deutsche Bank si aspettano ricavi per 4,847 miliardi di euro, in rialzo del 3% anno su anno, costi in linea con il 2020 a 2,651 miliardi, accantonamenti su perdite per 695 milioni, in contrazione del 29% sul 2020, e un utile netto di 806 milioni di euro.

Il rialzo dei tassi è una manna per Intesa, vale 2,3 miliardi l'anno

Secondo i calcoli di Equita, il gruppo milanese è il più esposto fra le banche italiane all'aumento dell'Euribor. Il ceo Messina a Class Cnbc: basta rilevare sportelli. Il titolo tratta a valore di libro, incorporando un premio a doppia cifra sul settore. Prese di profitto dopo i conti

di Elena Dal Maso

AREA 2,40 BUY - 2,30 BUY MASSICCIO