Borsa: Europa "paga" incognita tassi e inflazione, a Milano (-0,9%) sprint petroliferi
13 Ottobre 2023 - 5:59PM
MF Dow Jones (Italiano)
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 13 ott - Borse europee
al palo nell'ultima seduta della settimana. A frenare gli indici
continentali sono stati i timori sull'inflazione americana, i dubbi
sulla tenuta dell'economia (il Fmi aveva rivisto al ribasso le
stime e oggi Bankitalia ha tagliato le previsioni sul Pil italiano)
e le banche centrali apparentemente intenzionate a non fare marcia
indietro sulla strategia aggressiva (da Marrakech la presidente
della Bce, Christine Lagarde, ha detto che l'Eurotower resta ferma
sulla stretta ed è pronta a fare di più se necessario). A questo si
aggiunge l'escalation delle tensioni in Medio Oriente, con la paura
di un allargamento della minaccia terroristica anche fuori da
Israele. Così Milano, dopo avere brevemente recuperato terreno fino
a un -0,1%, ha chiuso in calo dello 0,9%, poco sopra i minimi di
seduta, ma archivia comunque la settimana con un rialzo attorno
all'1,5%. Parigi ha ceduto l'1,4%, Francoforte l'1,5%, Madrid e
Amsterdam l'1% e Londra dello 0,59%. A poco sono serviti l'aumento
della produzione industriale dell'Eurozona e l'avvio brillante
della stagione delle trimestrali americane con alcuni dei colossi
finanziari che hanno battuto le previsioni degli analisti
(JPMorgan, Citigroup, Wells Fargo e BlackRock hanno visto salire
utili e ricavi). Le trimestrali delle banche americane sono tenute
sotto osservazione anche dalle controparti italiane, che però sono
rimaste alla finestra, con i titoli che non si sono mossi in modo
particolare. Si è messa in luce solo Bper (+0,68%), premiata da una
raccomandazione degli analisti di Barclays. La performance migliore
è stata quella dei petroliferi (Tenaris +2,57%, Eni +1,32% e Saipem
+1,83%) stanno beneficiando della nuova corsa dei prezzi del
petrolio a causa della guerra in Israele e delle nuove sanzioni
sull'export imposte dagli Stati Uniti alla Russia (+4,39% il Wti
novembre a 86,55 dollari al barile, +4,2% il Brent dicembre a 89,62
dollari). Male Diasorin (-3,22%) che sconta il profit warning nel
settore del gruppo tedesco Sartorius. Molto volatile il gas
naturale ad Amsterdam: dopo aver cambiato più volte fronte i prezzi
nel finale salgono del 4,07% a 55,16 euro. L'euro si indebolisce
sul dollaro e scende sotto quota 1,05 a 1,0499 (da 1,0619 alla
chiusura precedente). Lo spread chiude a 202 punti, contro i 196
della vigilia.
Ars
(RADIOCOR) 13-10-23 17:43:57 (0577)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN
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