ADVFN ADVFN

Non abbiamo trovato risultati per:
Assicurati di aver scritto correttamente o prova ad allargare la ricerca.

Più Attivi

Toplist

Sembra che tu non sia connesso.
Clicca il pulsante qui sotto per accedere e visualizzare la tua cronologia recente.

Caratteristiche principali

Icon for default Registrati gratuitamente per ottenere quotazioni in tempo reale, grafici interattivi, flusso di opzioni in tempo reale e altro ancora.

MPS torna al centro delle indiscrezioni: il governo valuterebbe un possibile matrimonio con Banco BPM

18 Novembre 2025 11:00AM

Il riassetto del settore bancario italiano continua senza tregua. Dopo l’operazione di Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) su Mediobanca (BIT:MB) e il tentativo — poi sfumato — di UniCredit (BIT:UCG) di avvicinarsi a Banco BPM (BIT:BAMI), nuove ipotesi di fusione coinvolgono di nuovo MPS.

Secondo quanto riportato da Reuters, il governo italiano sarebbe intenzionato a mantenere per ora la sua partecipazione del 4,9% in MPS, puntando su una futura operazione di M&A per ridurre ulteriormente la quota in portafoglio. Fonti dell’agenzia indicano che Roma non avrebbe accantonato il progetto di un’integrazione tra MPS e Banco BPM, anche se qualsiasi tentativo arriverebbe solo dopo il completamento della fusione tra MPS e Mediobanca — un processo che potrebbe richiedere mesi, se non anni.

La reazione di Piazza Affari è stata immediata: le azioni MPS hanno aperto in calo del 3% a 8,46 euro, in linea con il -1,6% del FTSE MIB. Banco BPM ha perso circa il 2%, scendendo a 12,585 euro.

Tuttavia, il futuro di Banco BPM potrebbe passare da un altro attore: Crédit Agricole. Il gruppo francese, già partner commerciale dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna, è il suo principale azionista con una quota del 20,1%, rafforzata in passato per respingere l’interesse di UniCredit. A settembre, Reuters aveva riportato che Crédit Agricole aveva ingaggiato consulenti per ridefinire la propria strategia in Italia e aveva avviato interlocuzioni con il governo per valutare una possibile combinazione tra la propria rete e quella di BPM.

Secondo le fonti, però, un’eventuale operazione tra BPM e Crédit Agricole Italia sarebbe complessa da strutturare in modo da soddisfare sia gli azionisti di Piazza Meda sia il gruppo francese. Inoltre, l’operazione ricadrebbe sotto il perimetro del golden power, anche se Roma avrebbe margini molto limitati per bloccare un accordo con una banca francese appartenente all’UE.

Nonostante le incognite, da Parigi arrivano segnali di apertura. “Siamo molto attenti a ciò che Banco BPM potrebbe proporci in un eventuale piano di fusione, e se ciò accadesse lo valuteremmo molto positivamente,” ha dichiarato Olivier Gavalda, CEO di Crédit Agricole, parlando ai giornalisti. “Al momento restiamo concentrati sulla nostra crescita organica e sulla capacità di svilupparci autonomamente in Italia,” ha aggiunto.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Alcune parti di questo contenuto potrebbero essere state generate o supportate da strumenti di intelligenza artificiale (IA) e sono state revisionate per accuratezza e qualità dal nostro team editoriale.