Fuga Dal Fondo ...Schiena !

- 05/8/2011 20:10
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Fondi, proseguono i deflussi
Morningstar - 05/08/2011 11:52:00
Il mese di luglio chiude con riscatti per quasi 2,5 mld. Positivi i prodotti cross-border, che raccolgono 400 milioni di euro.

L’emorragia di capitali nell’industria del risparmio gestito non sembra volersi fermare. Secondo l’Ufficio studi di Assogestioni, a luglio le sottoscrizioni cedono il passo e il sistema chiude con flussi in uscita per 2,4 miliardi di euro (12,5 mld da inzio anno). Spicca tuttavia la raccolta dei fondi cross-border (ovvero comparti di diritto estero, emessi da Sgr estere) che incassano 400 milioni di euro. Pari a 436 miliardi di euro il patrimonio investito in fondi aperti.

Nel dettaglio
Ammontano a 122 milioni di euro i riscatti registrati dai fondi obbligazionari, il cui patrimonio, equivalente al 42% degli asset complessivi, vale oggi 181 miliardi. Al momento della rilevazione i prodotti bilanciati giungono con riscatti per 177 milioni e un patrimonio di circa 21 miliardi di euro, equivalenti al 5% degli asset impiegati in fondi comuni d’investimento. I fondi hedge registrano flussi in uscita per 241 milioni di euro e detengono asset per 11 miliardi, il 2,5% del patrimonio complessivo.

Sono invece 412 i milioni gli euro defluiti dai fondi flessibili, che chiudono il periodo di rilevazione con 70 miliardi di patrimonio, il 16% del totale. I riscatti calcolati per i prodotti di liquidità sono pari a 739 milioni. Il patrimonio, che alla fine del mese di luglio vale il 12% degli asset totali, è di oltre 53 miliardi. Raccolta contraria anche per i prodotti azionari con uscite che ammontano a 747 milioni di euro. Il patrimonio consegnato a questa categoria di prodotti è di oltre 100 miliardi, pari al 23% degli asset del settore

I fondi italiani sprofondano al 24% del mercato
I fondi di diritto estero (la presente segnalazione non include buona parte dei fondi esteri gestiti da intermediari appartenenti a gruppi esteri. I dati che includono l’effetto di questi fondi e che possono influenzare anche in maniera significativa i risultati di raccolta, sono disponibili solo trimestralmente nella Mappa del Risparmio Gestito, la cui prossima uscita è prevista nel corso del mese di settembre), che oggi rappresentano il 60% del patrimonio investito in fondi aperti, chiudono il mese con deflussi pari a 378 milioni di euro. Per i fondi di diritto italiano luglio è segnato da flussi in uscita per 2 miliardi ed un patrimonio che vale 175 miliardi di euro.

Al 31 luglio i gruppi italiani gestiscono il 76% del patrimonio, mentre il restante 24% fa capo ai gruppi esteri.

 


Lista Commenti
37 Commenti
1 
1 di 37 - 09/10/2011 12:04
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: duca minimo
Fondi, proseguono i deflussi
Morningstar - 05/08/2011 11:52:00
Il mese di luglio chiude con riscatti per quasi 2,5 mld. Positivi i prodotti cross-border, che raccolgono 400 milioni di euro.

L’emorragia di capitali nell’industria del risparmio gestito non sembra volersi fermare. Secondo l’Ufficio studi di Assogestioni, a luglio le sottoscrizioni cedono il passo e il sistema chiude con flussi in uscita per 2,4 miliardi di euro (12,5 mld da inzio anno). Spicca tuttavia la raccolta dei fondi cross-border (ovvero comparti di diritto estero, emessi da Sgr estere) che incassano 400 milioni di euro. Pari a 436 miliardi di euro il patrimonio investito in fondi aperti.


Nel dettaglio
Ammontano a 122 milioni di euro i riscatti registrati dai fondi obbligazionari, il cui patrimonio, equivalente al 42% degli asset complessivi, vale oggi 181 miliardi. Al momento della rilevazione i prodotti bilanciati giungono con riscatti per 177 milioni e un patrimonio di circa 21 miliardi di euro, equivalenti al 5% degli asset impiegati in fondi comuni d’investimento. I fondi hedge registrano flussi in uscita per 241 milioni di euro e detengono asset per 11 miliardi, il 2,5% del patrimonio complessivo.


Sono invece 412 i milioni gli euro defluiti dai fondi flessibili, che chiudono il periodo di rilevazione con 70 miliardi di patrimonio, il 16% del totale. I riscatti calcolati per i prodotti di liquidità sono pari a 739 milioni. Il patrimonio, che alla fine del mese di luglio vale il 12% degli asset totali, è di oltre 53 miliardi. Raccolta contraria anche per i prodotti azionari con uscite che ammontano a 747 milioni di euro. Il patrimonio consegnato a questa categoria di prodotti è di oltre 100 miliardi, pari al 23% degli asset del settore


I fondi italiani sprofondano al 24% del mercato
I fondi di diritto estero (la presente segnalazione non include buona parte dei fondi esteri gestiti da intermediari appartenenti a gruppi esteri. I dati che includono l’effetto di questi fondi e che possono influenzare anche in maniera significativa i risultati di raccolta, sono disponibili solo trimestralmente nella Mappa del Risparmio Gestito, la cui prossima uscita è prevista nel corso del mese di settembre), che oggi rappresentano il 60% del patrimonio investito in fondi aperti, chiudono il mese con deflussi pari a 378 milioni di euro. Per i fondi di diritto italiano luglio è segnato da flussi in uscita per 2 miliardi ed un patrimonio che vale 175 miliardi di euro.


Al 31 luglio i gruppi italiani gestiscono il 76% del patrimonio, mentre il restante 24% fa capo ai gruppi esteri.



 



2 di 37 - 09/10/2011 19:40
CATOS N° messaggi: 2531 - Iscritto da: 09/12/2009
Provate a vedere questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=i-WosfxZEd8&feature=player_embedded#
3 di 37 - 10/10/2011 10:45
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: duca minimo
Fondi, proseguono i deflussi
Morningstar - 05/08/2011 11:52:00
Il mese di luglio chiude con riscatti per quasi 2,5 mld. Positivi i prodotti cross-border, che raccolgono 400 milioni di euro.

L’emorragia di capitali nell’industria del risparmio gestito non sembra volersi fermare. Secondo l’Ufficio studi di Assogestioni, a luglio le sottoscrizioni cedono il passo e il sistema chiude con flussi in uscita per 2,4 miliardi di euro (12,5 mld da inzio anno). Spicca tuttavia la raccolta dei fondi cross-border (ovvero comparti di diritto estero, emessi da Sgr estere) che incassano 400 milioni di euro. Pari a 436 miliardi di euro il patrimonio investito in fondi aperti.


Nel dettaglio
Ammontano a 122 milioni di euro i riscatti registrati dai fondi obbligazionari, il cui patrimonio, equivalente al 42% degli asset complessivi, vale oggi 181 miliardi. Al momento della rilevazione i prodotti bilanciati giungono con riscatti per 177 milioni e un patrimonio di circa 21 miliardi di euro, equivalenti al 5% degli asset impiegati in fondi comuni d’investimento. I fondi hedge registrano flussi in uscita per 241 milioni di euro e detengono asset per 11 miliardi, il 2,5% del patrimonio complessivo.


Sono invece 412 i milioni gli euro defluiti dai fondi flessibili, che chiudono il periodo di rilevazione con 70 miliardi di patrimonio, il 16% del totale. I riscatti calcolati per i prodotti di liquidità sono pari a 739 milioni. Il patrimonio, che alla fine del mese di luglio vale il 12% degli asset totali, è di oltre 53 miliardi. Raccolta contraria anche per i prodotti azionari con uscite che ammontano a 747 milioni di euro. Il patrimonio consegnato a questa categoria di prodotti è di oltre 100 miliardi, pari al 23% degli asset del settore


I fondi italiani sprofondano al 24% del mercato
I fondi di diritto estero (la presente segnalazione non include buona parte dei fondi esteri gestiti da intermediari appartenenti a gruppi esteri. I dati che includono l’effetto di questi fondi e che possono influenzare anche in maniera significativa i risultati di raccolta, sono disponibili solo trimestralmente nella Mappa del Risparmio Gestito, la cui prossima uscita è prevista nel corso del mese di settembre), che oggi rappresentano il 60% del patrimonio investito in fondi aperti, chiudono il mese con deflussi pari a 378 milioni di euro. Per i fondi di diritto italiano luglio è segnato da flussi in uscita per 2 miliardi ed un patrimonio che vale 175 miliardi di euro.


Al 31 luglio i gruppi italiani gestiscono il 76% del patrimonio, mentre il restante 24% fa capo ai gruppi esteri.



 



4 di 37 - 02/11/2011 17:42
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

14.3 MILIARDI di deflusso dall'inizio dell'anno ...si salva solo Banca Mediolanum ( promotrice, da anni, dei P.A.C., i famigerati PIANI di ACCUMULO o, meglio .. )
5 di 37 - 04/11/2011 06:55
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


FATEVI RICLASSIFICARE TUTTI I FONDI CHE AVETE IN PORTAFOGLIO ...PARAGONATELI CON ALTRI DELLO STESSO BENCHMARK ....AH, AH, AH -.....

FATEVI DARE I PROSPETTI INFORMATIVI


I FONDI ITALIANI STANNO ANDANDO A FONDO .-...PERCHE' SONO GESTITI CON IL SOLE24 ORE IN MANO ....NOTIZIE TROPPO VECCHIE ....

LA FABBRICA DEL RISPARMIO GESTITO ITALIANO E' SENZA CONTROLLO !


E' GIUSTO FARSI GESTIRE DAGLI ESPERTI, MA L'IMPORTANTE E' SAPERE CHE DI ESPERTI NON CE NE SONO ...
6 di 37 - 18/11/2011 20:45
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: duca minimoFATEVI RICLASSIFICARE TUTTI I FONDI CHE AVETE IN PORTAFOGLIO ...PARAGONATELI CON ALTRI DELLO STESSO BENCHMARK ....AH, AH, AH -.....

FATEVI DARE I PROSPETTI INFORMATIVI

I FONDI ITALIANI STANNO ANDANDO A FONDO .-...PERCHE' SONO GESTITI CON IL SOLE24 ORE IN MANO ....NOTIZIE TROPPO VECCHIE ....

LA FABBRICA DEL RISPARMIO GESTITO ITALIANO E' SENZA CONTROLLO !

E' GIUSTO FARSI GESTIRE DAGLI ESPERTI, MA L'IMPORTANTE E' SAPERE CHE DI ESPERTI NON CE NE SONO ...

7 di 37 - 20/11/2011 09:51
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
COMPRATE IL BTP A 40 ANNI ( lo trovate a 63/65 ....più o meno e fate anche voi I PATRIOTTI ! La Germania insegna ... ) e con la differenza tutto quello che è NECESSARIO ( luce, gas, cibo, acqua , mezzi di trasporto, medicinali ecc ecc ecc ) , quotato in borsa ...


Vi fate la pensione da soli ...


Se poi trovate una bella banca ( INTESA vah...che la passera se n'è andata ...) che , lasciando a lei il BTP a pergno vi da altra LINFA ....

siete dei DUCA ....


USCITE DAL RISPARMIO GESTITO ( male ) ....e dal guscio ...pulcini miei
8 di 37 - 23/11/2011 15:00
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
http://www.youtube.com/watch?v=zePfcF2jL4o&feature=fvst
9 di 37 - 26/11/2011 14:54
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


andate in banca e fatevi VALORIZZARE all'euro il vostri FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO ...fatevi stampare la scheda ...controllate il giorno di riferimento ( non deve essere più vecchio di DUE GIORNI !) e verificate il tutto da soli ...mettendo l'isin in google ....


Andate in Morningstar ....ci sono tutti : non fatevi dire la "verità" dagli altri ...

Fatevi fare dei conteggi STORICI : quanto avete portato e quanto vi restituiscono ...



I COSTI ! vale la pena restare li dentro ? Se comprate un BTP, un CCT e MEDIOBANCA avete già un bel potenziale di performance ....gratis ....

con le differenze giocatevi il 15-21-71 su Venezia ...
10 di 37 - 08/12/2011 17:07
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Ottobre rosso per i fondi: deflussi per 5,8 mld

Capitali in fuga dai fondi. Ma non è una novità, solo l’ennesima conferma di una tendenza ormai acclarata. E allora l’ottobre rosso registrato da Assogestioni era atteso e quasi non fa notizia. La mappa mensile mostra una raccolta netta negativa di 5,79 miliardi (-6 miliardi a settembre), che porta a 22,8 miliardi i defussi da inizio anno. Deflussi che sono da imputare per 4,77 miliardi alle gestioni collettive e in particolare ai fondi aperti che da soli accusano un saldo negativo di 5,1 miliardi. Le gestioni di portafoglio hanno perso 1,02 miliardi. Mentre a fine ottobre il patrimonio gestito dal sistema ammontava a 958,3 miliardi, contro i 958 miliardi di fine settembre. Equa la ripartizione degli asset tra gestioni di portafoglio (51%) e gestioni collettive (49%).
Per entrare nel dettaglio delle singole categorie, i soli fondi aperti di lungo termine hanno accusato una raccolta netta negativa di 3,03 miliardi con in particolare deflussi per 1,7 miliardi dagli obbligazionari, per 0,58 miliardi dai flessibili, per 0,34 miliardi dai bilanciati e per 0,17 miliardi dagli azionari. Altri 2 miliardi di raccolta netta sono da imputare ai fondi monetari. Prosegue il trend di riscatti soprattutto sui fondi di diritto italiano, che accusano un saldo negativo di 3,19 miliardi contro i -1,92 miliardi dei fondi di diritto estero. Il patrimonio dei soli fondi comuni a fine ottobre ammontava a 431,64 miliardi ed era costituito per l’86,6% da fondi di lungo termine, con gli obbligazionari che da soli rappresentavano il 43,1% del patrimonio totale dei fondi, contro il 21,4% degli azionari e il 15% dei flessibili. I fondi monetari pesavano per l’11,9% del patrimonio del comparto. Quanto alla nazionalità dei fondi, solo il 37,3% del patrimonio fa capo a fondi di diritto italiano mentre quelli di diritto estero coprono il restante 62,7%.
E mentre i fondi affondano, Assoreti rileva nello stesso mese una raccolta netta positiva per le reti di promotori finanziari per un totale di 507 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto a settembre. La ripartizione tra i vari comparti evidenzia come l’aumento dei volumi netti sia riconducibile innanzitutto a una raccolta negativa più contenuta sui prodotti del risparmio gestito, per i quali si riscontra un deflusso complessivo per 265 milioni di euro; le risorse nette destinate all’amministrato, invece, ammontano a 773 milioni di euro, in flessione rispetto al mese di settembre (905 milioni di euro).



e bravi i nostri PRO-MOTORINI finanziari ...le banche hanno bisogno di PATRIMONIALIZZARE ...loro di FATTURARE !
11 di 37 - 17/12/2011 11:17
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


Fondi comuni di investimento bocciati: lo studio Mediobanca

Mediobanca boccia i fondi comuni di investimento, nonostante siano considerati attualmente, gli strumenti finanziari migliori, che raccolgono il denaro di risparmiatori che affidano la gestione dei propri risparmi ad una società di gestione del risparmio (SGR) con personalità giuridica e capitale distinti da quelli del fondo.

Poichè sono gestiti da professionisti del settore, i fondi di investimento permettono ai piccoli investitori, se ben consigliati, di sottoscrivere investimenti aderenti al proprio profilo finanziario, in termini di rischio-rendimento.

In base a rischio e rendimento atteso, il risparmiatore può scegliere tra diversi tipi di fondi, che sono bilanciati, obbligazionari, azionari, di liquidità e flessibili. R&S-Mediobanca ha, però, bocciato i fondi comuni di investimento, sostenendo che i gestori fanno peggio dei benchmark di riferimento, tranne che gli azionari.

Se, infatti, nel 2009 i gestori avevano conquistato rendimenti migliori del benchmark per 0,3 punti (intesa come differenza tra variazione dei valori delle quote e variazione dei benchmark total return)m nel 2010, invece, hanno segnato un risultato negativo a -1,2 punti, registrando rendimenti dei gestori sotto quelli degli indici di riferimento.

Peggiorati tutti i settori con l'eccezione dell'azionario che è rimasto pressoché stazionario (-1,4 punti rispetto al benchmark nel 2010 contro -1,5 del 2009); gli obbligazionari sono passati da +0,5 a -0,8 punti (secondo risultato dal 2000 insieme al 2003); i bilanciati si sono attestati su valori prossimi alla media del decennio 2000-2009 (da -0,4 a -1,9 punti); e quelli i fondi di liquidità (da 0,8 a -0,9 punti) hanno segnato la seconda peggior performance relativa al benchmark dal 2000.




Considerando i singoli prodotti, ben l'80% dei fondi, quattro su cinque, ha prodotto rendimenti peggiori degli indici di riferimento, da una percentuale del 56% nel 2009.


12 di 37 - 29/12/2011 09:48
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


lE BANCHE ( SENZA RETE DI PROMOTORI ) stanno uscendo DAL RISPARMIO GESTITO ...

così ricapitalizzano ...e la clientela è stanca di pagare e basta


B.GENERALI/AZIMUT/MEDIOLANUM - Commenti ai dati di Assogestioni

Websim - 29/12/2011 09:42:52



FATTO
Assogestioni ha comunicato ieri i dati sull'industria del risparmio gestito di novembre. I deflussi dai fondi comuni sono stati pari a 6,25 miliardi di euro (-24,8 miliardi di euro da inizio anno), i deflussi dalla gestioni patrimoniali 2,2 miliardi di euro (-6,5 miliardi di euro da inizio anno.

Saldo netto in negativo anche per tutte le tipologie di investimento: azionari -679 milioni di euro (-3,6 miliardi di euro da inizio anno), obbligazionari -2,4 miliardo di euro (-6,5 miliardi di euro da inizio anno), monetari -1,3 miliardi di euro (-10,6 miliardi di euro da inizio anno), bilanciati e flessibili -1,75 miliardi (-3,9 miliardi di euro da inizio anno). Patrimonio in ulteriore discesa a 369 miliardi di euro.

EFFETTO
I cali di novembre sono superiori alle attese. Bene Azimut (AZM.MI), in rialzo di 122 milioni di euro, Banca Generali e Mediolanum (MED.MI) (+29 Milioni di euro nel risparmio gestito).
Manteniamo la view positiva su Banca Generali (INTERESSANTE con target price a 9,2 euro) e Neutrale su Mediolanum ed Azimut.

www.websim.it

13 di 37 - 01/1/2012 16:56
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Mediolanum, indagine del Fisco
sulla banca di Doris e Berlusconi
L'Agenzia delle entrate indaga sulla "banca costruita intorno a te" che aggira il fisco in Irlanda. Gran parte degli utili realizzati grazie alla sponda su Dublino che ora è a rischio
Ennio Doris, fondatore del gruppo Mediolanum
Milano - Sotto il cielo d’Irlanda, se sei straniero e porti denaro, si pagano poche, pochissime tasse. Lo sa bene Ennio Doris che ha trasferito da quelle parti la cassa di Mediolanum. Somme importanti: profitti per centinaia di milioni riescono ogni anno a dribblare le imposte con il risultato di ridurre al minimo l’impatto del Fisco sui conti del gruppo controllato dallo stesso Doris insieme al suo amico Silvio Berlusconi. Tutto bene, se non fosse che dopo anni d’inerzia l’Agenzia delle entrate ha messo nel mirino questo gioco di sponda tra Milano e Dublino. Quei soldi che tornano in Italia sotto forma di commissioni per la gestione dei fondi d’investimento irlandesi vanno tassati come reddito nostrano.

Questa in sintesi la contestazione degli ispettori ministeriali che a giugno e poi a ottobre del 2010 hanno messo per iscritto i loro rilievi a Banca Mediolanum e a Mediolanum Vita. In totale fanno 134 milioni di proventi sottratti, sostiene l’accusa, alla tassazione negli anni 2005 e 2006. Il secondo siluro è arrivato un paio di mesi fa, a fine febbraio. Questa volta Banca Mediolanum si è vista contestare un imponibile supplementare di 121 milioni per il periodo che va dal 2006 al 2009. Che fare? Di fronte all’attacco del Fisco, Doris ha pensato bene di venire a patti.

In gergo tecnico si chiama “accertamento con adesione”. In pratica, pur di incassare in fretta, l’Agenzia delle entrate è disposta a fare uno sconto alla banca e l’accordo potrebbe essere siglato già nelle prossime settimane. Questo però è solo il primo round. Restano aperti gli altri procedimenti avviati nei confronti del gruppo e per Mediolanum, alla fine, il conto potrebbe rivelarsi pesante, con decine di milioni da versare pronta cassa allo Stato. Peggio ancora: il Fisco contesta altri 64 milioni di Iva non pagata su compensi ai promotori. Qui però i manager di Doris sembrano intenzionati a dare battaglia. “Ci siamo comportati secondo la prassi di mercato”, sostengono con il conforto di pareri legali e precedenti a loro favorevoli sulla stessa materia. Tant’è vero che nel bilancio 2010 non sono stati fatti accantonamenti per far fronte ad eventuali sanzioni.

A questo punto, però, il problema maggiore non sembra neppure la vertenza fiscale in sé. Del resto negli ultimi due anni l’Agenzia delle entrate è partita lancia in resta contro diversi istituti di credito per sanzionare operazioni finanziarie costruite apposta, questa è la contestazione, per pagare meno tasse. Sono finiti nel mirino, per esempio, alcuni pesi massimi del settore come Intesa e Unicredit, al centro di contenziosi per svariate centinaia di milioni. Mentre la Popolare di Milano ha preferito chiudere in gran fretta la questione sborsando quasi 140 milioni.

Per Mediolanum però la questione sembra diversa e per molti aspetti anche più preoccupante. Come il Fatto Quotidiano ha già raccontato (Leggi l’articolo) il gruppo guidato da Doris è una macchina che viaggia a tutta velocità grazie soprattutto alla benzina irlandese. Il bilancio del 2010 si è chiuso con 246 milioni di utili, in aumento del 15 per cento circa sull’anno precedente. Gran parte dei profitti vengono realizzati a Dublino proprio grazie al gioco di sponda delle commissioni. Lo stesso che adesso viene contestato dal Fisco.

Per dare un’idea delle cifre in gioco va segnalato che la controllata irlandese Mediolanum International Funds amministra oltre 17 miliardi di euro raccolti per lo più in Italia sotto forma di sottoscrizioni di fondi comuni d’investimento. Ebbene, questa società di Dublino ha realizzato la bellezza di 257 milioni di profitti lordi. Le imposte però, come risulta dal bilancio, non hanno superato i 32 milioni. Ovvero il 12 per cento circa degli utili. Tutto merito del generoso Fisco irlandese, che per attirare nuovi business da anni garantisce un trattamento di favore alle società straniere. E così, grazie al trasloco sotto il cielo d’Irlanda, la Mediolanum International Funds, vera macchina da soldi della galassia Doris, è riuscita a cavarsela pagando all’erario meno della metà di quanto dovrebbe versare se avesse sede nel nostro Paese.

Risultato finale: il tax rate dell’intero gruppo Mediolanum, cioè l’aliquota media di tassazione applicata, si aggira intorno al 18 per cento. Un dato di gran lunga inferiore rispetto ad altri grandi gruppi finanziari nostrani come Intesa, Unicredit e Monte dei Paschi. Domanda: che cosa succederebbe se alla fine dovesse prevalere la nuova linea interventista dell’Agenzia delle entrate? Quali sarebbero gli effetti sui conti del gruppo finanziario se il Fisco nostrano si mettesse di traverso sulla strada che va da Milano a Dublino?

Facile immaginare che i vertici di Mediolanum sarebbero costretti a rivedere lo schema operativo che fin qui ha garantito utili a palate. Non è detta l’ultima parola, ovviamente. I procedimenti aperti nei mesi scorsi potrebbero anche dar ragione alla “banca costruita intorno a te”, per citare lo slogan più celebre recitato per anni in tv da Doris. Un tipo ambizioso. Uno che solo pochi giorni fa nel sermone autocelebrativo recitato nell’annuale convention del gruppo si è detto convinto che Mediolanum conquisterà un posto tra le prime cinque banche nazionali. Fisco permettendo, naturalmente.

da Il Fatto Quotidiano del 5 maggio 2011

14 di 37 - 02/1/2012 13:36
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


UN BAGNO DI UMILTA' ( e sangue) : si è chiuso un anno che per la fabbrica del risparmio gestito ( soprattutto casereccio ) è stato ORRIBILE ....

Checche ( ZALONE ) ne dicano i "gestori " ....
15 di 37 - 05/1/2012 07:06
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

TUTTI I FONDI DEL MONDO hanno in portafoglio UNICREDIT ...

16 di 37 - 13/1/2012 07:05
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

LO RIPETO : la fabbrica del risparmio gestito ITALIANO ( che poi paga sudditanze irlandesi, lussemburghesi e ameriKANE ) sta distruggendo VALORE ...

ho trovato il MILIARDESIMO CASO di poca trasparenza ...

da un fondo MONETARIO , tranquillo e sereno , un nostro amico si è ritrovato un bel TOTAL RETURN FLESSIBILE ...e il suo profilo di rischio modificato in ALTO !

Ecco da cosa sto scappando e contro cosa sto lottando ....


AIUTATEMI !
17 di 37 - 13/1/2012 07:06
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


ai miei ex colleghi interessano le retrocessioni commissionali ...ecco perchè siete tutti invitati nei "paesi emergenti" ...

CHI CAZZO SA COSA SONO ?
18 di 37 - 16/9/2013 06:49
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


per Cristiann
19 di 37 - 16/9/2013 08:03
cristiann N° messaggi: 783 - Iscritto da: 15/2/2008
Ti ringrazio...leggeró con molto interesse quanto da te spiegato sopra. Sui fondi mi rendo conto che ci sono dei lati oscuri se peró, come continuo a sostenere, fanno guadagnare, perchè no? Un Carmignac Commodities che alcuni anni fa performava il 70% in un anno non lo butterei via. Poi si potrebbe fare di piú e meglio, stando costantemente dietro ad un pc...
20 di 37 - 16/9/2013 23:59
cristiann N° messaggi: 783 - Iscritto da: 15/2/2008
Ottimo rialzo della Thailandia. Indice +3,38% !!!
37 Commenti
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