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27/12/2023 10:45
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Gianni Barba
N° messaggi: 33608 -
Iscritto da: 26/4/2020
Petrolio, in borsa aumentano le vendite allo scoperto di azioni oil & gas. Ecco quali sono i sotto settori più shortati Nei primi giorni di dicembre sul dato di fine ottobre, quando la percentuale delle azioni societarie vendute allo scoperto e non ancora liquidate era al 3,43%. E' il più alto da ottobre 2022
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02/1/2024 14:40
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maria stella 1
N° messaggi: 4600 -
Iscritto da: 29/10/2023
Petrolio & Gas, Norvegia da record. Ecco la strategia di Eni: costi sotto controllo e raddoppio della produzione a 400mila barili al giorno nel 2025 per la controllata Vår Energi dopo il closing Neptune. Si prevede che nel 2024 le oil company investiranno circa 22 miliardi di dollari nei giacimenti nordici (+10% sul 2023)
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Modificato il 16/1/2024 08:39
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JHONNY LIVRPOOL
N° messaggi: 793 -
Iscritto da: 30/12/2023
/News/Mercati Azionari/Petrolio, boom dei prezzi dopo i raid Usa-Gb in Yemen. Iraq: Occidente stolto ad ampliare la portata del conflitto in Medio Oriente
Petrolio, boom dei prezzi dopo i raid Usa-Gb in Yemen. Iraq: Occidente stolto ad ampliare la portata del conflitto in Medio Oriente | IL VIDEO di Francesca Gerosa
Il prezzo del Wti corre verso 75 dollari al barile e quello del Brent supera 80 dollari dopo che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno colpito 60 obiettivi militari Houthi nello Yemen in risposta a quelli contro le navi commerciali nel Mar Rosso (-1,3% il commercio globale da novembre a dicembre 2023), appoggiate dall’Iran. Arabia Saudita e Cina: evitare un’escalation. L’importanza della produzione record in Usa | Medio Oriente, Hamas invita i Paesi musulmani a sostenerlo con le armi. I prezzi del petrolio rimbalzano con forza
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Modificato il 16/1/2024 08:36
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Gianni Barba
N° messaggi: 33608 -
Iscritto da: 26/4/2020
Nella seduta di lunedì 15 gennaio il petrolio (E-Mini Crude Oil future) è sceso fin sotto i 71,25 dollari prima di iniziare un veloce recupero intraday che ha riportato i prezzi a ridosso di quota 72,50$. La struttura tecnica di breve periodo rimane ancora precaria: una prima dimostrazione di forza arriverà con il ritorno sopra i 75,25 dollari anche se, da un punto di grafico, soltanto il breakout della resistenza posta a quota 76-76,20$ potrebbe fornire un segnale rialzista. Pericolosa invece una discesa sotto i 70 dollari in quanto potrebbe innescare una rapida flessione che avrà un primo target in area 68,60-68,50 e un secondo obiettivo a ridosso dei 68$. Una chiusura giornaliera inferiore a quest’ultimo livello fornirà poi un pericoloso segnale ribassista di tipo direzionale. (riproduzione riservata)
Gianluca Defendi Orario di pubblicazione: 16/01/2024 08:00 Ultimo aggiornamento: 16/01/2024 08:00
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Modificato il 16/1/2024 08:39
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Gianni Barba
N° messaggi: 33608 -
Iscritto da: 26/4/2020
Claudia Descalzi, ceo Eni CORPORATE NEWS
Petrolio & Gas, Norvegia da record. Ecco la strategia di Eni di Angela Zoppo
Costi sotto controllo e raddoppio della produzione a 400mila barili al giorno nel 2025 per la controllata Vår Energi dopo il closing Neptune. Si prevede che nel 2024 le oil company investiranno circa 22 miliardi di dollari nei giacimenti nordici (+10% sul 2023) | Eni vende a Eip il 9% di Plenitude Il 2024 di Vår Energi si apre all’insegna della riduzione dei costi e dell’aumento della produzione. Per la quotata norvegese controllata da Eni la strategia non potrebbe essere più chiara per contenere l’impatto della revisioni al rialzo dei costi di sviluppo di due giacimenti e allo stesso tempo sfruttare il momento d’oro del Paese, oggi maggior produttore di baccate nel lume.
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16/1/2024 08:44
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JHONNY LIVRPOOL
N° messaggi: 793 -
Iscritto da: 30/12/2023
Ancora vendite sul petrolio nonostante le tensioni in Medio Oriente Tra le materie prime si registrano vendite sia sul petrolio (-0,15% a 72,50 dollari al barile il Wti e -0,04% a 78,12 dollari al barile il Brent) sia sull’oro (-0,30% a 2.052 dollari l’oncia). «Il comparto energia continua a essere al centro dell'attenzione alla luce della situazione in Medio Oriente ancora molto fluida. Nonostante le tensioni, non ci sono al momento però danni al flusso di offerta, per cui i movimenti di spike al rialzo sono contenuti e di breve durata», affermano gli strategist di Mps. Nel frattempo gli speculatori «hanno leggermente aumentato le posizioni nette lunghe aggregate (greggio europeo e americano) che, tuttavia, continuano a restare su livelli storicamente bassi. Il recente massimo a 81,70 dollari al barile rappresenta il livello principale di riferimento. Al ribasso il supporto statico principale si colloca a 72,29 dollari al barile, la cui rottura potrebbe portare le quotazioni a calare fino al successivo collocato a 69,28 dollari al barile».
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17/1/2024 18:07
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
Per Barclays Eni è un unicum perché si pone tra il gruppo dei giganti europei da oltre 100 miliardi di dollari di market cap e quello dei competitor più piccoli, con circa 20 miliardi di valore. Ma «con le giuste condizioni di mercato, la valutazione di Eni potrebbe raggiungere 100 miliardi dagli attuali 55 miliardi di dollari». La seconda tranche del buyback arriva a 1,15 miliardi
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17/1/2024 18:08
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maria stella 1
N° messaggi: 4600 -
Iscritto da: 29/10/2023
Per Barclays l’italiana Eni rappresenta un’anomalia nel panorama energetico europeo. La società guidata dal ceo Claudio Descalzi è un unicum, perché con i suoi 50 miliardi di euro circa (55 miliardi di dollari) di capitalizzazione si pone in mezzo a due blocchi, tra il gruppo dei giganti europei da oltre 100 miliardi di dollari di market cap e quello dei competitor più piccoli con circa 20 miliardi di valore in borsa.
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17/1/2024 18:08
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maria stella 1
N° messaggi: 4600 -
Iscritto da: 29/10/2023
Per entrare nel club dei 100 miliardi « Eni avrebbe bisogno di un buon slancio operativo e del sostegno dei prezzi di petrolio e gas», spiegano gli analisti di Barclays. «Al momento questa vetta è un’esagerazione, ma un traguardo provvisorio di 75 miliardi è fattibile. Eni è stato il titolo energetico con la migliore performance nel nostro spazio di copertura nel 2023 e lo slancio operativo, supportato da rendimenti di cassa interessanti, consentirà una sovraperformance del prezzo delle azioni nel 2024».
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17/1/2024 18:09
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
Leggi anche: Petrolio & Gas, Norvegia da record. Ecco la strategia di Eni
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17/1/2024 18:09
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maria stella 1
N° messaggi: 4600 -
Iscritto da: 29/10/2023
La spinta della transizione energetica Le ragioni che spingeranno il titolo Eni nei prossimi mesi sono diverse. Per Barclays «il business upstream cresce più rapidamente dei concorrenti a grande capitalizzazione con una buona visibilità della pipeline a breve termine e utili più legati ai prezzi delle materie prime». Inoltre, Eni «ha una strategia chiara per migliorare il business downstream con la transizione energetica».
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17/1/2024 18:10
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
In particolare, il cane a sei zampe beneficerà della «crescita nel settore dei biocarburanti, che sfrutta un modello di integrazione delle materie prime». Plenitude, poi, «ha raggiunto i suoi obiettivi a breve termine e dalla recente vendita di una quota di minoranza è emersa una valutazione di 10 miliardi». Enilive, infine, «potrebbe essere un altro motore di crescita».
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53 di 89
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17/1/2024 18:10
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
Leggi anche: Eni, a Eip il 9% di Plenitude
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17/1/2024 18:11
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
Barclays crede nei 100 miliardi di capitalizzazione Sono queste le ragioni che spingono Barclays a ribadire il rating overweight (sovrappesare), con un target price di 19 euro per azione. Gli analisti della banca inglese ritengono che la valutazione del cane a sei zampe «non sia eccessivamente costosa, considerato il rendimento da dividendi superiore del 20% circa rispetto alla media del settore stimata nel 2024/25».
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17/1/2024 18:11
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
Leggi anche: Eni, boom di ordini per il bond a tasso fisso da 1 miliardo di euro. Tutti i dettagli
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17/1/2024 18:11
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
In realtà, Eni potrebbe andare ben oltre il traguardo provvisorio dei 75 miliardi di capitalizzazione indicato dagli analisti di Barclays: «Con le giuste condizioni di mercato la valutazione di Eni potrebbe raggiungere i 100 miliardi dagli attuali 55 miliardi, eguagliando le super major globali più grandi». In tal caso il prezzo delle azioni salirebbe a 28 euro per azioni dai 14,63 euro della mattina del 17 gennaio (-2%).
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17/1/2024 18:12
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
La seconda tranche del buyback arriva a 1,15 miliardi Per spingere il titolo Eni ha portato avanti la seconda tranche del programma di buyback deliberato dall’assemblea il 10 maggio 2023. Tra l’8 e il 12 gennaio 2024 la società ha acquistato 4.493.371 azioni proprie, pari allo 0,13% del capitale sociale, al prezzo medio ponderato di 15,0289 euro per azione e per un controvalore complessivo di 67,5 milioni. A partire dall’avvio della seconda tranche, il 4 settembre 2023, Eni ha acquistato 76.028.585 azioni proprie, pari al 2,25% del capitale sociale, per un totale di 1,15 miliardi. La società detiene ora il 4,92% delle azioni.
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
Leggi anche: Shell sospende la navigazione delle petroliere nel Mar Rosso: si temono nuovi attacchi Houthi dallo Yemen
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17/1/2024 18:14
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
La mancata condanna ad Hamas I dirigenti di Harvard, durante le riunioni della scorsa settimana, hanno affermato che la dotazione non è politica e non gioca un ruolo nella scelta del presidente di Harvard. I dirigenti hanno anche affrontato la frustrazione di alcuni manager per il fatto che la dichiarazione iniziale di Gay in risposta agli attacchi di Hamas era stata troppo debole. La dichiarazione non condannava esplicitamente Hamas e non prendeva le distanze da una dichiarazione di gruppi studenteschi che attribuivano la responsabilità della violenza di Hamas al trattamento riservato da Israele ai palestinesi da decenni. Una dichiarazione successiva ha condannato «le atrocità terroristiche perpetrate da Hamas» e ha affermato che i gruppi studenteschi non parlano a nome di Harvard. Finnegan ha detto che Gay ha chiesto il parere dei presidi delle varie scuole di Harvard e che il processo ha indebolito la dichiarazione, firmata da Gay e dalla direzione della scuola.
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17/1/2024 18:14
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maria stella 1
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Iscritto da: 29/10/2023
Le dimissioni di Gay hanno alleviato le preoccupazioni di alcuni manager. In alcune riunioni Finnegan ha anche detto che l'università è consapevole delle critiche che le sue iniziative per la diversità, l'equità e l'inclusione si sono spinte troppo in là negli ultimi anni e che alcuni studenti e professori si sono sentiti costretti a censurare le loro opinioni. Harvard sta valutando se sia necessario apportare modifiche per garantire la libertà accademica e la libertà di parola. L’irritazione di Josh Kushner Narvekar, il responsabile degli investimenti Rick Slocum e John Shue, un amministratore delegato che si occupa di investimenti privati, hanno rappresentato il fondo in molti incontri. I dirigenti del fondo si sono anche impegnati con venture e altri manager al di fuori del tour. Slocum è stato in contatto con Josh Kushner di Thrive Capital a New York, che è stato uno dei gestori di venture più espliciti nei confronti del fondo di Harvard riguardo a Israele e all'antisemitismo. Kushner è il fratello di Jared Kushner, genero dell'ex presidente Donald Trump.
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