Gianni Barba
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L’Opec alza le stime della domanda
Torna a salire il petrolio (a 82 dollari al barile il Brent e a 77 dollari il Wti) dopo che l’Opec ha alzato le aspettative sulla domanda globale di petrolio per il 2023 indicando di non condividere la valutazione dell’attuale sentiment sulla domanda come debole in quanto l’economia si è dimostrata più resistente di quanto potesse apparire in origine. Nel suo rapporto mensile, il cartello dei produttori ha alzato la sua previsione di crescita della domanda di petrolio per quest’anno a 2,5 milioni di barili al giorno, in aumento di 100 mila barili al giorno rispetto al rapporto del mese scorso. L’Opec ha lasciato invariate le previsioni sulla crescita della domanda per il 2024 a 2,2 milioni di barili al giorno.
25 di 89-13/11/2023 20:230
Gianni Barba
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«I fondamentali del mercato petrolifero globale rimangono forti», ha affermato l’Opec che ha definito esagerato il sentiment negativo sulla domanda. «I dati recenti confermano robusti trend di crescita globale e fondamentali sani del mercato petrolifero», ha affermato il cartello che ha citato una crescita più forte del previsto negli Stati Uniti e in Cina come ragioni principali del sentimento maggiormente rialzista, avendo alzato le previsioni di crescita economica degli Stati Uniti dal 2% al 2,3% nel 2023, e allo 0,9% nel 2024 dallo 0,7% precedente. La domanda cinese è sana, con importazioni di greggio superiori di 240 mila barili al giorno rispetto a settembre.
Gianni Barba
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ANALISI
Petrolio, il Brent rimbalza a 82 dollari in vista della riunione dell’Opec del 26 novembre. I motivi
di Francesca Gerosa
I prezzi del petrolio estendono i guadagni di venerdì scorso grazie alla prospettiva di ulteriori tagli della produzione da parte dell'Opec+ dopo quattro settimane di calo. Dove arrivano i prezzi se l’Arabia Saudita lo fa fino al 2024. Le tensioni geopolitiche rimangono un fattore di incertezza
maria stella 1
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Petrolio: duro ostacolo in area 79,50-79,60$
di Gianluca Defendi tempo di lettura Meno di un minuto
Nella seduta di giovedì 30 novembre il petrolio (E-Mini Crude Oil future) è stato respinto dalla solida barriera grafica posta in area 79,50-79,60 dollari e ha subito una brusca correzione, con i prezzi che sono scesi verso la soglia psicologica dei 75$. La tendenza primaria rimane quindi negativa: prima di poter iniziare una risalita di una certa consistenza sarà pertanto necessaria una fase riaccumulativa. Pericoloso il ritorno sotto i 74 dollari anche se, da un punto di vista grafico, soltanto una chiusura giornaliera inferiore ai 73$ potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista di tipo direzionale. (riproduzione riservata)
Gianluca Defendi
Orario di pubblicazione: 01/12/2023 08:30Ultimo aggiornamento: 01/12/2023 08:30
33 di 89-18/12/2023 16:160
Gianni Barba
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Home Page / Notizie / Petrolio in rally su tensioni in Mar Rosso. Goldman Sachs taglia stime sui prezzi
Petrolio in rally su tensioni in Mar Rosso. Goldman Sachs taglia stime sui prezzi
Diverse compagnie di navigazione hanno annunciato che non utilizzeranno la rotta commerciale
34 di 89-18/12/2023 16:170
Gianni Barba
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(Teleborsa) - Si confermano al rialzo le quotazioni del petrolio sulla scia dei timori per l'approvvigionamento sulla rotta commerciale del Mar Rosso. Ad innescare le preoccupazioni, è stata la notizia che alcune compagnie di navigazione hanno annunciato che non utilizzeranno più, l'arteria considerata vitale per il commercio internazionale di greggio, a causa del crescente numero di attacchi alle navi petroliere, registrato nelle ultime settimane, ad opera dei ribelli Houthi dello Yemen.
Il WTI, scadenza gennaio, supera i 73 dollari al barile (+2,89%), mentre il contratto Brent di febbraio viaggia oltre i 78 dollari (+2,75%).
Nel frattempo, gli analisti di Goldman Sachs hanno rivisto al ribasso le previsioni sui prezzi del greggio. Per il 2024, gli esperti si attendono quotazioni nel range a 70-90 dollari al barile, sulle aspettative di un deficit modesto e di prezzi a lunga scadenza leggermente inferiori. Tra le società che hanno sospeso il trasporto delle merci nel mar Rosso, per "il deterioramento della situazione di sicurezza", ci sono la danese Maersk, la tedesca Hapag-Lloyd, la francese Cma Cgm, l'italo-svizzera Msc e la compagnia petrolifera BP.
35 di 89-27/12/2023 00:070
MULTYNYCK
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Chiusura in rialzo per il petrolio a New York. Al Nymex un barile di Wti passa di mano a 75,66 dollari (+2,8%), mentre anche il Brent sale a 81,05 dollari al barile (+2,5%).
36 di 89-27/12/2023 00:080
MULTYNYCK
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Gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi geopolitici in Medio Oriente, mentre i recenti attacchi degli houthi alle navi cargo hanno interrotto il commercio globale.
37 di 89-27/12/2023 00:080
MULTYNYCK
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Nel frattempo, la danese Maersk ha dichiarato di prepararsi a riprendere le operazioni nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden,
38 di 89-27/12/2023 00:080
MULTYNYCK
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in seguito alla formazione di una task force multinazionale per proteggere le navi commerciali nell'area.
39 di 89-27/12/2023 00:090
MULTYNYCK
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E in serata la compagnia di navigazione Msc ha confermato l'attacco a una sua nave nel Mar Rosso.
40 di 89-27/12/2023 00:090
MULTYNYCK
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Si tratta della nave portacontainerUnited VIII. «Tutto l'equipaggio è al sicuro, non sono stati segnalati feriti ed è in corso una valutazione approfondita della nave».