Oro (HBU)

- Modificato il 11/11/2023 13:17
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
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ORO E IL REFERENDUM SVIZZERO

 

 

 


















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21 di 385 - 04/3/2015 11:42
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Dopo essere sceso del 10% negli ultimi 12 mesi, il prezzo dell'oro dovrebbe essere restare debole a causa del rafforzamento del dollaro Usa e dello squilibrio tra domanda e offerta. Lo scenario non è negativo per tutte le società del settore, visto che alcune beneficeranno nel 2015 dei programmi di taglio dei costi e dei piani di disinvestimento. Ecco rating e prezzi obiettivo degli analisti di Morgan Stanley.

1) Goldcorp. Il gruppo canadese, che capitalizza 17,9 miliardi di dollari, ha deluso di recente gli investitori registrando nel quarto trimestre 2014 un utile per azione (eps) inferiore alle attese a causa del calo dei ricavi. Dopo l’aumento registrato lo scorso anno, nel 2015 i costi dovrebbero scendere secondo la società nel range 875-950 dollari l’oncia mentre il progetto della miniera Cerro Negro in Argentina, del valore di 2,3 miliardi di dollari, è stato cancellato. Il giudizio sul titolo, che tratta 44,4 volte l’utile 2015 e 26,3 quello del 2016, è neutrale (equalweight) con target 26,50 dollari (+25% dalle quotazioni attuali), che arriva a 79 dollari nello scenario più ottimista. Il roe (redditività del capitale) sale dal 2,3 al 3,9%. Il dividend yield in entrambi gli esercizi è del 2,8%. Negli ultimi 12 mesi ha realizzato a Wall Street un total return (performance+rendimento della cedola) negativo (-21%).

2) Barrick Gold. Rating neutrale (equalweight) per il leader di settore (in volumi) guidato da John Thorton. Nel 2015 la società si aspetta una produzione compresa fra 6,2 e 6,6 milioni di once, da 6,24 milioni del 2014 mentre i costi, che sono scesi lo scorso anno, dovrebbero risalire o restare allo stesso livello. Inoltre il piano di riduzione del debito da 3 miliardi di dollari appare molto ambizioso e necessita di ulteriori disinvestimenti e di un aumento di capitale per essere realizzato. A causa delle deboli prospettive gli analisti hanno fissato un prezzo obiettivo del titolo, che capitalizza 14,9 miliardi, intorno a 13,50 dollari, solo del 6% superiore alle quotazioni attuali. Nell’ipotesi bullish è invece 20,75 dollari (+63%). Il p/e sale da 40 nel 2015 a 66,4 nel 2016, mentre il p/bv è 1,4. Il roe cala dal 3,6% al 2,1%. Il rendimento della cedola è sia nel 2015 che nel 2016 dell'1,6%. Negli ultimi 12 mesi ha registrato un total return negativo (-37,8%).

3) Newmont Mining. Il gruppo guidato fa Gary Goldberg, che è diversificato anche nel rame, nel 2014 ha prodotto 4,85 milioni di once d’oro e si aspetta nel 2015 un range compreso fra 4,6 e 4,9 milioni. I costi dovrebbero scende, ma non è ancora chiaro in quale misura. Il titolo, che capitalizza 13 miliardi di dollari, tratta 19,7 volte l’utile 2015 e 20,8 quello del 2016. Il ratio p/bv è invece intorno a 1,2-1,1. Il roe, che è superiore alla media, scende dal 6,2% del 2015 al 5,5% del 2016. Il rating è neutrale, con target 25 dollari, del 3% inferiore alle quotazioni attuali. Nello scenario ottimista è stato fissato a 31 dollari (+20%). Negli ultimi 12 mesi ha reso (total return) il 10,4%.

4) New Gold. Giudizio positivo per la small cap, che produce anche argento e rame, dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali, con l’utile per azione che ha battuto le attese del mercato. La produzione d’oro dovrebbe salire nel 2015 a 390-430 mila once da 380 mila del 2014. Il prezzo obiettivo di 6,20 dollari è del 67% superiore alle quotazioni attuali e nello scenario ottimista arriva a 9,40 dollari (+153%). Il titolo, che capitalizza 1,9 miliardi di dollari, viene scambiato 29,7 volte l’utile 2015 e 19,3 quello del 2016, mentre il p/bv è inferiore all’unità (0,8). Il roe sale dal 2,7 al 4%. Negli ultimi 12 mesi il total return è -40%.

5) Kinross Gold. Rating overweight per la società guidata da Paul Rollinson, che ha attività in Usa, Brasile, Cile, Ecuador e Russia, con target price 4,50 dollari del 62% superiore alle quotazioni attuali, che nell’ipotesi bullish arriva a 6 (+116%). Sebbene I risultati del quarto trimestre non abbiano battuto le attese, gli analisti ritengono che il potenziale di miglioramento dei conti sia notevole. Il titolo, che capitalizza 3,2 miliardi di dollari, tratta 0,7 volte il valore di libro, mentre il roe da negativo dovrebbe diventare leggermente positivo quest’anno. Il total return negli ultimi 12 mesi è -47%.

6) Agnico Eagles Mines. Dopo un 2014 soddisfacente, con la produzione che è salita del 30% in parte grazie all’acquisizione di Osisko ma anche tramite miglioramenti e ottimizzazioni degli asset esistenti, l’attenzione si è spostata al futuro e alle nuove opportunità che potrà sfruttare. Il rating sul titolo, che capitalizza 7 miliardi di dollari, è overweight con target 38,50 dollari (+20%), che nello scenario ottimista sale a 56,25 dollari (+70%). Il p/e passa da 185,3 a 104,3 nel 2016, mentre il p/bv è 1,7. In miglioramento la redditività (roe) dallo 0,9 all’1,6%. Il total return a 12 mesi è -0,2%

7) Franco-Nevada. E’ una società canadese focalizzata nell’oro ma con interessi anche nel platino e in altre risorse di base. Il portafoglio diversificato di asset è localizzato prevalentemente nel Nord America. Il titolo, che capitalizza 7,9 miliardi di dollari, merita un prezzo obiettivo di 61 dollari (+16%) con giudizio positivo (overweight). Nell’ipotesi bullish arriva a 76 dollari (+45%). A Wall Street viene scambiato intorno a 71 volte l’utile e 2 volte il valore di libro 2016, mentre il roe è del 3%. Infine il rendimento della cedola è 1,5%.
22 di 385 - 06/3/2015 15:41
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) sta purtroppo confermando il fallimento del tentativo di inversione rialzista. Il venir meno delle tensioni internazionali sta portando ad un rinnovato ottimismo a favore delle asset class rischiose, e complice Wall street a nuovi massimi storici viene meno l’appetito nei confronti di asset difensivi. I prezzi dell’oro continuano quindi a sgonfiarsi, e la struttura grafica rimane nettamente impostata a favore di un lento ma costante ribasso. Possibile il cedimento di 1.190 dollari, con target sino a 1.170 dollari prima e 1.140 dollari successivamente.

(MILANO FINANZA)
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23 di 385 - 10/3/2015 09:20
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
L'oro (1.169 usd) è poco mosso, dopo il crollo di venerdì scorso (-2,6%) che ha riportato le quotazioni del metallo prezioso sui minimi dell'anno e non lontano dai minimi da luglio 2010 a 1.140 usd.

Si è quindi completamente erosa la performance positiva che a metà gennaio aveva toccato un picco di +10%, esattamente lo scorso 22 gennaio.

Da inizio 2015 l'oro perde l'1,5% in dollari. Solo grazie alla rivalutazione del biglietto verde, la performance diventa positiva del 9%.

Basta questa riflessione per mettere in evidenza che il dollaro ha ormai soppiantato l'oro nei cuori degli investitori globali.

Di conseguenza, si allarga anche il ritardo nei confronti di altri asset ben più remunerativi in questa prima parte dell'anno a cominciare dalla Borsa italiana che ha messo a segno un rialzo del 18%.

Il metallo prezioso ha chiuso il 2014 con una performance quasi piatta (-1,7%), archiviando il secondo anno consecutivo in rosso.

Il 2013 si è chiuso a -28% e ha interrotto una sequenza di 12 anni consecutivi di rialzo.

Graficamente, l'importante sostegno in area 1.200/1.150 usd, dove passa la trendline rialzista degli ultimi dodici anni, è stato solo "rosicchiato" al ribasso tra ottobre e novembre, ma ha sostanzialmente tenuto.

Nelle ultime sedute è partito un nuovo attacco a questo livello con il risultato di rendere il quadro grafico estremamente precario.

L'eventuale cedimento di area 1.150 usd proietterebbe infatti il movimento verso il successivo sostegno di rilievo in area 1.000 usd.

Confermiamo la visione negativa sulle prospettive di lungo periodo. Solo in ottica difensiva si può comprare in area 1.200/1.150 usd per giocarsi la carta di un rimbalzo con un target in area 1.300 usd. Applicare lo stop loss in caso di chiusura sotto 1.100 usd.

(WEBSIM)
24 di 385 - 17/3/2015 12:14
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) sta confermando il peggioramento del sentiment di fondo già evidenziato nelle scorse ottave. Il cedimento dei minimi relativi di breve ha innescato veloci sell-off sul metallo giallo, permettendo ai prezzi di riavvicinarsi pericolosamente ai livelli testati nel novembre dello scorso anno. Da monitorare con attenzione l’eventuale abbandono di 1.130-1.135 dollari, sotto cui ci si potrebbe attendere un nuovo movimento verso il basso. Successivo obiettivo in tal caso verso 1.080 dollari prima e 1.040 dollari circa in seconda battuta.

(MILANO FINANZA)

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25 di 385 - 20/3/2015 13:17
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) evidenzia nelle ultime sedute un tentativo di recupero inquadrabile come puro rimbalzo tecnico. Lo scenario di fondo rimane evidentemente impostato verso il basso, e si è confermata la validità del livello di supporto in area 1.130-1.135 dollari, dove ora si vede un evidente doppio minimo. Da monitorare quindi con attenzione l’eventuale abbandono di tale livello, sotto cui ci si potrebbe attendere una nuova accelerazione al ribasso con successivo obiettivo verso 1.080 dollari prima e 1.040 dollari circa in seconda battuta. Prima forte resistenza di breve invece a ridosso di 1.190-1.195 dollari.

(MILANO FINANZA)
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26 di 385 - 27/3/2015 11:26
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro evidenzia nelle ultime sedute un tentativo di recupero che non muta lo scenario di fondo, tuttora impostato al ribasso. Rimane peraltro ferma la validità del livello di supporto in area 1.130-1.135 dollari, dove si è costruito in diversi mesi un evidente doppio minimo. Sotto il quale ci si potrebbe attendere una nuova accelerazione verso il basso, con successivi target a ridosso di 1.080 dollari prima e 1.040 dollari circa in un secondo momento. Anche l’indebolimento del dollaro ha contribuito al rimbalzo del metallo giallo, ma tale dinamica potrebbe presto esaurirsi. Tecnicamente la struttura rimane a favore di short sui rimbalzi.

(MILANO FINANZA)
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27 di 385 - 31/3/2015 13:31
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) evidenzia nelle ultime sedute il fallimento del tentativo di inversione rialzista osservato nelle precedenti due settimane. Il mese di marzo si chiude quindi con una performance nuovamente in rosso per il metallo giallo. Non è affatto da escludere un nuovo tentativo di ritorno verso il livello di supporto in area 1.130-1.135 dollari, dove si evidenzia un evidente doppio minimo. In caso di abbandono di tali soglia ci si potrebbe attendere una nuova accelerazione ribassista, con target a ridosso di 1.080 dollari prima e 1.040 dollari circa poi. Il dollaro è tornato a rafforzarsi come atteso, e anche questo elemento rema ancora contro una inversione rialzista dell’oro.

(MILANO FINANZA)

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28 di 385 - 08/4/2015 15:47
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) conferma la precedente struttura grafica non favorevole agli acquisti; evidenziando una evidente difficoltà a proseguire nel pattern rialzista di breve osservato nelle precedenti tre settimane. La tuttora evidente assenza di pressioni inflattive unita ad un ritorno di interesse sulle asset class rischiose tendono a ridimensionare i flussi in entrata sul metallo giallo. Un vero segnale short verrebbe oggi generato dal cedimento di 1.180 dollari, con successivi obiettici ribassisti collocati a 1.160 dollari prima e 1.140 dollari successivamente. In ottica rialzista si potrebbero tentare acquisti oltre 1.220 dollari, con target 1.235 dollari, ma i margini di falsi breakout restano elevati.

(MILANO FINANZA)

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29 di 385 - 13/4/2015 16:14
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) prosegue nell’incertezza che la caratterizza da diversi mesi a questa parte. Nonostante sporadici tentativi di inversione al rialzo, un vero segnale a favore di posizioni long non è ancora arrivato. Il contesto macro globale permane peraltro a favore degli asset rischiosi, e l’assenza di inflazione a livello globale non pone pressioni al rialzo sui prezzi dell’oro. In ottica di brevissimo termine si potrebbero tentare acquisti in caso di breakout rialzista di 1.220 dollari, prima resistenza di breve, con potenzialità sino a 1.235 dollari circa. Mentre un segnale short giungerebbe dal cedimento del livello 1.180 dollari, con spazi di indebolimento verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari in seconda battuta.

(MILANO FINANZA)

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30 di 385 - 15/4/2015 12:22
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) resta contrastata e non posizionata a favore di una duratura inversione al rialzo. Le ultime tre sedute giornaliere si sono espresse al ribasso, e il rafforzamento del dollaro Usa toglie appeal all’investimento in oro sul breve termine. Parallelamente Wall street rimbalza e si riavvicina ai massimi storici, incrementando l’appetito verso asset rischiosi e non favorendo la ricerca di sicurezza. I prezzi continuano a dirigersi verso il supporto di breve posto a ridosso di 1.180 dollari. Sotto cui si potrebbero tentare short di breve con potenziali obiettivi verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari poi. Positività di breve solo oltre 1.220 dollari.

(MILANO FINANZA)

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31 di 385 - 16/4/2015 11:39
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) continua ad evidenziare una fase di stallo per il metallo giallo, anche se il test sul supporto 1.180 punti è per ora stato superato positivamente. Nelle ultime ore assistiamo ad un timido tentativo di recupero verso l’area 1.220-1.225 dollari, prima resistenza di brevissimo termine. Il cui superamento aprirebbe la strada verso 1.240 dollari circa. Tecnicamente la struttura rimane però incerta, con i prezzi a ridosso della media mobile a 55 sedute. Al contrario, sotto 1.180 dollari si può tentare l’apertura di veloci short, con potenziali target a ridosso di 1.160 dollari prima e 1.140 dollari successivamente.

(MILANO FINANZA)

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32 di 385 - 17/4/2015 11:47
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) sta mostrando nelle ultime ore una lieve pressione al rialzo, senza però mutare la struttura grafica di fondo. Ad oggi risulta difficile identificare una strategia direzionale, come confermato anche dall’Adx su base giornaliera verso i 15 punti, ad evidenziare assenza di trend. Nelle ultime ore si osserva l’ennesimo tentativo di recupero verso l’area 1.220-1.225 dollari, prima resistenza di brevissimo termine, ma tale azione è ancora caratterizzata da scarsa convinzione. Successiva resistenza verso 1.240 dollari circa. Al contrario, solamente sotto 1.180 dollari la struttura tecnica segnalerebbe un potenziali target ribassista a ridosso di 1.160 dollari prima e 1.140 dollari poi.

(MILANO FINANZA)

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33 di 385 - 20/4/2015 11:48
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) rimane evidentemente assente di una significativa componente direzionale. I prezzi continuano a slittare lateralmente, senza tentare ne di rompere al rialzo le prime resistenze di una minima validità ne di testare i supporti più evidenti. Il recente indebolimento del dollaro Usa e l’inasprirsi della crisi greca hanno impattato solo sull’asset class azionaria, ma la ricerca di sicurezza non si trasmette a favore dell’oro. La struttura grafica resta quindi neutrale, e segnala la difficoltà a prendere una direzione precisa sfruttabile in termini di trading. Il tentativo di recupero verso l’area 1.220-1.225 dollari è andata a vuoto, e solo oltre tali livelli si potrebbero tentare acquisti con target sulla successiva resistenza verso 1.240 dollari. Al contrario, sotto 1.180 dollari la struttura peggiorerebbe, con potenziali obiettivi verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari poi.

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34 di 385 - 21/4/2015 12:11
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) resta sostanzialmente debole, in linea a quanto osservato nei giorni e nelle settimane precedenti. L’oro fatica a riportarsi verso le resistenze di breve, e molti indicatori confermano una scarsa propensione a tentare l’inversione rialzista. La struttura tecnica si conferma di riflesso, con conseguente difficoltà a generare affidabili indicazioni di trading. Il recente recupero del dollaro e delle asset class rischiose non contribuiscono ad attirare nuovi flussi sul metallo giallo. L’area 1.220-1.225 dollari è la prima resistenza di una certa valenza, e solo oltre tale soglia si potrebbero tentare acquisti con obiettivo verso 1.240 dollari circa. Diversamente, in caso di abbandono di 1.180 dollari la struttura svolterebbe al ribasso in ottica di trading, con potenziali target a 1.160 dollari prima e 1.140 dollari poi.

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35 di 385 - 23/4/2015 12:26
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) evidenzia nelle ultime ore un peggioramento rispetto alle sedute precedenti. Se prima i prezzi mostravano una chiara difficoltà a riprendere vigore, attualmente si osserva un lento avvicinamento verso i supporti di breve periodo. Graficamente i livelli a cui guardare in cerca di indicazioni di breakout non sono ovviamente mutati, considerando al lateralità delle ultime settimane. In caso di cedimento di 1.180 dollari si aprirebbero margini di short di breve termine, con potenziali target verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari poi. Al contrario, l’area 1.220-1.225 dollari continua a fungere da resistenza di breve sino a che non viene superata non stimola ad acquisti. La struttura grafica di medio termine sempre moderatamente al ribasso.

(MILANO FINANZA)

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36 di 385 - 24/4/2015 14:48
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) conferma l’incertezza di fondo e la moderata negatività di medio termine. Dando un occhio agli indicatori su base settimanale, l’Rsi resta in prossimità di 45 punti, mentre il Macd non riesce a superare lo zero dalla scorsa estate. Posizione neutrale da tre settimane a questa parte per quest’ultimo indicatore. Graficamente, uno scenario short riprenderebbe maggior vigore sotto 1.180 dollari, con potenzialità di discesa verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari poi. Al contrario, solo oltre 1.220-1.225 dollari si avrebbe un primo segnale di tentativo di inversione rialzista, per ora non all’orizzonte.

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37 di 385 - 27/4/2015 15:24
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) conferma la moderata impostazione al ribasso già segnalata nelle precedenti settimane. Attualmente si sta osservando ad un incremento del sentiment di breve negativo, con il tentativo di rottura al ribasso del supporto di breve 1.180 dollari. Nonostante il leggero peggioramento del contesto azionario e della crisi greca, non si intravedono elementi che denotino ricerca di sicurezza a favore dell’Oro da parte degli operatori. Graficamente lo scenario short di breve sta prendendo forza, e il pulback in atto verso 1.180 dollari potrebbe avere vita breve. Con potenzialità di discesa verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari poi. Al contrario, solo oltre 1.220-1.225 dollari si avrebbe un primo segnale di svolta in positivo.

(MILANO FINANZA)

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38 di 385 - 04/5/2015 13:04
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: verso importanti supporti

La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) rimane critica in linea al deludente andamento dei precedenti mesi e settimane. Il tentativo di rafforzamento che si è osservato la scorsa ottava si è presto esaurito, non riuscendo a superare gli scogli grafici principali che ne avevano ostacolato l’apprezzamento anche in passato. Lo scenario tecnico rimane quindi moderatamente ribassista. Graficamente si nota il test sul supporto 1.180 dollari, con possibilità di discesa verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari in seconda battuta. Fortissimo segnale short in caso di abbandono di 1.130-1.140 punti. Diversamente, solo oltre 1.220-1.225 dollari si avrebbe un primo segnale di svolta in positivo, ma per il momento prevale lo scenario leggermente al ribasso.

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39 di 385 - 06/5/2015 12:10
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: ancora nulla di fatto

La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) rimane priva di una minima direzionalità di medio periodo. I prezzi restano agganciati alle medie mobili più lente, con la 100 giorni a ridosso di 1.200 dollari. L’indicatore Adx a 20 sedute è sceso a ridosso di 13 punti, mentre su base settimanale l’assenza di trend è fotografata da un valore di 20 punti che si trascina ormai da tre mesi. Forte compressione quindi di volatilità. Rimangono immutate le possibilità di lenta discesa verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari successivamente, ma il vero segnale short arriverebbe dall’abbandono di 1.130-1.140 punti, con potenziali target verso 1.100 dollari sul breve. Diversamente solo oltre 1.220-1.225 dollari si avrebbe un segnale in chiave positiva.

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40 di 385 - 08/5/2015 13:09
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: prezzi in canale laterale

La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) resta sostanzialmente neutrale per il breve termine e moderatamente impostata al ribasso sul medio periodo. Nulla è cambiato tecnicamente nelle ultime sedute, e i prezzi scivolano in laterale senza offrire alcuna indicazione direzionale di forte evidenza. Resta quindi un bias lievemente al ribasso, supportato dai fattori macro e dagli indicatori di tendenza più lenti. Solamente in caso di brekout rialzista dell’area 1.220-1.225 dollari si potrebbero tentare acquisti speculativi. Tuttora sembrano però esserci maggiori probabilità di discesa verso 1.160 dollari prima e 1.140 dollari in seconda battuta. Il livello di breakout ribassista più chiaro resta a ridosso di 1.130-1.140 punti, sotto cui è probabile un sell-off di breve.

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