Italcementi

- 21/9/2006 14:15
petrsalvatore N° messaggi: 916 - Iscritto da: 03/4/2006
I ITALCEMENTI è uno dei maggiori produttori e distributori di cemento in Europa e al mondo.

Ha un rating Baa1 con outlook stabile per Moody's e BBB con outlook positivo per S&P.

Emtrambe le azioni salgono dal giugno 1998.

Migliorano sensibilmente ricavi, mol e utile netto nel primo trimestre 2006.

Possiedono una capitalizzazione di 3425 e 1305 milioni di euro.

Il consiglio è ACCUMULARE le ordinarie e ACQUISTARE le rnc. Ieri quotavano 19.262 e 12.345 euro.



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321 di 323 - 13/10/2015 09:48
GIOLA N° messaggi: 30026 - Iscritto da: 03/9/2014
TALCEMENTI - Dal 15 ottobre torna nell'indice FtseMib

A partire dal 15 ottobre, Italcementi tornerà nell'indice FtseMib, il principale di Piazza Affari, prendendo il posto di World Duty Free.

Il titolo sta trattando leggermente sotto il prezzo della futura Opa di 10,6 euro per azione.

Ricordiamo che secondo le ultime indicazioni, la firma finale e definitiva del contratto di vendita della maggioranza di Italcementi da Italmobiliare a Heidelberg non dovrebbe avvenire prima di fine 2015, con l'Opa che dovrebbe essere lanciata nel secondo semestre del 2016.

La nostra raccomandazione è di aderire all'Opa.

(WEBSIM)
322 di 323 - 14/10/2015 11:39
GIOLA N° messaggi: 30026 - Iscritto da: 03/9/2014
CEMENTO - PER MOODY' S OUTLOOK STABILE SUL SETTORE

Moody' s ha confermato l' outlook stabile per i prossimi 12-18 mesi per il comparto europeo delle costruzioni. In particolare a garantire la tenuta del settore europeo e' ancora una volta il Nord America, alcuni Paesi Emergenti, mentre in Europa il Regno Unito. Ancora difficile la situazione dei consumi in Europa e in ogni caso riteniamo che il processo di consolidamento del settore, a cui abbiamo assistito in questo anno, non sia terminato.

L' agenzia di Rating Moody' s conferma l' outlook per i prossimi 12-18 mesi stabile per il comparto delle costruzioni europeo, grazie alla robusta crescita dei volumi delle vendite e dei prezzi principalmente in Nord America. Anche Regno Unito e alcuni mercati emergenti, a nostro avviso quelli asiatici, stanno dando un apporto significativo al settore che, secondo Moody' s, potrebbe tradursi in un una crescita media dell' Ebitda delle societa' ivi operanti del 2-4% nel periodo. Commento Quanto detto da Moody' s conferma due cose. La prima e' che in Europa la situazione rimane difficile, anche se alcune aree, come il Regno Unito, vanno meglio rispetto soprattutto al sud dell' Europa e l' Est Europa. Proprio di recente l' Aitec ha comunicato i dati sui consumi di cemento in Italia, che evidenziano a settembre un calo del 5,9% a/a, come la Francia che si mantiene piu' o meno sugli stessi livelli di flessione. La seconda, legata alla prima, e' la necessita' di operazioni di consolidamento di settore per effettuare economie di scala, ridurre capacita' produttiva li dove necessario e acquisire quote di mercato nelle aree a forte crescita di volumi. In poco meno di un anno infatti il settore sta vedendo nascere due colossi come LafargeHolcim e Heidelberg-Italcementi, e piu' di recente ha visto Buzzi Unicem acquisire alcuni asset in Italia dalla competitors Sacci, con l' obiettivo di ridurre capacita' produttiva e ottenere sinergie.
323 di 323 - 23/11/2015 10:12
GIOLA N° messaggi: 30026 - Iscritto da: 03/9/2014
I 10 titoli italiani preferiti dagli hedge fund

L'istituto di ricerca Factset, con sede nel Connecticut, pubblica ogni trimestre la classifica dei titoli preferiti dagli hedge fund dopo aver analizzato i portafogli dei 50 maggiori gestori internazionali. Ecco le dieci società italiane più gettonate, in base alle rilevazioni del terzo trimestre 2015. In valore totale detenuto dagli hedge era 531 milioni di dollari.

1) Intesa Sanpaolo . I fondi speculativi detenevano alla fine di settembre una quota del valore di 94,14 milioni di dollari (+11,3% sul trimestre precedente) nel gruppo guidato dal consigliere delegato Carlo Messina. L’hedge fund con la quota più rilevante era Egerton Capital Uk.

2) Finmeccanica . I fondi speculativi erano esposti alla fine del terzo trimestre per 36,7 milioni di dollari, stazionari sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era Orbis Inv Management.

3) ITALCEMENTI . I fondi speculativi detenevano alla fine di settembre una quota del valore di 31 milioni di dollari, in aumento del 33,4% sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era Orbis Inv Management.

4) Banca Popolare di Milano . I fondi speculativi erano esposti alla fine del terzo trimestre per 30,88 milioni di dollari, con una crescita del 19,6% sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era GLG Partners.

5)Enel . I fondi speculativi detenevano alla fine di settembre una quota del valore di 30,24 milioni di dollari, stazionaria sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era Marshall Wace.

6) Prysmian . I fondi speculativi erano esposti alla fine del terzo trimestre per 28,4 milioni di dollari, con una crescita del 7,3% sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era AQR Capital Mgmt.

7) Unicredit . Il I fondi speculativi detenevano alla fine di settembre una quota del valore di 25 milioni di dollari, in calo dello 0,4% sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era AQR Capital Mgmt.

8) Atlantia . I fondi speculativi erano esposti alla fine del terzo trimestre per 24,39 milioni di dollari, in flessione dell'1% sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era Marshall Wace.

9) Eni . Il I fondi speculativi detenevano alla fine di settembre una quota del valore di 22,23 milioni di dollari, in aumento dello 0,4% sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era AQR Capital Mgmt.

10) Ansaldo TST. I fondi speculativi erano esposti alla fine del terzo trimestre per 21,4 milioni di dollari, in crescita dell'8,2% sul periodo precedente. L’hedge fund con la quota più rilevante era AQR Capital Mgmt.
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