Raiway (RWAY)

- Modificato il 10/2/2015 11:46
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: Rai Way S.p.A.Grafico Storico: Rai Way S.p.A.
Grafico IntradayGrafico Storico

La matricola si presenta sul mercato sostanzialmente come una utility ad alta prevedibilià essendo che l'80% dei suoi ricavi attuali dipende dalla Rai. Il profilo più rilevante per l'investitore, oltre al prezzo di collocamento (a sconto anche sul massimo della forchetta di prezzo rispetto al competitor italiano Ei Towers e tanto più rispetto agli esteri che però hanno dimensioni superiori) è il rendimento del dividendo, intorno al 4%. Il fair value individuato da Amf (Analisti mercati finanziari) è intorno a 3 €. La forchetta di prezzo è stata fissata tra 2,95 e 3,5 € per azione. E' prevista l'attribuzione gratuita di una azione ogni venti per gli azionisti più fedeli.





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61 di 605 - 08/10/2015 11:13
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
TORRI - LE EUROPEE FLETTONO MA INWIT RESISTE

Seduta negativa ieri per le torri in Europa, che si sono mosse in controtendenza rispetto alle borse europee anche se Inwit ha tenuto (-0,5%) rispetto al calo di Ei Towers che ha lasciato sul terreno il 4,4% anche a seguito delle prese di beneficio dopo un lungo periodo di sovraperformance. Piu' in particolare le borse europee hanno beneficiato dell' andamento sostenuto delle auto e dei minerari che hanno favorito un rimbalzo tecnico. La borsa di Milano invece ha scontato sui bancari l' incertezza sugli sviluppi della riforma delle popolari, mentre a New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo grazie alle ottime performance del settore farmaceutico e del comparto legato alle risorse di base. Passando alle prestazioni borsistiche dei singoli titoli, le torri italiane, come sopra ricordato, chiudono in rosso: Inwit registra un calo dello 0,5%, Rai Way dell' 1,2% ed Ei Towers del 4,4 per cento. Solo Inwit riesce a sovraperformare il Ftse Mib, indice che ha chiuso in ribasso dello 0,8 per cento. La spagnola Cellnex arretra del' 1,4%, una performance al di sotto dell' Ibex 35 di circa 2 punti percentuali. Per quanto riguarda le americane, Sba registra la miglior prestazione tra le torri guadagnando l' 1,6%, sovraperformando il l' S&P 500, indice che chiude in rialzo dello 0,8 per cento. Sostanzialmente in linea con l' indice risultano American Tower (+0,9%) e Crown Castle (+0,6%).
62 di 605 - 03/11/2015 10:01
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
TORRI - SVETTA RAI WAY

Finale al rialzo quello di ieri per le principali borse europee sostenute fin dalla prima parte della seduta dai dati di crescita del settore manifatturiero dell' Eurozona a ottobre. A sostenere il sentiment anche l' ottimismo degli investitori per il QE2 di Draghi, che confermato di essere pronto ad usare tutti gli strumenti in suo possesso per riportare i prezzi attorno al 2 per cento. Passando agli andamenti borsistici, tra le torri italiane spicca Rai Way che segna un rialzo del 2,5%, sovraperformando di 2,3 punti percentuali il Ftse Mib. Ricordiamo che i dati relativi al terzo trimestre 2015 verranno annunciati domani. Ei Towers chiude invariata (+0,0%), mentre Inwit perde il 2 per cento. La spagnola Cellnex resta sostanzialmente flat (-0,3%), sottoperformando l' Ibex 35 di 90 punti base. Per quanto riguarda le americane, Crown Castle realizza la miglior performance del settore guadagnando il 2,7%, sovraperformando di 1,5 punti percentuali lo S&P 500. Fanno bene anche Sba Communications e American Tower che avanzano entrambe dell' 1,8 per cento.

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63 di 605 - 06/11/2015 12:10
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Rai Way: positivo il superamento dell'area 4,75-4,78 euro

Quadro tecnico promettente per Rai Way , che sta pressando la resistenza a 4,75-4,78 euro, con la prospettiva di un imminente breakout rialzista. Proprio il breakout di questa barriera potrà dare ulteriore slancio alla dinamica di breve, proiettando le quotazioni verso quota 4,90 prima ed eventualmente fino a 5-5,05 euro. Anche l’analisi algoritmica descrive uno scenario costruttivo, con gli indicatori di tendenza allineati in posizione long e gli oscillatori di forza relativa in rialzo verso le rispettive aree d’ipercomprato. Al ribasso, i principali supporti grafici possono essere invece individuati attorno a 4,55 prima e 4,45 in un secondo momento.

(MILANO FINANZA)


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64 di 605 - 17/11/2015 09:25
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
RAI WAY - BONUS SHARE DAL 20 NOVEMBRE 2015

Rai Way ha annunciato che dal 20 novembre avra' inizio il periodo di richiesta di attribuzione delle azioni gratuite, cosiddette bonus share, previste dal prospetto di collocamento per chi avesse mantenuto per dodici mesi i titoli assegnati durante l' offerta. Le azioni gratuite saranno messe a disposizione da Rai, che potra' attribuirle sia al pubblico indistinto che ai dipendenti del gruppo Rai residenti in Italia. Al pubblico indistinto spettera' l' attribuzione gratuita di un' azione ordinaria su 20 azioni assegnate nell' ambito dell' offerta pubblica. Ai dipendenti del gruppo Rai residenti in Italia spettera' , invece, l' attribuzione gratuita di un' azione ordinaria ogni 10 azioni sottoscritte in occasione dell' offerta pubblica. L' attribuzione delle azioni gratuite dovra' essere richiesta dall' avente diritto entro il 18 gennaio 2016.
65 di 605 - 25/1/2016 09:17
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
TORRI - RAI WAY LIMITA LE PERDITE

Settimana sottotono per le torri italiane che risultano tutte negative. Rai Way limita maggiormente le perdite cedendo l' 1% e sottoperformando il Ftse Mib di 10 punti base. In flessione anche Ei Towers e Inwit che cedono rispettivamente il 2,5 e il 4,4 per cento. Diversi sono i rumors riguardo il possibile favorito tra Ei Tower, Cellnex-F2i e American Tower, e alle rispettive offerte non vincolanti. Nel dettaglio, sarebbe di 5 euro per azione l' offerta non vincolante di Ei Towers per il 29,9% del capitale di Inwit.

L' offerta comporterebbe un esborso di 900 milioni. Tuttavia, secondo voci di mercato, sembra essere il duo Cellnex-F2i il favorito di Telecom Italia, che incasserebbe 1,2 miliardi accettando l' offerta dell' accoppiata, anche se risulterebbe inferiore del 10% rispetto al quella di Ei Towers.

Nessun dettaglio su American Tower. Delle offerte preliminari si parlera' , probabilmente, durante il CdA Telecom Italia del 15 febbraio. La spagnola Cellnex arretra dell' 1,2%, sottoperformando l' Ibex 35 di 3,3 punti percentuali. Performance di spicco per American Tower che guadagna l' 1%, mentre Crown Castle e Sba Communications perdono rispettivamente il 2,8 e 5,5 per cento.

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66 di 605 - 25/1/2016 09:57
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
RAI WAY - Se ne va il presidente esecutivo Camillo Rossotto


Il Cfo della Rai, Camillo Rossotto ha presentato le dimissioni per andare a ricoprire lo stesso ruolo in Lavazza. Rossotto era anche presidente esecutivo di Rai Way.


Rossotto, oltre ad essere un bravo manager, era considerato vicino all'ex direttore generale Luigi Gubitosi, la sua uscita dalla Rai quindi non ci sorprende del tutto.

Anche se la società perde un dirigente di rilievo, confermiamo la raccomandazione INTERESSANTE con target price a 5,30 euro.

(WEBSIM)
67 di 605 - 07/7/2016 09:21
2nove N° messaggi: 10622 - Iscritto da: 12/9/2011

Quotando: giola - Post #66 - 25/Gen/2016 08:57RAI WAY - Se ne va il presidente esecutivo Camillo Rossotto

Il Cfo della Rai, Camillo Rossotto ha presentato le dimissioni per andare a ricoprire lo stesso ruolo in Lavazza. Rossotto era anche presidente esecutivo di Rai Way.

Rossotto, oltre ad essere un bravo manager, era considerato vicino all'ex direttore generale Luigi Gubitosi, la sua uscita dalla Rai quindi non ci sorprende del tutto.

Anche se la società perde un dirigente di rilievo, confermiamo la raccomandazione INTERESSANTE con target price a 5,30 euro.

(WEBSIM)


eccola oggi..

68 di 605 - 15/11/2016 23:48
marcoserafini N° messaggi: 100 - Iscritto da: 18/4/2014
Ragazzi chi mi sa dire qualcosa su ray way? È in caduta libera?
69 di 605 - 20/11/2016 11:08
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Rai Way, i numeri dei primi nove mesi del 2016

Rai Way ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con ricavi per 161,3 milioni di euro, in aumento dell’1,9% rispetto ai 158,3 milioni contabilizzati nel corrispondente periodo dello scorso anno. La società ha precisato che i ricavi riconducibili a RAI, pari a 135,5 milioni, sono aumentati grazie al contributo di 3,2 milioni derivante dai servizi evolutivi.

In miglioramento il margine operativo lordo adjusted, salito da 82,3 milioni a 86,4 milioni di euro (+5,1%); di conseguenza, la marginalità è salita dal 52% al 53,6%. Rai Way ha terminato il periodo gennaio-settembre con un utile netto di 32,6 milioni di euro, rispetto ai 30,2 milioni contabilizzati nello stesso periodo del 2015.

A fine settembre l’indebitamento della società era sceso a 24,5 milioni di euro, dai 41,6 milioni di inizio anno. Nei primi nove mesi del 2016 le attività operative hanno generato un flusso di cassa di 65,7 milioni di euro; nello stesso periodo Rai Way ha investito in infrastrutture complessivamente 8,3 milioni di euro.

I vertici di Rai Way prevedono per il 2016 un margine operativo lordo adjusted di 110 milioni di euro, oltre a investimenti di mantenimento inferiori al 8,5% dei ricavi (in calo rispetto al precedente target del 10%).






2supr
70 di 605 - 11/3/2017 13:16
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Rai Way, Equita sim cambia la valutazione

Gli analisti di Equita sim hanno alzato da 4,2 euro a 5 euro il target price su Rai Way, in seguito all’ipotesi di un progetto di integrazione con EI Towers; tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio, dopo il rialzo messo a segno dal titolo negli mesi.

3fdaf
71 di 605 - 18/3/2017 13:17
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Tv, fusione RaiWay-Ei Towers: il gioco delle torri di Campo Dall'Orto

Mettere assieme le due tower company di Viale Mazzini e Cologno Monzese è solo il primo passo di un progetto più ampio e articolato che punta a creare un solo operatore di rete sul mercato italiano

di STEFANO CARLI


Stavolta a Viale Mazzini si fa sul serio e il piano per portare a fondere assieme Rai Way e Ei Towers, creando la prima e sostanzialmente unica Tower co. italiana per i servizi broadcast delle tv con una quota di mercato superiore al 90% non è solo un consolidamento del mercato ma un progetto ben più ambizioso. Riguarda infatti l'intera filiera televisiva: superare l'integrazione verticale tra contenuti e reti, creare un unico soggetto che si faccia carico del trasporto del segnale e dell'upgrading tecnologico di torri, ponti radio e piattaforme Rai di distribuzione del segnale.

È un'operazione che avrà anche un effetto, non secondario, di liberare risorse sul versante delle emittenti affinché si concentrino sulla decisiva battaglia per il mercato dei contenuti, vuoi sul versante produzione che su quello dell'acquisizione dei diritti. Una scelta che si è fatta largo a viale Mazzini, come confermato dall'ad Stefano Ciccotti al margine della presentazione dei risultati 2016, giovedì scorso, ma che troverebbe consenso anche dalle parti di Cologno Monzese, anche se allo stato dei fatti nessuno si sbilancia in conferme esplicite. Anche perché per arrivare ad ufficializzare il via libera bisogna prima risolvere alcuni nodi.


I numeri

Intanto, le forze in campo. Va subito detto che le due società si equivalgono molto. Quasi uguale fatturato e margini, con leggera prevalenza di EiTowers. Uguale il numero delle torri per la tv: 2300 per ciascuna; simile
anche il numero di torri tv che ospitano antenne di operatori cellulari: 800 per Rai-Way, 600 per EiTowers.

Ma EiTowers ha altre mille torri esclusivamente dedicate alla telefonia e raccolte nella controllata TowerTel, società che ha 35 milioni di ricavi e 25 di ebitda. Entrambe sono quotate e a piazza affari EiTowers vale circa 1,4 miliardi, Rai-Way 1,2.

RaiWay ha 610 dipendenti, Ei Towers 500 circa. Il piano che si sta costruendo a Viale Mazzini, come si diceva, non mira solo a mettere assieme le torri: questo sarebbe solo un primo passaggio. L'obiettivo finale sarebbe quello di costruire anche in Italia l'operatore unico delle torri tv: come accade in Spagna, con Cellnex, in Francia con Tdf e in Gran Bretagna con Arqiva. E come in Francia l'idea è quella di dare all'operatore unico non solo il business "immobiliare" dei tralicci ma anche la gestione degli apparati di rete, le antenne vere e proprie e della piattaforma di distribuzione.

Cose che in casa Rai fa tutto Rai Way (e dalla scorsa settimana lo fa anche per la tv pugliese Telenorba di cui ha acquisito siti e antenne), ma nel resto del mercato non funziona così. Ei Towers, per esempio, hai tralicci, la piattaforma di distribuzione con cui manda in onda i canali di Mediaset, quelli pay di Premium, La7 e La3 di H3g e D-free.

Le antenne e gli apparati sui tralicci sono però di proprietà di Elettronica Industriale, controllata 100% Mediaset, che è anche titolare delle frequenze. Sul mercato c'è poi un terzo soggetto, Persidera, controllata al 70% da Telecom Italia e al 30% dal gruppo Espresso, non ha in sostanza torri (le affitta), ma è titolare di frequenze e quindi anche degli apparati sulle torri e offre il servizio "chiavi in mano" a tv che si limitano a produrre contenuti e non hanno rete: Sky, Discovery e Viacom su tutti. Ora però, per arrivare all'operatore unico, non basta mettere assieme solo la parte "immobiliare" e di facility management dei tralicci ma bisognerebbe andare oltre, coinvolgendo tutta quella parte di business che è il vero cuore tecnologico del sistema di distribuzione del segnale tv: piattaforme di gestione, ossia i veri e propri sistemi operativi, e poi trasmettitori, apparati di ricezione, amplificazione e trasporto, oggi in capo ai titolari delle frequenze, ossia Rai, Elettronica Industriale per Mediaset, Persidera (Telecom Italia con una quota di Gruppo Espresso), D-Free di Tarak Ben Ammar, La3 di H3g, Cairo con La7.

E questo è il vero nodo del progetto. Il punto di arrivo è chiaro, il percorso molto meno. Il ventaglio degli strumenti a disposizione è ampio ma non è improbabile che si vada a finire in qualcosa che assomiglia, in grande, alla rottamazione delle frequenze utilizzata per le tv locali. Un primo segnale arriverà con il rinnovo della concessione di servizio pubblico di Viale Mazzini che inizia a spostare la titolarità delle frequenze dai broadcaster, quindi dai contenuti, al nuovo soggetto tecnologico, ossia la tower company, in questo caso ovviamente RaiWay.


Le nuove regole

Il problema è la tempistica. Se questo passaggio della titolarità dei mux, le frequenze, a RaiWay avverrà in tempi brevi e senza intralci, non solo il governo, e il Parlamento che attraverso la Commissione di vigilanza deve dare il suo parere al nuovo contratto, avranno dato il segnale di un cambiamento importante nel senso della nuova organizzazione industriale. E, a quel punto, una Rai-Way con le frequenze in pancia vedrebbe anche lievitare il suo valore di mercato, facilitando così l'integrazione con EiTowers senza stravolgere troppo gli equilibri finanziari tra il socio pubblico Rai e quello privato e di minoranza Mediaset.

Il passaggio legislativo risolverebbe poi automaticamente lo scoglio del tetto oggi posto alla Rai di non poter scendere sotto il 51% del controllo di RaiWay (oggi la quota è inftti attorno al 65%), soglia decisa dal governo due anni fa per bloccare la medesima operazione di fusione ma a quel tempo proposta da Mediaset. Superata questo prima fase, dell'integrazione Rai-Way-EiTowers, potranno arrivare anche le frequenze degli altri broadcaster e operatori di rete. Un Iter complesso e dalle molte incognite, come si vede, ma che sulla carta avrebbe la possibilità di essere concluso anche entro il 2018. Un piano complesso e ambizioso, quindi, a cui RaiWay si presenta con i conti in miglioramento (più 1,4% i ricavi, più 1,8% l'ebitda, più 7,4% l'utile netto) e con un management che verrà rinnovato a fine aprile, anche se è difficile pensare ad un ricambio della presidenza, perché la paternità del piano, che non nasce ovviamente in RaiWay ma dall'azionista, sarebbe da attribuire al cfo di Viale Mazzini Raffaele Agrusti, che di RaiWay è anche presidente, e di cui si danno per certe le continue consultazioni con il ministro Pier Carlo Padoan, titolare dell'Economia e azionista di riferimento di Rai.


Gli advisor

Le condizioni per imboccare finalmente una strada di riforma della galassia Rai, restituendole anche un ruolo di presidio tecnologico di primo livello, insomma sembrano esserci tutte. Condurla in porto sarebbe un fiore all'occhiello sia per il governo che per lo stesso Antonio Campo Dall'Orto che potrebbe così recuperare sul piano della politica industriale la credibilità offuscata dalla deludente gestione sul fronte dei contenuti. Tanto più che nelle prossime settimane Viale Mazzini deve affrontare la doppia partita del rinnovo della concessione e del nuovo contratto di servizio. Per adesso si prosegue "sott'acqua" con le operazioni preliminari. Della scelta dell'advisor finanziario, Citi, è uscita notizia nei giorni scorsi, anche se il contratto non sarebbe ancora stato firmato.

Ora è in calendario la selezione per l'advisor tecnologico, ossia il soggetto che avrà il compito di analizzare business e organizzazione e far emergere le possibili sinergie, i risparmi operativi e le modalità dell'integrazione con Ei Towers. Solo quando il piano di fusione tra le due società sarà definito il progetto passerà al vaglio delle Authority di settore, l'Antitrust di Giovanni Pitruzzella per la concetrazione di mercato nelle mani di un solo operatore, benché pubblico, e l'AgCom di Marcello Cardani perché per il settore tv la svolta non è di poco conto.

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http://www.repubblica.it
72 di 605 - 30/4/2017 12:06
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Rai Way, ok dei soci al bilancio 2016 e al dividendo 2017

L’assemblea degli azionisti di Rai Way ha approvato il bilancio dell’esercizio 2016, chiuso con un utile netto di 41,81 milioni di euro, e ha deliberato di assegnare un dividendo di 0,1537 euro per azione.

La cedola sarà staccata il 22 maggio. Inoltre, l’assemblea ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica nel triennio 2017/2019 e che sarà composto da nove membri.

Infine, i soci hanno approvato un piano di acquisto e disposizione di azioni proprie per un ammontare massimo del 10% del capitale.

3urd7
73 di 605 - 30/4/2017 15:51
periana N° messaggi: 797 - Iscritto da: 14/12/2013
esiste anche raiway che ignorante che sono
74 di 605 - 30/4/2017 15:52
periana N° messaggi: 797 - Iscritto da: 14/12/2013
ci vado a guardare ci vado
75 di 605 - 30/4/2017 17:53
periana N° messaggi: 797 - Iscritto da: 14/12/2013
se non cambiano direzione nei prossimi di il titolo è sciortabile
76 di 605 - 30/4/2017 17:56
periana N° messaggi: 797 - Iscritto da: 14/12/2013
adesso vedo a fare una partita a bridge con la Betty la Carla e una nuova new entry la Sonia giovane e prosperosa quarantenne
77 di 605 - 10/9/2017 10:50
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #72 - 30/Apr/2017 10:06Rai Way, ok dei soci al bilancio 2016 e al dividendo 2017

L’assemblea degli azionisti di Rai Way ha approvato il bilancio dell’esercizio 2016, chiuso con un utile netto di 41,81 milioni di euro, e ha deliberato di assegnare un dividendo di 0,1537 euro per azione.

La cedola sarà staccata il 22 maggio. Inoltre, l’assemblea ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione che resterà in carica nel triennio 2017/2019 e che sarà composto da nove membri.

Infine, i soci hanno approvato un piano di acquisto e disposizione di azioni proprie per un ammontare massimo del 10% del capitale.

3urd7



530ci
78 di 605 - 05/11/2017 11:47
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Towering. In Italia gioco delle torri è a tre, con uno da buttare giù. Rai Way proverà ad acquistare EI Towers?

Il controllo delle torri per le telecomunicazioni se è ormai diventato un business molto redditizio in tutto il mondo, in Italia vede tre player che gestiscono la quasi totalità del comparto.

Inwit (Infrastrutture Wireless italiane), ad esempio, ha costruito il proprio business sulla gestione di più di 11mila siti in Italia, generalmente a raso (all’insegna del principio della capillarizzazione tipico della telefonia: “low tower, low power”) che garantisce una proiezione di entrate per l’anno in corso pari a 353,3 milioni di euro con 122,5 milioni di netto. Il primo trimestre della società ha visto i ricavi crescere del 6,2% rispetto al medesimo periodo del 2016 con un potenziale incremento del 30% nel prossimo biennio.

Inwit, al momento la numero uno sia per quanto riguarda i guadagni sia per quanto riguarda gli investimenti, è stata fondata nel 2015 da Telecom Italia (che la controlla al 60% ed è a sua volta partecipata al 24% da Vivendi, che allo stato ha anche il 29% delle quote di Mediaset). Quest’ultima ha deciso due anni fa di aprire il suo spin-off all’allocazione di impianti radiotelevisivi (FM, DTT, DAB+ e ponti di collegamento) per migliorarne l’articolazione gestionale ed aumentarne i ricavi.

Il secondo polo per importanza è quello di Rai Way, le cui infrastrutture operano sia nel mobile che, soprattutto, nel comparto radiotelevisivo.
La tower company del gruppo Rai, che dovrebbe chiudere il 2017 con introiti pari a 217 milioni di euro ed Ebidta di 111,8 milioni, in una curiosa inversione dei ruoli rispetto a quanto accaduto qualche tempo fa, secondo alcuni rumors, potrebbe decidere nel breve periodo di investire nelle azioni della concorrente EI Towers (gruppo Mediaset al 40%): chiaramente in quest’ultimo caso sarà importante vedere le possibili valutazioni espresse dall’Antitrust (anche se le possibilità di un controllo appiano remote), posto che l’ipotetico nuovo soggetto controllerebbe l’80% del mercato.

Peraltro, per viale Mazzini non meno importante sarà la ricollocazione dello spettro 700 MHz dalla tv agli operatori di telefonia mobile (per il 5G) che potrebbe cambiare sinificativamente il mercato del settore: riducendosi i canali tv diminuiranno le prospettive di ricavi nel settore broadcasting, ma aumenteranno esponenzialmente quelle per le tlc, in particolare per le installazioni 5G (che esigono capillarizzazione), dove però Rai Way non ha molte opportunità in termini di torri atte allo scopo (al contrario di Inwit), gestendo soprattutto tralicci in quota.

Il terzo gigante nel Belpaese in materia di telco, la citata EI Towers, è partecipata dal Biscione e detiene soprattutto torri per broadcast radio-tv (più un piccola percentuale per il mobile). La società, che la scorsa settimana ha acquistato 16mila azioni proprie al prezzo medio di 50,70 euro, nel periodo giugno-settembre 2017 ha chiuso con ricavi a +2,7% rispetto al trimestre precedente.

Nel 2015 EI Towers aveva promosso una pubblica offerta d’acquisto e scambio volontario sulla totalità del comparto azioni di Rai Way. L’affare non era andato a buon fine (a causa della clausola statutaria che impone al governo di mantenere il 51% del capitale contenuta nel DPCM sulla privatizzazione delle infrastrutture diffusive RAI), ma, a distanza di due anni, la situazione potrebbe riproporsi a parti invertite. “L’ipotesi che Rai Way acquisti EI Towers – riporta il quotidiano economico ItaliaOggi – è un’iniziativa che secondo Credit Suisse, avrebbe senso strategico, consentendo sinergie e un ritmo di crescita più elevato”.

Una recente analisi di Mediobanca Securities sul comparto tlc e media aveva attribuito al deal “un’alta probabilità” nel corso del 2017 proprio in funzione delle ridistribuzione delle frequenze della banda 700 MHz e dell’operazione Vivendi-Mediaset: “Il consolidamento consentirebbe il mantenimento di questa infrastruttura strategica in mani italiane prevenendo il rischio di offerte ostili dall’estero e allo scopo di giocare un ruolo attivo nelle torri per il mobile”, spiegavano gli analisti nel report di questa primavera. Anche gli analisi di Equita vedevano “un forte senso industriale da un’eventuale fusione Rai Way ed Ei Towers. Recentemente Rai Way ha evidenziato che deal simili hanno portato a sinergie nell’ordine del 10% della base combinata, un livello a nostro avviso prudenziale (…) l’operazione potrebbe essere costruita con una quota di cash e azioni e con il supporto di azionisti nuovi per garantire il controllo pubblico”.

Pure gli advisor di Icbpi concordavano che “un deal avrebbe una forte logica industriale con significative sinergie di costo”. Inoltre il rinnovo del contratto di servizio tra Mediaset ed Ei Towers (scadenza 2018) e la possibile vendita di Towertel da parte di Ei Towers, per gli analisti di Icbpi, avrebbero aumentato significativamente la possibilità di una fusione.

Ma c’è anche un’altro scenario: se Bolloré (Vivendi) trovasse un accordo con Berlusconi (per l’affaire Premium), Inwit che come detto fa capo a Telecom, potrebbe sposarsi con Ei Towers di cui Mediaset ha il 40%.

Come si nota, comunque sia, si andrebbe verso un duopolio del towering.

5p164
79 di 605 - 15/11/2017 18:56
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Rai Way, Berenberg: due potenziali deal all'orizzonte

Il broker alza il target price a 5,50 euro (+13% circa rispetto alla quotazione attuale), scommettendo, anche se non nel breve, su una fusione con Ei Towers, e sull'interesse per Persidera (gruppo Telecom Italia)

di Marco Sasso

Alla luce di due potenziali deal all'orizzonte, Berenberg ha confermato il rating buy sul titolo Rai Way , alzando il prezzo obiettivo da 5,20 a 5,50 euro (+13% circa rispetto all'attuale quotazione in borsa). "Abbiamo ampiamente parlato dei vantaggi di una possibile combinazione con Ei Towers ", hanno affermato gli analisti di Berenberg. "Mentre le tempistiche per un qualsiasi deal restano incerte, nel 2018 in Italia si terranno sia le elezioni politiche sia la riallocazione della banda da 700Mhz. Una volta conclusi, a nostro avviso, aumenterà la probabilità che venga siglato un accordo".

Nel frattempo, gli esperti hanno notato che l'azienda ha manifestato un interesse per l'operatore di rete nazionale di Telecom Italia , Persidera. Secondo l'agenzia Reuters, infatti, TI ha già avviato il processo per la vendita della propria quota di maggioranza, valutando Persidera tra 350 e 400 milioni di euro. La transazione sarebbe in linea con l'obiettivo di Rai Way di aumentare il numero di multiplex che gestisce, offrendo un'opportunità sia in termini di efficienza dei costi sia di razionalizzazione della rete.

"Tuttavia la legge italiana", hanno precisato gli analisti, "prevede che nessun operatore possa gestire più di cinque multiplex nazionali. Attualmente Rai Way ne ospita già cinque per il gruppo Rai e Persidera ne possiede altri cinque, così come Ei Towers , ancora consolidata all'interno del gruppo Mediaset ". Sarebbe per questo che il management di Ei Towers ha escluso questa operazione. "Il management di Rai Way sembra comunque intenzionato a risolvere il problema", hanno osservato gli analisti di Berenberg, "per questo attendiamo ulteriori informazioni circa la fattibilità di questo deal".

M&A a parte, guardando i soli fondamentali Rai Way ha registrato ricavi nel terzo trimestre in linea con le stime degli analisti di Berenberg, battendo le loro stime di ebitda del 10%. "La spiegazione del management ci ha portato a ridurre le stime sui costi del personale considerando il calo del numero di dipendenti. Detto questo, è stata ribadita la guidance sull'ebitda per l'intero anno, suggerendo che la maggior parte del miglioramento è stato generato dalla graduale riduzione dei costi".

Inaspettatamente, i costi per la manutenzione sembrano diminuire a un tasso più veloce del previsto, evidenziando la crescita della generazione di cassa dell'azienda. "Lasciamo sostanzialmente invariate le nostre previsioni sui ricavi" attesi a fine anno a 216,5 milioni di euro (215,2 milioni), hanno affermato gli analisti, "ma poniamo attenzione sull'ebitda (è visto a fine anno a 114,1 milioni dai 111,3 milioni del 2016, ndr) sulla base del valore registrato lo scorso trimestre, che ha mostrato che la società sta tagliando i costi dei propri business, in particolare quelli del personale, più velocemente di quanto ci aspettassimo".

Secondo Berenberg, il profilo rischio/rendimento di Rai Way rimane interessante, ma tutto dipende dall'accordo con Ei Towers . "Al prezzo attuale, l'azione Rai Way è correttamente valutata a livello standalone. Tuttavia, sulla base di un potenziale upside del 30% in caso di un accordo con Ei Towers e di un calo supportato comunque dalla distribuzione degli utili agli azionisti sotto forma di dividendo, a nostro avviso il profilo rischio/rendimento rimane attraente. per cui ribadiamo la nostra valutazione buy sul titolo", hanno concluso gli analisti, "con un nuovo prezzo obiettivo a 5,50 euro".

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80 di 605 - 14/12/2017 15:48
GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
Rai Way presenta manifestazione non vincolante per Persidera

La società sta considerando strutture coerenti con l'attuale contesto regolamentare, non essendo nella posizione di divenire titolare dei diritti d'uso delle frequenze attualmente rilasciati a Persidera per i propri multiplex. Non è escluso che la controllata della Rai possa cercare un'alleanza con fondi di private equity

di Francesca Gerosa

Rai Way ha sottoposto una manifestazione di interesse non vincolante nell'ambito del processo di potenziale vendita di Persidera avviato dai relativi azionisti. La società dei multiplex è controllata da Telecom Italia (Tim ) al 70% e da Gedi per il restante 30%. Nella manifestazione di interesse è stato segnalato che Rai Way sta considerando strutture coerenti con l'attuale contesto regolamentare, non essendo nella posizione di divenire titolare dei diritti d'uso delle frequenze attualmente rilasciati a Persidera per i propri multiplex.

Si ricorda che a maggio la Commissione europea ha accertato l'acquisizione del controllo di fatto di Telecom Italia da parte di Vivendi , subordinandola proprio alla cessione di Persidera, società che controlla cinque multiplex del digitale terrestre nazionale. Per la Commissione Ue, il controllo di fatto da parte di Vivendi in Telecom Italia comportava come criticità il superamento del limite dei multiplex in digitale terrestre. Ai cinque multiplex di Persidera si sarebbero infatti sommati quelli posseduti da Mediaset di cui Vivendi è socia.

In quest'ottica non è escluso che la controllata della Rai possa cercare un'alleanza con un altro player interessato a Persidera, vista la raccomandazione della Commissione Ue di non consentire a un singolo operatore di detenere più di cinque multiplex per la trasmissione del segnale televisivo. Anche Ei Towers , controllata al 40% da Mediaset , nelle scorse settimane avrebbe depositato manifestazioni d'interesse non vincolanti.

Tra le ipotesi al vaglio da parte di Rai Way ed Ei Towers ci sarebbe quella di una cordata con fondi di private equity, in modo che la proprietà dei multiplex possa fare capo a un investitore, mentre la gestione a un soggetto industriale. Gli altri pretendenti in campo, stando a quanto anticipato da Mf-Milano Finanza, sarebbero i fondi F2i, probabilmente assieme al partner Marguerite, e Clessidra, che dovranno presentare la propria offerta vincolante entro il 15 gennaio, oltre al gruppo americano Discovery che fa riferimento all'imprenditore John Malone e controlla la piattaforma Eurosport.

Lo scorso 7 dicembre Telecom Italia si è limitata a ricordare che il processo di cessione di Persidera è stato avviato a ottobre, con il supporto di Barclays e Lazard, rispettivamente advisor di TI e di Gedi e a far presente che l'attività sta procedendo in linea con le tempistiche tipiche di questo tipo di operazioni: è attualmente in corso la due diligence da parte dei potenziali acquirenti che hanno presentato offerte preliminari non vincolanti e sono stati ammessi alla fase successiva dell'iter.

Ma quanto vale Persidera? Telecom Italia vuole spuntare per la sua quota del 70% almeno 350 milioni di euro, secondo le ultime voci di mercato. Gli analisti pensano che la cessione di Persidera possa contribuire all'accelerazione di un più ampio processo di riorganizzazione, cosa che potrebbe innescare il tanto atteso consolidamento nel settore delle torri di trasmissione con Ei Towers e Rai Way che da tempo sono date prossime alle nozze, anche con il benestare del governo. A Piazza Affari il titolo Telecom Italia sale dello 0,88% a 0,744 euro e Rai Way dello 0,49% a 5,15 euro.



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