IL DEEP CRAB E' UN PATTERN ARMONICO. NEL CASO DI TELECOM SI E' FORMATO UN DEEP CRAB BULLISH PER CUI, DAL PUNTO D, IL TITOLO DOVREBBE RIPARTIRE. RICORDATI NON C'E' NULLA DI SICURO. DUNQUE PRONTO A RIENTRARE MA CON GIUDIZIO. UN SALUTO.
583 di 14396-12/11/2017 12:230
Sciarro1
N° messaggi: 34 -
Iscritto da: 04/10/2013
Grazie mille per la spiegazione. Sei stato chiaro....come sempre
584 di 14396-13/11/2017 10:490
Abamino
N° messaggi: 46 -
Iscritto da: 20/6/2017
A quando la vorranno fare arrivare?
585 di 14396-13/11/2017 11:050
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
MINKIULUSS seguile indici di cinese... ahahaha
Pel linfolzale INDICI… hahahaha
586 di 14396-13/11/2017 12:110
Abamino
N° messaggi: 46 -
Iscritto da: 20/6/2017
Tradotto dal cinese significa che...?
587 di 14396-13/11/2017 12:500
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
Ke si va giu' (avele gia' sclittodove)
589 di 14396-13/11/2017 14:520
GIOLA
N° messaggi: 30069 -
Iscritto da: 03/9/2014
Telecom sotto 70 centesimi, gli analisti confidano in Genish
Il titolo è sui minimi da dicembre 2016. Pesano il taglio del giudizio da parte di Goldman Sachs, da buy a neutral, e le preoccupazioni per l'andamento dei margini operativi delle attività domestiche del gruppo, per l'arrivo di Iliad in Italia e per la concorrenza di Enel. Ma l'appeal speculativo su Inwit può ritornare
di Francesca Gerosa
Settima seduta consecutiva al ribasso a Piazza Affari per Telecom Italia . Il titolo è andato sotto quota 70 centesimi per azione a 0,691 euro, ai minimi da dicembre 2016. Ora scambia a quota 0,694 euro, in calo del 2,60%. Pesa il taglio del giudizio da parte di Goldman Sachs, da buy a neutral e del target price da 1,01 a 0,86 euro (da 0,84 a 0,71 euro per l'azione di risparmio), ma anche le preoccupazioni per l'andamento dei margini operativi delle attività domestiche del gruppo, per l'arrivo di Iliad in Italia e per la concorrenza di Enel .
Proprio Goldman Sachs ha citato l'incertezza relativa all'ingresso di un nuovo operatore (Iliad) sul mercato italiano, i rischi di breve-medio termine nel business mobile, oltre al fatto che gli sforzi per la digitalizzazione in atto nell'azienda potranno compensare nel breve termine i programmi di riduzione dei costi. Quindi per la banca d'affari americana Iliad, Open Fiber e l'attesa per le strategie del ceo di Telecom Italia , Amos Genish, che verranno illustrate a marzo con il nuovo piano 2018-2020, rappresentano fattori di incertezza che invitano alla cautela sull'azione.
Tanto che, secondo Credit Suisse (rating neutral e target price a 1 euro), le prospettive del titolo TI, che continua a trattare a sconto rispetto ai competitor, dipenderanno dal modo in cui Genish saprà affrontare due spine nel fianco: le strategie di Open Fiber sulla rete e il lancio dei servizi di Iliad sulla rete. Nel corso della conference call di commento ai conti, Genish, alla sua prima uscita pubblica con la comunità finanziaria, ha affermato che la società si impegnerà a fondo nell'acquisizione di nuovi clienti, soprattutto sulla fibra ottica, e ha promesso che i rapporti con le autorità saranno "cordiali".
Le attività in Brasile non sono in vendita, soprattutto perché stanno andando molto bene, invece quelle delle torri (Inwit ) potrebbero essere cedute, visto il consolidamento in atto nel settore. Una separazione strutturale della rete non è nei piani, mentre l'ad non ha fatto alcun commento su TI Sparkle. Genish ha lasciato una buona impressione agli analisti, ma le sue affermazioni "sembrano indicare una visione di lungo termine sul business: nessuna ulteriore speculazione sul Brasile e/o spin-off della rete, che potrebbe aver deluso qualche investitore", hanno spiegato a Banca Akros (rating accumulate e target price a 1,12 euro).
Il ceo per Banca Imi ha ben chiarito che mentre una separazione strutturale della rete non è un'opzione, una separazione funzionale della rete non sembra fattibile nel breve termine. "Certo che gli scenari di consolidamento e l'appeal speculativo su Inwit potrebbero ritornare sotto i riflettori", hanno aggiunto a Banca Imi (rating buy e target price a 1,11 euro).
Però, nel breve termine, l'inversione di tendenza dell'ebitda domestico (-2,4% a 1,820 miliardi di euro, rispetto al +7,6% nel primo trimestre e al +4,1% nel secondo) "si spiega con alcuni elementi non lineari come gli sconti commerciali, al netto dei quali la crescita sarebbe stata più omogenea ma evidenzia anche una qualità delle crescite passate inferiore a quanto percepito", avvertono gli analisti di Equita.
Gli stessi, pur continuando a consigliare di comprare (buy) Telecom Italia per il miglioramento delle attività italiane, l'atteso miglioramento del flusso di cassa e per la performance di Tim Brasil e di Inwit , hanno ridotto da 1,26 a 1,06 euro il target price sul titolo in seguito a una revisione al ribasso marginale delle stime sulle vendite/ebitda e sul free cash flow 2018 a 1,1 miliardi da 1,4 miliardi per i pagamenti per le nuove frequenze. "Riduciamo la valutazione del 16% incorporando una maggiore capital intensity anche nel medio termine", hanno aggiunto alla sim.
https://www.milanofinanza.it
590 di 14396-13/11/2017 16:100
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
MINKIAAAA se scendele…
MODERATO
GIACOMINA BONA
(Utente disabilitato)
N° messaggi: 264 -
Iscritto da: 10/11/2017
592 di 14396-14/11/2017 07:040
roby6589
N° messaggi: 6731 -
Iscritto da: 26/3/2007
La mancata qualicazione ai mondiali sarà un terremoto borsistico per gli sponsor quotati Tim, eni, Enel, ecc ecc occhio!!
593 di 14396-14/11/2017 07:420
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
MINKIATEEEEE...
594 di 14396-14/11/2017 16:410
Abamino
N° messaggi: 46 -
Iscritto da: 20/6/2017
Quando finirà questa agonia?
595 di 14396-15/11/2017 18:510
GIOLA
N° messaggi: 30069 -
Iscritto da: 03/9/2014
596 di 14396-15/11/2017 19:180
GIOLA
N° messaggi: 30069 -
Iscritto da: 03/9/2014
Agcom, entro metà 2018 decisione su rete Telecom
Entro il primo semestre 2018 l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni deciderà i nuovi rimedi per garantire apertura e neutralità della rete di Telecom Italia. Tre i possibili sbocchi per il commissario Nicita: il mantenimento dello status quo, una deregolamentazione o l'aumento dei rimedi esistenti con una separazione funzionale più incisiva | Bassanini (Open Fiber): mai discusso di collaborazione con Telecom
di Francesca Gerosa
Entro il primo semestre 2018 l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) deciderà i nuovi rimedi per garantire apertura e neutralità della rete di Telecom Italia (Tim ). "Stiamo facendo l'analisi dei mercati della rete di accesso che si è aperta a gennaio e prevediamo la conclusione a metà del 2018", ha annunciato quest'oggi Antonio Nicita, commissario Agcom, a margine di un convegno a Roma.
I possibili sbocchi sono tre, ha spiegato Nicita: "Il mantenimento dello status quo, una deregolamentazione in ragione del rafforzamento della concorrenza infrastrutturale o aumentare i rimedi esistenti, andando verso una forma di separazione funzionale più incisiva e ulteriore rispetto al nuovo modello di equivalence of input approvato lo scorso anno". Il garante sta quindi valutando se le novità che ci sono state hanno bisogno di una diversa regolazione.
In particolare, "se e come il fatto che Telecom Italia è diretta e coordinata da una società estera (Vivendi , ndr) può impattare sul rispetto degli investimenti derivanti dagli obblighi del servizio universale in tema di qualità dell'accesso. E se la dinamica concorrenziale, compresi i casi al vaglio dell'Antitrust (Infratel e joint venture Fastweb, ndr), richiedano un aggiornamento e una modifica dei rimedi regolatori", ha precisato.
Naturalmente, ha concluso, "in qualunque momento Tim , ai sensi dell'articolo 50 ter del codice delle comunicazioni, può sottoporre all'Autorità un proprio piano di rafforzamento delle misure di neutralità e autonomia organizzativa della rete ovvero forme di separazione funzionale". Già a metà ottobre era trapelata la notizia che l'Agcom sta valutando se obbligare Telecom Italia a separare le attività della rete di telefonia fissa e a conferirle in una società controllata al 100%. Il tutto al fine di garantire una maggiore neutralità della rete, ma la societarizzazione potrebbe essere il primo passo per arrivare alla fusione con Open Fiber, operatore di rete concorrente, controllato da Cassa Depositi e Prestiti e da Enel , per creare una rete unica nazionale. https://www.milanofinanza.it
597 di 14396-Modificato il 16/11/2017 08:100
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
Qui si DLAGA il fondo del canal...
e se nn kapile...
andale tt a falvifliggele MELLUSS...ahahaha
598 di 14396-16/11/2017 08:240
crisby1
N° messaggi: 11125 -
Iscritto da: 19/2/2015
nessuno può aspettare un disegnino per investire i soldi..
Se come dici tu l’indice andrà a 30/40.000 voglio vederti mandare telecom a 0,16..
Indice a 30.000 e Tit a 0,16???
Se vuoi spiegare altrimenti vai tu a raddlizzale banane in tangenziale
599 di 14396-Modificato il 16/11/2017 08:360
rampani
N° messaggi: 72895 -
Iscritto da: 03/9/2007
Oggi andale di moda il VELT...
https://youtu.be/Kq4OtRsdXls
600 di 14396-16/11/2017 17:500
MOLLOTUTTO
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Iscritto da: 21/3/2014
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