Unicredit A 'sto Prezzo? (UCG)

- 20/8/2008 14:28
giuliocredali N° messaggi: 695 - Iscritto da: 24/7/2008
Grafico Intraday: Unicredit SpaGrafico Storico: Unicredit Spa
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Ma nessuno crede sia il momento giusto per entrare in UNICREDIT?
oppure secondo voi la discesa non è ancora finita.

ciao,
GIULIO

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72041 di 79545 - Modificato il 23/3/2017 19:28
SoldatinoKingDartagnan N° messaggi: 860 - Iscritto da: 24/2/2017
Quotando: ruvido - Post #72040 - 23/Mar/2017 16:44
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72038 - 23/Mar/2017 12:33Spread sopra quota 200. Attentato terroristico a Londra, Wall Street che chiude 4 sedute consecutive con il segno meno. Sbalzi quotidiani delle quotazioni tra min e max attorno al 4%, ma il Mib seguita a restare tendenzialmente positivo. C'entrano i fondamentali? Soprattutto, le banche che hanno chiesto cospicui finanziamenti a tasso zero (Addirittura negativo in base allo scattare di determinate variabili) cominceranno a veder volare finalmente le proprie quotazioni? Il rischio frexit sembra attenuato, in combinato disposto all'esito delle elezioni olandesi. Il nostro destino è, purtroppo, ancora nelle mani di un personaggio che ufficialmente non dovrebbe avere alcuna voce in capitolo, che sta continuando a distruggere valore e posti di lavoro pur di non intaccare determinati privilegi e rendite di posizione. Leonardo dovrà essere smembrata? CDP dovrà essere privatizzata? Idem Poste, FS (che dovrebbe annettersi ATM E TRENORD. Vorrei capire se c'è un disegno strategico dietro queste operazioni o è una corsa ad arraffare il bottino prima del crollo definitivo. La borsa italiana oggi è compressa da queste incertezze. Basterebbe poco per trovare le risorse mancanti, controllo incrociato dei movimenti bancari, del catasto, delle immatricolazioni automobilistiche e di qualsiasi altra forma di ricchezza materiale e immateriale.


Ottimo post che invita alla riflessione, soldatino tu pensi veramente che il rischio frexit sia attenuato? In Olanda gli euroscettici sono aumentati ma non hanno vinto perchè hanno buoni salari e una disoccupazione al 5% quindi hanno tutto l'interesse a mantenere lo status quo, in francia hanno il problema delle banlieue e una disoccupazione al 10% temi caldi per la le pen che in patria è osteggiata dalla stampa mainstream, attualmente è accreditata ufficialmente di un 25% circa ma come riporta le figaro un sondaggio segreto la colloca al 34%.... l'attacco a Londra è tutto fieno per la le pen.
MOSCA - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che non definirebbe il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il candidato per l'Eliseo Marine Le Pen «marginali». «Donald Trump o Marine Le Pen? Non li chiamerei marginali, se non altro perché sono pienamente integrati nei principi che sono alla base del funzionamento degli Stati americani e francesi», ha dichiarato il ministro russo, sottolineando che la parola «populista» non è adatta anche per le caratteristiche delle loro politiche, notando che Trump e Le Pen sono piuttosto «realisti o no global».

Posso comprendere alcune preoccupazioni, ma seriamente, nel caso di un referendum per uscire dall'euro chi potrebbe mai votare in tal senso? NESSUNO.
Perdita di potere d'acquisto dovuta alla svalutazione. A parità di stipendio crescita dell'indebitamento. Aumenterebbero i tassi per la stipula di mutui immobiliari o per investimenti. Aumenterebbero i costi per le materie prime, necessarie in economie di trasformazione. Chicca finale i dazi reciproci su import ed export. Se ben illustrate, queste motivazioni dissuaderebbero la maggioranza dall'abbandonare l'euro. E lo scrivo da feroce oppositore dell'attuale governo e di quelli precedenti. Le chiacchiere stanno a zero; di ciarlatani e imbonitori televisivi dovremmo ricordare i risultati finali dopo pirotecniche promesse elettorali. Sarebbe lo stesso in Francia.
72042 di 79545 - Modificato il 23/3/2017 23:05
Ruvido N° messaggi: 2886 - Iscritto da: 04/12/2015
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72041 - 23/Mar/2017 18:27
Quotando: ruvido - Post #72040 - 23/Mar/2017 16:44
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72038 - 23/Mar/2017 12:33Spread sopra quota 200. Attentato terroristico a Londra, Wall Street che chiude 4 sedute consecutive con il segno meno. Sbalzi quotidiani delle quotazioni tra min e max attorno al 4%, ma il Mib seguita a restare tendenzialmente positivo. C'entrano i fondamentali? Soprattutto, le banche che hanno chiesto cospicui finanziamenti a tasso zero (Addirittura negativo in base allo scattare di determinate variabili) cominceranno a veder volare finalmente le proprie quotazioni? Il rischio frexit sembra attenuato, in combinato disposto all'esito delle elezioni olandesi. Il nostro destino è, purtroppo, ancora nelle mani di un personaggio che ufficialmente non dovrebbe avere alcuna voce in capitolo, che sta continuando a distruggere valore e posti di lavoro pur di non intaccare determinati privilegi e rendite di posizione. Leonardo dovrà essere smembrata? CDP dovrà essere privatizzata? Idem Poste, FS (che dovrebbe annettersi ATM E TRENORD. Vorrei capire se c'è un disegno strategico dietro queste operazioni o è una corsa ad arraffare il bottino prima del crollo definitivo. La borsa italiana oggi è compressa da queste incertezze. Basterebbe poco per trovare le risorse mancanti, controllo incrociato dei movimenti bancari, del catasto, delle immatricolazioni automobilistiche e di qualsiasi altra forma di ricchezza materiale e immateriale.


Ottimo post che invita alla riflessione, soldatino tu pensi veramente che il rischio frexit sia attenuato? In Olanda gli euroscettici sono aumentati ma non hanno vinto perchè hanno buoni salari e una disoccupazione al 5% quindi hanno tutto l'interesse a mantenere lo status quo, in francia hanno il problema delle banlieue e una disoccupazione al 10% temi caldi per la le pen che in patria è osteggiata dalla stampa mainstream, attualmente è accreditata ufficialmente di un 25% circa ma come riporta le figaro un sondaggio segreto la colloca al 34%.... l'attacco a Londra è tutto fieno per la le pen.
MOSCA - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che non definirebbe il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il candidato per l'Eliseo Marine Le Pen «marginali». «Donald Trump o Marine Le Pen? Non li chiamerei marginali, se non altro perché sono pienamente integrati nei principi che sono alla base del funzionamento degli Stati americani e francesi», ha dichiarato il ministro russo, sottolineando che la parola «populista» non è adatta anche per le caratteristiche delle loro politiche, notando che Trump e Le Pen sono piuttosto «realisti o no global».

Posso comprendere alcune preoccupazioni, ma seriamente, nel caso di un referendum per uscire dall'euro chi potrebbe mai votare in tal senso? NESSUNO.
Perdita di potere d'acquisto dovuta alla svalutazione. A parità di stipendio crescita dell'indebitamento. Aumenterebbero i tassi per la stipula di mutui immobiliari o per investimenti. Aumenterebbero i costi per le materie prime, necessarie in economie di trasformazione. Chicca finale i dazi reciproci su import ed export. Se ben illustrate, queste motivazioni dissuaderebbero la maggioranza dall'abbandonare l'euro. E lo scrivo da feroce oppositore dell'attuale governo e di quelli precedenti. Le chiacchiere stanno a zero; di ciarlatani e imbonitori televisivi dovremmo ricordare i risultati finali dopo pirotecniche promesse elettorali. Sarebbe lo stesso in Francia.


Soldatino su questo argomento non mi trovi d'accordo, se allo scrivente qualcuno mettesse di fronte una scheda con su scritto vuoi la permanenza... voterei no!
Ricordo con piacere il significato di svalutazione della lira.
72043 di 79545 - 24/3/2017 07:55
magamago N° messaggi: 2888 - Iscritto da: 24/3/2012
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72044 di 79545 - 24/3/2017 07:56
SoldatinoKingDartagnan N° messaggi: 860 - Iscritto da: 24/2/2017
Quotando: ruvido - Post #72042 - 23/Mar/2017 22:03
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72041 - 23/Mar/2017 18:27
Quotando: ruvido - Post #72040 - 23/Mar/2017 16:44
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72038 - 23/Mar/2017 12:33Spread sopra quota 200. Attentato terroristico a Londra, Wall Street che chiude 4 sedute consecutive con il segno meno. Sbalzi quotidiani delle quotazioni tra min e max attorno al 4%, ma il Mib seguita a restare tendenzialmente positivo. C'entrano i fondamentali? Soprattutto, le banche che hanno chiesto cospicui finanziamenti a tasso zero (Addirittura negativo in base allo scattare di determinate variabili) cominceranno a veder volare finalmente le proprie quotazioni? Il rischio frexit sembra attenuato, in combinato disposto all'esito delle elezioni olandesi. Il nostro destino è, purtroppo, ancora nelle mani di un personaggio che ufficialmente non dovrebbe avere alcuna voce in capitolo, che sta continuando a distruggere valore e posti di lavoro pur di non intaccare determinati privilegi e rendite di posizione. Leonardo dovrà essere smembrata? CDP dovrà essere privatizzata? Idem Poste, FS (che dovrebbe annettersi ATM E TRENORD. Vorrei capire se c'è un disegno strategico dietro queste operazioni o è una corsa ad arraffare il bottino prima del crollo definitivo. La borsa italiana oggi è compressa da queste incertezze. Basterebbe poco per trovare le risorse mancanti, controllo incrociato dei movimenti bancari, del catasto, delle immatricolazioni automobilistiche e di qualsiasi altra forma di ricchezza materiale e immateriale.


Ottimo post che invita alla riflessione, soldatino tu pensi veramente che il rischio frexit sia attenuato? In Olanda gli euroscettici sono aumentati ma non hanno vinto perchè hanno buoni salari e una disoccupazione al 5% quindi hanno tutto l'interesse a mantenere lo status quo, in francia hanno il problema delle banlieue e una disoccupazione al 10% temi caldi per la le pen che in patria è osteggiata dalla stampa mainstream, attualmente è accreditata ufficialmente di un 25% circa ma come riporta le figaro un sondaggio segreto la colloca al 34%.... l'attacco a Londra è tutto fieno per la le pen.
MOSCA - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che non definirebbe il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il candidato per l'Eliseo Marine Le Pen «marginali». «Donald Trump o Marine Le Pen? Non li chiamerei marginali, se non altro perché sono pienamente integrati nei principi che sono alla base del funzionamento degli Stati americani e francesi», ha dichiarato il ministro russo, sottolineando che la parola «populista» non è adatta anche per le caratteristiche delle loro politiche, notando che Trump e Le Pen sono piuttosto «realisti o no global».

Posso comprendere alcune preoccupazioni, ma seriamente, nel caso di un referendum per uscire dall'euro chi potrebbe mai votare in tal senso? NESSUNO.
Perdita di potere d'acquisto dovuta alla svalutazione. A parità di stipendio crescita dell'indebitamento. Aumenterebbero i tassi per la stipula di mutui immobiliari o per investimenti. Aumenterebbero i costi per le materie prime, necessarie in economie di trasformazione. Chicca finale i dazi reciproci su import ed export. Se ben illustrate, queste motivazioni dissuaderebbero la maggioranza dall'abbandonare l'euro. E lo scrivo da feroce oppositore dell'attuale governo e di quelli precedenti. Le chiacchiere stanno a zero; di ciarlatani e imbonitori televisivi dovremmo ricordare i risultati finali dopo pirotecniche promesse elettorali. Sarebbe lo stesso in Francia.


Soldatino su questo argomento non mi trovi d'accordo, se allo scrivente qualcuno mettesse di fronte una scheda con su scritto vuoi la permanenza... voterei no!
Ricordo con piacere il significato di svalutazione della lira.


Io NO. Ricordo con dispiacere un mutuo contratto dai miei al tasso fisso del 16%. Vera e propria usura.
Le cause del nostro declino non e vedo nella moneta.
Corruzione nel settore pubblico diffusa a tutti i livelli, vuol dire alla fine drenare risorse per raggruppare in poche e capienti tasche. Opere pubbliche, a volte inutili, con costi assolutamente fuori mercato. Sulla sanità, con le infiltrazioni private che te lo dico a fare. Le mafie italiane, sui finanziamenti statali ed europei gestiti col solo fine di spartirli, con le estorsioni che ancora continuano, non tirano via altro denaro? E cosa centra l'euro con l'evasione fiscale, quella grossa, dei capitali esportati all'estero con vari trucchi, leciti e non, fatti poi rientrare applicando una multa ridicola de 5-10% e chiamate pomposamente voluntary disclosure.
Con tutte queste vigliaccate l'euro le colpe sarebbero ben identificabili. Se non fosse stato per la BCE, le nostre banche sarebbero già tutte fallite. Bankitalia e Consob non si sono mai accorte dei crediti incagliati verso grossi debitori che non hanno restituito le grosse cifre che erano state prestate loro? Oggi interviene lo stato per appianare i debiti di MPS, di BPV e Veneto Banca, con in conto i fallimenti pure di Etruria, Marche, Carife e Spoleto.
C'è qualcuno che in Italia si è arricchito smisuratamente e tutti pagheremo per loro. Come si fa a non vederlo accusando l'euro. Che oltretutto essendo un'entità spersonalizzata non può difendersi. Io vorrei vedere invece i nomi di persone: debitori che finanziano Banchieri di nomina politica, Evasori coperti dalla politica, trafficoni degli appalti, predatori di tutte le aziende pubbliche privatizzate e altro ancora. Non è colpa dell'euro.
72045 di 79545 - 24/3/2017 08:38
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008

Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72044 - 24/Mar/2017 06:56
Quotando: ruvido - Post #72042 - 23/Mar/2017 22:03
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72041 - 23/Mar/2017 18:27
Quotando: ruvido - Post #72040 - 23/Mar/2017 16:44
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72038 - 23/Mar/2017 12:33Spread sopra quota 200. Attentato terroristico a Londra, Wall Street che chiude 4 sedute consecutive con il segno meno. Sbalzi quotidiani delle quotazioni tra min e max attorno al 4%, ma il Mib seguita a restare tendenzialmente positivo. C'entrano i fondamentali? Soprattutto, le banche che hanno chiesto cospicui finanziamenti a tasso zero (Addirittura negativo in base allo scattare di determinate variabili) cominceranno a veder volare finalmente le proprie quotazioni? Il rischio frexit sembra attenuato, in combinato disposto all'esito delle elezioni olandesi. Il nostro destino è, purtroppo, ancora nelle mani di un personaggio che ufficialmente non dovrebbe avere alcuna voce in capitolo, che sta continuando a distruggere valore e posti di lavoro pur di non intaccare determinati privilegi e rendite di posizione. Leonardo dovrà essere smembrata? CDP dovrà essere privatizzata? Idem Poste, FS (che dovrebbe annettersi ATM E TRENORD. Vorrei capire se c'è un disegno strategico dietro queste operazioni o è una corsa ad arraffare il bottino prima del crollo definitivo. La borsa italiana oggi è compressa da queste incertezze. Basterebbe poco per trovare le risorse mancanti, controllo incrociato dei movimenti bancari, del catasto, delle immatricolazioni automobilistiche e di qualsiasi altra forma di ricchezza materiale e immateriale.

Ottimo post che invita alla riflessione, soldatino tu pensi veramente che il rischio frexit sia attenuato? In Olanda gli euroscettici sono aumentati ma non hanno vinto perchè hanno buoni salari e una disoccupazione al 5% quindi hanno tutto l'interesse a mantenere lo status quo, in francia hanno il problema delle banlieue e una disoccupazione al 10% temi caldi per la le pen che in patria è osteggiata dalla stampa mainstream, attualmente è accreditata ufficialmente di un 25% circa ma come riporta le figaro un sondaggio segreto la colloca al 34%.... l'attacco a Londra è tutto fieno per la le pen.

MOSCA - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che non definirebbe il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il candidato per l'Eliseo Marine Le Pen «marginali». «Donald Trump o Marine Le Pen? Non li chiamerei marginali, se non altro perché sono pienamente integrati nei principi che sono alla base del funzionamento degli Stati americani e francesi», ha dichiarato il ministro russo, sottolineando che la parola «populista» non è adatta anche per le caratteristiche delle loro politiche, notando che Trump e Le Pen sono piuttosto «realisti o no global».


Posso comprendere alcune preoccupazioni, ma seriamente, nel caso di un referendum per uscire dall'euro chi potrebbe mai votare in tal senso? NESSUNO.

Perdita di potere d'acquisto dovuta alla svalutazione. A parità di stipendio crescita dell'indebitamento. Aumenterebbero i tassi per la stipula di mutui immobiliari o per investimenti. Aumenterebbero i costi per le materie prime, necessarie in economie di trasformazione. Chicca finale i dazi reciproci su import ed export. Se ben illustrate, queste motivazioni dissuaderebbero la maggioranza dall'abbandonare l'euro. E lo scrivo da feroce oppositore dell'attuale governo e di quelli precedenti. Le chiacchiere stanno a zero; di ciarlatani e imbonitori televisivi dovremmo ricordare i risultati finali dopo pirotecniche promesse elettorali. Sarebbe lo stesso in Francia.


Soldatino su questo argomento non mi trovi d'accordo, se allo scrivente qualcuno mettesse di fronte una scheda con su scritto vuoi la permanenza... voterei no!

Ricordo con piacere il significato di svalutazione della lira.


Io NO. Ricordo con dispiacere un mutuo contratto dai miei al tasso fisso del 16%. Vera e propria usura.

Le cause del nostro declino non e vedo nella moneta.

Corruzione nel settore pubblico diffusa a tutti i livelli, vuol dire alla fine drenare risorse per raggruppare in poche e capienti tasche. Opere pubbliche, a volte inutili, con costi assolutamente fuori mercato. Sulla sanità, con le infiltrazioni private che te lo dico a fare. Le mafie italiane, sui finanziamenti statali ed europei gestiti col solo fine di spartirli, con le estorsioni che ancora continuano, non tirano via altro denaro? E cosa centra l'euro con l'evasione fiscale, quella grossa, dei capitali esportati all'estero con vari trucchi, leciti e non, fatti poi rientrare applicando una multa ridicola de 5-10% e chiamate pomposamente voluntary disclosure.

Con tutte queste vigliaccate l'euro le colpe sarebbero ben identificabili. Se non fosse stato per la BCE, le nostre banche sarebbero già tutte fallite. Bankitalia e Consob non si sono mai accorte dei crediti incagliati verso grossi debitori che non hanno restituito le grosse cifre che erano state prestate loro? Oggi interviene lo stato per appianare i debiti di MPS, di BPV e Veneto Banca, con in conto i fallimenti pure di Etruria, Marche, Carife e Spoleto.

C'è qualcuno che in Italia si è arricchito smisuratamente e tutti pagheremo per loro. Come si fa a non vederlo accusando l'euro. Che oltretutto essendo un'entità spersonalizzata non può difendersi. Io vorrei vedere invece i nomi di persone: debitori che finanziano Banchieri di nomina politica, Evasori coperti dalla politica, trafficoni degli appalti, predatori di tutte le aziende pubbliche privatizzate e altro ancora. Non è colpa dell'euro.


Ma come si fa a non essere d'accordo...

72046 di 79545 - 24/3/2017 09:53
magamago N° messaggi: 2888 - Iscritto da: 24/3/2012
Se non piacele fale il MELLUSS passale a fale i SALAM... ehehhehe



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72047 di 79545 - 24/3/2017 09:54
panern2 N° messaggi: 90 - Iscritto da: 03/5/2015
Quotando: derpas - Post #72045 - 24/Mar/2017 07:38

Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72044 - 24/Mar/2017 06:56
Quotando: ruvido - Post #72042 - 23/Mar/2017 22:03
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72041 - 23/Mar/2017 18:27
Quotando: ruvido - Post #72040 - 23/Mar/2017 16:44
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72038 - 23/Mar/2017 12:33Spread sopra quota 200. Attentato terroristico a Londra, Wall Street che chiude 4 sedute consecutive con il segno meno. Sbalzi quotidiani delle quotazioni tra min e max attorno al 4%, ma il Mib seguita a restare tendenzialmente positivo. C'entrano i fondamentali? Soprattutto, le banche che hanno chiesto cospicui finanziamenti a tasso zero (Addirittura negativo in base allo scattare di determinate variabili) cominceranno a veder volare finalmente le proprie quotazioni? Il rischio frexit sembra attenuato, in combinato disposto all'esito delle elezioni olandesi. Il nostro destino è, purtroppo, ancora nelle mani di un personaggio che ufficialmente non dovrebbe avere alcuna voce in capitolo, che sta continuando a distruggere valore e posti di lavoro pur di non intaccare determinati privilegi e rendite di posizione. Leonardo dovrà essere smembrata? CDP dovrà essere privatizzata? Idem Poste, FS (che dovrebbe annettersi ATM E TRENORD. Vorrei capire se c'è un disegno strategico dietro queste operazioni o è una corsa ad arraffare il bottino prima del crollo definitivo. La borsa italiana oggi è compressa da queste incertezze. Basterebbe poco per trovare le risorse mancanti, controllo incrociato dei movimenti bancari, del catasto, delle immatricolazioni automobilistiche e di qualsiasi altra forma di ricchezza materiale e immateriale.

Ottimo post che invita alla riflessione, soldatino tu pensi veramente che il rischio frexit sia attenuato? In Olanda gli euroscettici sono aumentati ma non hanno vinto perchè hanno buoni salari e una disoccupazione al 5% quindi hanno tutto l'interesse a mantenere lo status quo, in francia hanno il problema delle banlieue e una disoccupazione al 10% temi caldi per la le pen che in patria è osteggiata dalla stampa mainstream, attualmente è accreditata ufficialmente di un 25% circa ma come riporta le figaro un sondaggio segreto la colloca al 34%.... l'attacco a Londra è tutto fieno per la le pen.

MOSCA - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che non definirebbe il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il candidato per l'Eliseo Marine Le Pen «marginali». «Donald Trump o Marine Le Pen? Non li chiamerei marginali, se non altro perché sono pienamente integrati nei principi che sono alla base del funzionamento degli Stati americani e francesi», ha dichiarato il ministro russo, sottolineando che la parola «populista» non è adatta anche per le caratteristiche delle loro politiche, notando che Trump e Le Pen sono piuttosto «realisti o no global».


Posso comprendere alcune preoccupazioni, ma seriamente, nel caso di un referendum per uscire dall'euro chi potrebbe mai votare in tal senso? NESSUNO.

Perdita di potere d'acquisto dovuta alla svalutazione. A parità di stipendio crescita dell'indebitamento. Aumenterebbero i tassi per la stipula di mutui immobiliari o per investimenti. Aumenterebbero i costi per le materie prime, necessarie in economie di trasformazione. Chicca finale i dazi reciproci su import ed export. Se ben illustrate, queste motivazioni dissuaderebbero la maggioranza dall'abbandonare l'euro. E lo scrivo da feroce oppositore dell'attuale governo e di quelli precedenti. Le chiacchiere stanno a zero; di ciarlatani e imbonitori televisivi dovremmo ricordare i risultati finali dopo pirotecniche promesse elettorali. Sarebbe lo stesso in Francia.


Soldatino su questo argomento non mi trovi d'accordo, se allo scrivente qualcuno mettesse di fronte una scheda con su scritto vuoi la permanenza... voterei no!

Ricordo con piacere il significato di svalutazione della lira.


Io NO. Ricordo con dispiacere un mutuo contratto dai miei al tasso fisso del 16%. Vera e propria usura.

Le cause del nostro declino non e vedo nella moneta.

Corruzione nel settore pubblico diffusa a tutti i livelli, vuol dire alla fine drenare risorse per raggruppare in poche e capienti tasche. Opere pubbliche, a volte inutili, con costi assolutamente fuori mercato. Sulla sanità, con le infiltrazioni private che te lo dico a fare. Le mafie italiane, sui finanziamenti statali ed europei gestiti col solo fine di spartirli, con le estorsioni che ancora continuano, non tirano via altro denaro? E cosa centra l'euro con l'evasione fiscale, quella grossa, dei capitali esportati all'estero con vari trucchi, leciti e non, fatti poi rientrare applicando una multa ridicola de 5-10% e chiamate pomposamente voluntary disclosure.

Con tutte queste vigliaccate l'euro le colpe sarebbero ben identificabili. Se non fosse stato per la BCE, le nostre banche sarebbero già tutte fallite. Bankitalia e Consob non si sono mai accorte dei crediti incagliati verso grossi debitori che non hanno restituito le grosse cifre che erano state prestate loro? Oggi interviene lo stato per appianare i debiti di MPS, di BPV e Veneto Banca, con in conto i fallimenti pure di Etruria, Marche, Carife e Spoleto.

C'è qualcuno che in Italia si è arricchito smisuratamente e tutti pagheremo per loro. Come si fa a non vederlo accusando l'euro. Che oltretutto essendo un'entità spersonalizzata non può difendersi. Io vorrei vedere invece i nomi di persone: debitori che finanziano Banchieri di nomina politica, Evasori coperti dalla politica, trafficoni degli appalti, predatori di tutte le aziende pubbliche privatizzate e altro ancora. Non è colpa dell'euro.


Ma come si fa a non essere d'accordo...




Tralasciamo tutte le ruberie e i malaffari favoriti, se non addirittura alimentati, da una classe politica formata da FIGLI DI .... "ONOREVOLI".
Una sola considerazione: l' Italia non ha niente da esportare se non prodotti di "trasformazione" da materie prime che debbono essere importate! L'unica vera risorsa potrebbe essere il buon utilizzo di arte e vestigia del passato (ma non può farlo come si dovrebbe per il diffuso malcostume ed a causa della suddetta classe politica miope e menefreghista). L'uscita dall'euro si rivelerebbe una cura con effetti ben peggiori della malattia.
72048 di 79545 - 24/3/2017 10:12
Ruvido N° messaggi: 2886 - Iscritto da: 04/12/2015
Soldatino allora la regola era quella di non indebitarsi ricordo con piacere invece i depositi postali che dopo 6 anni raddopiavano l'importo investito e dopo 12 triplicavano ...altri anni, invece io mi riferivo alla svalutazione competitiva che potevamo fare avendo la proprietà della ns moneta ricordo con piacere una svalutazione del 20% dove fuori dei ns confini i prodotti costavano meno del 20% appunto e venivano comprati esempio ricordi l'acciaio italiano? Al contempo a noi italiani i prodotti esteri costavano il 20% in più quindi si aveva tutto l'interesse a comprare italiano e questo dava molto lavoro, non c'era la fila per comprare la macchina tedesca... di delocalizzazione di industrie in Polonia Romania Turchia non se ne sentiva parlare, poi con l'euro abbiamo perso la sovranità monetaria tutto questo non è più possibile e da allora si svaluta economicamente la persona ed il lavoro, questo al netto di corruttele varie che c'erano allora come ora.
72049 di 79545 - 24/3/2017 17:29
sandocan1 N° messaggi: 5866 - Iscritto da: 19/11/2016
Fanculo....ritraccia
72050 di 79545 - 24/3/2017 17:37
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Solito sciacquone finale...
72051 di 79545 - 24/3/2017 17:39
sandocan1 N° messaggi: 5866 - Iscritto da: 19/11/2016
In asta ha ripreso qualcosa...
72052 di 79545 - 26/3/2017 03:24
Ruvido N° messaggi: 2886 - Iscritto da: 04/12/2015
.
marine-le-pen.jpg
72053 di 79545 - 26/3/2017 13:01
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #72031 - 21/Mar/2017 15:21
Quotando: giola - Post #72023 - 19/Mar/2017 08:08

Mustier a Francoforte: UniCredit caso di successo tra le banche europee

di Alessandro Merli

«Gli investitori, sia europei, sia americani, guardano ora positivamente alle banche europee. L'ho potuto constatare con il nostro aumento di capitale». Jean-Pierre Mustier, amministratore delegato di UniCredit, si è presentato a una platea di alcune centinaia di banchieri e investitori a Francoforte, forte del successo dell'aumento da 13 miliardi di euro, per discutere della situazione del sistema bancario europeo con altri suoi colleghi fra cui il numero uno di Deutsche Bank, John Cryan, che a sua volta ha annunciato di recente un'operazione da 8 miliardi di euro.

Secondo Mustier, che ha parlato alla riunione dell'Institute of International Finance, l'associazione delle grandi banche globali, il quadro economico europeo è favorevole alle banche. «I consumatori continuano a sostenere la crescita, ma ora cominciamo anche a vedere le grandi imprese che fanno più investimenti fissi, per la prima volta da anni, e questo significa che c'è maggior fiducia nelle prospettive economiche. Le imprese più piccole seguiranno», ha detto il banchiere francese. Ci sono poi altri elementi che favoriscono gli istituti di credito: «La curva dei rendimenti – ha dichiarato – dovrebbe diventare più ripida e il ciclo della regolamentazione è quasi alla fine. Non dico che la regolamentazione si allenterà, resterà stringente, e a questo ci dobbiamo adeguare. Per questo abbiamo fatto l'aumento di capitale, che ci consente di collocarci al di sopra dei requisiti di vigilanza».

Mustier attribuisce la buona riuscita dell'operazione di UniCredit a due elementi. Il primo è la semplificazione del modello di business, grazie alla quale l'istituto ha potuto presentarsi agli investitori come «una banca commerciale paneuropea, più facile da gestire, con minori rischi, e questo ha portato a un calo del costo del capitale». Il secondo è «l'azione decisa intrapresa sui crediti deteriorati con un adeguato livello di accantonamenti e la cessione di 17 miliardi di euro di Npl a Pimco e Fortress nel dicembre scorso». Secondo il banchiere c'è molto appetito, soprattutto da parte degli investitori americani, per questo tipo di operazioni. Riducendo il rischio e abbassando il costo del capitale, alla fine c'è un beneficio anche per gli azionisti, ha sostenuto.

Alla conferenza di Francoforte, UniCredit ha incassato il plauso del vicepresidente del colosso dei fondi di investimento Blackrock, Philipp Hildebrand, ex presidente della Banca centrale svizzera. «UniCredit è un esempio molto positivo – ha detto Hildebrand – di come si possano affrontare le difficoltà con un approccio radicale: con un cambiamento del modello di business e un intervento deciso sul capitale». Il banchiere svizzero ritiene che in Europa il riconoscimento dei problemi delle banche e dei crediti deteriorati stia avvenendo troppo lentamente.

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L'è dura...

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72054 di 79545 - 26/3/2017 14:55
SoldatinoKingDartagnan N° messaggi: 860 - Iscritto da: 24/2/2017
Quotando: ruvido - Post #72048 - 24/Mar/2017 09:12Soldatino allora la regola era quella di non indebitarsi ricordo con piacere invece i depositi postali che dopo 6 anni raddopiavano l'importo investito e dopo 12 triplicavano ...altri anni, invece io mi riferivo alla svalutazione competitiva che potevamo fare avendo la proprietà della ns moneta ricordo con piacere una svalutazione del 20% dove fuori dei ns confini i prodotti costavano meno del 20% appunto e venivano comprati esempio ricordi l'acciaio italiano? Al contempo a noi italiani i prodotti esteri costavano il 20% in più quindi si aveva tutto l'interesse a comprare italiano e questo dava molto lavoro, non c'era la fila per comprare la macchina tedesca... di delocalizzazione di industrie in Polonia Romania Turchia non se ne sentiva parlare, poi con l'euro abbiamo perso la sovranità monetaria tutto questo non è più possibile e da allora si svaluta economicamente la persona ed il lavoro, questo al netto di corruttele varie che c'erano allora come ora.

Quindi concordi che, oggi, in un'economia integrata a livello europeo, la svalutazione sarebbe impossibile? Esempio settore auto: l'assemblaggio di auto in Italia, Germania o Polonia avviene con componentistica straniera. I sistemi di iniezione common rail della Bosch, montati sui diesel VW, Fca o MB vengono costruiti a Bari. Lo stesso per la componentistica MMarelli o Teksid venduta all'estero o altra elettronica prodotta in Germania e montata su vetture italiane. La ricetta salviniana, fuori dal tempo, prevederebbe svalutazione competitiva ed inevitabili dazi per commerciare con un'area comune più ampia. Stessa ricetta la propone la Lepen. In pratica svalutazione, contro-svalutazione, dazi sull'import che verrebbero controbilanciati sul nostro export, in una spirale controproducente per me, Te, tutti, in quanto consumatori, lavoratori e risparmiatori. Ne varrebbe la pena? La mia risposta è decisamente NO. Curiamo prima i nostri problemi endemici, poi potremmo avere la credibilità per imporre tutte le richieste coincidenti con il nostro interesse nazionale. Chiedere a chi ha troppo di contribuire al bene di tutti porterebbe, sul lungo termine ad arricchire tutti. Questa è la lezione del capitalismo renano e scandinavo, dove hanno uno stato che funziona e partiti socialdemocratici e socialcristiani vicini agli interessi dei concittadini a differenza delle accozzaglie elettorali nostrane, fatte da minigruppi con interessi personali e che fanno valere il proprio potere, minimo ma decisivo, di interdizione.
72055 di 79545 - 26/3/2017 16:12
cascella1 N° messaggi: 3384 - Iscritto da: 17/3/2011
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #72054 - 26/Mar/2017 12:55
Quotando: ruvido - Post #72048 - 24/Mar/2017 09:12Soldatino allora la regola era quella di non indebitarsi ricordo con piacere invece i depositi postali che dopo 6 anni raddopiavano l'importo investito e dopo 12 triplicavano ...altri anni, invece io mi riferivo alla svalutazione competitiva che potevamo fare avendo la proprietà della ns moneta ricordo con piacere una svalutazione del 20% dove fuori dei ns confini i prodotti costavano meno del 20% appunto e venivano comprati esempio ricordi l'acciaio italiano? Al contempo a noi italiani i prodotti esteri costavano il 20% in più quindi si aveva tutto l'interesse a comprare italiano e questo dava molto lavoro, non c'era la fila per comprare la macchina tedesca... di delocalizzazione di industrie in Polonia Romania Turchia non se ne sentiva parlare, poi con l'euro abbiamo perso la sovranità monetaria tutto questo non è più possibile e da allora si svaluta economicamente la persona ed il lavoro, questo al netto di corruttele varie che c'erano allora come ora.

Quindi concordi che, oggi, in un'economia integrata a livello europeo, la svalutazione sarebbe impossibile? Esempio settore auto: l'assemblaggio di auto in Italia, Germania o Polonia avviene con componentistica straniera. I sistemi di iniezione common rail della Bosch, montati sui diesel VW, Fca o MB vengono costruiti a Bari. Lo stesso per la componentistica MMarelli o Teksid venduta all'estero o altra elettronica prodotta in Germania e montata su vetture italiane. La ricetta salviniana, fuori dal tempo, prevederebbe svalutazione competitiva ed inevitabili dazi per commerciare con un'area comune più ampia. Stessa ricetta la propone la Lepen. In pratica svalutazione, contro-svalutazione, dazi sull'import che verrebbero controbilanciati sul nostro export, in una spirale controproducente per me, Te, tutti, in quanto consumatori, lavoratori e risparmiatori. Ne varrebbe la pena? La mia risposta è decisamente NO. Curiamo prima i nostri problemi endemici, poi potremmo avere la credibilità per imporre tutte le richieste coincidenti con il nostro interesse nazionale. Chiedere a chi ha troppo di contribuire al bene di tutti porterebbe, sul lungo termine ad arricchire tutti. Questa è la lezione del capitalismo renano e scandinavo, dove hanno uno stato che funziona e partiti socialdemocratici e socialcristiani vicini agli interessi dei concittadini a differenza delle accozzaglie elettorali nostrane, fatte da minigruppi con interessi personali e che fanno valere il proprio potere, minimo ma decisivo, di interdizione.


esatto
72056 di 79545 - 27/3/2017 10:31
sandocan1 N° messaggi: 5866 - Iscritto da: 19/11/2016
Già finito l'effetto " buona riuscita adc"
72057 di 79545 - 27/3/2017 12:21
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
Quotando: sandocan1 - Post #72056 - 27/Mar/2017 08:31Già finito l'effetto " buona riuscita adc"

E quanto cavolo deve durare...
72058 di 79545 - 27/3/2017 12:22
sandocan1 N° messaggi: 5866 - Iscritto da: 19/11/2016
Fino ai 25€ almeno....
72059 di 79545 - 27/3/2017 12:36
sandocan1 N° messaggi: 5866 - Iscritto da: 19/11/2016
Isp e ucg vanno a rotazione, ultimamente ha più forza la prima....
72060 di 79545 - 27/3/2017 12:47
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008

Quotando: sandocan1 - Post #72059 - 27/Mar/2017 10:36Isp e ucg vanno a rotazione, ultimamente ha più forza la prima....

Tu intanto approfittane a colpire nel momento giusto. Io sono uscito a 14,80 e rientrato a a 14,30 pur avendo un pm abbondantemente superiore a 18.

E lascia perdere i confronti con ISP...

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