Game Over - Crisi Nuova...Rischio Default (UCG)

- 09/8/2011 09:43
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009

Gli analisti non sanno più che pesci prendere...Continuano a bruciare i nostri soldi...

Basta.



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71 Commenti
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21 di 71 - Modificato il 30/8/2011 14:01
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
alle ore 13,35 siamo già a 70 milioni di euro di interessi giornalieri che suddivisi tra i 61 milioni di abitanti compresi neonati ed immigrati vuol dire che già a quest' ora ogniuno di noi sta pagando o pagherà + di 1 euro solo di interessi .

VUOL DIRE CHE A FINE ANNO OGNIUNO DI NOI PAGHERà OLTRE 500 EURO DI INTERESSI ad personam se non ha altre persone a carico , senza intaccare minimamente la mole del mostro debitorio .

Per me questo è già GAME OVER
22 di 71 - 30/8/2011 13:55
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Vuol dire che un padre di famiglia che ha moglie e 3 figli a carico paga per lui + la sua famiglia e l' immigrato appena sbarcato a Lampedusa circa 10 euro al giorno di interessi su un debito che non ha mai sottoscritto .

sempre ammesso che i tassi di interesse passivi non aumentino in futuro perchè basterebbe un solo punto in più del TUS per raddoppiare la spesa sul debito .

praticamente abbiam tutti un cappio al collo tranne chi non ha niente da perdere , vive sotto i ponti e non ha familiari a carico .

ma certamente troveranno il modo di far pagare qualcosa anche ai barboni in futuro , una tassa di occupazione delle panchine x es .
23 di 71 - 30/8/2011 13:55
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Vedi Cali, è l'unico modo per farla capire agli italiani ...lascia che succeda!

Il motivo lo sanno tutti di questo MONTE DEBITI, ma tutti vogliono lo stesso aver ragione ...ripeto : andiamo a vederla questa crisi ( di nervi ) ...


Gli italiani , in banca , pensano di avere 4.000 miliardi ...dov'è il problema ?
24 di 71 - 30/8/2011 23:18
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Quotando: Caligolaecco il sito che aggiorna tutti i numeri :
http://www.italiaora.org/



oggi la spesa per i soli interessi sul debito ammonta a 120 milioni di euro che moltiplicata x 365 giorni di un anno fa circa 44 miliardi pari all' attuale manovra lacrime e sangue appena varata dal governo .

questo vuol dire che tra un anno sarà necessaria un altra supermanovra che soffocherà del tutto l' economia nazionale e ridurrà tanta gente in miseria .
25 di 71 - 31/8/2011 21:21
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: Caligola
Quotando: Caligolaecco il sito che aggiorna tutti i numeri : http://www.italiaora.org/



oggi la spesa per i soli interessi sul debito ammonta a 120 milioni di euro che moltiplicata x 365 giorni di un anno fa circa 44 miliardi pari all' attuale manovra lacrime e sangue appena varata dal governo .

questo vuol dire che tra un anno sarà necessaria un altra supermanovra che soffocherà del tutto l' economia nazionale e ridurrà tanta gente in miseria .



Ancora? Ti arrovelli per queste cose ? Ma non vedi che alla gente non frega un cazzo ? Ci sono ancora le code in autostrada per il contro-esodo ...

lascia stare : questa è gente strana , Cali ... abituata alle lacrime di San Gennaro e a San Siro ...

dalle nostre parti si dice ....i SAN CULES !
26 di 71 - 01/9/2011 10:31
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
IL SANTO PROTETTORE DEI GEMELLI? SANSOMEA!
E DEI MENEFREGHISTI? SANCULES!
27 di 71 - 01/9/2011 11:13
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
il controesodo è finito e adesso a Milano dovranno fare i conti col biglietto del metrò che è aumentato del 50 % di botto da 1 euro a 1,50 .

vedrai che a qualcuno gliene frega
28 di 71 - 01/9/2011 16:05
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Riducono le perdite le borse europee dopo la pubblicazione dei dati macro Usa. In particolare, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono rivelate piu' basse del previsto (409 mila contro un consensus di 410 mila).

A Milano il Ftse Mib perde lo 0,47% a 15489 punti mentre in Europa il Dax cede l'1%, il Cac 40 lo 0,28% e il Ftse 100 lo 0,23%.

"Ultimamente le incertezze sulla manovra italiana non sono state prese in considerazione dai mercati. Si guarda di piu' allo spread tra Btp/Bund e alla situazione greca", commenta Giovanni Cuniberti dello studio G2C, sottolineando che "le borse restano concentrate, in questa fase, sui problemi dei debiti sovrani europei". Le incertezze sulla manovra proseguono "ma a livello di azionario queste ripercussioni non ci sono state".

Ftse Mib: Telecom accelera

Sul paniere principale riducono le perdite, ma restano sempre in forte calo, Fiat (-3,83%) in attesa delle immatricolazioni di auto in Italia nel mese di agosto e Fiat Industrial (-2,88%). Accelerano al rialzo, tra le altre blue chip, Telecom I. (+1,36%) e Terna (+1,74%). Tra bancari in rialzo Intesa Sanpaolo (+0,62%) mentre perde terreno Unicredit (-0,64%).

Arena tra i migliori

Nel resto del listino proseguono gli acquisti su Prelios (+8,2%) e su Arena (+3,84%). In rosso Isagro (-3,96%). fus



29 di 71 - 01/9/2011 16:06
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Quotando: Caligolail controesodo è finito e adesso a Milano dovranno fare i conti col biglietto del metrò che è aumentato del 50 % di botto da 1 euro a 1,50 .

vedrai che a qualcuno gliene frega



Ecchemefrega io sono di brescia...e l'abbonamento in curva costa 70 euro...
30 di 71 - 06/9/2011 09:35
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Prova il rimbalzo??? Ma che cavolate...siamo sempre in bilico sul baratro... non vedete che si fa +2, + 1 e poi di colpo -7%!!! Che tristezza...
31 di 71 - 07/9/2011 08:31
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Quella di ieri e' stata l'ennesima giornata nera per i titoli del settore finanziario a Piazza Affari.

A farne le spese, scrive MF, e' stato principalmente il titolo Unicredit che, dopo essere stato sospeso piu' volte al ribasso nel corso della seduta, ha terminato la giornata con una flessione del 4,45% a 0.79 euro. Non e' andata meglio a Intesa Sanpaolo (-3,11% a 0.99 euro), Mps (-4,33% a 0.37 euro) e Banco Popolare (-2,66% a 1,06 euro), ma sulla banca di Piazza Cordusio, l'unica tra i grandi istituti a non aver effettuato aumenti di capitale negli ultimi sei mesi, sembrano aleggiare maggiori preoccupazioni. Nonostante Unicredit abbia chiuso il primo semestre con un utile di 1,3 miliardi, in crescita del 98% sullo stesso periodo del 2010, e abbia portato il Core tier 1 ratio dall'8,52% al 9,12%, grazie alla generazione interna di capitale, sul mercato c'e' chi pensa che entro la fine dell'anno Piazza Cordusio possa decidere di rafforzare ulteriormente il patrimonio con una nuova iniezione di mezzi freschi, dopo le operazioni da 6,6 e 4 miliardi, realizzate rispettivamente nel 2009 e nel 2010. La pensano cosi', ad esempio, gli analisti di Royal Bank of Scotland e quelli di Equita. Questi ultimi, in particolare, arrivano a stimare in circa 5 miliardi il deficit patrimoniale che Unicredit sarebbe chiamata a colmare nei prossimi mesi se la situazione sui mercati non dovesse volgere al bello. red/lab



32 di 71 - 07/9/2011 08:57
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
mi sembra un cane che si morde la coda e gira su se stesso perchè non riesce ad acchiapparla .

se i mercati andranno ancora male Unicredit sarà costretta a fare il 3 ° adc in 3 anni e mi vien da ridere quando dicono che è l' unica banca a non averne fatti ultimamente . ma cosa vuol dire ultimamente ?
poi se Unicredit farà l'adc anche le altre prima o poi ne faranno un altro e il cane continua a girare su se stesso e i soldi in circolazione continueranno a diminuire e poi ?
arrivano i russi o i cinesi che son gli unici al mondo ad aver ancora soldi freschi e si pappano tutto con 4 denari a meno che lo stato non intervenga per nazionalizzare almeno le 2 più importanti ma le altre ....

e le aziende come faranno a lavorare se non avranno più i fidi dalle banche a corto di liquidità ? bho
33 di 71 - 07/9/2011 09:18
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Ci vogliono un + 15% al giorno per recuperare...
34 di 71 - 07/9/2011 12:29
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
La "merce", le prestazioni e le tariffe
Una "hot line" tra Berlusconi e Gianpi
Trenta conversazioni fanno tremare il presidente del Consiglio. Tarantini e Berlusconi parlano di sesso e soldi. "Com'è andata allora ieri sera?", chiede l'imprenditore. Poi la scelta delle prossime "amiche" da mandare a Palazzo Grazioli. Il premier chiede quali sono le "specialità" e le "qualità" delle donne. Una vera e propria hot line con "merce", prestazioni sessuali, misure, aspetto fisico, colore dei capelli e tariffe. Entrano nell'inchiesta numerose mogli di notai e professionisti baresi. Nelle trascrizioni (depositate dopo il 15 settembre), anche riferimenti a regali alle ragazze in cambio di prestazioni sessuali.

ECCO PERCHE' L'ITALIA FA CAGARE...PERCHE' CI PREOCCUPIAMO DEI CAVOLI DEL BERLUSCA!
35 di 71 - 07/9/2011 13:29
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
L' Italia fa cagare , gli USA e l' Europa fanno ridere ma russi e cinesi non scherzano per niente e sistemeranno tutti a modo loro che vi piaccia o no .

dasvidania


vladimir_putin.jpg
36 di 71 - 30/9/2011 09:16
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Pare che il governo Olandese stia ritirando le sue truppe dall'Europa, soprattutto dai paesi insolventi come l'Italia...ovvero le sue filiali ING LEASE verranno al + presto chiuse...Bellllllloooooo...intanto Unicredit ( ricordo che la Libia ne detiene quel cicinin di azioni....)...beh diciamo che a me € 1,50 va bene...è solo un 100x100 brumotti...
37 di 71 - 30/9/2011 11:56
delbenrenzo N° messaggi: 16572 - Iscritto da: 24/3/2007
Sono tempi strani questi. Gli utili aziendali non sono mai stati così elevati e non si sono mai visti rendimenti tanto bassi sui governativi. In passato, chiunque avesse predetto che queste due situazioni si sarebbero verificate contemporaneamente sarebbe finito con la camicia di forza.

Il primo evento, infatti, indica un contesto economico sano, mentre il secondo rimanda a uno scenario di deflazione e/o recessione. Gli elementi negativi di questa bizzarra situazione hanno indotto gli investitori a vendere titoli azionari, che ora sembrano quindi decisamente convenienti. La reazione dei mercati è stata eccessiva? Le azioni rappresentano realmente un affare?

Al momento, i mercati azionari scontano una probabilità del 50% circa di una recessione nel mondo occidentale e di una crescita degli utili pari a zero per il 2012. Con i Bund tedeschi e i Treasury statunitensi che rendono meno del 2%, gli investitori obbligazionari sembrano ancora più certi dell'imminenza di una recessione.

Sul fronte opposto, osserva Ad van Tiggelen, senior strategist di ING Investment Management, gli analisti azionari reagiscono ancora con frustrante lentezza al messaggio inviato dai mercati: riducono le previsioni, ma per il 2012 si aspettano tuttora un aumento degli utili aziendali superiore al 10% a livello globale. In altre parole, prevedono una crescita economica positiva e persistente.

Se hanno ragione, bisogna correre subito a comprare azioni. "Noi, però, crediamo che abbiano torto. L'eterno positivismo degli analisti azionari potrebbe anche dimostrarsi giustificato, purché su entrambe le sponde dell'Atlantico le chiacchiere dei politici finissero all'istante", afferma lo strategist. Attualmente appare assai improbabile che gli investitori possano avere la chiarezza che tanto desiderano sulle future politiche fiscali, quantomeno nell'area euro.

La parola d'ordine sembra essere "disorientamento" e, paradossalmente, i rendimenti obbligazionari bassissimi dei paesi core contribuiscono a neutralizzare il necessario senso di urgenza. Nel contempo, questa "politica del disorientamento" paralizza gradualmente il sistema bancario, frenando quindi la crescita economica nel suo complesso.

Vediamo aumentare il rischio che nel 2012 l'economia occidentale si trovi ad affrontare una crescita insignificante, o addirittura negativa, e che gli utili aziendali rispecchino questo andamento. "In un simile scenario, i mercati azionari non sono così convenienti come sembrerebbe. Le attuali valutazioni azionarie, per esempio, superano ancora di oltre il 20% il picco negativo del precedente mercato ribassista, anche se bisogna dire che i bilanci delle imprese attualmente sono più solidi rispetto agli inizi della recessione del 2008/2009", precisa Ad van Tiggelen.

In parole povere, i mercati azionari potrebbero ancora perdere il 20% se ci sarà una recessione e potrebbero invece guadagnare il 20% se riusciremo a evitarla", aggiunge l'esperto di ING Investment Management. In questo scenario, il rapporto rischio-rendimento varia sensibilmente per i diversi settori del mercato azionario. Le società finanziarie, tuttora il settore più rappresentato, sono decisamente più esposte alle decisioni politiche.

"I titoli finanziari appaiano molto a buon mercato secondo i tradizionali parametri di valutazione fondamentale, ma i loro prezzi continueranno a subire profonde oscillazioni dovute più alle decisioni politiche sovrane che non alle strategie di gestione. La recente ondata di vendite ha fatto crollare i titoli ciclici, che tuttavia non scontano ancora completamente la possibilità di una recessione.

"In questo segmento preferiamo i produttori di materie prime, in quanto più esposti alla crescita dei mercati emergenti che alla crescita in Occidente. Nell'arena dei titoli difensivi, tuttora i nostri preferiti, riteniamo meglio posizionati i produttori di alimentari e bevande e le società farmaceutiche con un'esposizione internazionale, rispetto alle utility e alle società di telecomunicazioni orientate al mercato interno", consiglia Ad van Tiggelen.

Nel complesso, "manteniamo ancora una visione alquanto cauta sui mercati azionari, sebbene riconosciamo che le valutazioni stanno diventando interessanti. Finché gli Stati Uniti e i paesi dell'euro continueranno a rimandare l'adozione di una manovra fiscale decisiva, il sistema bancario e l'economia rimarranno paralizzati. I mercati azionari stanno inviando un chiaro segnale, e noi ci auguriamo che i decisori politici agiscano di conseguenza", conclude lo strategist di ING Investment Management.

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38 di 71 - 04/10/2011 09:55
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Continua la telenovela del piano di salvataggio alla Grecia , un giorno dicono che non ci sarà default e il giorno dopo rinvano ogni decisione .
Come 2 bagnini che vedendo un bagnante in difficoltà tra le onde se ne stanno a discutere a chi tocca andarlo a prendere e il tempo passa e quello continua a bere e inizia ad affondare .
39 di 71 - 12/10/2011 10:07
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Oggi chiude a + 5%
40 di 71 - 17/10/2011 18:18
Bigno N° messaggi: 7443 - Iscritto da: 08/10/2009
Non facciamo a tempo ad uscire dall'acqua a respirare che ci ricacciano sotto a bere...
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