Wall Street continua a trattare in leggero calo, mentre prosegue la stagione delle trimestrali. Sul sentiment pesa il Russiagate in attesa della riunione del Fomc della prossima settimana.

"La situazione politica negli Usa continua a deteriorarsi" e non si sa come andrá a finire, puntualizza Stuart Ive di OM Financial.

Il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,29%, l'S&P 500 lo 0,22% e il Nasdaq Composite lo 0,16%. Male i prezzi del petrolio che hanno accelerato al ribasso e lasciano sul terreno l'1,5% circa. Sul fronte societario Visa sale dell'1,76% mentre Microsoft scende dello 0,58%, Colgate Palmolive dell'1% e General Electric del 3,46% dopo la pubblicazione dei conti.

Per quanto riguarda la prossima settimana, la Federal Reserve "dovrebbe mantenere la politica corrente invariata, ma segnalare l'intenzione di annunciare presto l'inizio del programma di riduzione dei reinvestimenti. La valutazione dello scenario economico dovrebbe restare positiva, con l'indicazione che il recente rallentamento dell'inflazione è probabilmente un fenomeno transitorio. In un contesto di economia al pieno impiego e di condizioni finanziarie sempre espansive, il messaggio del Fomc dovrebbe essere di proseguimento della normalizzazione della politica monetaria, con il costante stretto monitoraggio dell'inflazione", affermano gli economisti di Intesa Sanpaolo.

Per gli esperti il comunicato di luglio dovrebbe segnalare che "probabilmente il Fomc annuncerá entro pochi mesi l'inizio del programma di riduzione del bilancio e che, se come probabile, l'inflazione si stabilizzerá, i rialzi dei tassi potranno proseguire su un sentiero graduale dopo una breve pausa necessaria per valutare l'impatto delle novitá sui titoli. I principali rischi per questo scenario sono il mancato rialzo del limite del debito entro metá settembre e un eventuale ulteriore rallentamento dell'inflazione".

James Athey, senior investment manager di Aberdeen Asset Management sottolinea come diversi investitori si aspettino che le prossime ottave siano tranquille. "Sembra che a fine luglio e ad agosto ci sará un periodo discreto per i mercati", puntualizza l'esperto.

L'inflazione negli Usa ha rallentato recentemente e quindi la maggior parte degli operatori spera che la Federal Reserve sia più cauta nel percorso di inasprimento della politica monetaria.

Sul valutario il cambio euro/usd tratta a 1,1662 con minimo a 1,1618 e massimo a 1,1677, mentre sull'obbligazionario il rendimento del Treasury biennale è poco mosso all'1,348% e quello del decennale il lieve calo al 2,241%.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

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July 21, 2017 10:56 ET (14:56 GMT)

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