I principali indici europei chiudono l'ultima seduta della
settimana in territorio positivo: il Ftse Mib segna un +0,46% a
22.257 punti, il Cac-40 un +0,54%, il Ftse 100 un +0,65%, il Dax un
+1,04% e l'Ibex un +1,26%.
Dalle minute della Federal Reserve pubblicate ieri e' emerso un
atteggiamento molto accomodante; a detta di diversi esperti, la Fed
potrebbe non alzare i tassi fino al 2016. Un ritardo nel primo
aumento dei tassi, di conseguenza, potrebbe far apprezzare il
cambio euro/dollaro, fattore che non favorisce l'andamento delle
Borse Ue in quanto penalizza le esportazioni.
A detta di alcuni esperti, alla luce di quest'ultima
considerazione e del fatto che l'inflazione dell'Eurozona resta
contenuta, la Banca centrale europea potrebbe decidere di aumentare
l'ammontare degli acquisti previsti dal QE o estendere la durata
oltre settembre 2016.
A confermare queste ipotesi sono arrivate le dichiarazioni del
presidente della Bce, Mario Draghi. "Alla luce dei rinnovati rischi
emersi in scia ai recenti sviluppi nei mercati finanziari e delle
commodity stiamo monitorando attentamente tutte le informazioni
rilevanti in arrivo e siamo pronti ad utilizzare tutti gli
strumenti a nostra disposizione per agire, in particolare
modificando dimensione, composizione e durata del programma di QE",
ha dichiarato il numero uno della Bce.
Sul fronte macroeconomico non ci sono stati dati di particolare
rilevanza che hanno influenzato l'andamento delle piazze europee.
In Italia, secondo i dati Istat, la produzione industriale ad
agosto e' calata dello 0,5% rispetto a luglio, ma registra un
rialzo dell'1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In
America, le scorte delle imprese negli Usa in agosto sono aumentate
dello 0,1% rispetto al mese precedente, in linea con il consenso
degli economisti contattati da The Wall Street Journal, e del 4,1%
su base annuale.
A piazza Affari in luce Fca (+2,6% a 13,81 euro). A tenere banco
sono sempre da un lato il contratto preliminare raggiunto con il
sindacato Uaw negli Usa, dall'altro l'Ipo di Ferrari.
Molto bene Tod'S (+2,59%) che - a detta di un analista - ha
proseguito nel suo recupero rispetto al settore dopo una recente
sottoperformance relativa.
Acquisti su Telecom I. (+1,57%). Secondo la stampa, l'azienda
guidata da Marco Patuano avrebbe avviato concretamente il processo
di cessione di una quota della controllata Inwit e sarebbe
orientata ad affidare l'advisory a Deutsche Bank. Kepler Cheuvreux
e Equita Sim ritengono che Cellnex sia in pole position per
Inwit.
Contrastate le banche: Ubi B. +1,06%, Unicredit +0,77%, Intesa
Sanpaolo +0,06%, B.Popolare -0,14%, B.P.E.Romagna -0,19%,
B.P.Milano -0,99%, B.Mps -1,04% e Mediobanca -1,1%.
In negativo Mediolanum (-1,86% a 7,12 euro). Deutsche Bank ha
abbassato sul titolo il prezzo obiettivo a 8,7 da 9 euro,
confermando la raccomandazione buy. La stessa casa d'affari ha
ridotto su Azimut H. (-0,91% a 20,7 euro) il target price a 28,2
euro da 30 euro (buy) e su B.Generali (-2,54% a 26,5 euro) il
prezzo obiettivo a 35,4 da 37 euro, confermando comunque la
raccomandazione buy.
In rosso Mediaset (-4,1%) che ha pagato alcune prese di profitto
dopo il dato sugli abbonamenti Premium al 30 settembre, che sono
cresciuti a 1.815.000. In particolare, al 30 giugno gli abbonati
Mediaset Premium risultavano 1.703.000. Al 30 settembre si registra
dunque un incremento netto di 112.000 unita', a cui si aggiungono i
clienti Premium abituati alla visione con carta prepagata. Il
target per l'intero secondo semestre e' stato fissato in 200.000
nuovi abbonati.
Sul resto del listino si segnala Anima H. (+3,15%) che ha
beneficiato del dato sulla raccolta netta di settembre risultata
positiva per oltre 760 mln euro.
In rosso Rcs (-1,83%). Dopo le dimissioni dell'a.d., Pietro
Scott Jovane. Mediobanca Securities ha confermato sul titolo la
raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 1,44 euro,
spiegando comunque che il titolo potrebbe essere molto
volatile.
Molto male Gala (-8,06%). Pesa la notizia che il Tribunale
civile di Roma ha rigettato il reclamo per provvedimenti urgenti
proposto dall'azienda. Il provvedimento, in particolare, era stato
presentato per
far valere la tutela cautelare rispetto all'eccessiva onerosita'
delle
convenzioni Consip EE12, causata dall'andamento straordinario
del prezzo
del petrolio, cui e' strettamente connesso il meccanismo di
aggiornamento
mensile del prezzo di vendita dell'energia elettrica da parte di
Gala.
Class E. si e' posizionata tra i migliori titoli di tutta piazza
Affari con un rialzo del 5,56% a 0,893 euro. La casa editrice
milanese, insieme a Dow Jones & Co., controlla
quest'agenzia.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
October 09, 2015 11:53 ET (15:53 GMT)
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