RISULTATI AL 30 GIUGNO 2022 - Risultati positivi per Leonardo nel primo semestre 2022. Il giro d’affari è salito del 3,6% a 6.576 milioni, ed in tale ambito i ricavi del comparto Elicotteri sono saliti dell’11,6% a 2.110 milioni soprattutto grazie al programma NH90 per il Qatar; quelli del settore Elettronica per la Difesa e Sicurezza sono rimasti pressochè invariati a 3.229 milioni (di cui 2.109 per l’Elettronica Europa e -1.133 milioni per Leonardo DRS che nel primo semestre 2021 aveva beneficiato dello slittamento di alcune attività del 2020). Nell’Aeronautica i ricavi sono scesi del 2,5% a 1.475 milioni nonostante maggiori volumi di produzione per i Velivoli (in particolare sulle linee di business degli Airlifters per il nuovo ordine C-27J in ambito europeo oltre all’incremento di attività di logistica sul Typhoon); in flessione invece le Aerostrutture, anche se si prevede un incremento della produzione nel secondo semestre. Gli altri proventi sono poi balzati del 36% a 291 milioni. I costi per acquisti di materie prime si sono attestati a 2.085 milioni (+1,7%, mentre più consistente è stato l’incremento del costo per il personale (+7,4% a 2.003 milioni, in presenza di un numero di dipendenti passato da 49.980 a 50.441 unità). Anche gli altri costi operativi sono saliti del 10,4% a 660 milioni, mentre i costi per servizi si sono ridotti del 3,4% a 1.608 milioni e gli altri proventi del 19,4% a 125 milioni. L’ebitda è così salito del 18,7% a 636 milioni, mentre l’ebita è aumentato del 4,5% a 418 milioni (+11,8% rispetto al dato restated al 30/6/2021); in particolare quello del comparto Elicotteri è salito del 2% a 151 milioni, quello dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza del 5,7% a 314 milioni e quello dell’Aeronautica è balzato del 34% a 63 milioni. Dopo ammortamenti in aumento da 222 a 251 milioni e svalutazioni per 52 milioni, l’ebit è salito del 4,7% a 333 milioni; per gli Elicotteri è sceso del 10,2% a 123 milioni, per l’Elettronica per la Difesa e Sicurezza è aumentato del 5,8% a 292 milioni e per l’Aeronautica è balzato da 29 a 8 milioni. Significativa riduzione per gli oneri finanziari netti, passati da 59 a 18 milioni; al 30/6/2022 l’indebitamento finanziario netto ammontava però a 4.784 milioni, contro i 3.130 milioni di fine 2021; ciò per l’andamento negativo del FOCF che è ammontato a 962 milioni, comunque in riduzione rispetto all’analogo dato del primo semestre 2021, ma anche in relazione all’esborso di 617 milioni, inclusi i costi di transazione correlati, sostenuto per l’acquisto della quota del 25,1% nella società tedesca Hensoldt AG. L’utile ante imposte è così salito del 21,6% a 315 milioni e, dopo imposte passate da 82 a 48 milioni (tax rate sceso dal 31,7% al 15,2%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile invariata a 1 milione, l’utile netto è infine balzato del 51,1% a 266 milioni. Al 30/6/2022 i nuovi ordini ammontavano a 7.310 milioni, in aumento del 9,4% rispetto al primo semestre 2021, con una crescita dell’8,7%, a 2.009 milioni, per gli Elicotteri (ordinativi in ambito Commerciale e di CS and T che hanno compensato la flessione degli ordini in ambito Governativo più sbilanciata verso il secondo semestre), del 5% a 3.799 milioni per l’Elettronica per la Difesa e Sicurezza (maggiori ordini nella componente Sistemi di Difesa della Divisione Elettronica) e un balzo del 21,4% a 1.627 milioni per l’Aeronautica (maggiori ordini per i Velivoli grazie alla finalizzazione dell’ordine export per 20 velivoli Typhoon per la Spagna, la prima fase di sviluppo del sistema aereo a pilotaggio remoto Euromale e per un velivolo C-27J al Ministero della Difesa sloveno, oltre a ulteriori ordini sui programmi JSF e di supporto logistico per i velivoli Typhoon, e un incremento anche per le Aerostrutture grazie ai maggiori ordini del cliente Airbus in particolare su A220). Il portafoglio ordini del gruppo al 30/6/2022 ammontava a 36.358 milioni (35.534 milioni a fine 2021), di cui 12.436 riferiti agli Elicotteri, 14.701 all’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e 10.033 all’Aeronautica; la copertura assicurata dal portafoglio ordini risulta pari a oltre 2,5 anni di produzione equivalente.Risultati 2021 - Leonardo chiude l’esercizio 2021 con un consolidamento del percorso di crescita annunciato lo scorso anno e registra aumenti di ricavi, ma soprattutto di margini e utile netto. Nell’esercizio il giro d’affari è salito del 5,4%, passando da 13.410 a 14.135 milioni, con un incremento in tutti i settori ad eccezione delle Aerostrutture che continuano a risentire della flessione dei tassi produttivi sul B787 e ATR. In particolare, i ricavi del comparto Elicotteri sono saliti del 4,7% a 4.157 milioni per le attività su programmi militari/governativi quali NH90 per il Qatar e TH-73A per la US Navy e maggiori ricavi sulle linee AW119/AW149. I ricavi del settore Elettronica per la Difesa e Sicurezza sono saliti del 6,4% a 6.944 milioni (+9% a 4.519 milioni per la componente europea, stabile a 2.434 milioni per Leonardo DRS, nonostante un effetto cambi negativo). Nell’Aeronautica i ricavi sono saliti del 6,7% a 3.622 milioni (+24,1% a 3.268 milioni per i Velivoli, grazie ai maggiori volumi sulla linea dei trainers M-346 e al programma Kuwait, sono inoltre state consegnate a Lockheed Martin di 43 ali e 12 final assay per il programma F-35; e -35,7% a 442 milioni per le Aerostrutture). Gli altri proventi sono invece scesi del 12,5% a 573 milioni, in relazione fra l’altro a minori proventi su cambi su partite operative (passati da 206 a 138 milioni). I costi per consumi di materie prime si sono attestati a 5.176 milioni (+2,6%), mentre più accentuata è stata la crescita del costo del personale (+11% a 3.839 milioni, in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 49.882 a 50.413 unità). I costi per servizi sono aumentati in misura proporzionale ai ricavi (+5,2% a 4.031 milioni), mentre gli altri costi operativi si sono ridotti del 21% a 626 milioni. Nel complesso l’ebitda si è attestato a 1.312 milioni (+1,8%), mentre l’ebita è aumentato del 19,7% a 1.123 milioni; in particolare, quello del comparto Elicotteri è salito del 6% a 406 milioni, quello dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza del 30,9% a 703 milioni e quello dell’Aeronautica del 2,5% a 205 milioni, su quest’ultimo incide negativamente la componente Aerostrutture. Gli oneri di ristrutturazione sono passati da 61 a 89 milioni per gli accordi di prepensionamento anticipato della divisione Aerostrutture su base volontaria (70 milioni). Dopo ammortamenti in diminuzione da 513 a 485 milioni (ma soprattutto svalutazioni passate da 282 a soli 40 milioni in quanto il dato 2020 includeva one-off per 248 milioni riferiti alla valutazione di asset materiali e immateriali in ambito Aeronautico civile quale riflesso delle prospettive sui minori rate produttivi imposti da taluni), l’ebit è balzato del 59,3% a 787 milioni. Significativa riduzione per gli oneri finanziari netti, passati da 262 a 177 milioni, che nel periodo precedente scontavano un forte impatto della copertura per rischio cambi, a fronte di un indebitamento finanziario netto pari a 3.130 milioni, contro i 3.324 milioni di fine 2020, in miglioramento per l’andamento del FOCF pari a 209 milioni. La valutazione ad equity delle joint-venture strategiche è stata positiva per 143 milioni (21 milioni nel 20200). Così l’utile ante imposte è balzato da 253 a 753 milioni; dopo imposte passate da 12 a 167 milioni (tax rate in aumento dal 4,7% al 22), il periodo si è chiuso con un utile netto balzato da 241 a 586 milioni. Il dividendo ammonta a 0,14 euro per azione, in pagamento dal 22 giugno 2022. Al 31/12/2021 i nuovi ordini ammontavano a 14.307 milioni, rispetto ai 13.754 milioni a fine 2020, con una riduzione (-2,8%) a 4.370 milioni per gli Elicotteri (che nel 2020 beneficiavano di acquisizioni in ambito governativo). Crescono invece del 2,8% a 7.579 milioni gli ordini per l’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, grazie agli ordinativi per equipaggiamenti di 2 sottomarini U212 che entreranno nella flotta della Marina Militare Italiana nel 2027, oltre alla fornitura di radar e sistemi di protezione aerea che equipaggeranno 38 velivoli Typhoon destinati al Ministero della Difesa tedesco; per Leonardo DRS gli ordini hanno riguardato fra l’altro i sistemi informatici di nuova generazione denominati Mounted Family of Computer Systems per i comandi di missione dell’esercito USA e l’ordine IM-SHORAD per un Mission Equipment Package da integrare sui veicoli pesanti e che consentirà di neutralizzare le minacce aeree a bassa quota tra cui quelle dei droni. Gli ordini dell’Aeronautica sono saliti del 15,4% a 2.945 milioni, di questi gli ordini di Velivoli sono saliti del 31,4% a 2.668 milioni, grazie a importanti ordini export per velivoli M-346, mentre gli ordini per le aerostrutture sono calati del 37,2% a 365 milioni a causa delle minori richieste dei principali clienti. Il portafoglio ordini complessivo al 31/12/2021 ammonta a 35.534 milioni (35.516 milioni a fine 2020); la copertura assicurata dal portafoglio ordini risulta pari a oltre 2,5 anni di produzione equivalente. |