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Banco BPM: Fusione con Crédit Agricole “non l’unica opzione”, secondo Castagna

Fiona Craig
19 Settembre 2025 11:15AM

Banco BPM (BIT:BAMI) continua a muoversi in un contesto ad alto rischio, nonostante il fallimento del tentativo di acquisizione da parte di UniCredit (BIT:UCG).

Kepler Cheuvreux ha recentemente iniziato a seguire le azioni della banca, guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna, il quale ha sottolineato che una possibile fusione con Crédit Agricole Italia (EU:ACA) rappresenta “la più chiara opportunità” per Banco BPM, precisando però che questa “non è l’unica”.

“Ci sono molte opportunità perché hanno una grande banca in Italia, Crédit Agricole Italia, e abbiamo molte sinergie con loro. Abbiamo già un impianto di prodotti con loro nel ramo assicurazioni danni e crediti al consumo. Questo è sicuramente qualcosa che potrebbe essere utile per l’economia italiana,” ha spiegato Castagna.

Il gruppo francese ha confermato il proprio interesse. “Ci sono diversi scenari che potrebbero svilupparsi nei prossimi mesi, trimestri e persino anni,” ha dichiarato il vice-AD Jérôme Grivet. Data la focalizzazione della banca francese sul credito alle imprese, una partnership potrebbe procedere anche se il governo imponesse condizioni di golden power, simili a quelle affrontate da UniCredit.

Castagna ha citato un’altra possibile collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena, di cui Banco BPM detiene circa il 9%.

“Siena è il secondo distributore più grande dei prodotti Anima, e siamo stati molto interessati a collaborare con loro,” ha affermato Castagna, riferendosi all’acquisto da parte di BPM del 5% di Rocca Salimbeni dal Tesoro (ora ridotto al 4,47% includendo la quota di Anima) prima dell’offerta pubblica di scambio di Andrea Orcel. “Il contratto durerà fino al 2030 e, dato che siamo azionisti significativi, vorremmo avere qualche idea. Se questo potrà portare a ulteriori opportunità di fusione, lo vedremo più avanti. Ma è una buona opportunità,” ha aggiunto.

L’AD ha sottolineato che tutte le opzioni restano aperte, incluso un rinnovato interesse da parte di UniCredit, sebbene rimanga scettico: “Orcel è così bravo nelle M&A che quando dice che non sta cercando fusioni e acquisizioni ora, potrebbe comunque avere qualcosa in mente. L’unica cosa certa è che quando ha lanciato l’offerta, la nostra banca valeva 10 miliardi di euro; ora vale 19 miliardi.”

Castagna ha concluso sul precedente tentativo di offerta di UniCredit: “Hanno ritirato la loro offerta per la nostra banca perché non potevano eguagliare il nostro valore. Hanno fatto un’offerta bassa e alla fine hanno ottenuto un’offerta bassa.”

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.