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Il petrolio sale tra la minaccia di nuove sanzioni UE e gli attacchi ucraini

Fiona Craig
22 Settembre 2025 10:24AM

I prezzi del petrolio in Asia sono aumentati lunedì, dopo una settimana di cali, mentre i trader valutavano l’impatto potenziale di nuove sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia e dei continui attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche.

Alle 21:50 ET (01:50 GMT), i futures sul Brent con consegna a novembre sono saliti dello 0,6% a 67,06 dollari al barile, mentre il WTI ha guadagnato lo 0,5% a 63,02 dollari al barile. La scorsa settimana, il Brent era sceso di quasi lo 0,5%, sotto pressione anche dalle richieste dell’ex presidente Donald Trump di abbassare i prezzi del petrolio.

L’Unione Europea stringe la morsa sul settore energetico russo

Venerdì, la Commissione Europea ha annunciato il suo 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia, rivolto alle aziende che violano le restrizioni vigenti sulle importazioni di energia russa. Il piano interessa commercianti, raffinerie e società petrolchimiche in paesi terzi, inclusa la Cina, e propone anche l’inserimento di 118 navi della cosiddetta “flotta ombra” russa.

Inoltre, l’UE sta valutando un’anticipazione del divieto di importazione di gas naturale liquefatto (LNG) russo, potenzialmente al 1° gennaio 2027, sotto pressione degli Stati Uniti. I funzionari statunitensi hanno espresso sostegno, mentre Trump ha esortato l’Europa a imporre tariffe severe ai principali acquirenti di petrolio russo, come Cina e India, accelerando la transizione dalle forniture energetiche russe.

Gli attacchi ucraini interrompono la raffinazione russa

L’Ucraina ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe. Sabato, i droni ucraini hanno colpito la raffineria Saratov di Rosneft e l’impianto di Novokuibyshevsk nella regione del Volga, provocando esplosioni e grandi incendi. Novokuibyshevsk, nell’Oblast di Samara, tratta oltre 8,8 milioni di tonnellate di petrolio all’anno, mentre Saratov ne gestisce più di 7 milioni.

I mercati considerano questi interventi un fattore di supporto per i prezzi del petrolio, poiché riducono la capacità operativa e aumentano i rischi per le esportazioni di greggio e prodotti raffinati. Gli analisti osservano che anche chiusure temporanee di terminal o pipeline possono stringere i margini di offerta globale, rafforzando il sostegno ai prezzi.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.