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Il dollaro si stabilizza in attesa dei discorsi della Fed e dei dati sull’inflazione

Fiona Craig
22 Settembre 2025 11:02AM

Il dollaro statunitense si è mantenuto stabile lunedì dopo la volatilità della scorsa settimana, con gli investitori concentrati su una serie di interventi dei funzionari della Federal Reserve che potrebbero fornire indicazioni sulla politica monetaria, in attesa dei dati chiave sull’inflazione.

Alle 04:20 ET (08:20 GMT), il Dollar Index, che misura il valore del dollaro rispetto a sei valute principali, è sceso leggermente a 97,155. La scorsa settimana l’indice aveva toccato i livelli più bassi degli ultimi tre anni dopo il taglio dei tassi della Fed, per poi recuperare durante scambi volatili.

Attenzione ai funzionari della Fed

Gli operatori seguono con attenzione i commenti di diversi membri della Fed per capire l’evoluzione dei tassi di interesse dopo l’avvio del ciclo di tagli. John Williams, Thomas Barkin e Stephen Miran parleranno lunedì, mentre Raphael Bostic, Michelle Bowman e il presidente della Fed Jerome Powell interverranno martedì.

Con altri due incontri della Fed previsti entro fine anno, questi interventi e i dati economici imminenti saranno determinanti per l’orientamento degli investitori. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), il principale indicatore di inflazione della Fed, sarà pubblicato venerdì e dovrebbe salire leggermente al 2,8% rispetto al 2,6% di luglio.

“Plenty of Fed speakers this week will clarify the FOMC’s policy views after Chair Powell’s cautious remarks last week,” hanno osservato gli analisti di ING. “With the Dot Plot signalling two more cuts this year, we don’t expect much support for the dollar, which is looking moderately expensive in the short-term.”

Valute europee

EUR/USD è salito dello 0,1% a 1,1762, in attesa del rapporto sulla fiducia dei consumatori dell’eurozona. “This week’s eurozone calendar revolves around tomorrow’s PMIs, which are expected to flatten up after some good August readings. Later this week, the German Ifo will complete the activity survey picture,” ha aggiunto ING. “EUR/USD’s short-term fair value is 1.190 as of this morning, and we see upside risks beyond the 1.180 level this week as the dollar may shed its post-Fed gains.”

GBP/USD è salito dello 0,2% a 1,3499, recuperando dal minimo delle ultime due settimane, messo sotto pressione dall’aumento del debito pubblico e dalla decisione sui tassi della Bank of England che evidenzia il delicato equilibrio tra crescita e inflazione.

Valute asiatiche

USD/CNY è sceso leggermente a 7,1138 dopo che la People’s Bank of China ha lasciato invariati i tassi LPR a 3,0% per un anno e 3,5% per cinque anni, mantenendo livelli storicamente bassi in un contesto economico interno difficile. La banca centrale probabilmente attenderà la Quarta Sessione Plenaria di ottobre per rivedere la politica monetaria.

USD/JPY è salito dello 0,1% a 148,09, oscillando in un range ristretto dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariati i tassi la scorsa settimana. AUD/USD è sceso dello 0,2% a 0,6579 dopo le dichiarazioni del governatore della Reserve Bank of Australia, Michele Bullock, secondo cui i dati economici recenti hanno rispettato le attese, pur rimanendo incerte le prospettive globali.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.