Teatro Filosofico : Da Seneca, Ai Giorni Della Nostra Fine !

MODERATO IL GIAPPONESE (Utente disabilitato) N° messaggi: 1145 - Iscritto da: 17/6/2018
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MODERATO IL GIAPPONESE (Utente disabilitato) N° messaggi: 1145 - Iscritto da: 17/6/2018
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4 di 181 - 11/7/2018 22:11
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
Ringrazio il giapponese che mi ha aperto un tread. Concluderò con animo più sereno il racconto di Seneca, per chi ne ha interesse.
5 di 181 - 12/7/2018 08:31
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
XIII di XX - Sarebbe troppo lungo star dietro uno per uno a quanti gli scacchi o il pallone o la cura del sole consumarono la vita. Non sono sfaccendati quelli i cui piaceri costano fatica. Di essi nessuno dubiterà che fatichino a non far nulla, che si perdano in studi inutili, e ce n ' é già un bel numero anche fra i Romani. Fu malattia dei Greci questa di ricercare quanti rematori ebbe Ulisse, se fu scritta prima l ' Iliade o l ' Odissea, e se sono del medesimo autore, e così via altre cose drl genere, che, se le tieni per te, non ti serviranno oltre al fatto di saperle, se le pubblichi, non apparirai più colto ma più pedante. Ecco che ha invaso anche i Romani la vana passione di una dottrina superflua. In questi giorni ho ascoltato uno esporre quali cose ogni generale romano è stato il primo a fare: primo Duilio a vincere una battaglia navale, primo Curio Dentato a portare nel trionfo gli elefanti. Ancora coteste nozioni, anche se non mirano a una vera gloria, vertono almeno su esempi di attività civili: non è giovevole tale conoscenza, è almeno capace di interessarci con vane apparenze. Perdoniamo anche la ricerca drl primo che convinse i Romani a salire su una nave - fu Claudio, detto Codice perché la compaginr di parecchie tavole in antico si chiamava " codici " e tuttora le navi, che trasportano le dererrate lungo il Tevere, per antica consuetudine si chiamano " codicarie " - ; sia giustificata anche la notizia che Valerio Corvino...
6 di 181 - 12/7/2018 09:39
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Quotando: quasi40 - Post #5 - 12/Jul/2018 06:31XIII di XX - Sarebbe troppo lungo star dietro uno per uno a quanti gli scacchi o il pallone o la cura del sole consumarono la vita. Non sono sfaccendati quelli i cui piaceri costano fatica. Di essi nessuno dubiterà che fatichino a non far nulla, che si perdano in studi inutili, e ce n ' é già un bel numero anche fra i Romani. Fu malattia dei Greci questa di ricercare quanti rematori ebbe Ulisse, se fu scritta prima l ' Iliade o l ' Odissea, e se sono del medesimo autore, e così via altre cose drl genere, che, se le tieni per te, non ti serviranno oltre al fatto di saperle, se le pubblichi, non apparirai più colto ma più pedante. Ecco che ha invaso anche i Romani la vana passione di una dottrina superflua. In questi giorni ho ascoltato uno esporre quali cose ogni generale romano è stato il primo a fare: primo Duilio a vincere una battaglia navale, primo Curio Dentato a portare nel trionfo gli elefanti. Ancora coteste nozioni, anche se non mirano a una vera gloria, vertono almeno su esempi di attività civili: non è giovevole tale conoscenza, è almeno capace di interessarci con vane apparenze. Perdoniamo anche la ricerca drl primo che convinse i Romani a salire su una nave - fu Claudio, detto Codice perché la compaginr di parecchie tavole in antico si chiamava " codici " e tuttora le navi, che trasportano le dererrate lungo il Tevere, per antica consuetudine si chiamano " codicarie " - ; sia giustificata anche la notizia che Valerio Corvino...

Allora devo venir qui a stuzzicarti... Mi piace questo giapponesino, meno il suo commento di ieri. Al trading cafe' sei una colonna portante... e non disturbi se non i gia ' Disturbati..quindi..chi non capisce il nesso tra i tuoi post ,anche se un po pallosiwinkwink..e la borsa .. C'e' chi intuisce e chi no, chi affina i sensi e chi no..ma non e' un tuo problema...e' suo. Consiglio, visto che e' orientaleggiante...per la vita , quindi per la borsa, winkwink, Sun Tzu " l'arte della guerra" . Poi se vuole veramente essere un topppss traders un po di Platone..
MODERATO GIACOMINA BONA (Utente disabilitato) N° messaggi: 264 - Iscritto da: 10/11/2017
8 di 181 - 12/7/2018 09:48
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Quotando: fabiettoalpepozzolo - Post #6 - 12/Jul/2018 07:39
Quotando: quasi40 - Post #5 - 12/Jul/2018 06:31XIII di XX - Sarebbe troppo lungo star dietro uno per uno a quanti gli scacchi o il pallone o la cura del sole consumarono la vita. Non sono sfaccendati quelli i cui piaceri costano fatica. Di essi nessuno dubiterà che fatichino a non far nulla, che si perdano in studi inutili, e ce n ' é già un bel numero anche fra i Romani. Fu malattia dei Greci questa di ricercare quanti rematori ebbe Ulisse, se fu scritta prima l ' Iliade o l ' Odissea, e se sono del medesimo autore, e così via altre cose drl genere, che, se le tieni per te, non ti serviranno oltre al fatto di saperle, se le pubblichi, non apparirai più colto ma più pedante. Ecco che ha invaso anche i Romani la vana passione di una dottrina superflua. In questi giorni ho ascoltato uno esporre quali cose ogni generale romano è stato il primo a fare: primo Duilio a vincere una battaglia navale, primo Curio Dentato a portare nel trionfo gli elefanti. Ancora coteste nozioni, anche se non mirano a una vera gloria, vertono almeno su esempi di attività civili: non è giovevole tale conoscenza, è almeno capace di interessarci con vane apparenze. Perdoniamo anche la ricerca drl primo che convinse i Romani a salire su una nave - fu Claudio, detto Codice perché la compaginr di parecchie tavole in antico si chiamava " codici " e tuttora le navi, che trasportano le dererrate lungo il Tevere, per antica consuetudine si chiamano " codicarie " - ; sia giustificata anche la notizia che Valerio Corvino...

Allora devo venir qui a stuzzicarti... Mi piace questo giapponesino, meno il suo commento di ieri. Al trading cafe' sei una colonna portante... e non disturbi se non i gia ' Disturbati..quindi..chi non capisce il nesso tra i tuoi post ,anche se un po pallosiwinkwink..e la borsa .. C'e' chi intuisce e chi no, chi affina i sensi e chi no..ma non e' un tuo problema...e' suo. Consiglio, visto che e' orientaleggiante...per la vita , quindi per la borsa, winkwink, Sun Tzu " l'arte della guerra" . Poi se vuole veramente essere un topppss traders un po di Platone..

Non fare solo l'anticlericale che ti apro un forum solo per voi ERETICIACCCIIII...come Dante che creava i gironi... io ti sbatto in un forum di uomini senza DIO..innocentinnocentinnocentinnocent..e non il tuo dio ...DIO....se non sale la borsa mi sa che saro' uno dei primi a prendere posto nel forum nuovissimo.... anzi vecchissimo ormai datato.... Potremmo fondare un girone dei vecchi eretici anni 70 che adesso giocano con l' epistemologia e la meccanica quantistica.. Poverini mi fanno un po tenerezza, prima avevano provato con il positisivismo ma sono stati sepolti vivi dalla loro stessa interpretazione demoniaca della scienza.. Adesso , i ciechi intelligentoni, si appoggiano alle nuove scoperte ... poveri. Comunque leggi .e' bello , fanno un mix di filosofie orientali, fisica quantistica, new age, ..etc... in mezzo c'e' sempre il loro io smisurato e la loro intelletto, leggi bene, non intelligenza, che gli annebbia i sensi. Sono accecati.. ' quando tornerete come ..."" winkwinkwink
9 di 181 - 12/7/2018 09:50
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Quotando: giacomina bona - Post #7 - 12/Jul/2018 07:46

Disturbato,

smettila di disturbare i Dottori al lavoro!


Molto disturbato, ma non riescono a trovare ..shizzofrenia a volte.. attacchi fobici... manie di persecuzioe .. Pare li abbia tutte e no trovano la cura..kissing_smiling_eyeskissing_smiling_eyes
10 di 181 - 12/7/2018 09:53
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Quotando: giacomina bona - Post #7 - 12/Jul/2018 07:46

Disturbato,

smettila di disturbare i Dottori al lavoro!


Non vi leggevo piu' ero preoccupato... Ma non voglio disturbare pensavo fosse il forum di filosofia non di quaquaraqua'.. Scusa torno in silenzio.. vi lascio nel vostro mondo...di illuminati un po troppo,, forse fulminati...
11 di 181 - 12/7/2018 09:57
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Quotando: giacomina bona - Post #7 - 12/Jul/2018 07:46

Disturbato,

smettila di disturbare i Dottori al lavoro!


Cominque sottile..il commento. Brava Giacomina.
12 di 181 - 12/7/2018 10:18
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
...fu il primo a vincere Messina e il primo della gente Valeria a trasferire nel suo nome quello della città conquistata e ad essere chiamato Messana, e poi per progressiva alterazione della pronuncia popolare Messalla: ma concederai anche che qualcuno si occuupi del fatto che Lucio Silla fu il primo a esibire nel circo leoni sciolti e non legati come d ' uso, e che a finirli furono mandati dal re Bocco arcieri? E si perdoni anche questo: ma che Pompeo fosse il primo a organizzare nel circo una battaglia di diciotto elefanti opposti come in combattimento a dei condannati, serve a qualcosa di buono? Il primo della città e fra i primi del tempo antico ricordato per la sua bontà eccezionale giudicò un memorabile genere di spettacolo far morire degli uomini in modo nuovo. " Combattono all ' ultimo sangue? Non basta. Sono sbranati ? Non basta : siano schiacciati dalla mole di animali giganteschi. " Era meglio che tali fatti andassero dimenticati, perché in seguito nessun potente li imparasse e fosse invidioso di un atto così disumano. Come offusca la nostra mente una grande fortuna! Si credette al di sopra della natura esponendo tante schiere di disgraziati a bestie nate sotto un altro cielo, facendo combattere esseri così dissimili, versando molto sangue alla presenza di quel popolo romano, che avrebbe presto costretto a versarne di più; ma poi tradito dalla perfidia alessandrina si fece trafiggere dall ' ultimo degli schiavi, solo allora comprendendo quanto fosse illusorio il suo soprannome. Ma per tornare al punto di partenza e mostrare nella medesima materia l ' inutile dirigenza di certuni, quello stesso raccontava che Metello, trionfando sui Cartaginesi vinti in Sicilia, fu il solo fra i generali romani a condurre davanti al suo cocchio centoventi elefanti prigionieri; che Silla fu l ' ultimo romano a estendere il pomerio, per antico costume esteso solo con l ' annessione di territorio mai provinciale, ma italico. Sapere questo è più utile che sape che il monte Aventino è fuori drl pomerio, come affermava quello per uno dei due motivi: o perché lì c ' ers stata la se cessione della plebe, o perché, mentre Remo vi prendeva gli auspici, gli uccelli non erano stati favire, e così via altre innumerevoli storie infarcite di panzane o simili a panzane. Perché anche ammesso che dicano tutto in buona fede, che siano garanti di quanto scrivono, di chi coteste cose scemeranno gli errori? Di chi freneranno le passioni? Chi faranno più forte, chi più giusto, chi più generoso ? Diceva il nostro Fabiano di dubitare a volte, se non fosse meglio non studiare affatto che impegolarsi in tali studi.
MODERATO IL GIAPPONESE (Utente disabilitato) N° messaggi: 1145 - Iscritto da: 17/6/2018
14 di 181 - 12/7/2018 11:09
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
Un caro amico, a suo tempo molto maltrattato da quasi tutti, saputo della mia intenzione di intervenire sul forum, or sono quasi due anni, mi mise in guardia su certi inconvenienti ai quali sarei andato incontro. Lo ringraziai senza meno, detto in maniera molto semplice. In realtà non ne avevo bisogno...la mia nipotina, sette anni, racconta alle sue compagne che quando chiede al su' nonno quanti hanni ha quello le risponde che ne ha dugento, al che le compagne, te lo puoi solo immaginare...Commento a quanto si sta scrivendo ( pensavo di non avere compagnia nel tread che mi è stato inventato ), senza riferimento a nessuno in particolare, come regola primaria assimilata nel corso dei dugento anni: primo: fatti li cazzi tua, ovvero i vostri: primo: vivi e lascia morire, a ciascuno secondo i propri gusti: primo: non ti curar di lor ma guarda e passa: primo: sbizzarrite la fantasia, allargate l ' orizzonte come quello che ho davanti in questo momento ( non so mandare nemmeno le foto, oltre ad impostare un tread...mi ci vorranno altri dugento anni...mi aiuta il fatto di essere stato a scuola da Giobbe ), sotto l ' ombrellone, un mare stupendo, non proprio quello di cinquantacinque anni fa ma fa lo stesso...non sono solo tra la folla, sono in mezzo alla gente, alle persone, anonime, non ci sono vip quì...via, si va troppo oltre, non esageriamo...le colonne, quelle d ' Ercole...un piccolissimo capitello corinzio, forse, forzando le cose. Il mondo è bello perché è vario, c ' è spazio per tutti...vvb e vi garantisco che a quest ' ora non ho ancora bevuto, sono il classico soggetto delle pubbliche virtù e dei vizi privati...elementi, per chi non mi conosce, su cui meditare. Bello avere un tread tutto tuo...non sempre si è in grado di vedere le cose più semplici. A breve il capitolo XIV de " La brevità della vita ", se non sbaglio deve essere di Seneca.
MODERATO DucaConte LupoGufoCorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 2372 - Iscritto da: 23/10/2017
16 di 181 - 12/7/2018 14:40
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
XIV di XX - Soli fra tutti sono sfaccendati quelli che dedicano il tempo alla saggezza, solo essi vivono; nè solo della loro vita sono attenti custodi : vi aggiungono ogni età; tutti gli anni alle loro spalle sono un loro acquisto. Se non siamo mostri d ' ingratitudine, quei fari di luce, fondatori di sacre dottrine, sono nati per noi, hanno predisposto la vita per noi. È la loro fatica a guidarci verso luminose conquiste, dissepolte dalle tenebre; non siamo esclusi da nessun secolo, a tutti abbiamo libero accesso, e, se ci garba di evadere dalle angustie della debolezza umana con la grandezza dello spirito, è molto il tempo per cui spaziare. Ci è possibile didputare con Socrate, dubitare con Carneade, con Epicuro starcene in pace, vincere con gli Stoici la natura umana, con i cinici oltrepassarla. Dato che la natura ci lascia condividere il possesso di ogni tempo, perché non elevarci con tutto l' animo da questo esiguo ed effimero volgere di tempo a quei pensieri che sono immensi, sono eterni, sono comuni a chi è migliore di noi? Costoro, che corrono da un impegno all ' altro, che non lasciano in pace nè sè nè gli altri, quando si sono ben bene ammattiti, quando hanno fatto il giro quotidiano di tutte le porte senza trascurarne una aperta, quando hanno recato per le case più distanti il saluto venale, quanto pochi potranno vedere di una città così immensa e in preda a cosi varie passioni? Di quanti il sonno o la dissolutezza o la maleducazione non li farà entrare? Quanti, dopo avergli inflitto il tormento di una lunga attesa, passeranno oltre con finta fretta! Quanti eviteranno di farsi vedere nell ' atrio zeppo di clienti e se la svigneranno per uscite segrete, come se non fosse più offensivo ingannare che lasciar fuori! Quanti mezzo addormentati e appesantiti dalla crapula del giorno prima, a quei disgraziati che interrompono il proprio sonno per aspettare l ' altrui, renderanno il saluto pronunziandone fra insolenti sbadigli il nome mille volte sussurrato a fior di labbro dallo schiavo! Possiamo ben dire che sono veri impegni quelli di chi vorrà ogni giorno essere il più possibile intimo di Zenone, di Pitagora e di tutti gli altri sacerdoti della virtù, di Aristotele e di Teofrasto. Non ci sarà nessuno di loro che non avrà tempo per te, che, se ci vai, non ti farà tornare più felice e affezionato, da nessuno te ne andrai a mani vuote : di notte, di giorno è possibile a tutti incontrarli.
MODERATO Franco Cecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 681 - Iscritto da: 10/11/2017
18 di 181 - 12/7/2018 17:11
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
XV di XX - Nessuno di loro ti costringerà a morire, tutti te lo insegneranno; nessuno di loro consumerà i tuoi anni, anzi ti aggiungerà i suoi; di nessuno di loro saranno pericolosi i discorsi, funesta l ' amicizia, dispendioso l ' ossequio. Otterrai da loro tutto ciò che vorrai; non saranno loro a impedirti di attingere quanto più puoi contenere. Che felicità, che bella vecchiaia attende chi si è fatto loro cliente! Avrà con chi discutere i più piccoli e i più grandi problemi, chi consultare ogni giorno su se stesso, da chi udire verità non umilianti, ricevere lodi non adulatorie, sul cui modello formarsi. Siamo soliti dire che non era in nostro potere scegliere i nostri genitori, datici dalla sorte: ma possiamo nascere come vogliamo. Esistono famiglie formate dagli ingegni più noti: scegli in quale vuoi essere adottato; non ne otterrai solo il nome, ma gli stessi beni, che non dovrai amministrare con avarizia e taccagneria: a più li distribuirai e più cresceranno. Saranno loro a darti la via per l ' eternità e a innalzarti in quel luogo, da dove nessuno è scacciato. È questo il solo modo di prolungare la condizione mortale, anzi di mutarla in immortale. Onori, monumenti, tutto ciò che l ' ambizione decreta o costruisce, è presto scalzato, nulla a lungo si sottrae all ' azione demolitrice del tempo; ma a ciò che consacra la saggezza non si può nuocere; nessun ' etá lo cancellerà, nessuna lo sminuirà; la successiva e tutte quelle che verranno dopo porteranno il loro tributo di venerazione, perché ristretto è l ' orizzonte dell ' invidia, più schietta è la nostra ammirazione a distanza. Molto dunque si estende la vita del saggio, non è confinato negli stessi limiti degli altri: lui solo è libero dalle leggi dell ' umanità, tutti i secoli ubbidiscono a lui come a dio. È passato del tempo : lo blocca col ricordo; urge: ne usa; sta per venire: lo pregusta. Gli fa lunga la vita la concentrazione di tutti i tempi.
20 di 181 - 12/7/2018 17:42
quasi40 N° messaggi: 1287 - Iscritto da: 25/8/2016
XVI di XX - Brevissima e ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro: giunti all ' ultima ora, tardi comprendono, disgraziati, di essere stati tanto tempo occupati a non far nulla. Nè si credano prove di lunga vita le ripetute invocazioni alla morte: li tormenta l ' ignoranza fra passioni incerte che incorrono proprio in quel che temono; si augurano spesso la morte perché ne hanno paura. Non è prova che vivono a lungo neppure il fatto che spesso il giorno gli sembra eterno, che in attesa dell ' ora convenuta per pranzo, si lamentano che il tempo non passa mai; se poi le loro occupazioni li abbandonano lasciandogli disponibilità di tempo, ondeggiano e non sanno come impiegarlo o trascorrerlo. Perciò si propongono un ' occupazione qualunque e tutto il tempo intercorrente gli oesa, così come, quando si è fissato il giorno di uno spettacolo di gladiatori, o quando si aspetta il momento stabilito per qualche altro spettacolo o piacere, vorrebbero saltare i giorni di mezzo. Per loro ogni rinvio di una cosa sperata è lungo: ma quel tempo, che amano, è breve e corre a precipizio e ancor più si accorcia per loro coloa: chè passano da una cosa all ' altra e non possono fermarsi in una sola passione. Per loro non sono lunghi i giorni, ma odiosi; invece come gli sembrano corte le notti che passano tra le braccia delle puttane o tra i bicchieri! Di qui anche il delirio dei poeti che alimentano i traviamenti umani: a sentirli, Giove nell ' ebbrezza del piacere avrebbe duplicato una notte d ' amore. Non significa dar esca ai propri vizi farne promotori gli dei e dare ai nostri mali con l ' esempio della divinità la scusa per sfrenarsi? Possono a costoro non sembrare cortissime notti pagate così care? Perdono il giorno in attesa della notte, la notte per timore del giorno.
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