Il primo compleanno si avvicina. Per i ceo delle quattro quotate
di Stato, Enel , Eni, Finmeccanica e Terna , e dell'aspirante
matricola Poste, con maggio prossimo scatterà il fatidico 12esimo
mese dall'insediamento al vertice. Un anno fa, di questi tempi,
l'azionista ministero del Tesoro aveva appena reso pubblici i nomi
dei nuovi super manager pubblici, scelti direttamente dal premier
Matteo Renzi, alimentando sul mercato le attese di una
discontinuità con le gestioni passate.
L'esempio più eclatante è Finmeccanica, scrive Milano Finanza.
In Piazza Monte Grappa era richiesta una terapia d'urto, e non si è
fatta attendere. L'ad Mauro Moretti tuttora non perde occasione per
ribadire il cambio di passo con chi l'ha preceduto. La ritrovata
mission industriale di Finmeccanica e la nuova governance sono i
cavalli di battaglia del top manager, che ha avviato praticamente
da subito la divisionalizzazione delle controllate e un drastico
taglio dei costi. Ma l'operazione che ha costituito il vero banco
di prova sul mercato, la più attesa e complessa, è stata certamente
la cessione del 40% di Ansaldo Sts e dell'intera (o quasi)
AnsaldoBreda al gruppo giapponese Hitachi, annunciata il 24
febbraio scorso.
Dal suo arrivo in Enel , Francesco Starace ha varato a tempo
record una macchinosa ma efficace operazione di riordino delle
attività sudamericane, destinate ad avere un peso sempre maggiore
nei conti del gruppo. In un colpo solo ha portato dall'8 al 30% il
flottante della controllata Endesa, facendone un'utility
esclusivamente iberica e riconducendo sotto il controllo diretto di
Enel la quotata cilena Enersis, capofila di tutte le attività Latam
del gruppo.
Un atto doloroso ma dovuto: a Claudio Descalzi è toccato
annunciare l'inevitabile riduzione del dividendo Eni dopo anni
ininterrotti di cedole crescenti; Ma il mercato ha compreso e
persino apprezzato la mossa, che altre oil company si sono
risparmiate solo a patto di alternative non considerate dai vertici
Eni, come offrire agli azionisti un mix di azioni e cash in
sostituzione del tradizionale dividendo.
Terna è quanto mai attiva e apprezzata dal mercato. Certo il
colpo grosso sarebbe l'acquisizione della rete in alta tensione
delle Ferrovie, oltre 9 mila km di linee e 420 stazioni La due
diligence è tuttora in corso, e si aspetta che per giugno
l'Autorità per l'Energia stabilisca i parametri per calcolare il
rendimento dell'asset.
red