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Wall Street 🎩🏦💸🧔‍♂️and Fiuciar$

MODERATO Arciducacontelupogufocorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 5414 - Iscritto da: 18/3/2024
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534 Commenti
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121 di 534 - 17/7/2024 19:25
sandocan1 N° messaggi: 6017 - Iscritto da: 19/11/2016
Wally in bolla
MODERATO Arciducacontelupogufocorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 5414 - Iscritto da: 18/3/2024
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MODERATO Jessika e Giacomina (Utente disabilitato) N° messaggi: 491 - Iscritto da: 07/7/2024
MODERATO Jessika e Giacomina (Utente disabilitato) N° messaggi: 491 - Iscritto da: 07/7/2024
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130 di 534 - 18/7/2024 18:09
sandocan1 N° messaggi: 6017 - Iscritto da: 19/11/2016
Wally in baccata?
131 di 534 - 22/7/2024 11:20
GEREMIA BARUK N° messaggi: 1370 - Iscritto da: 12/7/2020
di Chiara Santilli
Per Julie Dickson di Capital Group, la storia dimostra che i picchi offrono un buon punto d’ingresso per gli investitori a lungo termine. Dall’AI all’aerospazio, ecco cosa guardare. E attenzione all’Oriente
Con i mercati azionari che da mesi macinano record, cresce la schiera di chi si prepara alla correzione. Perché investire sui massimi, come dice uno dei più diffusi mantra di Borsa, espone sempre al rischio di repentini crolli. Julie Dickson, investment director Azionario di Capital Group, la pensa però diversamente. Numeri alla mano, l’esperta della casa ha infatti rilevato che su lunghi periodi i listini si sono mossi tendenzialmente al rialzo e hanno raggiunto nuovi apici più volte nei cicli precedenti. Una dinamica che dimostra come i nuovi massimi possano spesso rappresentare un buon punto d’ingresso per gli investitori di lungo periodo.
La prima prova, secondo l’esperta, arriva dall’S&P 500: dal 1950 ad oggi ogni volta che ha toccato il suo primo massimo su un orizzonte di almeno un anno, i titoli hanno poi prodotto un rendimento medio del 17,1% per i successivi dodici mesi. E un investitore avrebbe realizzato dei guadagni in ciascuno di questi periodi salvo all’inizio della crisi finanziaria globale del 2007. “Per questo ci focalizziamo su temi come la globalizzazione, la produttività e l’innovazione, che sono potenti motori di crescita. Non mancheranno le flessioni, ma questo non cambia la traiettoria a lungo termine”, precisa. Fornendo quindi un vademecum delle migliori occasioni da cogliere nei prossimi sei mesi.
Le opportunità dell’IA nei settori tech e utility
Al primo posto dell’elenco non poteva che esserci l’intelligenza artificiale. Secondo la Dickson, per gli investitori la chiave del successo consisterà nel comprendere lo ‘stack’ dell’IA, ovvero i quattro livelli di tecnologia che ne consentono il funzionamento: semiconduttori, infrastrutture, applicazioni e modelli IA. “Le società cercano di posizionarsi per il successo in ciascuno di questi livelli. Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Meta e Microsoft (NASDAQ:MSFT) investono decine di miliardi di dollari per ottenere una posizione dominante in più di un livello. Mentre le Big 3 investono nei loro processori proprietari, i leader nella produzione di chip come Nvidia, Broadcom e Micron potrebbero continuare a mantenere una quota di mercato dominante per anni”, spiega. Cruciale è dunque valutare ciascun livello dello stack per determinare chi ha le migliori chance di vittoria. “In alcuni livelli come i semiconduttori, la risposta è relativamente ovvia perché apparentemente sono poche le società che possiedono le caratteristiche tecniche e finanziarie per poter competere con successo”, chiarisce. Sottolineando che, con i data center che richiedono ampi quantitativi di elettricità, la costruzione trainerà la domanda di una serie di fonti di energia, incluso il nucleare.

Visualizza su OrologioVisualizza su OrologioL’importanza dei dividendi
Altro aspetto da tenere in considerazione è, per la Dickson, quello dei dividendi, che stanno guadagnando il favore dei colossi della tecnologia dell’informazione. “Meta, Alphabet e Salesforce li hanno introdotti nella prima metà del 2024, e il relativo annuncio segna un cambio radicale di narrativa”, osserva. Basti pensare che le società tech hanno rappresentato il 14,1% dei dividendi liquidi totali versati dalle società comprese nell’Indice S&P 500 nel 2023, posizionandosi al secondo posto in termini di contributo settoriale in dollari. “Anche se i dividend yield di molte società tech sono modesti, gli importi in dollari sono enormi e ci aspettiamo una continua crescita degli utili sia quest’anno che nel 2025”, prosegue. E in futuro, secondo l’esperta, l’ampliamento del mercato dovrebbe creare per le strategie orientate ai dividendi un’opportunità per generare reddito e partecipare appieno all’apprezzamento del mercato.
132 di 534 - 22/7/2024 20:51
MIO NONNO N° messaggi: 7778 - Iscritto da: 07/7/2024

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133 di 534 - Modificato il 22/7/2024 20:57
MIO NONNO N° messaggi: 7778 - Iscritto da: 07/7/2024
Nvidia sedeNvidia sede© Imagoeconomica
L’ipotesi di un ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, cresciuta dopo il fallito attentato, sta scuotendo i mercati finanziari globali, creando onde d’urto che si avvertono particolarmente nei titoli tecnologici e farmaceutici. I chip per l’intelligenza artificiale e i farmaci per la perdita di peso sono stati i grandi favoriti degli investitori negli ultimi trimestri. Tuttavia, la scorsa settimana, sia Nvidia che Eli Lilly, due giganti rispettivamente nel settore tech e pharma, hanno visto i loro titoli precipitare. Questi ribassi sono stati in parte alimentati da una serie di fattori esterni, tra cui le preoccupazioni crescenti legate a possibili nuove restrizioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, già in parte pianificate dall’amministrazione Biden e che potrebbero intensificarsi con l’eventuale ritorno del tycoon alla Casa Bianca.

È importante notare che, in un contesto di mercati che hanno mostrato performance straordinarie, bastano anche piccoli eventi per scatenare prese di profitto. Dopo una corsa sfrenata dei titoli tecnologici, in particolare quelli legati all’intelligenza artificiale, e con i guadagni esplosivi accumulati nel 2024, il timore di un ipercomprato ha messo gli investitori in allerta. Le recenti perdite di Nvidia ed Eli Lilly sollevano quindi un interrogativo cruciale: sono semplici prese di beneficio dopo una corsa perdifiato degli ultimi mesi o segnali di una correzione più profonda nei mercati legate a un possibile ritorno di Trump? Lo scopriremo con maggior chiarezza nei prossimi giorni.
134 di 534 - 22/7/2024 20:58
MIO NONNO N° messaggi: 7778 - Iscritto da: 07/7/2024

Borsa: il potenziale ritorno di Trump e le tensioni con la Cina

Durante il suo primo mandato, Trump aveva innescato una guerra commerciale che aveva pesantemente influenzato le catene di approvvigionamento e generato incertezze sui mercati internazionali. Tra il 2018 e il 2020, aveva alzato le tariffe sui beni cinesi e, se rieletto, ha minacciato di spingerle fino al 60%. Le sue recenti dichiarazioni su Taiwan, cuore della produzione globale di semiconduttori con il gigante Tsmc, hanno messo in ulteriore allerta gli investitori: l’ex presidente ha suggerito che il piccolo ma strategico Stato dovrebbe pagare per la protezione militare degli Stati Uniti, dato che non fornisce alcun vantaggio all’America, anzi: Taiwan “ha preso il 100% del nostro business dei chip”, ha precisato il tycoon, compresa un’ampia fetta di “made in US”. Un’affermazione che ha il potenziale di ampliare le tensioni tra Washington e Pechino e che ha portato a una reazione negativa sui mercati, con particolare impatto sui colossi Usa come Nvidia e Eli Lilly.

A complicare il quadro, ci sono le ultime notizie secondo cui l’amministrazione Biden sta considerando severe restrizioni sul commercio di microchip e macchinari con la Cina, se le aziende europee e giapponesi non cessano di fornire strumenti avanzati. Queste misure potrebbero aumentare le pressioni sui mercati e sui produttori di semiconduttori globali.
135 di 534 - 22/7/2024 20:58
MIO NONNO N° messaggi: 7778 - Iscritto da: 07/7/2024

Il calo dei titoli tech: Nvidia osservata speciale

Nella settimana appena trascorsa, Nvidia, dopo un anno di crescita esplosiva, ha visto il suo titolo scendere sotto i 3.000 miliardi di dollari, con una perdita dell’8,43%. Le preoccupazioni per potenziali restrizioni commerciali con la Cina e le possibili interruzioni nella catena di approvvigionamento dei semiconduttori hanno pesato fortemente sul titolo. Anche altri titoli hanno accusato il colpo: Tsmc ha visto il suo valore calare del 3,48%, mentre Advanced Micro Devices (Amd) ha perso il 17% trascinando giù tutto il settore. In Europa, Asml, leader nella produzione di macchinari per la litografia e particolarmente vulnerabile alle restrizioni commerciali, ha visto il suo titolo crollare dell’16% nell’ultima settimana. In Giappone, Tokyo Electron ha lasciato sul parterre quasi il 15%.

Oltre alle preoccupazioni geopolitiche legate alla competizione tra Stati Uniti e Cina, il calo dei titoli potrebbe riflettere anche dubbi sugli enormi investimenti nell’intelligenza artificiale da parte delle grandi compagnie tecnologiche.
Di fatto, si sta assistendo ad un momento di riflessione, quasi una presa di distanza cautelativa dalle azioni legate all’IA. Anche altri big hanno chiuso la settimana in rosso: Meta (-4,42%), Apple (-3,52%), Amazon (-6,23%), Microsoft (-3,95%) – complice anche il blackout informatico di venerdì – e Alphabet (-4,24%).
Ma non c’è motivo di allarmarsi eccessivamente per il calo attuale dei titoli tech: si prevede che il settore crescerà significativamente nei prossimi anni, grazie alla forte domanda di chip per i data center e l’intelligenza artificiale.
136 di 534 - 22/7/2024 20:59
MIO NONNO N° messaggi: 7778 - Iscritto da: 07/7/2024

Eli Lilly: fine corsa per il colosso Usa?

Anche il settore farmaceutico ha vissuto una settimana difficile, ed Eli Lilly ne è stata una delle principali vittime. Dopo un anno di esplosiva crescita, che l’ha vista guadagnare il 49% in Borsa e superare Tesla in termini di capitalizzazione, le sue azioni hanno subito un crollo del 9,42%, gravemente colpite dalla crescente concorrenza e dalle incertezze regolatorie. La pressione sui titoli di Eli Lilly (la Nvidia della Big Pharma) è aumentata dopo l’annuncio di Roche riguardo a nuovi trattamenti per la perdita di peso, in un momento cruciale in cui Eli Lilly sta lanciando il suo farmaco, il tirzepatide.
Nonostante il tirzepatide abbia ricevuto l’approvazione delle autorità cinesi, la società di Indianapolis deve confrontarsi con una forte competizione da parte della multinazionale danese Novo Nordisk, soprattutto nel promettente mercato asiatico. Entrambe le aziende competono per una fetta di un settore che potrebbe raggiungere i 100 miliardi di dollari globali entro la fine del decennio.
Tuttavia, le possibili nuove restrizioni commerciali con la Cina potrebbero mettere a rischio l’accesso di Eli Lilly ai mercati asiatici, influenzando pesantemente le sue prospettive di crescita. Con un ambiente di mercato così turbolento, il settore della perdita di peso si trasforma in un campo di battaglia ad alta posta in gioco.
137 di 534 - 22/7/2024 21:38
MIO NONNO N° messaggi: 7778 - Iscritto da: 07/7/2024

Wall Street sta dimostrando di apprezzare molto il Fior Di Loto Indianoblossom..(Kàmala).

138 di 534 - 23/7/2024 08:41
MIO NONNO N° messaggi: 7778 - Iscritto da: 07/7/2024

La vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha il sostegno di un numero sufficiente di delegati democratici per candidarsi alla presidenza Usa. Dal rapporto sulle condizioni finanziarie dell’Eurosistema non sono attese novità di rilievo. Sul listino milanese occhio a Eni, Bper, Unicredit, Fineco, Banca Generali, Azimut e Poste

MODERATO Arciducacontelupogufocorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 5414 - Iscritto da: 18/3/2024
MODERATO Arciducacontelupogufocorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 5414 - Iscritto da: 18/3/2024
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