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Venerdì, 03 Maggio 2024 08:34:13
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Wall Street chiude in rialzo, sugli scudi Qualcomm

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,85%, l'S&P 500 lo 0,91% ed il Nasdaq Composite l'1,51%.

Mercoledì, come previsto, la Federal Reserve (Fed) ha lasciato invariati i tassi nel range del 5,25% -5,50% (sui massimi di 23 anni). Jerome Powell ha tuttavia escluso che la prossima mossa di politica monetaria dell'istituto centrale di Washington possa essere un nuovo aumento.

Tra i titoli in evidenza Peloton Interactive -2,48% sull'uscita del chief executive, president e membro del board Barry McCarthy. L'ex chief financial officer di Spotify Technology e Netflix sconta il non essere riuscito a risollevare il business dell'azienda newyorkese (specializzata in attrezzature ginniche e in corsi di fitness in streaming), dopo il boom della domanda registrato grazie alla chiusura forzata delle palestre (e in generale alle limitazioni alle attività sportive) decisa in gran parte dei Paesi occidentali per contenere l'epidemia di Covid-19. McCarthy resterà in azienda fino alla fine dell'anno in qualità di advisor, assistendo nella ricerca del suo successore.

Qualcomm +9,74%. Il produttore di chip per smartphone ha pubblicato una trimestrale superiore alle attese ed ha fornito un outlook convincente; per il trimestre in corso i ricavi sono attesi a 9,2 miliardi (valore medio) con un utile per azione adjusted a 2,25 dollari (valore medio). Gli analisti avevano previsto ricavi a 9,05 miliardi ed un Eps a 2,17 dollari.

Carvana +33,61%. Il rivenditore di auto usate ha previsto per secondo trimestre un aumento delle vendite e dell'utile rettificato. Gli analisti avevano stimato un calo dei due indicatori. Nel primo trimestre i ricavi hanno battuto le attese a 3,06 miliardi di dollari (consensus 2,89 miliardi).

Sul fronte macroeconomico le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, secondo quanto comunicato dallo U.S. Deparment of Labor (il ministero del Lavoro di Washington), sono rimaste ferme nella settimana chiusa il 26 aprile sulle 208.000 unità precedenti, contro le 212.000 del consensus.

Il costo del lavoro (a esclusione del settore agricolo), secondo quanto comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington), nel primo trimestre 2024 è cresciuto del 4,7% sequenziale, in accelerazione rispetto allo 0,4% precedente (1,1% il declino del terzo trimestre 2023) e sopra all'incremento del 4,0% del consensus.

La produttività è salita dello 0,3% sequenziale, in ulteriore frenata rispetto alla precedente crescita del 3,5% (e al 4,7% del terzo trimestre 2023) e sotto allo 0,5% del consensus.

Il deficit della bilancia commerciale, secondo quanto comunicato da U.S. Census Bureau e U.S. Bureau of Economic Analysis, in marzo è calato marginalmente su 69,4 miliardi di dollari dai 69,5 della lettura finale di febbraio (67,6 miliardi in gennaio), contro i 69,6 miliardi del consensus. Nel mese le esportazioni sono state pari a 257,6 miliardi (contro i 262,9 miliardi precedenti), a fronte di 327,0 miliardi di importazioni (332,4 miliardi in febbraio). L'export è sceso nel mese del 2,0% sequenziale contro il declino dell'1,6% dell'import.

Il Census Bureau ha comunicato che a marzo l'indice degli ordini industriali ha fatto segnare una variazione pari a +1,6% rispetto al mese precedente dopo il +1,2% di febbraio (rivisto da +1,4%) e contro il +1,6% del consensus. Il dato depurato dal settore trasporti (molto volatile) si è attestato a +0,5% dal +1,1% di febbraio.



MERCATI ASIATICI

Asia-Pacific è in positivo. Shanghai e Tokyo ferme per festa

Dopo una seduta di recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq Composite, apprezzatosi dell'1,51% giovedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza in positivo prosegue ma in una sessione a mezzo servizio. Le piazze di Shanghai e Shenzhen sono infatti ancora ferme per la Festa dei lavoratori (torneranno operative lunedì 6 maggio). Stop anche a Tokyo per il Kenp? Kinenbi, che celebra l'entrata in vigore della Costituzione del Giappone il 3 maggio 1947. Nel pomeriggio riflettori sui dati del mercato del lavoro Usa per aprile. Se il tasso di disoccupazione è previsto invariato sul 3,8% di marzo, il consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal è per una frenata nella crescita dei nuovi posti di lavoro (settore agricolo escluso) a 240.000 unità dalle 303.000 precedenti. Il clima positivo per la regione è intanto evidenziato da un progresso superiore all'1% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Chiuse Shanghai e Shenzhen è ampiamente in positivo la giornata di Hong Kong: a meno di due ore dal termine delle contrattazioni l'Hang Seng guadagna infatti circa l'1,40% (fa anche meglio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con un progresso intorno all'1,60%). A Seoul è di circa lo 0,10% la flessione del Kospi, mentre a Sydney è stato dello 0,55% il rialzo dell'S&P/ASX 200 in chiusura della sessione. In aprile l'indice Pmi Judo Bank dei servizi dell'Australia, elaborato da S&P Global, è calato a 53,6 punti dai 54,4 di marzo (53,1 punti in febbraio), confermandosi comunque per il terzo mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione. Il dato è stato rivisto al ribasso dai 54,2 punti della lettura preliminare. Il Pmi Composite è invece sceso a 53,0 punti dai 53,3 punti precedenti (52,1 punti in febbraio), contro i 53,6 punti punti del dato flash.



MERCATI EUROPEI

Borse europee positive, Anglo American, Crédit Agricole e SocGen in evidenza

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,4%, il Ftse100 di Londra lo 0,3% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,3%.

Nel pomeriggio riflettori sui dati del mercato del lavoro Usa per aprile. Se il tasso di disoccupazione è previsto invariato sul 3,8% di marzo, il consensus di Dow Jones Newswires e Wall Street Journal è per una frenata nella crescita dei nuovi posti di lavoro (settore agricolo escluso) a 240.000 unità dalle 303.000 precedenti.

Tra i titoli in evidenza Société Générale +4%. L'istituto transalpino ha comunicato per il primo trimestre 2024 un crollo dei profitti netti del 21,7% annuo a 680 milioni di euro (contro i 463 milioni del consensus diffuso da SocGen stessa), a causa della perdita registrata sulla recente dismissione di asset in Marocco e al costo di rischio più elevato (principalmente sugli accantonamenti per crediti inesigibili). Société Générale conferma comunque la guidance sull'intero esercizio per un rendimento del capitale tangibile superiore al 6% e una crescita di almeno il 5% dei ricavi. Intanto nei tre mesi i ricavi sono calati di appena lo 0,4% annuo (4,8% la flessione a perimetro costante), a 6,65 miliardi di euro, contro i 6,46 miliardi stimati dagli economisti.

JCDecaux +10%. Il gruppo della cartellonistica pubblicitaria ha chiuso il primo trimestre con ricavi adjusted in crescita dell'11,1% a 801,6 milioni di euro. Per il secondo trimestre il giro d'affari è atteso in aumento del 12% circa.

Anglo American +4%. Secondo Reuters, il gruppo minerario (che ha appena respinto una offerta da parte di BHP Group) sarebbe finito nel mirino di Glencore.

Crédit Agricole +4%. Il gruppo bancario ha comunicato per il primo trimestre 2024 un rimbalzo dei profitti netti del 55,2% annuo, a 1,90 miliardi di euro, contro gli 1,48 miliardi del consensus diffuso dallo stesso istituto transalpino. Nei tre mesi i ricavi sono cresciuti dell'11,2% annuo a 6,81 miliardi, contro i 6,47 miliardi stimati dagli analisti. Il costo del rischio, ovvero il denaro accantonato per crediti inesigibili, è stato pari a 400 milioni di euro, 105 milioni meno del previsto.

Sul fronte macroeconomico in Francia la produzione industriale, secondo quanto comunicato dall'Institut national de la statistique et des études économiques (Insee, l'ente nazionale di statistica di Parigi), in marzo ha segnato un calo dello 0,3% mensile, contro il precedente rialzo dello 0,2% (0,9% la flessione di gennaio) e il progresso dello 0,3% del consensus.



APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari in progresso, bene anche le altre Borse europee

Il FTSE MIB segna +0,4%, il FTSE Italia All-Share +0,4%, il FTSE Italia Mid Cap +0,5%, il FTSE Italia STAR +0,5%. Euro sui massimi da venerdì scorso contro dollaro. EUR/USD al momento segna 1,0745 circa. BTP in miglioramento, spread stabile. Il rendimento del decennale segna 3,84% (chiusura precedente a 3,88%), lo spread sul Bund 131 bp (131) (dati MTS).

Segni positivi nel lusso con Salvatore Ferragamo +1,5%, Brunello Cucinelli +1,5%, Moncler +0,9%.

STMicroelectronics +1,5% recupera dopo la netta flessione di ieri in vista della trimestrale di Apple (+2,2% la chiusura al NASDAQ, +6% nel pre-market) con rischio di crollo delle vendite di iPhone: il calo c'è stato ma limitato a un 10%, sostanzialmente in linea con le attese e quindi senza le temute sorprese negative.

Industriali in ordine sparso. Iveco Group -2,2% prolunga la correzione dal record di inizio aprile e tocca i minimi da fine febbraio. In rosso anche Prysmian -0,4% a  50,84 euro nonostante la decisione di Barclays di avviare la copertura sul titolo con raccomandazione overweight e target a 58,00 euro.

In verde Stellantis +1,2% che tenta una reazione dopo il -14% circa accusato nelle due sedute precedenti in scia alla debolezza del comparto auto e ai risultati del primo trimestre 2024 chiuso con ricavi in calo del 12% a/a a 41,7 miliardi di euro (sotto le attese), e consegne in flessione del 10% a 1,335 milioni (sotto le attese). Le immatricolazioni di auto in Italia ad aprile sono salite del 7,52% mentre il gruppo ha fatto segnare un calo dell'1%.

Bene anche Webuild +1,6% che ha proposto in via preliminare alle autorità competenti un progetto per la ricostruzione del ponte di Baltimora crollato a marzo.

Performance positiva per Telecom Italia +1,2%. Il gruppo, alla luce della forte domanda, ha incrementato da 5,0 a oltre 5,5 miliardi il valore nominale complessivo delle offerte di scambio sui bond promosse in relazione all’operazione NetCo.

In verde Enel +0,3%. I quotidiani riferiscono che in assemblea verrà rinnovato e quindi esteso il piano di buyback oltre la scadenza di quello attuale (novembre 2024) con dimensioni confermate: fino a 500 milioni di azioni (4,9% del capitale) o 2 miliardi di euro.



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