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Martedì, 23 Aprile 2024 08:21:00
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Borsa Usa: l'S&P 500 ed il Nasdaq interrompono la striscia negativa

La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta della settimana in rialzo spinta dal recupero di Nvidia e dalle minori tensioni in Medio Oriente. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,67%, l'S&P 500 lo 0,87% ed il Nasdaq Composite l'1,11%. L'indice delle 500 aziende a maggiore capitalizzazione e quello ad alto contenuto tecnologico hanno interrotto una striscia negativa lunga sei sedute.

Tra i titoli in evidenza Informatica -10,51%. L'azienda specializzata in software per il data management ha annunciato di non essere impegnata in alcuna trattativa per l'acquisizione della società. Il Wall Street Journal e Bloomberg hanno scritto che Salesforce (+2%) ha rinunciato all'operazione dopo non essere riuscita a trovare un accordo sul prezzo.

Nvidia +4,35% dopo il -10% di venerdì.

Tesla -3,4%. Il produttore di auto elettriche ha tagliato i listini negli Usa, Europa e Cina.

Vista Outdoor +6,49%. Il gruppo dei prodotti per lo sport ed il tempo libero ha chiesto a MNC Capital di migliorare l'offerta in quanto l'attuale proposta sottovaluta la società.

Sul fronte macroeconomico lo U.S. Chicago Fed National Activity, secondo quanto comunicato dalla Federal Reserve Bank of Chicago, in marzo è cresciuto a 0,15 punti da 0,09 punti della lettura finale di febbraio (-0,54 punti in gennaio). L'indice misura l'attività economica nel settimo dei dodici distretti in cui vengono suddivisi gli Usa (comprende la gran parte di Illinois, Indiana, Michigan, Wisconsin e l'intero Iowa, con aree metropolitane come Chicago, Detroit e Milwaukee).

Occhi puntati giovedì al dato sul Pil del primo trimestre e venerdì all'inflazione PCE..



MERCATI ASIATICI

Asia-Pacific in rialzo. A Tokyo Nikkei 25 guadagna lo 0,30%

Dopo un avvio d'ottava in recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq Composite, apprezzatosi dell'1,11% lunedì), alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza in positivo è stata di fatto confermata. Per Kazuo Ueda la Bank of Japan (BoJ) aumenterà i tassi d'interesse del Sol Levante se l'inflazione accelererà verso il 2% di target dello stesso istituto centrale nipponico. "Se le nostre previsioni sui prezzi cambiassero, questo sarebbe anche un motivo per variare la politica monetaria ma non abbiamo alcuna idea preimpostata su tempistica e ritmo specifici", ha dichiarato il governatore della BoJ davanti a una commissione del Parlamento giapponese. Ueda, riporta Reuters, ha aggiunto che la BoJ deve mantenere per il momento il suo aggressivo allentamento monetario poiché l'inflazione tendenziale rimane "leggermente inferiore al 2%". Le parole di Ueda arrivano alla vigilia del meeting della BoJ di giovedì 25 e venerdì 26 aprile. Intanto il clima positivo per la regione si evidenzia in un rialzo intorno allo 0,90% per l'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa Usa contro le altre dieci principali monete, è sostanzialmente invariato a fronte di uno yen in modesto declino dopo essere tuttavia scivolato su nuovi minimi di 34 anni nei confronti del biglietto verde. A Tokyo il Nikkei 225 guadagna lo 0,30% (fa peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque dello 0,14%). Sul fronte macroeconomico, il tasso d'inflazione core del Giappone stilato dalla Bank of Japan (BoJ) è sceso in marzo sul 2,2% annuo dal 2,3% di febbraio. Settimana scorsa il ministero nipponico di Affari Interni e Comunicazione aveva reso noto che l'inflazione core aveva segnato in marzo un calo sul 2,6% annuo dal 2,8% di febbraio, in linea con il consensus di Reuters. In aprile l'indice Pmi Jibun Bank del Sol Levante, elaborato da S&P Global, è salito su base preliminare su 49,9 punti dai 48,2 punti della lettura finale di marzo, contro il declino a 48,0 punti atteso dagli economisti.

Contrastate le piazze cinesi. A meno di un'ora dal termine degli scambi Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 perdono circa lo 0,80% entrambi, contro un declino intorno allo 0,40% per lo Shenzhen Composite. Molto bene invece Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in rialzo di circa l'1,60% (fa anche meglio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con un progresso intorno all'1,70%). A Seoul il Kospi si muove appena sotto la parità, mentre a Sydney è stata dello 0,45% la crescita dell'S&P/ASX 200 in chiusura. Recupero per l'attività manifatturiera dell'Australia. L'indice Pmi Judo Bank dell'Australia, elaborato da S&P Global, ha infatti segnato su base preliminare in aprile una crescita su 49,9 punti dai 47,3 punti della lettura finale di marzo. L'indice si conferma comunque per il terzo mese consecutivo sotto la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione.



MERCATI EUROPEI

Borse europee: avvio positivo, bene Sap e Novartis

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo in scia alla chiusura positiva ieri a Wall Street. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,9%, il Cac40 di Parigi lo 0,4%, il Ftse100 di Londra lo 0,5% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,6%.

Tra i titoli in evidenza Sap +4%. Il colosso dei software gestionali ha comunicato per il primo trimestre 2024 ricavi in crescita dell'8% annuo (9% a valute costanti) a 8,04 miliardi di euro, appena sopra agli 8,02 miliardi del consensus di FactSet. Le vendite generate dal business del cloud sono rimbalzate del 24% annuo (25% al netto dei corsi valutari) a 3,93 miliardi, sostanzialmente in linea con le attese del mercato. L'eps rettificato si è attestato su 81 centesimi di euro.

Randstad -6%. L'agenzia specializzata nella ricerca di personale ha chiuso il primo trimestre con un Ebita in calo del 33% su base organica a 177 milioni di euro. Gli analisti avevano previsto 181 milioni di euro.

Novartis +4%. Il colosso farmaceutico ha migliorato la guidance 2024 dopo un primo trimestre più forte del previsto.

JD Sports Fashion +3%. Il rivenditore di abbigliamento sportivo ha raggiunto un accordo per l'acquisto della rivale americana Hibbett per circa 1,08 miliardi di dollari.

AkzoNobel -4%. Il produttore di vernici ha registrato nel primo trimestre un Ebitda superiore alle attese ma non ha modificato la stima per l'intero esercizio.



APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari in progresso. Brilla Telecom nel giorno dell'assemblea

Il FTSE MIB segna +0,6%, il FTSE Italia All-Share +0,6%, il FTSE Italia Mid Cap +0,6%, il FTSE Italia STAR +0,6%. Euro in accelerazione contro dollaro, tocca i massimi dal 12 aprile. EUR/USD al momento segna 1,0680 circa.

BTP e spread in miglioramento. Il rendimento del decennale segna 3,81% (chiusura precedente a 3,83%), lo spread sul Bund 132 bp (133) (dati MTS).

Telecom Italia +4,4% accelera nel giorno dell'assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2023 e nominare il nuovo cda. Ieri a mercati chiusi Vivendi +0,6% (primo azionista con il 24% circa) ha comunicato che si asterrà dal voto per il board, pur confermando le critiche a quello uscente e alla scelta di cedere NetCo a KKR, scelta contro la quale i francesi porteranno "avanti con decisione il ricorso [...] presso il tribunale di Milano e ogni altro strumento giuridico a sua disposizione per tutelare i propri diritti". Sembra quindi scontata la vittoria della lista presentata dall'attuale cda con la conferma dell'a.d. Pietro Labriola e delle strategie adottate.

STMicroelectronics +1,3% a 37,1850 euro. Berenberg ha migliorato la raccomandazione sul titolo da hold a buy e incrementato il prezzo obiettivo da 49 a 53 euro. Gli analisti prevedono un miglioramento di ordini e margini nel secondo semestre e ritengono che la debolezza dei mercati finali (industrial e consumer, meno nell'auto) si già stata incorporata nei prezzi.

Performance negativa per Saipem -3,2% che chiude il primo trimestre con risultati positivi ma contrastati rispetto alle attese degli analisti. I ricavi si attestano a 3,047 miliardi di euro (+18% a/a, consensus 3,02), l'EBITDA adjusted a 268 milioni (+40%, consensus 255,3), utile netto adjusted a 57 milioni (zero un anno fa, consensus 65,7). I nuovi ordini sono stati pari a 2,0 miliardi di euro contro i 2,7 l'anno scorso.

Ben comprata Nexi +2,8% a 5,6280 euro. Il titolo prosegue il trend positivo di ieri stimolato dalla decisione di Equita di confermate la raccomandazione buy e il target a 9,50 euro in vista dei risultati del primo trimestre in uscita il 9 maggio. Gli analisti si attendono numeri capaci di confermare le loro stime sull'esercizio 2024 (ricavi a oltre +5% ed EBITDA a +6%) con accelerazione nella seconda parte dell'anno.

Recordati +1,3% a 51,75 euro guadagna ulteriore terreno in scia ai dati sui ricavi del primo trimestre comunicati ieri: +10,2% a/a a 607,8 milioni di euro, pari a 10,9% a cambi costanti (-31,2 milioni, principalmente dovuti alla valuta turca) e escludendo il contributo di Avodart/Combodart di 27,5 milioni. I dati completi verranno pubblicati il 9 maggio 2024. JP Morgan incrementa il target del titolo da 56 a 60 euro.



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