ADVFN ADVFN

Non abbiamo trovato risultati per:
Assicurati di aver scritto correttamente o prova ad allargare la ricerca.

Più Attivi

Toplist

Sembra che tu non sia connesso.
Clicca il pulsante qui sotto per accedere e visualizzare la tua cronologia recente.

Caratteristiche principali

Registration Strip Icon for alerts Registrati per avvisi in tempo reale, portafoglio personalizzato e movimenti di mercato.

Stellantis guadagna terreno a Milano con la conferma degli incentivi EV in Italia, ma S&P resta cauta

Fiona Craig
12 Agosto 2025 11:27AM

Stellantis (BIT:STLAM) ha iniziato la settimana in positivo sulla Borsa di Milano, beneficiando di un trading ridotto durante la pausa di metà agosto in Italia.

Nella prima ora di contrattazioni di martedì, le azioni della casa automobilistica sono salite di oltre l’1%, superando nuovamente la soglia degli 8 euro. Questo recupero è arrivato dopo il calo dello 0,82% di lunedì, che aveva interrotto una serie di quattro giorni in rialzo che aveva portato il titolo a guadagnare circa il 7%. Tuttavia, le azioni Stellantis restano in calo del 35% da inizio anno, rispetto ai 12,62 euro di apertura di gennaio.

La società di intermediazione Equita ha confermato il rating hold e il prezzo obiettivo a 9,70 euro, sottolineando la conferma ufficiale del nuovo programma di incentivi per veicoli elettrici in Italia, in partenza a settembre. Il piano prevede un budget di 597 milioni di euro e incentivi fino a 11.000 euro per acquisto, sebbene il beneficio sia limitato a microimprese e acquirenti privati che rispettano specifici limiti di reddito e criteri geografici. “Queste restrizioni probabilmente ridurranno l’impatto complessivo del programma,” hanno osservato gli analisti, aggiungendo che l’Italia rappresenta circa l’8% dei volumi totali globali di Stellantis.

S&P taglia l’outlook a negativo

Lo scorso venerdì, S&P Global Ratings ha rivisto l’outlook di Stellantis da stabile a negativo, mantenendo però i rating BBB/A-2. Il downgrade riflette le persistenti difficoltà nel ripristinare la redditività in Nord America, dove Stellantis ha registrato un margine operativo rettificato del -3,4% nella prima metà del 2025, dopo un -6,8% nella seconda metà del 2024.

Per gestire l’eccesso di scorte, Stellantis ha ridotto i prezzi su alcuni modelli statunitensi e aumentato gli incentivi nelle ultime settimane del 2024, con livelli di incentivo superiori alla media di settore a giugno 2025. Queste misure hanno portato le scorte dei concessionari a circa 68 giorni a fine giugno, in aumento rispetto ai 63 giorni di dicembre ma ben al di sotto dei più di 90 giorni di un anno fa.

Tuttavia, la quota di mercato negli USA è continuata a diminuire, scendendo intorno al 7% nel secondo trimestre 2025 dal 8,2% del 2024 e dal 13% del 2019. Stellantis ha perso inoltre la quinta posizione sul mercato statunitense nel 2024, scivolando al sesto posto dietro Honda.

La ripresa dipende dai nuovi modelli

S&P ha avvertito che potrebbe declassare Stellantis nei prossimi 12-18 mesi se la performance operativa non dovesse migliorare significativamente nel 2026. L’agenzia richiede un margine EBITDA rettificato sostenuto sopra l’8% e un flusso di cassa operativo libero pari a circa il 3% delle vendite entro il 2027 come base per un outlook stabile.

Un ritorno all’outlook stabile richiederà il successo dei nuovi modelli, una migliore gestione di inventari e prezzi, e quote di mercato sopra il 7% in Nord America e il 15% in Europa. I lanci chiave includono le nuove versioni di Jeep Cherokee e Compass, oltre alla Dodge Charger con motore a combustione attesa entro fine anno.

Pressioni europee e tariffe USA

In Europa, Stellantis affronta sfide simili. Il margine operativo rettificato è sceso a zero nella prima metà del 2025, rispetto all’1,2% nella seconda metà del 2024 e al 6,9% nella prima metà del 2024. S&P ha segnalato sconti superiori al 10% su molti modelli, segno della forte concorrenza sui prezzi.

L’agenzia ha inoltre evidenziato l’impatto delle tariffe USA sulle importazioni, prevedendo un impatto negativo sull’EBITDA di circa 1,5 miliardi di euro nel 2025 e 1,8 miliardi nel 2026, anche dopo le misure di mitigazione.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.