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Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street Futures, I mercati attendono i dati sull’inflazione USA mentre Trump nomina un nuovo capo del BLS; Musk accusa Apple di favoritismo sull’App Store

Fiona Craig
12 Agosto 2025 11:16AM

I futures azionari statunitensi erano contrastanti martedì, mentre gli investitori aspettavano dati cruciali sull’inflazione che potrebbero chiarire la direzione dei tassi di interesse della Federal Reserve. Nel frattempo, il presidente Donald Trump ha nominato un nuovo commissario per il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, dopo il recente licenziamento del precedente capo a seguito di un rapporto sull’occupazione deludente. Nel frattempo, Elon Musk ha accusato pubblicamente Apple (NASDAQ:AAPL) di favorire ingiustamente ChatGPT di OpenAI nel suo App Store, minacciando azioni legali.

Futures instabili prima del rapporto sull’inflazione

Prima della pubblicazione dei dati chiave sull’inflazione, i contratti futures hanno mostrato direzioni contrastanti. Alle 2:58 ET, i futures sul Dow Jones erano saliti di 75 punti (0,2%), quelli sull’S&P 500 erano scesi di 7 punti (0,1%) e quelli sul Nasdaq 100 erano calati di 38 punti (0,2%).

Nella sessione precedente, gli indici azionari statunitensi avevano leggermente perso terreno mentre gli investitori digerivano la notizia che Nvidia (NASDAQ:NVDA) e Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) avevano accettato di concedere al governo USA una quota del 15% sulle vendite di chip per intelligenza artificiale destinate alla Cina. Le azioni di Nvidia e AMD hanno chiuso in calo rispettivamente dello 0,35% e dello 0,28%, in mezzo a preoccupazioni per possibili pressioni sui margini e un precedente per tasse sulle esportazioni.

Il mercato è rimasto indifferente all’annuncio di Trump di estendere la tregua commerciale USA-Cina di 90 giorni, una mossa che gli analisti di Vital Knowledge hanno definito «ampia mente prevista». L’accordo temporaneo in scadenza martedì.

I dati sull’inflazione al centro dell’attenzione

L’attenzione è tutta sul rapporto mensile dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) previsto per martedì. L’inflazione dovrebbe salire leggermente al 2,8% su base annua per luglio, con un aumento dello 0,2% su base mensile. Il CPI core, che esclude alimenti ed energia, dovrebbe accelerare al 3,0% annuo e allo 0,3% mensile.

Questi dati saranno fondamentali per la decisione sui tassi della Fed a settembre. Dopo un rapporto sull’occupazione debole a luglio e revisioni al ribasso per i mesi precedenti, le scommesse per un taglio dei tassi di 25 punti base sono aumentate. Dati sull’inflazione conformi o inferiori alle aspettative rafforzerebbero tali scommesse.

Tuttavia, un’inflazione più alta del previsto potrebbe far esitare i decisori, specialmente perché la Fed rimane cauta per timore che le politiche tariffarie aggressive di Trump possano alimentare l’inflazione. Trump ha criticato l’approccio attendista della Fed, chiedendo tagli più rapidi e profondi — una posizione che ha creato dissenso nell’ultima riunione di luglio.

Trump nomina un nuovo commissario BLS

Nel mezzo delle discussioni sull’inflazione, la fiducia nei dati governativi è stata messa in discussione dopo che Trump ha licenziato la commissaria del Bureau of Labor Statistics, Erika McEntarfer, accusandola senza prove di manipolare i dati a fini politici in seguito al rapporto debole sull’occupazione.

Lunedì Trump ha annunciato la nomina dell’economista E.J. Antoni come successore di McEntarfer, in attesa dell’approvazione del Senato. Antoni ha un dottorato in economia e ha criticato in passato l’agenzia responsabile dei dati economici chiave monitorati da investitori e policy maker.

Trump ha scritto sul suo social: «E.J. garantirà che i Numeri pubblicati siano ONESTI e ACCURATI.»

Alcuni analisti citati da Reuters hanno espresso riserve su Antoni, temendo che la sua nomina possa aumentare la domanda di dati economici privati.

Musk attacca Apple e minaccia azioni legali

Elon Musk ha accusato Apple di comportamenti anticoncorrenziali nell’App Store, dichiarando che la sua startup di IA xAI intraprenderà un’«azione legale immediata» per quello che considera un favoritismo verso ChatGPT di OpenAI.

Lunedì sera su X, Musk ha affermato che le pratiche di Apple «rendono impossibile per qualsiasi azienda di IA oltre OpenAI raggiungere il primo posto sull’App Store, il che è una violazione antitrust inequivocabile.»

Ha chiesto perché X e Grok, il chatbot di xAI, fossero esclusi dalla sezione “Must Have” di Apple, nonostante, secondo lui, siano rispettivamente la migliore app di notizie al mondo e la quinta app in assoluto.

«State giocando a politica? Che succede?» ha scritto, accusando che ChatGPT «compare in tutte le liste dove Apple ha controllo editoriale.»

Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha risposto su X: «Questa è un’affermazione notevole dato quello che ho sentito su come Elon manipoli X per favorire sé stesso e le sue aziende e danneggiare i suoi concorrenti e le persone che non gli piacciono.»

La banca centrale australiana taglia di nuovo i tassi

La Reserve Bank of Australia (RBA) ha abbassato il tasso di riferimento di 25 punti base al 3,60%, segnalando un possibile ulteriore allentamento a fronte del rallentamento dell’inflazione.

Si tratta della terza riduzione quest’anno, da quando il ciclo di allentamento è iniziato nel primo trimestre. La RBA ha inoltre rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per il 2025, ora previste sotto il 2%, citando il rallentamento dell’inflazione come motivo per ulteriori tagli.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.