Grecia, Accordo Possibile? Ora Ci Siamo.

- 21/6/2015 20:03
giglioturchese N° messaggi: 1275 - Iscritto da: 06/3/2011

Buonasera a tutti,

secondo voi domani sarà stipulato l'accordo?

I presuposti adesso pare che vi siano. Così come le controversie.

Voi che ne pensate?



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373 Commenti
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21 di 373 - 23/6/2015 16:34
Vshare N° messaggi: 5908 - Iscritto da: 06/8/2014
Grecia: rendimento bond biennale scende al 20% L’ottimismo sulla Grecia si riflette sul mercato secondario dei titoli di Stato, in particolare sui bond ellenici. Dopo cinque mesi di trattative, il tanto sospirato accordo tra Atene e i suoi creditori internazionali sembra vicino. A metà seduta il tasso del bond greco a due anni è pari a circa il 20%, in deciso ribasso rispetto al 30% della scorsa settimana, mentre il rendimento del decennale si attesta al 10,2 per cento.
22 di 373 - 24/6/2015 11:40
giglioturchese N° messaggi: 1275 - Iscritto da: 06/3/2011
C'è stato un crollo alle 11.30, qualcuno sa niente?
23 di 373 - 24/6/2015 11:59
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Vi immaginate se i greci fanno l'accordo in settimana per avere i soldi in prestito e poi a fine mese non pagano più niente a nessuno e dichiarano bancarotta ? Sarebbe un bel terremoto finanziario . PS. italiani ~ greci una razza una faccia
24 di 373 - 24/6/2015 12:45
PINLOP N° messaggi: 1350 - Iscritto da: 19/3/2008
Quotando: caligola - Post #23 - 24/Giu/2015 09:59Vi immaginate se i greci fanno l'accordo in settimana per avere i soldi in prestito e poi a fine mese non pagano più niente a nessuno e dichiarano bancarotta ?

Sarebbe un bel terremoto finanziario .

PS. italiani ~ greci una razza una faccia



stessa faccia - stessa razza ma più orientali di noi
25 di 373 - 24/6/2015 13:14
Vshare N° messaggi: 5908 - Iscritto da: 06/8/2014
"Nel nostro scenario di base continuiamo a ritenere che la Grecia resterà un membro dell'Eurozona. Tuttavia i limitati progressi nelle trattative" tra Atene e i creditori "suggeriscono che un'uscita" del Paese "sia possibile". Lo affermano gli analisti di Standard & Poor's in una nota, puntualizzando che un eventuale Grexit, insieme alla perdita dei finanziamenti da parte della Bce tramite l'Ela, "potrebbe mandare in bancarotta il sistema finanziario" ellenico.
26 di 373 - 24/6/2015 13:20
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Mi domando se sia possibile che un membro dell' UE in bancarotta possa restare nell' Unione . Perché se fosse possibile la bancarotta sarebbe più probabile .
27 di 373 - 24/6/2015 13:25
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
In realtà la Grecia è già tecnicamente fallita ma tenuta in piedi artificialmente con i continui finanziamenti dell' Unione . Bisognerà vedere se la BCE è disposta a continuare a finanziarla o se hanno già deciso di staccare la spina e cercano solo una scusa per farlo .
28 di 373 - 24/6/2015 13:54
mauri1963 N° messaggi: 587 - Iscritto da: 19/12/2014
Quotando: mauri1963 - Post #18 - 22/Jun/2015 19:50Non cantiamo ancora vittoria i greci sono strani e ve lo dice uno che passa molto tempo ad atene per lavoro

Non vorrei essere stato un gufo ma io a questi li conosco bene e sono così oggi ti dicono una cosa domani un altra. Salta tutto fidatevi!!!
29 di 373 - 25/6/2015 08:02
giglioturchese N° messaggi: 1275 - Iscritto da: 06/3/2011
Torna la paura, oggi e domani saranno giornate cruciali.
30 di 373 - 25/6/2015 08:56
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Quotando: giglioturchese - Post #29 - 25/Jun/2015 06:02Torna la paura, oggi e domani saranno giornate cruciali.

Non fidarti di questa Europa e della nostra borsa . Se ci guadagni o perdi poco liquida tutto che per comprare c è sempre tempo , magari quando ci sarà meno incertezza e forse a prezzi più bassi una volta chiuso il vistoso gap di lunedì .
31 di 373 - 25/6/2015 09:02
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

23 miliardi ...i soldi che la Grecia deve al FMI entro il 2030 ... Sarebbe bello che qualcuno facesse un riassunto dettagliato sulla situazione dei negoziati, senza essere tifosi o, peggio, giornalisti ...qua dentro qualcuno pensa che la Grecia sia una potenza economica, ma è soltanto un mezzo paradiso fiscale per magnati, mecenati e magnacci...Lesbo e Santorini sono isole molto diverse ...state sereni e vestitevi che siete inguardabili...

32 di 373 - 25/6/2015 09:05
V1nc3nt N° messaggi: 1086 - Iscritto da: 16/8/2013
Secondo mea Grecia esce dall'euro. Oramai ha buoni legami con il rublo. E ai creditori interessa più recuperare i soldi che mantenere il paese nell'Unione. Il rublo o la dracma gli sarebbero di aiuto nella rinegoziazione del debito senza passare da eccessive ulteriori austerità. Mio parere personale. Avremo un paio di giorni di burrasca sui mercati ma poi tornerà il sereno.
33 di 373 - 25/6/2015 09:07
cyberpolice N° messaggi: 26 - Iscritto da: 09/6/2006
E cosa pensano gli USA se la Grecia esce dall'euro e di conseguenza dall'Europa avvicinandosi a est con putin?
34 di 373 - 25/6/2015 09:17
V1nc3nt N° messaggi: 1086 - Iscritto da: 16/8/2013
Quotando: cyberpolice - Post #33 - 25/Jun/2015 07:07E cosa pensano gli USA se la Grecia esce dall'euro e di conseguenza dall'Europa avvicinandosi a est con putin?

USA and Co. Oggi possono contare su molti altri paesi un tempo filosovietici, guarda ai balcani ad esempio... Non hanno più reale motivo strategico di mantenersi agganciati alla Grecia.
35 di 373 - 25/6/2015 09:27
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Se la Grecia passa con Putin per l'Europa USAdipendente sarebbe un bello schiaffo . Ma io me ne frego , aspetto e valuterò il da farsi tranquillamente sotto l' ombrellone o meglio questo autunno quando avremo più certezze , adesso possiamo solo azzardare ipotesi .
36 di 373 - 25/6/2015 13:41
giglioturchese N° messaggi: 1275 - Iscritto da: 06/3/2011
E' incredibile come le incertezze siano tuttora presenti verso l'accordo con la Grecia e la borsa viaggi comunque a gonfie vele.
Non mi piace questa irresolutezza
37 di 373 - 25/6/2015 13:49
Vshare N° messaggi: 5908 - Iscritto da: 06/8/2014
Quotando: giglioturchese - Post #36 - 25/Jun/2015 11:41E' incredibile come le incertezze siano tuttora presenti verso l'accordo con la Grecia e la borsa viaggi comunque a gonfie vele. Non mi piace questa irresolutezza

A nessuno piace pagare le spese condominiali senza avere un qualche risultato tangibile
38 di 373 - 25/6/2015 16:50
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Quotando: vshare - Post #37 - 25/Jun/2015 11:49
Quotando: giglioturchese - Post #36 - 25/Jun/2015 11:41E' incredibile come le incertezze siano tuttora presenti verso l'accordo con la Grecia e la borsa viaggi comunque a gonfie vele. Non mi piace questa irresolutezza

A nessuno piace pagare le spese condominiali senza avere un qualche risultato tangibile

Quando un condominio è troppo oneroso per le proprie tasche è meglio cambiar casa e tanti greci vorrebbero uscire dall' Euro , quelli ricchi hanno già portato via i loro soldi . Ma penso che all' ultimo minuto di lunedì o poco prima gli sarà concesso il prestito perché ci costa meno farli stare dentro che mandarli fuori .
39 di 373 - 25/6/2015 16:54
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
.... o perlomeno i mercati sembrano scommettere su una soluzione positiva se no a quest'ora eravamo già pesantemente in rosso in borsa e con l'euro in caduta libera .
40 di 373 - 25/6/2015 18:34
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Cronistoria della crisi[modifica | modifica wikitesto]

Il primo ministro greco George Papandreou e il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso a Bruxelles il 20 giugno 2011

La crisi inizia quando il presidente George Papandreou, a fine 2009, subito dopo le elezioni politiche dichiara che i precedenti governi greci avevano falsificato i dati di bilancio dei conti pubblici per permettere alla Grecia d'entrare nell'euro[8], denunciando cosi il rischio di bancarotta del Paese.[9]

All'inizio del 2010, in seguito al downgrading da parte delle agenzie di rating internazionali,[10] si sono diffusi timori di una crisi del debito pubblico[11] relativamente ad alcuni Paesi della Zona Euro,[12] ed in particolare: la Grecia, la Spagna, l'Italia, l'Irlanda,[13] ilPortogallo e Cipro .[14]

Nei primi giorni di maggio 2010[15] è stato definito un pacchetto di 110 miliardi di euro di aiuti in 3 anni, da parte dei paesi della zona euro, alla Grecia.[16]

La situazione non sembra migliorare nel 2011, in quanto le agenzie di rating Moody's, Standard & Poor's e Fitch tagliano ulteriormente il rating della Grecia portandolo rispettivamente a Caa1 (insolvente), a CCC (debito altamente speculativo) e a CCC (vulnerabile)[17], cosa che costringe il governo ad effettuare nuovi tagli per 6,5 miliardi di euro e nuove privatizzazioni al fine di ottenere nuovi prestiti da parte dell'Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale[18]; la crisi ha riverbero anche sulla situazione occupazionale del paese, con un tasso di disoccupazione che a febbraio 2011 raggiunge il 15,9%.[19] Dopo l'approvazione da parte del parlamento greco di un nuovo piano di austerità che imporrà al paese ellenico tagli per ben 28 miliardi di euro entro il 2015, l'Unione europea dà il via libera alle ulteriori tranche di aiuti per tutto il 2011.[20] Il 25 luglio 2011 Moody's taglia il rating greco di altri tre livelli portandolo da Caa1 a Ca, dando per certo il default della nazione.[21] Nel settembre 2011 il governo greco vara un'ulteriore manovra tassando gli immobili allo scopo di recuperare 2,5 miliardi di euro utili a raggiungere un'ulteriore tranche di aiuti pari a 8 miliardi di euro[22]; nel frattempo il vice-cancelliere tedesco Philipp Rösler ha sostenuto la possibilità del default greco per uscire dalla crisi dell'euro.[23] La finanziaria sull'immobile non basta e il giorno 21 dello stesso mese il governo ellenico si vede costretto a formulare una drammatica manovra che prevede un ulteriore taglio alle pensioni, la messa in mobilità di 30.000 dipendenti statali già dal 2011 e il prolungamento della precedente tassa sugli immobili fino al 2014.[24] A questo punto viene istituita la cosiddetta "troika", formata da FMI, BCE ed UE, e grazie al suo verdetto sulla situazione della Grecia riesce a convincere la Germania ad attivare il fondo salva-stati, che garantisce alla Grecia ulteriore ossigeno economico.[25] Il governo Papandreou tenta di sottoporre a referendum il piano di salvataggio ma la minaccia da parte dell'Europa di sospendere gli aiuti economici gli impone il dietrofront, e a quel punto il premier ellenico annuncia le sue dimissioni ed il passaggio ad un governo di unità nazionale guidato da Lucas Papademos,[26] con le elezioni politiche pianificate per aprile 2012.[27] Nel frattempo il paese torna a vivere il fenomeno migratorio del Dopoguerra verso altri continenti, in particolare il flusso caratterizza laureati greci che cercano opportunità prevalentemente in Australia, ma anche in Russia, Iran e Cina.[28]

Il primo ministro Lucas Papademos difende il piano di austerità in Parlamento nel novembre del 2011

Ad inizio 2012 l'agenzia Fitch dà per certo il default della Grecia[29] e la Germania, paese maggiormente esposto verso il debito greco, si vede respingere la proposta di trasferire la sovranità nazionale del paese ellenico a Bruxelles.[30]

In febbraio la crisi si accentua ed il default sembra concretizzarsi, in quanto subito non si trovano accordi tra i partiti politici del paese per attuare nuovi tagli alla spesa pubblica che garantirebbero un aiuto economico da parte della Troika di 130 miliardi di euro, necessari per rimborsare i bond in scadenza a marzo per quasi 15 miliardi di euro;[31] in quel periodo si discusse di tagliare altri 15.000 dipendenti pubblici.[32] Il 12 febbraio 2012 il parlamento greco vota un ennesimo piano di austerity per incassare un aiuto di 130 miliardi di euro da parte della Troika; dopo l' approvazione sono subito scattate le proteste del popolo greco in piazza Syntagma, si è arrivati ad una vera e propria guerriglia contro la polizia e si è anche dato fuoco a edifici tra cui banche e negozi.[33]

Nella notte fra il 20 e il 21 febbraio a Bruxelles l'Eurogruppo ha approvato la tranche di aiuti per la Grecia di 130 miliardi,[34] rimandando quindi il default della penisola ellenica di qualche tempo.[35][36]

Atene, Piazza Syntagma, 100.000 persone si sono radunate domenica 29 maggio 2011: è stato il primo giorno di protesta del popolo greco contro il Fondo monetario internazionale.
La versione greca degli Indignados spagnoli, movimento sociale di mobilitazione di protesta pacifica contro il governo greco di fronte alla grave situazione economica in cui versa il Paese.

A marzo si verifica il tanto temuto haircut del debito: i detentori privati di titoli di stato greci si sono visti ristrutturare il debito riducendo il valore nominale di più del 50% e allungando la scadenza[37].

Nel frattempo Standard and Poor's rivede nuovamente in ribasso il rating greco, portandolo alla valutazione "SD", ovvero di default selettivo, l'ultimo passo prima del default vero e proprio.[38]

La situazione si fece ancora più critica in quanto aleggiò l'ipotesi che gli investitori retail non erano propensi allaristrutturazione del debito;[39] alla fine comunque più dell'80% dei creditori privati hanno aderito,[40] e nell'operazione dibond swap Atene riesce a cancellare quasi del tutto i 107 miliardi di debito in scadenza,[41] ma nonostante ciò Fitch decide di declassare ulteriormente il paese ellenico alla valutazione "RD" (Restricted Default), e secondo il parere di Moody's già si tratta di una situazione di default;[42] solo dopo l'emissione dei nuovi titoli Fitch riporta il rating a "B-" con outlook stabile.[43]

Nel maggio 2012, in piena fase elettorale e con un crescente sentimento antipolitico nel popolo, l'uscita dall'euro della Grecia venne data sempre più probabile e l'agenzia Fitch sostenne che tale evento non sarebbe fatale per la moneta unica.[44] I partiti non riuscirono a formare un governo di coalizione, rimandando il tutto a nuove elezioni per giugno[45] e causando nuova sfiducia che portò all'abbassamento del rating da parte dell'agenzia Fitch a CCC (sostanziale rischio di credito)[46] e ad un'enorme fuga di capitali[47].

Verso fine 2012 per ridurre il proprio debito il ministero del tesoro ellenico effettuò un'operazione di buy-back sul debito stesso, riuscendo a riacquistare titoli di stato per un valore di 45 miliardi al prezzo di soli 15, riducendo così il debito pubblico di 30 miliardi.[48].

Dopo diversi anni di recessione, nel 3º trimestre del 2014 l'economia greca torna a crescere dello 0,7% sul Pil.[

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