ROMA (MF-DJ)--"La stragrande maggioranza delle opere previste dal piano da 16,6 miliardi di euro puo' partire gia' entro il 2009. Anche il Ponte sullo Stretto".
Ad affermarlo e' il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, parlando ai microfoni di Radio Anch'io. Venerdi' il Cipe approvera' opere per 16,6 miliardi, che porteranno alla creazione di "140.000 posti di lavoro in piu'". ren
Finalmente si parla di cose costruttive per l'Italia....ben venga il ponte come mille altre infrastrutture di cui si ha bisogno per renderci competitivi
3 di 20-08/3/2009 19:490
agiro
un par di balle : soldi spesi x una cazzata
se faccio l'imbarco a livorno o genova oppure trieste risparmio tempo ,denaro e arrivo in sicilia bello riposato
provate a fare la salerno-reggio, sopratutto dopo ke son cadute le frane
BERLUSKA & COMPANY KE DELUSIONE, KE MINKIONI
E POVERI NOI E LE PROSSIME GENERAZIONI
4 di 20-08/3/2009 21:420
4everDepecheMode
Agiro, le due opere devono andare di pari passo, l'una senza l'altra non ha senso. Aggiungerei un'altra cosa, sulla quale penso tu possa essere d'accordo: accanto a queste due devono risistemare anche le linee ferroviarie del sud, degne spesso e volentieri più del 4° mondo che non di un paese che dice di essere civilizzato.
5 di 20-09/3/2009 08:510
ALESSANDRO 65
forse se la Salerno/R.C. fosse a pedaggio le cose sarebbero diverse gia' da anni.......
6 di 20-09/3/2009 14:350
agiro
resta il fatto ke x metterla in sicurezza dovranno costruire delle gallerie x evitare ke le frane facciano altre vittime
logicamente il pedaggio sarebbe ora ke lo pagassero anke al sud........ma questo mi fa venire un'altro dubbio.........se non arrivano al ponte.........come fanno ad attraversarlo????????
governi ke da 15 anni continuano a fare SOLO UN GRANDE CASINO
7 di 20-09/3/2009 14:390
agiro
E GLI STESSI soldi spesi x aumentare le rotte dei traghetti, ( costruendoli al sud) non avvierebbe un ciclo industriale ke non sia dipendenti dal so.lito settore auto???????
pare ke anke gli acquedotti al sud facciano..........acqua!!!!!!! eh si serve proprio il GRANDE PONTE
MA ANDATE A CAGHER, RAGIONATE SEMPRE DA TERONI , INVECE KE DA MERIDIONALI
8 di 20-09/3/2009 14:450
agiro
e se non pagano il tiket x l'autostrada , ki paghera' il pedaggio x il ponte????? ah ah ah ah , da scompisciasi dalle risate
9 di 20-09/3/2009 17:340
Gio 14
un par di balle : soldi spesi x una cazzata
se faccio l'imbarco a livorno o genova oppure trieste risparmio tempo ,denaro e arrivo in sicilia bello riposato
provate a fare la salerno-reggio, sopratutto dopo ke son cadute le frane
BERLUSKA & COMPANY KE DELUSIONE, KE MINKIONI
E POVERI NOI E LE PROSSIME GENERAZIONI
ma tu parli di quelli come te che partono dal nord...
prova a pensare a tutti gli altri..... e ti assicuro che sono tanti quelli che si inbarcano da Reggio o da S. Giovanni....e poi prova a pensare quanto ci costano i traghetti, specialmente quelli dello stato...
non sò dire se è giusto o no fare il ponte ma sò per certo che l'imbarco per la sicilia è roba da terzo mondo.
10 di 20-09/3/2009 17:510
8marco
un par di balle : soldi spesi x una cazzata
se faccio l'imbarco a livorno o genova oppure trieste risparmio tempo ,denaro e arrivo in sicilia bello riposato
provate a fare la salerno-reggio, sopratutto dopo ke son cadute le frane
BERLUSKA & COMPANY KE DELUSIONE, KE MINKIONI
E POVERI NOI E LE PROSSIME GENERAZIONI
ma tu parli di quelli come te che partono dal nord...
prova a pensare a tutti gli altri..... e ti assicuro che sono tanti quelli che si inbarcano da Reggio o da S. Giovanni....e poi prova a pensare quanto ci costano i traghetti, specialmente quelli dello stato...
non sò dire se è giusto o no fare il ponte ma sò per certo che l'imbarco per la sicilia è roba da terzo mondo.
Di "robe" da terzo mondo la sicilia ne ha eccome, ma non l'imbarco fidatevi: io sono siciliano e mi sono ritrasferito nella mia terra da pochi anni, so di cosa parlo.
Il traffico marittimo in quell'area è estremamente alto ed è continuo (dovete pensare a quei tre chilometri di mare come ad una autostrada del nord italia).
Tutt'al più sono le fatiscenti ed obsolete imbarcazioni statali e la pessima gestione a rallentare la macchina dello stretto di Messina.
Poi tenete conto anche del fatto che per traghettare bisogna sempre aspettare i famosi treni "italiani", che vanno spezzati in più tronconi e inseriti e sopratutto, che in pieno terzo millennio possono ancora arrivare a Villa San Giovanni (Calabria) con 15 16 19 ore di ritardo.
11 di 20-09/3/2009 18:090
Gio 14
un par di balle : soldi spesi x una cazzata
se faccio l'imbarco a livorno o genova oppure trieste risparmio tempo ,denaro e arrivo in sicilia bello riposato
provate a fare la salerno-reggio, sopratutto dopo ke son cadute le frane
BERLUSKA & COMPANY KE DELUSIONE, KE MINKIONI
E POVERI NOI E LE PROSSIME GENERAZIONI
ma tu parli di quelli come te che partono dal nord...
prova a pensare a tutti gli altri..... e ti assicuro che sono tanti quelli che si inbarcano da Reggio o da S. Giovanni....e poi prova a pensare quanto ci costano i traghetti, specialmente quelli dello stato...
non sò dire se è giusto o no fare il ponte ma sò per certo che l'imbarco per la sicilia è roba da terzo mondo.
Di "robe" da terzo mondo la sicilia ne ha eccome, ma non l'imbarco fidatevi: io sono siciliano e mi sono ritrasferito nella mia terra da pochi anni, so di cosa parlo.
Il traffico marittimo in quell'area è estremamente alto ed è continuo (dovete pensare a quei tre chilometri di mare come ad una autostrada del nord italia).
Tutt'al più sono le fatiscenti ed obsolete imbarcazioni statali e la pessima gestione a rallentare la macchina dello stretto di Messina.
Poi tenete conto anche del fatto che per traghettare bisogna sempre aspettare i famosi treni "italiani", che vanno spezzati in più tronconi e inseriti e sopratutto, che in pieno terzo millennio possono ancora arrivare a Villa San Giovanni (Calabria) con 15 16 19 ore di ritardo.
hai perfettamente ragione,
proprio per queste cose ho detto da terzo mondo, non le ho menzionate, ma come tu sai e tutte le persone che giornalmente o settimanalmente passano di li conoscono perfettamente. poi per quel che rigurda la Sicilia, tanto di cappello. Mi dispiace solo che in tutto il mondo fanno di tutto per migliorare e invece noi siamo fermi a guardare.....a guardare sai cosa? i soldi che prendono il volo......
ciao, non volevo offendere nessuno dicendo da terzo mondo.
poi basta gurdare la maggior parte di autostrade, ferrovie ecc. ecc. d'ITALIA
e c'è ne rendiamo subito conto.....
12 di 20-09/3/2009 18:110
4everDepecheMode
e se non pagano il tiket x l'autostrada , ki paghera' il pedaggio x il ponte????? ah ah ah ah , da scompisciasi dalle risate
Le autostrade le vogliono nuove di zecca, però guai a far pagare loro il pedaggio. Delle due l'una: o pagano il servizio come tutti gli altri cittadini di questo paese o si tengono le loro mulattiere così come sono, senza frignar tanto. Non si capisce, perché i cittadini del centro nord debbano pagare un servizio il doppio, per fare un piacere a loro.
13 di 20-09/3/2009 18:480
mr gready
io penso che il ponte vada fatto.
penso che non sia giusto far pagare il pedaggio.
penso che chi non la pensa come sia un omino verde delle nebbie padane.
voi vi siete fatti il passante di mestre con in vs soldi.
noi ci facciamo il ponte con i vs soldi.
una passante a voi e un ponte a noi.
fifty fifty.
non avete ancora capito http://www.youtube.com/watch?v=kpIT7-feGmY&feature=related
usate il fosforo pirlotti.
io avrei anche un'altra soluzione.
- impegnativa da un punto di vista finanziario
e ridurebbe sensibilmente la disoccupazione e il conflitto sociale nord sud.
alcuni lo chiamano napalm, + semplicemente acido naftenico mescolato a acido palmitico.
tutti sappiamo come in questa parte d'italia ci sia una certa abitudine ad eliminare i problemi con l'acido.
indi assecondiamo le usanze locali per essere meglio accetti dagli indigeni.
me ne è rimasto qualche hl dall'ultima visita al mio amico charlie.
se qualcuno vuole favorire.
mi raccomando le maschere però.
non voglio avere qualcuno sulla coscienza.
14 di 20-09/3/2009 19:010
Gio 14
minc...mr gready...ma tu non lavori mai????????ad ogni occasione il suo filmatino..
15 di 20-09/3/2009 20:240
agiro
e se non pagano il tiket x l'autostrada , ki paghera' il pedaggio x il ponte????? ah ah ah ah , da scompisciasi dalle risate
Le autostrade le vogliono nuove di zecca, però guai a far pagare loro il pedaggio. Delle due l'una: o pagano il servizio come tutti gli altri cittadini di questo paese o si tengono le loro mulattiere così come sono, senza frignar tanto. Non si capisce, perché i cittadini del centro nord debbano pagare un servizio il doppio, per fare un piacere a loro.
se il ponte va fatto, il pedaggio x forza lo pagano, ma se fra 10 anni dovesse essere finito, magari non esiste + l'autostrada o la ferrovia x arrivarci AH AH AH
mi pare ke le frane abbiano fatto 400-500 mln di euro di danni e forse serviranno delle gallerie x metterle in sicurezza.........
alla fine della fiera ai siculo-calabri cosa resterebbe???? una megacolata di cemento
SVEGLIATEVI MERIDIONALI , O VOLETE SEMPRE FARVI FREGARE??? DAL SOLITO PIRLA
( KE DOPO SIA DI BOLOGNA O DI MILAN NON FA IMPORTANZA)
LE SOLITE CAGATE DI MISTER MEGALOMANIA
16 di 20-Modificato il 10/3/2009 15:110
4everDepecheMode
Sta storia che tra 10 anni non esisterà più l'autostrada non l'ho capita; quanto ai 400 milioni per mettere in sicurezza la Salerno-Reggio Calabria nei tratti dove ci sono state le frane mi pare solo una grossa sciocchezza. E per rifare l'autostrada tutta, cosa spenderemmo, 100 miliardi di euro? Ma via...
A cosa serve il Ponte? A far decollare l'economia di due regioni e del mezzogiorno, o la va o la spacca: se salta anche quest'ultima occasione, allora per il sud possiamo suonare tranquillamente il De profundis e buonanotte ai suonatori. E' chiaro che l'opera in sé non basta: occorre sistemare tutto il sistema viario del sud, occorre portare l'alta velocità, lavorando su tutto il sistema ferroviario, compreso il settore merci, che in Italia è da sempre poco considerato.
Diciamo pure che il Ponte non serva ad una sega: qual'è l'alternativa per creare uno sviluppo duraturo?
Per concludere: anche il Tunnel sotto la Manica era un'inutile colata di cemento; infatti, a ben guardare, è solo servito a rafforzare l'economia di due grandi nazioni.
17 di 20-10/3/2009 15:390
8marco
Francamente mi dispiace di leggere certe cose, dette per lo più da persone che conoscono il sud Italia giusto attraverso i media.
Quando si utilizzano espressioni tipo "terzo mondo" per indicare situazioni di degrado o di inefficienze, bisogna farlo con cognizione di causa: è sufficiente vedere trasmissioni come "Le Iene" o ""Striscia la Notizia"per rendersi conto che nel 2009 ci sono anche realtà del nord Italia che sono vergognose.
Se l'Italia ha un problema, quello si chiama "governanti", che oggi di destra, ieri di sinistra e domani di centro, non sanno far altro che i loro interessi, speculando sulle vite e sulla intera società nazionale.
Riguardo al ponte, io sono d'accordo a che si faccia, ma senza speculazioni varie, ne politiche, ne economiche o ambientali, perchè un progetto faraonico (un ponte a campana unica così lungo) di questa portata sarebbe davvero un volano per la nostra economia; e badate bene che quando dico nostra non intendo del solo Mezzogiorno, ma dell'Italia intera.
La nostra nazione è stampella d'Europa proprio perchè è a due o tre o quattro velocità.
Un meridione che comincia a produrre grandi numeri, da uno slancio incredibile a tutta l'economia: non pensate che ci sia solo l'"EXPO", perchè non è così.
Le grandi risorse del Mezzogiorno si chiamano: turismo, arte, enogastronomia. Con queste carte se si volesse, si potrebbe incrementare moltissimo il nostro PIL.
Lo sapete perchè sono ritornato nella mia terra?
Ci sono tornato perchè nel nord Italia non c'erano più oppurtunità per me; il paragone che ho fatto è stato il seguente: se devo stare male, tanto vale soffrire a casa mia.
Non ci crederete, ma l'America che non ho mai trovato al nord in + di 25 anni, improvvisamente l'ho trovata qui. Nel giro di un anno sono passato da una condizione di precariato (condizione che tocca moltissimi in tutta Italia), ad avere un lavoro stabile; ma non mi sono fermato, perchè valutate le condizioni ho fatto una scelta e mi sono messo in proprio. Adesso lavoro moltissimo e nel mio piccolo non mi manca niente.....ho un solo rammarico, quello di non avere fatto questo passo dieci anni fa.
MODERATO
maria stella 1
(Utente disabilitato)
19 di 20-06/12/2024 22:400
DIMITRI LONG
Ponte sullo Stretto, due mine mettono a rischio l’infrastruttura
di Sergio Rizzo
Serve il parere dell’Autorità Regolazione Trasporti, che nessuno ha chiesto. E l’aumento dei costi potrebbe imporre di rifare la gara | Ponte sullo Stretto, un miliardo in più in manovra
20 di 20-Modificato il 14/12/2024 17:080
GIOELE141
Gazzetta del Sud (italiano)Segui6.6K Follower
Ponte sullo Stretto, scontro al Senato sul rischio sismico. Salvini: fattibilità mai messa in dubbio
Ponte sullo Stretto, scontro al Senato sul rischio sismico. Salvini: fattibilità mai messa in dubbioLe questioni sismiche collegate alle previsioni progettuali del Ponte sullo Stretto sono state al centro del “question time”, svoltosi al Senato. Il vicepremier Matteo Salvini ha risposto all'interrogazione, presentata a nome del gruppo parlamentare Pd-Idp, dal senatore Nicola Irto.Un’interrogazione che ha preso le mosse, come ha sottolineato Irto, dalle polemiche che nei giorni hanno coinvolto l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il cui presidente ha dichiarato di non aver mai lavorato alla relazione trasmessa, in sede di Valutazione dell’impatto ambientale, dalla società “Stretto di Messina”. «L'Istituto stesso ha aggiunto di non aver mai avuto alcun contatto con la “Stretto” – ha detto Irto – che la relazione è stata firmata solo da due ricercatori, a titolo personale. Inoltre l'Istituto ha scritto, attraverso il suo presidente, che occorrono valutazioni sismiche approfondite e che l'area del Ponte potrebbe subire eventi sismici catastrofici, molto più potenti di quelli che, in base al progetto, la struttura potrebbe sopportare. Questi rilievi si aggiungono a quelli tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha prescritto ben 68 raccomandazioni e ha richiesto un aggiornamento sulla zonizzazione micro-sismica. Aggiungiamo che, oltre a questi rilievi, ci sono quelli del ministero dell'Ambiente, con le 239 osservazioni, anche in merito al rischio maremoti nell'area. Inoltre, ci sono i rilievi pesanti della Commissione tecnica per la micro-zonizzazione sismica e altre osservazioni dell'Ispra, che si aggiungono, a loro volta, ad altre 62 prescrizioni della commissione Via-Vas, che dice, in maniera molto netta, che bisogna redigere per forza uno studio completo sugli aspetti sismici».Video correlato: Ponte sullo Stretto, l'ok della commissione (Mediaset)Dopo questa premessa, il senatore del Pd ha posto tre interrogativi al ministro Salvini. 1) «Cosa pensa della grave vicenda di una relazione sismica, di fatto falsa, di un Istituto importante, prestigioso, autorevole e autonomo?». 2) «Non è opportuno, secondo lei, sospendere immediatamente l'iter che riguarda il Ponte sullo Stretto, dal momento che non c'è la certezza sismica in quell'area?». 3) Nel Piano strategico presentato dal Gruppo Ferrovie dello Stato, non è mai stato citato il Ponte sullo Stretto. Vogliamo capire per quale motivo la più grande azienda di trasporti di questo Paese non cita il Ponte. Semmai sarebbe il caso che, proprio in questa occasione, il Governo dicesse, rispetto a Ferrovie dello Stato, se è vero o non è vero che si vuole aprire il Gruppo Fs ai privati».La replica del vicepremier Salvini si è rivolto all’esponente del Partito democratico: «Senatore Irto, fortunatamente i Ponti, a Genova e a Messina, li fanno gli ingegneri, non i politici, non i ministri, non i senatori. Li fanno gli ingegneri, i geologi, gli architetti. Ricordo in premessa che la predisposizione e l'approvazione del progetto definitivo del Ponte è il risultato di un articolato procedimento, che, a partire dal progetto redatto e aggiornato da “Eurolink”, ha coinvolto, per tutte le approfondite verifiche, i massimi rappresentanti delle discipline di aerodinamica, aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente. Stanno lavorando tecnici, ingegneri, professionisti italiani, danesi, spagnoli, americani, giapponesi. Contestualmente, è stato nominato un Comitato scientifico indipendente, che rappresenta nove Università italiane e straniere e che, all'esito delle attività di studio e di analisi, ha rilasciato all'unanimità parere favorevole. Le osservazioni espresse dal Comitato riguardano aspetti da approfondire in sede di progettazione esecutiva, legati al progresso delle conoscenze tecniche e dei materiali e all'evoluzione normativa in tutti gli ambiti di interesse. Per quanto concerne gli aspetti sismici – ha aggiunto il ministro dei Trasporti –, il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto è completo e dettagliato. Nessuno ha mai previsto alcun mandato ufficiale da parte dell'Ingv. Al riguardo, rappresento che ricercatori dello stesso Istituto hanno collaborato con il Contraente generale sia nella fase di redazione del progetto del 2011, sia nel recente aggiornamento. A ciò si aggiunga la recente stipula di un accordo di collaborazione tecnico-scientifica con l'Ingv, per la gestione della rete di monitoraggio geotecnica e per lo scambio di dati e informazioni scientifiche. Per quanto riguarda, invece, la presunta inedificabilità assoluta, si precisa che non esiste alcuna norma di legge prescrittiva che riguarda le faglie attive capaci. Io mi rifiuto di pensare che i migliori ingegneri al mondo progettino di costruire un Ponte laddove c'è un rischio sismico non sostenibile. Anzi, secondo gli ingegneri, in caso di terremoto catastrofico come quello che colpì Messina nel secolo scorso, l'unico manufatto (Dio non voglia che avremo mai modo di provarlo) che rimarrebbe in piedi sarebbe proprio il Ponte sullo Stretto».Salvini, poi, ha proseguito: «Esistono dal 2015 le linee guida del Dipartimento della Protezione civile per la gestione del territorio in aree interessate da faglie attive capaci, che disciplinano gli usi del suolo in tali aree dal punto di vista sia urbanistico, che delle classi d'uso dei manufatti. Tali linee guida prevedono che per la progettazione di opere strategiche sia necessario attingere a livelli di conoscenza paragonabili a quelli del livello 3 della microzonazione sismica. Il progetto definitivo del Ponte è già corredato di livelli di approfondimento addirittura superiori a quelli del livello 3, chiesto per legge. Infine, ricordo che in seguito alle prescrizioni del Mase, i nuovi studi geologici non sono altro che approfondimenti che la “Stretto di Messina” sta già effettuando e che non mettono in dubbio la fattibilità dell'opera. Pertanto, andiamo avanti con il progetto, nella convinzione, dopo un secolo di chiacchiere, di dare a milioni di siciliani e calabresi, e a 60 milioni di italiani, quella continuità territoriale di cui hanno assolutamente diritto e bisogno».