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28/8/2009 15:18
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muraseppe
da Mf del 28/08/09 pag. 18
NEL GIORNO DEL CDA PER LA SEMESTRALE PASSA DI MANO IL 2,3% SU UN FLOTTANTE RIDOTTO AL 12%
Giallo su Italease tra scambi boom di Lucio Sironi
Impennata anche del prezzo: più 30,5% a quota 2,35 euro. Il sospetto che qualcuno possa mettere insieme un pacchetto per mettersi di traverso rispetto ai piani del Banco Popolare.
A sorpresa Banca Italease torna al centro dell’attenzione a Piazza Affari, con scambi e prezzi balzati a livelli record nel giorno in cui si è riunito, in tarda serata, il consiglio di amministrazione per l’approvazione dei conti del semestre. Già a metà giornata il titolo era tornato in asta di volatilità, dopo una sospensione nelle prime fasi, chiudendo poi la
seduta a 2,35 euro, con un balzo del 30,5%. Ma soprattutto hanno sorpreso i volumi: 3,9milioni di titoli, pari al 2,37% del capitale. Non poco per un istituto il cui flottante è
ridotto al di sotto del 12%. In realtà già a metà luglio, subito dopo la conclusione dell’opa lanciata dal primo azionista, il Banco Popolare, prolungata fino al 15 luglio, il titolo Banca Italease aveva vissuto sedute calde, con frequenti sospensioni al rialzo per effetto della
speculazione di segno rialzista. Ad alimentarla il fatto che l’istituto guidato da Pier Francesco Saviotti, partendo dal 30%, era riuscito a mettere insieme una partecipazione
pari al 88,127% del capitale, fallendo però il traguardo fissato al 95% che avrebbe fatto scattare il delisting. E questo nonostante il Banco Popolare avesse ribadito l’intenzione di lanciare un aumento di capitale per circa 1 miliardo di euro, mossa che nelle settimane in
cui era in corso l’offerta aveva convinto molti soci riottosi di Italease a consegnare all’opa
le azioni al prezzo di 1,5 euro, spesso consolidando forti minusvalenze.
Il loro timore era che l’aumento finirà per diluire ulteriormente i soci di minoranza, incrementando la quota nelle mani del Banco, il cui disegno è quello di separare
Itelease creando una bad bank. In quest’ultima finirebbero relegati i finanziamenti più problematici, quelli che Italease ha concesso negli anni scorsi ad alcuni immobiliaristi
che, dopo il congelamento del mercato del mattone, non sono stati più in grado di pagare gli oneri del debito contratto.
Quello che il mercato ora si chiede è se dietro gli scambi elevati di ieri vi sia la mano di uno o più investitori interessati a mettersi di traverso rispetto ai piani del Banco.
Da metà luglio, pur tra alti e bassi, i prezzi di scambio dei residuali titoli Italease si sono
mantenuti su livelli superiori a 2 euro. Ciò che è accaduto ieri non farà che acuire l’irritazione di quanti hanno aderito obtorto collo all’opa. Per cui c’è da chiedersi se al Banco, oggi atteso a sua volta all’appuntamento con la relazione semestrale, non convenga accelerare i tempi e rendere ufficiale l’aumento di capitale di Italease prima di fine anno, come sostenuto finora.
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30/8/2009 14:14
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remolcador
Se glielo daranno, i soldi del premio e il prestigio acquisiti saranno senz'altro spesi bene.
http://www.firmiamo.it/gino-strada-nobel-per-la-pace
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NEL GIORNO DEL CDA PER LA SEMESTRALE PASSA DI MANO IL 2,3% SU UN FLOTTANTE RIDOTTO AL 12%
Giallo su Italease tra scambi boom di Lucio Sironi
Impennata anche del prezzo: più 30,5% a quota 2,35 euro. Il sospetto che qualcuno possa mettere insieme un pacchetto per mettersi di traverso rispetto ai piani del Banco Popolare.
A sorpresa Banca Italease torna al centro dell’attenzione a Piazza Affari, con scambi e prezzi balzati a livelli record nel giorno in cui si è riunito, in tarda serata, il consiglio di amministrazione per l’approvazione dei conti del semestre. Già a metà giornata il titolo era tornato in asta di volatilità, dopo una sospensione nelle prime fasi, chiudendo poi la
seduta a 2,35 euro, con un balzo del 30,5%. Ma soprattutto hanno sorpreso i volumi: 3,9milioni di titoli, pari al 2,37% del capitale. Non poco per un istituto il cui flottante è
ridotto al di sotto del 12%. In realtà già a metà luglio, subito dopo la conclusione dell’opa lanciata dal primo azionista, il Banco Popolare, prolungata fino al 15 luglio, il titolo Banca Italease aveva vissuto sedute calde, con frequenti sospensioni al rialzo per effetto della
speculazione di segno rialzista. Ad alimentarla il fatto che l’istituto guidato da Pier Francesco Saviotti, partendo dal 30%, era riuscito a mettere insieme una partecipazione
pari al 88,127% del capitale, fallendo però il traguardo fissato al 95% che avrebbe fatto scattare il delisting. E questo nonostante il Banco Popolare avesse ribadito l’intenzione di lanciare un aumento di capitale per circa 1 miliardo di euro, mossa che nelle settimane in
cui era in corso l’offerta aveva convinto molti soci riottosi di Italease a consegnare all’opa
le azioni al prezzo di 1,5 euro, spesso consolidando forti minusvalenze.
Il loro timore era che l’aumento finirà per diluire ulteriormente i soci di minoranza, incrementando la quota nelle mani del Banco, il cui disegno è quello di separare
Itelease creando una bad bank. In quest’ultima finirebbero relegati i finanziamenti più problematici, quelli che Italease ha concesso negli anni scorsi ad alcuni immobiliaristi
che, dopo il congelamento del mercato del mattone, non sono stati più in grado di pagare gli oneri del debito contratto.
Quello che il mercato ora si chiede è se dietro gli scambi elevati di ieri vi sia la mano di uno o più investitori interessati a mettersi di traverso rispetto ai piani del Banco.
Da metà luglio, pur tra alti e bassi, i prezzi di scambio dei residuali titoli Italease si sono
mantenuti su livelli superiori a 2 euro. Ciò che è accaduto ieri non farà che acuire l’irritazione di quanti hanno aderito obtorto collo all’opa. Per cui c’è da chiedersi se al Banco, oggi atteso a sua volta all’appuntamento con la relazione semestrale, non convenga accelerare i tempi e rendere ufficiale l’aumento di capitale di Italease prima di fine anno, come sostenuto finora.