AZIONISTA SUISSE CREDIT

Credit Suisse, partono le prime class action negli Stati Uniti.

Ecco come azionisti e obbligazionisti possono aderire

Il crollo di Credit Suisse porterà a una migrazione verso le banche più grandi, è l’analisi di Fabrizio Pagani, ex capo della segreteria tecnica al Tesoro durante la crisi di Mps e delle banche venete: «Mi aspetto cause legali contro l’azzeramento dei bond AT1 di Credit Suisse. Nel caso di Mps prima convertimmo i bond in capitale, che presero la perdita pari passu con l’equity. E poi nazionalizzammo» | Credit Suisse, partono le prime class action negli Stati Uniti. Ecco come azionisti e obbligazionisti possono aderire | Bce, Lagarde: le banche della zona euro sono capitalizzate a sufficienza. Pronti a fornire liquidità se necessario

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Credit Suisse-Ubs: l’acquisizione che nessuno voleva e i rischi che ora corre il settore bancario europeo

di Francesca Gerosa

Con asset combinati per 1,7 trilioni di dollari, pari a oltre il 200% del Pil svizzero, Coombs, esperto di Citi, dubita che il governo svizzero volesse questo merger. Il confronto con la crisi di Ubs del 2008 e il pericolo di sottovalutare la psicologia di chi deposita il denaro in banca | VIDEO Intervista a Kenneth Rogoff, Harvard University | Banche europee, JP Morgan resta cauta: possibile uno stop ai buyback, rischi in aumento su immobiliare e margini di interesse | Ubs-Credit Suisse, perché l’azzeramento dei bond At1 può portare ad aumenti di capitale fra le banche europee | Bce, Lagarde: le banche della zona euro sono capitalizzate a sufficienza. Pronti a fornire liquidità se necessario

Perché il contagio di Ubs-Credit Suisse finirà sulle spalle di famiglie e società e le banche non potranno evitarlo

Il cielo è tornato sereno sulle borse, il Ftse Mib corre bene martedì 21 marzo nella speranza che la Fed abbandoni l’assetto da falco. Ma la storia dei bond subordinati di Credit Suisse, l’intervento massiccio delle banche centrali sui mercati e la scadenza a giugno dei prestiti low cost alle banche europee (Tltro) raccontano una storia complessa per i mercati | Janet Yellen: garanzie su tutti i depositi se crisi bancaria peggiora in Usa. Enria invita le banche europee a tenere sotto controllo la liquidità

Ubs e Credit Suisse sotto stress, le banche finiscono alla sbarra negli Usa per i miliardi degli oligarchi

Banca o Poste? Dove conviene mettere i risparmi.
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La crisi di Credit Suisse riporta in auge il risparmio postale. Protetto dallo Stato Italiano, fa leva su un’offerta di base, in alcuni casi a costi bassi.
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BANCHE

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CREDIT SUISSE, LA FUGA DELLA LIQUIDITÀ NON È FINITA. GLI SVIZZERI VOGLIONO UNO SPINOFF DELLA NUOVA UBS

di Elena Dal Maso

Credit Suisse e Deutsche Bank, ecco chi è andato corto in borsa contro gli istituti. E contro le banche italiane ed europee

In prestito il 3,2% del flottante di Deutsche Bank e il 10,5% di quello di Credit Suisse. Marshall Wace, Wellington Management e Millenium tra gli investitori più attivi. In manovra c’è anche Bridgewater. Ecco le posizione corte che hanno contribuito alla forte volatilità degli istituti. Speculazione al lavoro anche sugli asset manager come Azimut, Anima, Fineco, Banca Generali | Deutsche Bank, la linea falco della Bundesbank sui tassi Bce ora è un boomerang per la Germania e per le banche

di Luca Gualtieri

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Credit Suisse e Deutsche Bank, ecco tutti i fondi che sono andati short contro le due banche. E che hanno nel mirino altri istituti italiani

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Crisi bancaria, Novelli (Lemanik): tutto quello che non è stato detto sul crollo di Credit Suisse. Perché Capital One Financial sarà la prossima vittima in Usa

di Maurizio Novelli

Il fallimento di Credit Suisse è strettamente interconnesso alla crisi delle banche americane. Maurizio Novelli, gestore del fondo Lemanik Global Strategy Fund, spiega perché e lancia l’allarme: la crisi dell’immobiliare commerciale peggiorerà e la restrizione del credito si allargherà al credito al consumo. Non a caso i credit default swap di Capital One Financial sono schizzati verso l’alto | La crisi bancaria riaccende i timori di recessione. Negli Stati Uniti il crack delle banche ridurrà dello 0,5% il pil a fine 2023

Credit Suisse-Ubs, perché il Parlamento non può fermare la fusione

È probabile che il Parlamento, oggi in seduta straordinaria, cerchi di spingere il Governo a revisionare le regole sulle banche "too-big-to-fail" e a intraprendere un'azione legale contro alcuni dirigenti di Credit Suisse. L’Associazione dei dipendenti bancari chiede di congelare i tagli dei posti di lavoro, previsti nella fusione con Ubs, fino a fine anno | Crisi bancaria, Novelli (Lemanik): tutto quello che non è stato detto sul crollo di Credit Suisse

di Francesca Gerosa

Chi ha davvero favorito la fine improvvisa di Credit Suisse

Dalla dimensione dello scoperto in borsa a un twitter galeotto. A quasi un mese dal crack e dal salvataggio del secondo gruppo bancario svizzero, emergono molti elementi che spiegano come sia stato possibile la fine in 72 ore di una banca di 167 anni di vita | Ubs studia lo spin-off e la quotazione delle attività svizzere di Credit Suisse | Novelli (Lemanik): tutto quello che non è stato detto sul crollo di Credit Suisse. Perché Capital One Financial potrebbe essere la prossima vittima in Usa | Azioni, i trader comprano in massa il titolo Credit Suisse dopo i minimi storici

di Friedrich Magnani

Credit Suisse, gli obbligazionisti fanno causa alla Finma per un controvalore di 4,5 miliardi di dollari

di Luca Gualtieri

Un gruppo di investitori ha citato in giudizio l’autorità di regolamentazione svizzera. Nel mirino l’azzeramento dei bond subordinati At1 | Chi ha davvero favorito la fine improvvisa di Credit Suisse | Credit Suisse, dagli obbligazionisti arriva una doppia causa per il governo svizzero | Azioni, i trader comprano in massa il titolo Credit Suisse dopo i minimi storici
Si fa incandescente la battaglia legale sul salvataggio del Credit Suisse. Un gruppo di investitori che detengono obbligazioni del gruppo svizzero, per un controvalore di 4,5 miliardi di dollari, hanno fatto causa alla Finma (la Consob elvetica) presso il Tribunale di San Gallo. Ad assisterli è lo studio americano Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan.

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La causa

Nel mirino c’è la decisione della Finma e della banca centrale di azzerare parte del debito subordinato senza intaccare l’equity della banca, invertendo in questo modo la gerarchia del passivo pur in assenza di una liquidazione.
Giovedì 23 marzo la Finma si è limitata a chiarire che l’accesso di Credit Suisse alla liquidità straordinaria messa a disposizione dalla banca centrale mercoledì 15 inficiava la continuità aziendale, configurandosi come un non viability point.

• Leggi anche: Credit Suisse, dagli obbligazionisti arriva una doppia causa per il governo svizzero

Le altre iniziative

Quella presentata venerdì 21 aprile non è l’unica iniziativa legale che riguarda il salvataggio di Credit Suisse. Al Dipartimento federale svizzero delle finanze sono state notificate due azioni legali intentate da obbligazionisti del gruppo di Zurigo. Nel dettaglio si tratta di domande di risarcimento per responsabilità dello Stato, come ha spiegato una portavoce del Dipartimento, senza fornire ulteriori dettagli sul contenuto dei procedimenti.
Sotto la lente dei bondholder e dei loro legali ci sarebbero i trattati internazionali di protezione degli investimenti firmati dalla Svizzera con molti Paesi. Tali documenti prevedono risarcimenti in caso d’espropriazione statale, una fattispecie nella quale si sta cercando di far rientrare anche l’azzeramento dei bond subordinati At1. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 21/04/2023 17:02Ultimo aggiornamento: 21/04/2023 17:22

Credit Suisse rinuncia alla banca locale in Cina. Un azionista fa causa a Ubs: il prezzo della fusione è troppo basso

di Francesca Gerosa

La decisione di abbandonare il piano di costituire una banca locale in Cina è stata presa per evitare un potenziale conflitto normativo derivante dalla fusione con Ubs. Anche il futuro delle joint venture cinesi delle due banche è incerto. La Finma torna a difendere il suo operato nel salvataggio di Credit Suisse | Credit Suisse ritira il ricorso contro la Finma sull'azzeramento dei bond AT1 | Credit Suisse, si allunga la lista di chi vuole far causa al colosso svizzero dopo la fusione con Ubs imposta dalle autorità
Credit Suisse fa marcia indietro sulla costituzione di una banca locale in Cina per evitare un potenziale conflitto normativo derivante dalla fusione con Ubs. La decisione di abbandonare il piano sarebbe già stata comunicata al personale locale della banca secondo una fonte citata dall’agenzia Reuters. L’istituto di credito svizzero in crisi si stava preparando da anni a creare una banca locale interamente controllata in Cina: avrebbe rafforzato la sua presenza nel Paese, consentendogli di creare una rete di filiali e di espandere la sua attività di gestione patrimoniale onshore.

Mossa analoga da parte di Ubs su alcune attività?

• Leggi anche: Per Ubs spunta un tesoretto da 35 miliardi dopo il salvataggio di Credit Suisse
  
  La decisione di Credit Suisse, secondo le fonti citate da Reuters, è stata motivata dal fatto che Ubs, che sta acquisendo la più piccola rivale nell'ambito del salvataggio orchestrato dal governo, ha già una banca locale in Cina, paese dove una società finanziaria può richiedere e ottenere una sola licenza di questo tipo. Non solo. La decisione di Credit Suisse di abbandonare il suo progetto di banca locale potrebbe portare Ubs a una mossa analoga su alcune attività in Cina come la gestione patrimoniale e le agenzie di intermediazione, dove entrambe hanno unità operative, al fine di non violare le normative.
  
  Anche il futuro delle joint venture cinesi è incerto
  
  Mentre il tempo stringe per Ubs per chiudere l'accordo di fusione con Credit Suisse (l’ad di Ubs, Sergio Ermotti, ha detto che sta lavorando per chiuderlo entro la fine di maggio o l'inizio di giugno), anche il futuro delle joint venture cinesi delle due banche è incerto: è probabile che la joint venture securities di Credit Suisse (detiene il 51%) venga messa in vendita per evitare di violare le norme cinesi sulla proprietà delle licenze, hanno aggiunto le fonti. La joint venture della banca svizzera, che alla fine dell'anno scorso contava 234 dipendenti, ha registrato una perdita netta di 254 milioni di yuan nel 2022 a causa del crollo delle commissioni e dei proventi dell'investment banking. Secondo le normative cinesi, un'azienda straniera può avere una sola società di intermediazione mobiliare nel Paese. Attualmente Ubs gestisce una joint venture al 67% con una società statale di Pechino.

Un azionista di Credit Suisse fa causa a Ubs: il prezzo della fusione è troppo basso

• Leggi anche: Ubs stima un impatto negativo pari a 17 miliardi dall’acquisizione di Credit Suisse

Ubs ha accettato di acquistare la sua rivale per 3 miliardi di franchi svizzeri in azioni e di assumersi fino a 5 miliardi di franchi di perdite a marzo. Un prezzo che ha lasciato molti azionisti di Credit Suisse con l’amaro in bocca. Tanto che uno di loro ha intentato una causa contro Ubs presso la Corte commerciale di Zurigo, accusando il colosso svizzero di non aver tenuto conto del valore aziendale dell'istituto di credito nell'acquisizione di emergenza, secondo Bloomberg News. Dimitri Santoro, legale dell'azionista, ha spiegato che il suo cliente dovrebbe essere risarcito per la differenza tra il prezzo di offerta di 0,76 franchi per azione e il prezzo di chiusura del titolo di Credit Suisse di 1,86 franchi del 17 marzo, l'ultimo giorno di negoziazione prima che si concretizzasse l'acquisizione tramite l'intermediazione statale. Nel frattempo, lo scorso 1° maggio Credit Suisse ha ricevuto una notifica dalla borsa di New York che la informava di non essere più conforme ai criteri di prezzo minimo per la quotazione continua sul Nyse. Questi criteri richiedono alle società quotate di mantenere un prezzo medio di chiusura delle azioni di almeno 1 dollaro per un periodo di 30 giorni di negoziazione consecutivi. La banca ha tempo sei mesi, ma conta di risolvere questa carenza al completamento dell'acquisizione da parte di Ubs.