Trading Cafe' (DAX)

- Modificato il 27/1/2021 11:39
Giusmil N° messaggi: 8142 - Iscritto da: 04/2/2015
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 OPERATIVITA' DI TRADING, STRATEGIE E DISCUSSIONI

Discutere insieme di strategie, operativita'....  e perche' no...  

Inserire i propri segnali di Trading intraday, multiday, settimanali o di piu' lunga durata.
Qui si discute di tutto quanto ruota all'affascinante mondo del trading e dell'investimento on line.

- Operativita' e segnali di breve e medio lungo
- Previsioni su andamento indici e interconnessioni Finanziarie

- Piattaforme gratute e non, loro funzionalita' e regimi commissionali 
- Analisi Tecnica e Fondamentale
- Strategie basate su Fondamentali / Analisi Tecnica / Strategie non Convenzionali
- Esperienze di trading
- Letture e testi riguardanti il trading

Tutte le argomentazioni possono essere spunto per dibatti e discussioni che possano arricchire il bagaglio e implementare l'esperienza e l'operatività di ognuno di noi.


Tutti sono benvenuti !


Ognuno puo' esprimere il proprio parere e dare a tutti noi il proprio contributo

Non e' richiesta una consumata esperienza operativa per potere intervenire alle discussioni, solo tanta passione, voglia di apprendere, rispetto per gli altri, e almeno un po di educazione.

 

 

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Lista Commenti
71105 Commenti
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69401 di 71105 - 11/2/2021 09:41
aquilabianca N° messaggi: 7719 - Iscritto da: 21/2/2015

ahahahah


ciao tutti e buon mattino

69402 di 71105 - 11/2/2021 10:22
Claudio143 (premium) N° messaggi: 17038 - Iscritto da: 10/1/2012
@ciao Romolo..@tua

...salita su new giornalistiche...lo vedi dal Point...buona come tante nei giorni passati per scalp...
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69403 di 71105 - 11/2/2021 18:52
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
I gobbi intanto sono in finale...joy🤩. E l'inter???.🤨🤪
69404 di 71105 - Modificato il 11/2/2021 20:31
Claudio143 (premium) N° messaggi: 17038 - Iscritto da: 10/1/2012
prof/dittatica a distanza ...nato MILANISTA ...claudione

...due musei da vistare aTorino
-Museo Egizio
-stadio Allianz Stadium
69405 di 71105 - 11/2/2021 20:35
sans souci1 N° messaggi: 1422 - Iscritto da: 03/8/2018
Il trionfo del ridicolo. Su 135000 iscritti nella piattaforma Rousseau hanno votato poco più della metà. 44 mila a favore e 30 contro. E i 44 mila favorevoli sarebbero quelli che in definitiva danno il via libera alla nascita del governo Draghi senza tenere conto di astenuti e contrari ? E questa sarebbe la grande vittoria del ciarpame dei 5S ? Poveri noi...in che mani eravamo...o continueremo a essere ?
69406 di 71105 - Modificato il 11/2/2021 20:37
aquilabianca N° messaggi: 7719 - Iscritto da: 21/2/2015

e io volevo veder in finale di coppa italia juve e milan, e invece c'è atalanda

69407 di 71105 - 11/2/2021 20:39
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
ops... Dai che prima o poi Ibraimovich va in palla.. e noi siamo li..
69408 di 71105 - 11/2/2021 20:40
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Immondizia..5 stalle..
69409 di 71105 - 11/2/2021 20:41
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Mica tanto a distanza ... i ragaxxi si ma noi sempre a scuola..
69410 di 71105 - 11/2/2021 20:44
aquilabianca N° messaggi: 7719 - Iscritto da: 21/2/2015

SANS al prossimo votazione, torna tutto come prima e pure tutto spaccato di partiti !! lo sono già oggi, pensa quando si vota

69411 di 71105 - 11/2/2021 20:48
Giusmil N° messaggi: 8142 - Iscritto da: 04/2/2015

X tutti quelli che mi chiedevano stamattina l'origine di questo o quel movimento...

News create ad arte (ma anche non create ad arte) e posizionamenti di istituzionali (quando visibili a tutti chiaramente) fungono da ESCA e generano sempre posizionamenti retail ad essi direzionali.

-> SUL MERCATO I POSIZIONAMENTI RETAIL E QUELLI ISTITUZIONALI SONO COME L'ACQUA E L'OLIO NELLO STESSO BICCHIERE....

In ottica di ottimizzazione dei profitti "lanciare" o "affondare" al contrario con estrema violenza un titolo nel medio breve diviene pertanto pratica molto profittevole, in quanto le prime tranche costrette a ricoprirsi (dopo gli ordini stop fatti saltare) saranno tutte quelle posizioni in marginazione e quindi ingestibili perche' gonfie come un pallone.

Se ho sul conto 10mila, e ne uso 2 mila a leva 5 io sono investito con TUTTO il mio conto !!

Il fatto che ne sto' usando "solo" 2k e' una falsa convinzione che appena sara' sfiorata da dissonanza cognitiva (occazzo forse ho sbagliato) mi costringera' a chiudere in perdita anzitempo...

Questo perche' quando siete SOVRA ESPOSTI il mercato ha sulla vostra psiche la stessa funzione che ha una grande mano mentre vi stringe le palle... chiaro ora ?

Altra cosa... la natura degli scambi fa si che il 99,9% degli asset sia caratterizzato da ciclicita' con durate e ampiezza INCOGNITE...

Ergo... se qualcosa scende e' perche' poi dovra' salire e viceversa... ma quando e di quanto ? Boooh

La sovra esposizione vi mettera' sempre nelle condizioni di anticipare i tempi costringendovi a pagare un ticket per questo...

In questo scritto le risposte per... Ast / Fnc / Mps di stamattina... in mezzo a quelli di coloro che esigono le fatture pagate alle 9.01 del gg di scadenza...

Una buona serata...

69412 di 71105 - 12/2/2021 07:55
sans souci1 N° messaggi: 1422 - Iscritto da: 03/8/2018
È la solita storia del pastore. Fra i tanti ci sono sempre quelli, e sono davvero tanti, che ancora non la sanno.
69413 di 71105 - 12/2/2021 07:58
PRENDILAMANO N° messaggi: 4585 - Iscritto da: 13/9/2008

Buongiorno a tutti/e see_no_evil

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69414 di 71105 - 12/2/2021 08:04
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Buongiorno..
69415 di 71105 - 12/2/2021 08:22
Claudio143 (premium) N° messaggi: 17038 - Iscritto da: 10/1/2012
hello tt


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69416 di 71105 - 12/2/2021 08:27
sans souci1 N° messaggi: 1422 - Iscritto da: 03/8/2018
Tutti assieme appassionatamente. Come nel listone del 1922. Mattarella vuole un governo di competenti. Sarà compreso anche Di Maio fra questi ? E quando sarà estromesso sosterrà ancora un premier che gli ha fatto capire chi e cosa egli realmente sia, ossia una nullità ? Verrà messa mano ad una legge elettorale che finalmente consenta ad un governo di governare e che risponda del proprio operato senza dover assistere a quel schifoso rimpallo di responsabilità che ogni governo attribuisce a quello precedente affondando il paese sempre di più? Al 1922 succedette il 1924 e sappiamo cosa accadde. Giorni fa citavo il bastone e la carota. Potrebbe essere l ' ultimo mezzo che può evitare la nemesi di questo scarupato paese.
69417 di 71105 - 12/2/2021 08:38
Claudio143 (premium) N° messaggi: 17038 - Iscritto da: 10/1/2012
.
p.php?pid=chartscreenshot&u=4t7VgmF%2BcG
69418 di 71105 - Modificato il 12/2/2021 09:24
Claudio143 (premium) N° messaggi: 17038 - Iscritto da: 10/1/2012
@Rosario ...compito in classe...a distanza
..p.php?pid=chartscreenshot&u=EG2H7GjnSaH4
69419 di 71105 - 12/2/2021 10:01
Claudio143 (premium) N° messaggi: 17038 - Iscritto da: 10/1/2012
#
tsyqr
69420 di 71105 - 12/2/2021 11:17
PRENDILAMANO N° messaggi: 4585 - Iscritto da: 13/9/2008

2 righe per chi ha voglia di leggere...

...quanta inflazione arriverà per effetto degli stimoli fiscali? di A.Fugnoli

Too much of a good thing, troppo di una cosa buona, è un’espressione piuttosto comune della lingua inglese. Risale al XVI secolo e la si ritrova anche in Shakespeare. C’è insomma una misura in tutte le cose, come dicevano i greci, anche in quelle belle, buone, piacevoli e positive. L’eccesso è controproducente.

Ma come spesso accade, a una massima di apparente saggezza che entra nell’uso, se ne va a contrapporre un’altra di senso contrario, spesso altrettanto fortunata. In italiano, ad esempio, l’unione fa la forza circola tranquillamente accanto a chi fa da sé fa per tre.

E così è in inglese da quando Mae West, attrice e autrice di grande intelligenza trasgressiva delle Hollywood e Broadway degli anni d’oro, mise in copione una delle sue più celebri battute allusive, you can never have too much of a good thing, non si ha mai troppo di una cosa buona, che da allora circola in inglese con la stessa frequenza dell’originale moderato cui si contrappone.

L’appassionato dibattito che si è aperto in America tra gli economisti di area democratica sulla politica fiscale di Biden ruota esattamente intorno alla possibilità di eccesso di una cosa buona. Posto che una scelta espansiva è indispensabile in un contesto come l’attuale, esiste la possibilità che le misure proposte siano eccessive e pericolosamente inflazionistiche o, al contrario, dobbiamo pensare che non esiste mai un troppo di una cosa buona e che un pacchetto di spesa più è imponente e meglio è?

Larry Summers e Olivier Blachard sostengono la prima ipotesi. Si tratta dei due esponenti più autorevoli e influenti del mainstream globale (clintoniano il primo e punta di diamante del potente Peterson Institute il secondo) che fino a ieri si sono spesi per promuovere politiche espansive, sostenendo in particolare che, in un mondo di tassi a zero, i governi che si indebitano per investimenti che abbiano un ritorno di crescita anche modesto non vanno ad aumentare il rapporto debito/Pil ma lo vanno al contrario ad abbassare.

Colpisce anche per questo vederli adesso molto critici verso il pacchetto prevedibilmente da un trilione e mezzo che fra due mesi verrà approvato dal Congresso. Le misure fiscali prese per mitigare la crisi del 2008, dice Summers, furono metà del necessario, ma questa volta siamo a ben cinque volte l’output gap creato dalla pandemia. Se a questo aggiungiamo il trilione in arrivo entro la fine dell’anno per le infrastrutture e i risparmi elevati delle famiglie formatisi per sussidi e minori spese durante il lockdown e pronti ora per essere spesi, il potenziale inflazionistico è evidente. L’economia americana non rischia di surriscaldarsi, dice Blanchard, rischia di prendere fuoco.

Esprime la sua preoccupazione anche Bill Dudley, fino a tempi recenti numero tre della Fed e democratico di ferro che nel 2019 aveva esortato la Fed a provocare una recessione per non fare rieleggere Trump. Per Dudley ci sono nove ragioni per temere un’inflazione vivace già nei prossimi mesi. Tra queste le più interessanti sono la rapidità della ripresa, la riduzione permanente di offerta nei settori colpiti dalla pandemia a fronte di una domanda che presto tornerà normale, le frizioni nel mercato del lavoro (un ristoratore che ha chiuso la sua attività non si riconverte facilmente il un progettista di turbine eoliche) e le aspettative di inflazione che continuano a crescere e possono esse stesse contribuire a fare salire i prezzi.

A difendere Biden intervengono Jason Furman e Austan Goolsbee, entrambi già a capo dei consiglieri economici di Obama e su posizioni storicamente liberal ma non progressive. Gran parte degli stimoli, dicono, saranno una tantum, a partire dal famoso assegno di 1400 dollari che arriverà a ogni americano che abbia un reddito inferiore ai 75mila dollari. Se anche avremo un paio d’anni con una crescita del Pil nominale dell’8-9 per cento, fatto di crescita reale solo per metà e di inflazione per il resto, non sarà una tragedia, anzi.

Per completare il quadro del dibattito, non mancano democratici di area progressive come la Ocasio-Cortez ed economisti di area MMT che sostengono addirittura che il pacchetto di Biden è troppo piccolo e prevede molto poco per l’ambiente.

Che dire? Proviamo a fare qualche osservazione.

La prima è che se il mondo ha deciso di premere sull’acceleratore finché non arriverà l’inflazione, questa arriverà per forza. Se non arriverà, infatti, si alzerà subito qualcuno a dire che si può accelerare ancora di più e questo qualcuno verrà insediato al potere dagli elettori al posto di chi si accontenta di una crescita più bassa.

In particolare, i democratici hanno un anno e mezzo per preparare le elezioni di mid-term del novembre 2022 e per evitare di perdere i due rami del Congresso. La strategia obbligata, a parte quella di dividere i repubblicani tra trumpiani e antitrumpiani in lotta fra loro, è quella di fare crescere l’economia il più possibile e il prima possibile, costi quel che costi.

La seconda osservazione è che tutti i ragionamenti del dibattito in corso tra i democratici e nel mercato si basano sulla nozione di output gap, che a sua volta si basa su quella di Pil potenziale non inflazionistico. E qui l’economia entra a vele spiegate nell’oceano della metafisica, perché il Pil potenziale, quel mondo meraviglioso in cui ci sono pochi disoccupati, tanta crescita e inflazione bassa e stabile ognuno lo può definire e calcolare come vuole. Calcolandolo alla maniera tradizionale, sulle serie storiche, si tende a sottostimarlo anche drammaticamente, come è stato fatto nel decennio scorso. Sottostimare la crescita potenziale significa crescere meno di quello che si potrebbe perché si teme un’inflazione che invece non arriva.

Summers e Blanchard, consapevoli dei limiti del concetto di output gap, stanno coi piedi per terra e, senza tanti modelli, si limitano a prendere il Pil pre-Covid e da questo calcolano dove saremmo oggi se non ci fosse stato Covid. La differenza è l’output gap, il buco, che il pacchetto di Biden riempie non una ma cinque volte.

Il problema è però che l’output gap andrebbe calcolato su scala globale. In un mondo ancora abbastanza aperto al commercio, infatti, l’eccesso di domanda generato dalla spinta fiscale può essere soddisfatto dall’estero senza inflazione finché all’estero rimane un eccesso di offerta. Detto in altri termini, una buona parte dello stimolo americano finirà in Europa e in Asia, dove ci sono ancora ampie risorse inutilizzate che possono essere messe al lavoro senza creare inflazione.

Se inflazione in ogni caso ci sarà, terza osservazione, non aspettiamoci, come invece fa Summers, che la Fed reagisca più di tanto, riducendo il Qe e alzando i tassi. Ricordiamo che, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, scadono le prime tre cariche nella Fed, incluso Powell. Se vorranno essere riconfermati nelle loro posizioni, Powell, Clarida e Quarles dovranno mostrarsi fin da subito perfettamente allineati con la linea di ripresa a tutti i costi (e già lo sono). Se mostreranno anche la più piccola velleità di non fare finta di niente quando arriverà l’inflazione, la Yellen, dal Tesoro, li sostituirà con colombe ancora più docili.

Quarta e ultima osservazione, se un giorno ci si deciderà di frenare un’economia surriscaldata, lo si farà più con le tasse che con i tassi. É lo spirito del tempo, anche in questo allineato con la MMT che sostiene che le tasse non sono lo strumento per pagare le spese (che si possono benissimo pagare stampando moneta) ma un mezzo per contrastare l’eccesso di domanda che produce inflazione.

Che conclusioni trarre per le scelte d’investimento? In un mondo spinto a crescere a tutti i costi e con un’inflazione che salirà (tanto o poco lo vedremo) i bond lunghi governativi daranno rendimenti negativi in termini reali e, probabilmente, anche nominali. Solo i Btp, per fattori specifici, daranno un ritorno positivo. I crediti daranno ancora un ritorno positivo per la compressione dello spread ma dovranno remare controcorrente. Le azioni continueranno ad andare bene finché l’inflazione resterà sotto il 3 per cento. Sopra il 3 ci sarà volatilità, ma la caratteristica di asset reale dell’azionario lo farà preferire alle alternative. Molto bene andranno le materie prime, avviate verso un rialzo secolare.

Un caro saluto a tutto il 3D, mettetevi comodisunglasses

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