Oro (HBU)

- Modificato il 11/11/2023 13:17
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
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ORO E IL REFERENDUM SVIZZERO

 

 

 


















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61 di 385 - 01/7/2015 11:49
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: possibile rottura dei supporti

La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) offre una possibilità di short di breve termine sotto differenti punti di vista. Se sta venendo meno la necessità di tenere in portafoglio asset difensivi, per via del ritorno dell’appetito al rischio che si osserva in mattinata, graficamente i prezzi continuano a premere verso interessanti livelli di supporto. Chiaro che il movimento di fondo è altamente deludente, e gli indicatori confermano assenza di trend, con l’Adx giornaliero sceso a 10 punti. Solo in caso di ritorno oltre 1.235 dollari si avrebbe un primo segnale di tipo contrario, verso l’alto. Da seguire quindi il test in atto sul supporto 1.170 dollari, sotto cui si aprono possibilità di accelerazione verso la cruciale area di supporto di medio termine 1.130-1.140 dollari.

(MILANO FINANZA)

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62 di 385 - 02/7/2015 13:07
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
ORO - Sui minimi dell'anno.

L'oro (1.165 usd) è lieve flessione, scambiando a ridosso dei minimi dell'anno (1.140 usd), nonché non lontano dai minimi degli ultimi cinque anni (1.130 usd).

La performance da inizio 2015 è negativa di circa 2 punti percentuali, nulla di drammatico se non fosse che contemporaneamente le borse sono salite molto di più (Piazza Affari +21%).

Il risultato cambia in meglio solo se l'acquisto di oro viene misurato in dollari: si ottiene un +7,5%.

L'oro sembra aver perso completamente la sua veste d bene rifugio, mai tornata in auge nemmeno con la recente esplosione della crisi della Grecia.

Graficamente, toccato il massimo storico nel 2011 a quota 1.920 usd si è innescata una violenta fase correttiva che ha interrotto il trend rialzista in corso dal 2001 (da quota 250 usd).

Il downtrend in corso da vari anni ha trovato sostegno nel 2014 in area 1.150/1.080 usd. Più in basso vi è la soglia psicologica dei mille dollari.

Lo scenario di più breve periodo si direbbe sostanzialmente laterale o moderatamente negativo tra 1.150/1.080 usd e 1.300/1.400 usd.

Data la bassa volatilità e l'assenza di trend riteniamo quest'asset poco interessante per il trading.

Manteniamo la storica visione negativa e solo in ottica di diversificazione impostiamo acquisti solo in caso di discesa verso 1.140 usd per giocarsi la carta di un rimbalzo. Applicare lo stop loss in caso di chiusura sotto 1.100 usd.

Per investire su questo asset, tra i tanti strumenti, si può utilizzare:

ETFS PHYSICAL GOLD, ISIN: JE00B1VS3770 (PHAU.MI)

(WEBSIM)

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63 di 385 - 03/7/2015 15:26
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: pull-back verso 1.170 dollari

La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) evidenzia in settimana il peggioramento della struttura tecnica di fondo, che rimane leggermente ribassista. Il cedimento del supporto di breve, collocato a ridosso di 1.170 dollari, ha subito innescato veloci vendite, portando i prezzi verso 1.155 dollari. Attualmente si assiste ad una dinamica di pull-back, alimentato più che altro dalla ricerca di asset difensivi in vista dell’esito elettorale greco, che porterebbe in caso di vittoria del NO ad un forte ritorno di volatilità sulle asset class rischiose. La prima resistenza di un certa valenza si colloca a ridosso di 1.210 dollari, oltre cui si può ipotizzare un allungo verso 1.235 dollari circa. Gli indicatori che misurano la forza del trend segnalano tutt’oggi assenza di direzionalità, con l’Adx giornaliero a 10 punti. Restano aperte le possibilità di ulteriori discese, con potenziale obiettivo verso il supporto di medio termine 1.130-1.140 dollari, ma è cruciale monitorare la reazione delle asset class rischiose nella seduta di lunedì.

(MILANO FINANZA)

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64 di 385 - 06/7/2015 13:43
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: fallito il tentativo rialzista

La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) rimane ancora priva di una precisa direzionalità, nonostante lo sviluppo della situazione greca di faccia sempre più complicato. I prezzi hanno infatti fallito il test rialzista della resistenza a 1.175 dollari, tornando poi ad appoggiarsi sul supporto di breve a quota 1.163 dollari. Fondamentale sarà questo livello per non osservare un ulteriore allungo ribassista; il cedimento di 1.160-1.158 porterebbe infatti i prezzi verso i minimi registrati a marzo. Positivo nel medio termine solo un ritorno in area 1.195 dollari.

(MILANO FINANZA)

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65 di 385 - Modificato il 14/7/2015 09:02
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: consolidamento tra 1.175 e 1.163 dollari


Rimane contrastata la situazione grafica dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini). I prezzi hanno fallito il rimbalzo di ieri, venendo respinti dalla resistenza di breve a 1.175 dollari, non scendendo però al di sotto del supporto a 1.163 dollari. Lo scenario più probabile è quindi quello di una fase di consolidamento tra 1.175 e 1.163 dollari, considerando l’assenza di un trend primario ben definito, come mostra l’Adx. Per il breve termine, lo scenario rimane leggermente ribassista (i prezzi sono al di sotto della media mobile veloce), ma un segnale operativo short arriverebbe solo in caso di discesa sotto 1,115 dollari. Possibile inizio di un trend rialzista sopra 1,190.


(MILANO FINANZA)



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66 di 385 - 14/7/2015 09:02
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: nuovamente in pericolo il supporto a 1150 dollari

Appare sempre più deteriorata la struttura grafica dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini). Il timido tentativo di rimbalzo non è infatti riuscito a superare l’area di resistenza tra 1165 e1170 dollari. Sarà fondamentale che le quotazioni non tornino sotto il supporto grafico e psicologico a 1150 dollari: si andrebbe ad un nuovo test dell’area di supporto tra 1145-1442 dollari, corrispondente ai minimi registrati a metà marzo. In caso di cedimento di tale area, il target ribassista sarebbe a 1130 dollari, picco minimo toccato a novembre 2014. L’Adx mostra un crescente rafforzamento del trend negativo; l’inversione di tendenza potrebbe arrivare solo in cadi di ritorno sopra 1180 dollari, con target a 1190.

(MILANO FINANZA)

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67 di 385 - 16/7/2015 12:14
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: possibile ritorno sui minimi di novembre

I prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) si trovano nuovamente in prossimità della fascia di supporto più importante. È a rischio infatti la soglia grafica e psicologica di 1142-1140 dollari; il cedimento di questo livello riporterebbe le quotazioni sui livelli registrati a novembre 2014. In primo target ribassista 1138-1137 dollari, seguito dal mimo a 1130 dollari. L’Adx mostra un costante rafforzamento del trend negativo, mentre gli indicatori di tendenza (Macd e Parabolic Sar) rimangono in posizione short. L’inversione di tendenza potrebbe arrivare solo in caso di ritorno sopra a 1190.

(MILANO FINANZA)

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68 di 385 - 17/7/2015 13:51
2nove N° messaggi: 10627 - Iscritto da: 12/9/2011
poco interesse qui..
69 di 385 - 18/7/2015 21:24
bebs75 N° messaggi: 322 - Iscritto da: 10/5/2010
Vediamo se sfonda il supportone altrimenti io metto in portafoglio
70 di 385 - 18/7/2015 22:34
giogio68 N° messaggi: 9210 - Iscritto da: 26/4/2013
Venerdì pomeriggio ha toccato 1130 poi chiuso poco più su. Vediamo prossima settimana !
71 di 385 - 20/7/2015 09:22
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
La Cina rivela quanto oro possiede, ma nessuno ci crede

La Cina ha pubblicato venerdì scorso i dati sulle sue riserve auree per la prima volta negli ultimi sei anni. La Banca centrale ha affermato di detenere 53,3 milioni di once, pari a 1.658 tonnellate alla data di giugno scorso contro le 1.054 tonnellate del 2009. Eppure gli analisti si aspettavano non meno di 3.000 tonnellate, ha scritto nel weekend Marketwatch (gruppo Wall Street Journal) riportando come fonte Gold Newsletter.

"Possiamo dimostrare che le scorte del Paese sono effettivamente doppie rispetto a quanto riportato", spiega Brien Lundin di Gold Newsletter, "e per questo la comunità finanziaria si sta chiedendo: perché la Cina deve pubblicamente sottostimare così tanto le proprie riserve auree?".

Il documento della Pboc è stato pubblicato nel momento in cui il prezzo del metallo giallo è sceso ai minimi negli ultimi cinque anni, chiudendo venerdì a 1.131,90 dollari l’oncia. E' sceso ancora oggi sui mercati asiatici perdendo nelle scorse ore il 2,31% a quota 1.106 dollari l’oncia.

Ken Ford, presidente of Warwick Valley Financial Advisors, ha spiegato a Marketwatch che la Cina sta premendo per far includere lo yuan nel paniere delle valute del Fondo monetario internazionale. "Le autorità di Pechino vogliono dimostrare all'Fmi che hanno abbastanza oro per rientrare nel paniere, ma non vogliono spaventare i mercati".

Ross Norman, chief executive officer di Sharps Pixley, ritiene che la Cina intende creare una valuta mondiale in grado di contrastare l’egemonia del dollaro e scalzare il ruolo di un euro sempre più soggetto a crisi e a litigi all’interno dei Paesi che lo compongono.

Il Fondo monetario internazionale dovrà esprimersi sull’inserimento dello yuan nel paniere globale il prossimo ottobre. Questo significa, conclude Marketwatch, che la Banca centrale cinese dovrà effettuare ancora acquisti importanti di metallo giallo a breve. E con i prezzi depressi di ora, può essere un affare.

72 di 385 - 20/7/2015 09:23
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #71 - 20/Lug/2015 07:22La Cina rivela quanto oro possiede, ma nessuno ci crede

La Cina ha pubblicato venerdì scorso i dati sulle sue riserve auree per la prima volta negli ultimi sei anni. La Banca centrale ha affermato di detenere 53,3 milioni di once, pari a 1.658 tonnellate alla data di giugno scorso contro le 1.054 tonnellate del 2009. Eppure gli analisti si aspettavano non meno di 3.000 tonnellate, ha scritto nel weekend Marketwatch (gruppo Wall Street Journal) riportando come fonte Gold Newsletter.

"Possiamo dimostrare che le scorte del Paese sono effettivamente doppie rispetto a quanto riportato", spiega Brien Lundin di Gold Newsletter, "e per questo la comunità finanziaria si sta chiedendo: perché la Cina deve pubblicamente sottostimare così tanto le proprie riserve auree?".

Il documento della Pboc è stato pubblicato nel momento in cui il prezzo del metallo giallo è sceso ai minimi negli ultimi cinque anni, chiudendo venerdì a 1.131,90 dollari l’oncia. E' sceso ancora oggi sui mercati asiatici perdendo nelle scorse ore il 2,31% a quota 1.106 dollari l’oncia.

Ken Ford, presidente of Warwick Valley Financial Advisors, ha spiegato a Marketwatch che la Cina sta premendo per far includere lo yuan nel paniere delle valute del Fondo monetario internazionale. "Le autorità di Pechino vogliono dimostrare all'Fmi che hanno abbastanza oro per rientrare nel paniere, ma non vogliono spaventare i mercati".

Ross Norman, chief executive officer di Sharps Pixley, ritiene che la Cina intende creare una valuta mondiale in grado di contrastare l’egemonia del dollaro e scalzare il ruolo di un euro sempre più soggetto a crisi e a litigi all’interno dei Paesi che lo compongono.

Il Fondo monetario internazionale dovrà esprimersi sull’inserimento dello yuan nel paniere globale il prossimo ottobre. Questo significa, conclude Marketwatch, che la Banca centrale cinese dovrà effettuare ancora acquisti importanti di metallo giallo a breve. E con i prezzi depressi di ora, può essere un affare.



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73 di 385 - 20/7/2015 13:08
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: brusca accelerazione ribassita

Appare totalmente deteriorata la struttura grafica dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini). Durante la seduta odierna infatti, ha ceduto il fondamentale supporto a 1142-1140 dollari: le quotazioni sono scese anche al di sotto del minimo toccato a novembre 2014 (a quota 1130$), riportandosi sui livelli di inizio 2010. Il supporto più importante ora è a 1080 dollari: in caso di rottura ribassista di tale livello, il primo target in ottica short è individuabile a 1050 dollari, seguito da 1030 dollari. Gli indicatori tecnici confermano la forza del trend negativo, ma l’RSI evidenzia che le quotazioni si trovano in fase di iperveduto, aprendo a possibili rimbalzi tecnici nelle prossime sedute. Solo un ritorno sopra 1200-1220 dollari potrebbe però portare all’inversione del trend in atto.

(MILANO FINANZA)

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74 di 385 - 20/7/2015 23:56
Vshare N° messaggi: 5907 - Iscritto da: 06/8/2014
La disfatta in materie prime ha approfondito con i prezzi di toccare il più basso dal 2002 come la prospettiva di aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti inviata oro precipitare. Le materie prime stanno perdendo il favore degli investitori, come i guadagni del dollaro in mezzo segnali da Federal Reserve presidente Janet Yellen che la banca centrale potrebbe alzare i tassi quest'anno sul retro di un miglioramento dell'economia statunitense. I maggiori costi di finanziamento frenare l'attrattiva delle materie prime come oro, che non paga interessi o dare rendimenti come attività quali le obbligazioni e azioni. Il Bloomberg Commodity Index è sceso fino al 1,4 per cento, scendendo per un quinto giorno il più lungo tratto di calo da marzo. Futures sull'oro affondò ai più deboli in più di cinque anni, mentre i metalli industriali, cereali, Brent greggio e di gas naturale degli Stati Uniti scivolarono anche come una misura del dollaro è salito ai massimi dal 13 aprile. "Qualsiasi aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti dovrebbe rafforzare ulteriormente il dollaro, spingendo più deflussi di fondi da materie prime, metalli e attività dei mercati emergenti," Vattana Vongseenin, l'amministratore delegato di Phillip Asset Management Co. a Bangkok, ha detto per telefono. Il Bloomberg Commodity Index scivolato 1,3 per cento a 96,2949 alle 10:10 ora di New York, dopo aver toccato 96,1913, il più basso da giugno 2002. Con il recupero di materie prime i prezzi più bassi, le azioni dei produttori di materie prime sono cadendo. Il Peers 15 membri Bloomberg intelligence globale Senior Oro valutazione Index, che include AngloGold Ashanti Ltd. e Newcrest Mining Ltd., è sceso fino al 8,4 per cento.
75 di 385 - 21/7/2015 10:51
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Quattro motivi per cui l'oro è incappato nella tempesta perfetta

L’oro è sceso ai minimi negli ultimi cinque anni, vicino ormai alla soglia dei 1.000 dollari l’oncia. Nell’ultimo mese (fonte: kitko.com) è passato da 1.193,7 a 1097,7 dollari l’oncia. E i futures hanno registrato otto sessioni di fila di cali. La scorsa settimana "diversi eventi e trend si sono combinati assieme per creare la tempesta perfetta sull’oro", ha commentato a Marketwatch (gruppo Wsj) Colin Cieszynski, chief market strategist di CMC Markets. Che ha elencato le quattro ragioni che stanno premendo al ribasso le quotazioni del metallo giallo.

1. Domanda in calo per i beni rifugio: il rischio di una Grexit imminente per ora si è allontanato e le tensioni politiche nel mondo paiono allentate. A questo si aggiunga l'accordo sul nucleare tra i Paesi occidentali e l’Iran.

2. Non è più necessario l'hedging sull’inflazione: con l’Iran in attesa di tornare a esportare il greggio in un mercato che peraltro soffre di scorte in aumento da parte di altri produttori, il prezzo del petrolio continua a scendere. Oggi il Wti ha sfondato al ribasso la soglia dei 50 dollari al barile. "Questo significa che l’inflazione resterà ancora bassa per un lungo periodo", ha spiegato Cieszynski.

3. Rialzo dei tassi negli Usa e il rally del dollaro: la situazione più stabile nell’Eurozona e il controllo ferreo con cui Pechino tiene in scacco le borse cinesi dopo il violento sell off ha spinto la Banca centrale americana a prevedere entro l’autunno un rialzo dei tassi di interesse. Il primo dopo dieci anni.

4. La Cina e l’oro: la Cina venerdì scorso ha pubblicato i dati, dopo sei anni di silenzio, sulle proprie riserve auree, che sarebbero pari a 1.658 tonnellate di metallo giallo. "Attenzione però che questo rappresenta solo l’1,5% delle riserve in valute estere del Paese e che tale percentuale non è cresciuta negli ultimi sei anni. Segnale che la Cina non salverà il mercato dell’oro", ha concluso Cieszynski a Marketwatch.

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76 di 385 - 21/7/2015 11:03
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: peggiora la struttura tecnica

La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) ha subìto un netto peggioramento in termini di struttura grafica in seguito al cedimento dei minimi relativi dei precedenti anni. Considerata la valenza grafica di tale livello, gli short si sono subito innescati portando all’attesa accelerazione al ribasso. In tal senso 1.100 dollari potrebbero essere solo il primo step. Anche gli indicatori rilevano che qualcosa è cambiato, con l’Adx che velocemente risale dai precedenti 10 punti verso 20 punti, mentre l’Rsi settimanale scende verso 35 punti. Difficile che i prezzi riescano a recuperare 1.130, che ora funge da resistenza. Possibilità di ulteriori discese verso 1070 dollari prima e 1.050 dollari successivamente.

(MILANO FINANZA)


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77 di 385 - 21/7/2015 12:15
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
MERCATI - L' ORO NON BRILLA PIÙ, VERSO 1060?

L' oro non e' mai stata una commodity a noi simpatica per diverse ragioni. In primo luogo al di la' di un utilizzo, peraltro sempre meno frequente, nel campo della gioielleria, non e' una materia prima utilizzata dall' industria e di cui esistono chiari trend macroeconomici, e' piuttosto considerato un bene rifugio in periodi di forte inflazione e svalutazioni monetarie. Non da dimenticare anche che durante la seconda guerra mondiale gli stati confiscavano l' oro ai legittimi proprietari. Per cui in ultima istanza non ci e' simpatica e neanche la riteniamo un vero porto sicuro. In ogni caso sembra che non brilli neppure piu' agli occhi di tutti quelli che, solo qualche mese orsono, ne riempivano i propri portafogli e quelli dei clienti prevedendone future quotazioni anche sopra i 2000 dollari l' oncia.

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78 di 385 - 22/7/2015 08:40
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Sull'oro è tempesta perfetta

Dopo essere rimasto pressocché stabile negli ultimi due anni, lunedì 19 il prezzo dell'oro è sceso del 2%, toccando i minimi dal 2009, per poi assestarsi ieri intorno a quota 1.100 dollari l'oncia. Il drammatico sell-off del metallo giallo si è consumato a Shanghai in una manciata in minuti, in cui sono passati di mano contratti per un valore di 33 tonnellate di oro, che corrispondono in valore a 1,3 miliardi di dollari. Nell'ultimo mese la quotazione è passata da 1.193,7 a 1.106 dollari l'oncia. Anche i titoli minerari hanno sofferto: l'australiana AngloGold è scesa sotto i 2 dollari, mentre Barrick Gold, il leader mondiale, è caduto sui minimi!
79 di 385 - 22/7/2015 11:12
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: rimbalzo già terminato

La dinamica dei prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) resta particolarmente debole e potenzialmente portatrice di nuovi ribassi. Il tentativo di recupero, dopo il precedente sell-off legato all’abbandono di importanti minimi di lungo periodo, si è esaurito prima di ritestare 1.130 dollari. Difficile quindi che i prezzi riescano a recuperare tale livello nelle successive giornate, e ora 1.130 dollari si è tramutato in interessante resistenza di breve. Gli indicatori di tendenza accompagnato il breakout ribassista realizzato nei giorni scorsi, al pari dei modelli leading che confermano che qualcosa nel trend è cambiato, in negativo. Possibilità di riflesso ulteriori discese, con potenziale target verso 1070 dollari prima e 1.050 dollari poi.

(MILANO FINANZA)

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80 di 385 - 24/7/2015 16:57
GIOLA N° messaggi: 30246 - Iscritto da: 03/9/2014
Oro: non rallenta il trend ribassista

I prezzi dell’oro (analizzato tramite il contratto future mini) proseguono nel trend ribassista. L’Adx mostra un notevole forza del trend in atto, mentre gli indicatori di tendenza (Macd e Parabolic Sar) rimangono in posizione short. Da segnalare l’RSI inferiore a 20, che indica una forte fase di ipervenduto, ma considerando la forza della tendenza primaria sembra difficile ipotizzare al momento un rimbalzo tecnico. Ceduto il supporto di breve a 1090-1085dollari, i nuovi target ribassisti sono individuabili a 1070-1065$ e successivamente a 1050$ (livelli grafici risalenti a fine 2009). L’inversione di tendenza potrebbe arrivare solo in caso di ritorno sopra a 1150.

(MILANO FINANZA)


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